Turchia: otogar, sole e kebab
Cappadocia Dopo 5 giorni a Istanbul siamo arrivati in Cappadocia dopo un viaggio notturno estenuante in pullman. Avevamo comprato i biglietti in un’agenzia a Istanbul prendendo la classica fregatura! Ci hanno rifilato il biglietto per una città a 50Km dalla nostra destinazione, obbligandoci ad un doppio trasferimento quando c’erano altre compagnie che arrivavano dirette a Goreme. Il modo più sicuro per trovare la compagnia giusta è andare direttamente all’otogar di Istanbul ma ciò vuol dire perdere una mezza giornata dato che è fuori dalla città e quando arriverete vi troverete catapultati in una città nella città, un vero caos! Inoltre ricordatevi di prenotare i biglietti almeno un paio di giorni prima della partenza.
A Goreme abbiamo soggiornato alla Kelebek Pension, che per € 65,00 a notte offre una camera spettacolare, una colazione lussuriosa, una vista sui camini delle fate impareggiabile e un servizio interno che organizza escursioni in giornata. Insomma il miglior albergo di tutta la vacanza. Consigliamo il noleggio di biciclette o scooter (trattate sempre i prezzi) per muoversi nei dintorni, noi abbiamo visitato in mountain bike la Valle delle Rose, spendendo poche lire si trascorre una giornata indimenticabile (i percorsi a volte sono un po’ tortuosi ma adatti a tutti, basta prenderla con calma mettersi un cappello e la crema solare). Per i buon gustai Goreme offre un’infinità di ristoranti dove si può mangiare con poche lire, la nostra scelta cade su Alaturka un ristorante un po’ più caro degli altri ma il rapporto qualità prezzo non si mette in discussione. Se avete tempo meritano una visita in scooter tutti i paesini vicini a Goreme: ospitali e rilassanti.
Patara Dopo 4 giorni a Goreme siamo partiti per Patara, questa volta con un viaggio meno disastroso ma comunque sfiancante: 14 ore di pullman non sono una passeggiata. Il biglietto potete tranquillamente trovarlo all’otogar di Goreme (niente a che vedere con il caos di Istanbul), ricordatevi solo di prenotarlo con un paio di giorni di anticipo, i pullman sono molto affollati.
Patara è un villaggio a dir poco singolare. Ha un sito archeologico ancora in fase di valorizzazione a pochi passi dalla spiaggia, infatti per accedere al mare bisogna pagare 5 lire di ingresso al sito archeologico. Ne vale la pena! La spiaggia è una lingua di sabbia che si estende per chilometri ed è praticabile solo dalle 8 alle 19.30 dato che è una zona dove le tartarughe Caretta Caretta depongono le uova. Potete noleggiare ombrellone e lettini sulla spiaggia a poche lire e pranzare nell’unico bar presente sul posto, gestito in modo impeccabile dai ragazzi del villaggio. Per arrivare al mare vi consigliamo di prendere il dolmus che parte dalla piazzetta di Patara ogni 15 minuti. Nel nostro caso questo non era necessario dato che alloggiavamo al Patara View Point Hotel che prevedeva il trasporto dei clienti alla spiaggia con un trattore! Il View Point è forse il miglior albergo che offre il villaggio, spenderete € 35,00 a camera con colazione, potendo anche usufruire della piscina. L’unica pecca è il gestore, un signore dai modi un po’ troppo marziali: basti pensare che al rientro dalla spiaggia obbliga ad un accurato lavaggio dei piedi con una pompa da giardino per togliere la sabbia.
Il villaggio è piccolissimo, in pratica ci sono solo alcuni alberghi e ristoranti, se volete vita mondana evitate Patara! Se però volete rilassarvi e fare vita da spiaggia questo è il luogo ideale, tra le altre cose ogni sera vi consigliamo di provare un ristorante diverso, non vi troverete sempre bene ma è un diversivo interessante. Noi vi consigliamo Il ristorante della Golden Pension, il ristorante – terrazza di fronte (non ci ricordiamo il nome) e il Tlos.
Viaggio in macchina verso Istanbul Dopo una settimana di mare abbiamo preso a nolo una macchina a Fethiye, avendo già prenotato dall’Italia. Ci siamo diretti immediatamente verso Selcuk alloggiando nell’unico albergo che aveva ancora posti disponibili, l’Australia & New Zealand Guest House. In questo caso non ci sentiamo di consigliarlo, scarsa igiene e triste colazione non vanno a suo vantaggio. Il sito archeologico di Efeso invece è una delle mete imperdibili della Turchia. Consigliamo di iniziare la visita di primo mattino per evitare il caldo torrido e le orde di turisti dei viaggi organizzati.
Siamo stati a Selcuk un paio di giorni e poi siamo partiti alla volta di Ierapolis, un’altro luogo da non perdere. I bagni nelle vasche di travertino e le passeggiate tra le rovine fanno di questo sito un luogo unico. Alla fine della giornata siamo arrivati a Iznik, un bel paese sul lago dove potrete rilassarvi prima di tornare nella capitale turca. A Iznik abbiamo soggiornato alla Kaynarca Pension, un posto semplice e pulito dove incontrerete un gestore che sarà completamente a vostra disposizione.
Ritorno a Istanbul Alla fine siamo tornati all’aeroporto di Istanbul, dove abbiamo lasciato la macchina facendo il pieno di benzina in una zona riservata ai taxi (capendo che ci eravamo persi ci hanno comunque fatto rifornimento con il prezzo che applicano ai tassisti).
La Turchia è un bellissimo paese ma richiede tempo per visitarlo al meglio, sia perché le grandi distanze richiedono lunghi spostamenti, sia perché la complessità culturale si coglie nella quotidianità e nei gesti delle persone, due caratteristiche che non vanno di pari passo con viaggi frettolosi. Noi non abbiamo cercato di risparmiare in ogni frangente del nostro viaggio, ma la Turchia è una meta che consente certamente di spendere poco, basta accontentarsi dei luoghi dove si alloggia, affidarsi ai mezzi pubblici per gli spostamenti e imbottirsi di Kebab! Buon viaggio.