Alla scoperta del Portogallo
Incuriositi da questa frase letta su una rivista di viaggi, decidiamo che il Portogallo sarà la meta delle nostre vacanze estive.
Domenica 10 agosto 2008 – Bergamo / Valladolid / Santiago de Compostela – La prendiamo larga per arrivare in Portogallo. Fatti due conti, reputiamo più conveniente atterrare a Valladolid (volo Ryanair € 100 in due compreso € 30 per due valigie) e noleggiare l’auto in Spagna (Hertz, € 287 per 13 giorni) piuttosto che arrivare a Porto (unica destinazione portoghese per partenze da Bergamo). Partenza da Bergamo alle 9.45, volo puntuale, a mezzogiorno abbiamo già ritirato la nostra Peugeot 307 (solo km.5000 percorsi e una piccola ammaccatura sul paraurti anteriore, che facciamo prontamente segnare sul contratto). Il clima è torrido, circa 40°, le strade deserte, arriviamo velocemente in una Valladolid vuota, con le sue caratteristiche costruzioni in mattoni e pietre rosse; la visitiamo abbastanza velocemente avendone comunque una bella impressione. Il tempo a disposizione non è molto e prima di sera dobbiamo arrivare a Santiago de Compostela, prima tappa del nostro viaggio; anche se non proprio sulla giusta traiettoria di viaggio decidiamo di cogliere l’occasione di essere nelle “vicinanze” per visitare questa cittadina di cui abbiamo molto sentito parlare, e di cui speriamo, un giorno, di riuscire a fare almeno parte del famoso “Cammino”. Man mano ci avviciniamo a Santiago, l’architettura delle abitazioni cambia (case con il tetto a punta in pietra) così come la vegetazione, i colori ed il clima: la temperatura comincia a scendere, tanto che arriviamo verso le 17 a Santiago con 18°, una leggera pioggerellina e nel nostro scarno bagaglio abbiamo solo una misera felpa!. Raggiungiamo l’hostal Mexico PR (prenotato in internet, centro storico facilmente raggiungibile a piedi in 10 minuti), lasciamo le valigie e siamo alla scoperta della parte vecchia di questa fantastica cittadina, la “città di pietra” come viene comunemente definita. C’è tantissima gente in giro, dall’abbigliamento intuiamo essere molti di più i pellegrini che i semplici turisti. Per quanto riguarda ristoranti e bar, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Lunedì 11 agosto 2008 – Santiago de Compostela / Viana do Castelo / Barcelos / Braga / Porto (Regione di Minho) – Come sempre durante questa vacanza lasciamo presto l’hotel, vale sempre la pena alzarsi presto ed andare a spasso quando ancora tutti dormono! Alle 8 siamo già a zonzo per Santiago. Ma stamattina, oltre a piovere e fare piuttosto freddo, c’è anche una bella nebbiolina che rende la città ancora più misteriosa ed interessante. Nonostante l’ora c’è già una fila di pellegrini che, terminato il loro cammino, sono davanti l’ufficio d’accoglienza in Rua do Vilar per ottenere la “Compostela”, il documento che attesta di averne percorso almeno 100 km. Attraversata la grande Praza do Obradorio entriamo nella maestosa Cattedrale dove, proprio in questo momento, stanno riempiendo il famoso “Botafumeiro” il gigantesco turibolo dell’incenso, e per mezzo di grosse corde lo stanno sollevando verso il soffitto. Purtroppo non possiamo aspettare fino il pomeriggio per vederlo in azione! Ci perdiamo ancora un po’ tra vicoli e piazze e poi ci rimettiamo in viaggio verso il Portogallo. Attraversato il confine, la prima tappa è Viana do Castelo, dove il paese è tutto in fermento per i preparativi di non so quale festeggiamento e, guardando per sbaglio l’orologio di un campanile, ci ricordiamo di dover cambiare l’ora al nostro orologio (- 1 ora)! L’insieme è carino, il traffico molto, il freddo pure quindi decidiamo di rimetterci in viaggio verso Barcelos, dove ci fermiamo a pranzo da Bagoeira, ottimo ristorante consigliatoci in Italia da un amico. Anche qui tutto il paese è addobbato, ad ogni angolo spuntano giganti galletti variopinti! Di nuovo in auto verso Braga, cittadina molto carina, bellissimi i giardini tutti in fiore, caratteristiche le piazze e le strette viuzze. Dopo un piccolo contrattempo con l’auto, maledicendo il tempo che abbiamo perso, ci spostiamo alla volta del santuario Bom Jesus do Monte e la sua particolare scalinata, distante solo pochi chilometri da Braga. Arriviamo giusto in tempo per beccarci un forte acquazzone, senza dimenticare poi la nebbia, che rende questa visita ancora più suggestiva! Peccato solo per le foto! Ultima tappa della giornata è Porto. Grazie al navigatore arriviamo senza problemi al Bessa Hotel (molto bello, nella zona moderna di Boavista, prenotato in internet); solo il tempo di lasciare le valigie e siamo già alla scoperta della città. Sono solo le 21 ma non c’è molta gente in giro… anzi nessuno! Ovviamente piove sempre e c’è pure un forte vento: azzardiamo a piedi l’attraversamento del ponte Dom Luis I e siamo a Vila Nova Gaia, alla ricerca di un locale dove cenare.
Martedì 12 agosto 2008 – Porto / Guimares / Mealhada / Coimbra (Regione di Douro) – Lasciato l’hotel percorriamo tutta Avenida de Montevideo, costeggiando il mare prima ed il fiume poi, parcheggiamo l’auto in un parcheggio all’aperto ma custodito (visto l’esperienza del giorno precedente preferiamo non rischiare più! I parcheggi a pagamento sono comunque economici). Prima sosta per la colazione in un bar sul lungo Douro e poi ci incamminiamo per i ripidi vicoli della parte vecchia della città. Raggiungiamo la Cattedrale, vediamo poi l’Igreia de Sao Francisco, un’infinità di altre chiese, il Palacio da Bolsa, Praca da Libertade, la stazione Sao Bento, una sosta al Mercado do Bolhao dove acquistiamo frutta e olive per un pic nic; in auto attraversiamo il ponte Dom Luis per arrivare a Vila Nova de Gaia dove assistiamo ad una visita guidata in italiano alle cantine di produzione del famoso vino Porto… Con successiva degustazione! Anche se dobbiamo tornare indietro rispetto all’itinerario prefissato, decidiamo comunque di andare a Guimares (che avremmo dovuto visitare ieri, ma ormai si era fatto troppo tardi). Sulle mura di cinta della cittadina ci accoglie la scritta “Aqui nasceu Portugal”: in effetti qui nacque il primo vero sovrano portoghese, Alfonso Henriques. La cittadina è carina ma non ci impressiona più di tanto. Visitiamo il Paco dos Duques ed il Castelo. Tappa successiva è il nostro hotel a Meahlada (Best Western Quinta dos Tres Pinheiros): giusto il tempo di lasciare i bagagli e siamo già diretti a Coimbra, distante una ventina di km. Nonostante il freddo (purtoppo costante di questa vacanza) ed un timido sole, percorriamo in lungo e in largo tutti i ripidi vicoli della cittadina, raggiungendo la sommità della collina sulla quale hanno sede diverse facoltà dell’università, oltre che la Cattedrale, e dalla quale si gode di un ottimo tramonto. Sarà l’ora tarda ma anche a Coimbra incontriamo pochi turisti.
Mercoledì 13 agosto 2008 – Bucaco e Luso / Montemor O Velho / Figueraz da Foz / Cabo de Montego / San Pedro de Moel / Batalha / Fatima (Regioni di Beiras e Estremadura) – Su consiglio degli addetti dell’hotel ci dirigiamo verso le vicine Bucaco e Luso (fonte che da il nome alle bottiglie di acqua maggiormente in commercio in Portogallo). Paghiamo € 2,50 di ingresso/cad.Auto alla Mata Nazionale do Bucaco e dopo un breve tragitto nel bosco di alberi secolari provenienti da tutto il mondo, appare una fiabesca costruzione, ora adibita a lussuoso hotel. Visitiamo sul retro il grande e curato giadino e poi ci addentriamo sempre a piedi nell’ampio bosco, una volta rifugio di monaci che scelsero questo luogo per dedicarsi alla meditazione; per questo, ormai nascosti dalla vegetazione, si incontrano frequentemente panchine, fontane, scalinate in pietra, nonché un piccolo monastero dalle pareti tutte rivestite in sughero (ingresso € 1). La tappa successiva è Montemor O Velho. Dalla strada notiamo le mura di questo castello ed incuriositi saliamo a visitarlo; oltrepassato il portone abbiamo la piacevole sorpresa di trovarci in un enorme distesa di prato, verdissimo e curatissimo, con una piccola chiesetta. Grazie al sole che splende oggi il panorama è davvero fantastico. Deviazione azzeccata! Poi Figuera da Foz (con la sua grande spiaggia, la più lunga di tutta la regione), Cabo de Montego (promontorio sull’oceano, decisamente trascurabile), San Pedro de Moel (anche qui belle spiagge sabbiose dove approfittiamo della limitrofa pineta per consumere un pic-nic) ed infine Batalha (con il suo straordinario monastero in stile gotico-manuelino).
Ultima tappa di questa intensa giornata è l’hotel Dom Goncalo a Fatima (molto bello, prenotato in internet). Fatto il check in, abbiamo la piacevole sorpresa di sapere che nel prezzo della stanza è compreso anche l’utilizzo della Spa annessa all’hotel. Non ci facciamo certo sfuggire questa occasione, e per un’oretta ci rilassiamo fra piscina, sauna e bagno turco. Ci voleva proprio! Dal profano al sacro, andiamo a visitare il Santuario, distante solo 5 minuti a piedi dall’hotel. Restiamo colpiti dall’immensità della piazza, che tante persone percorrono in ginocchio fino a giungere alla Cappella dell’Apparizione. L’interno della Basilica è piuttosto spoglio; non possiamo visitare la nuova grande chiesa inaugurata lo scorso ottobre in quanto chiusa. Dopo cena ritorniamo al Santuario per assistere al rosario ed alla fiaccolata, ma vi restiamo solo per 10 minuti perché il vento è davvero molto freddo. Prima di rientrare in hotel controlliamo sull’auto la temperatura esterna: il termometro segna 15°C !! Giovedì 14 agosto 2008 – Tomar / Alcobaca / Nazarè / Foz do Arelho / Obidos / Cabo Carvoeiro / Janes (Regione Estremadura e Ribatejo) – Approfittiamo della super-abbondante colazione dell’hotel perchè oggi ci aspetta una giornata davvero intensa! Prima tappa il Convento di Cristo a Tomar, un tempo quartier generale dei cavalieri templari, monastero ricco di cappelle, chiostri e sale in stili diversi. Poi il monastero di Alcobaca, fondato dal 1° re del Portogallo, con le tombe di Dom Pedro e Dona Ines poste una di fronte all’altra, nonché la grande cucina ed il refettorio. Proseguento, ed arrivando a Nazarè la prima cosa che balza all’occhio sono le innumerevoli donne che si incontrano per strada, con in mano un cartello con il quale offrono stanze e alloggi. Sono davvero tantissime! Dalla piazza del paese, su uno strapiombo altissimo, si gode di una magnifica visuale della lunghissima, affollatissima e coloratissima spiaggia sottostante. Sempre in questa piazza, abbiamo visto donne che vendevano su delle bancarelle ogni tipo di frutta secca/legumi, abbigliate con il costume tradizionale della zona: gonna corta “a ruota” e calzette fino al ginocchio. Poi Foz do Arelho, con le alte falesie e la lunga spiaggia non troppo battuta dal turismo di massa. Obidos è un caratteristico paesino dalle case bianche e blu coperte di bouganville (sembra di essere in Grecia), chiuso dalle mura medioevali sulle quali è possibile percorrere tutto il periplo del paese. Ovviamente è molto turistico, ma vale comunque la pena di essere visitato Visto che siamo in zona non vogliamo rinunciare ad una tappa a Cabo Carvoeiro, dove vorremmo ammirare il tramonto. Purtroppo non possiamo indugiare molto perché la sistemazione che dobbiamo raggiungere per la notte è ancora piuttosto lontana. Infatti, molto più difficile del previsto è trovare il B&B prenotato in internet, di cui abbiamo solo il paese, il nome ed un recapito telefonico. Dopo aver girato in lungo e in largo per queste strade buie e deserte, all’alba delle 23 decidiamo di chiamare i proprietari di casa che gentilmente ci verranno a recuperare a circa 2 km.Dalla destinazione. Il B&B Vinha da Quinta è carino, con una bella piscina e un bel patio dove consumeremo le colazioni.
Venerdì 15 agosto 2008 – Sintra / Cabo da Roca – Oggi ci aspetta la fiabesca Sintra e per fortuna c’è un sole splendido. Sarà che è Ferragosto ma la cittadina è super affollata (sia oggi che domani incontreremo tantissimi italiani). Trovato il parcheggio per l’auto, visitiamo il Palacio Nacional dove alla biglietteria abbiamo la piacevole sorpresa di scoprire che nei giorni festivi l’ingresso è gratuito. Il palazzo è molto bello e merita sicuramente la visita. Ripresa l’auto ci spostiamo nella parte alta di Sintra per visitare Palacio Nacional da Pena e l’annesso Parque. Decidiamo di acquistare a € 16 cad. Il biglietto cumulativo che comprende n.4 ingressi (oltre a Palacio da Pena e Parque – entrambi a pagamento -, il Castelo dos Mouros, il Convento dos Capuchos, e il Palacio de Monserrate). Palacio da Pena sembra davvero il castello della Bella Addormentata nel Bosco. Molto scenografico anche il grande parco sottostante. Del Castelo dos Mouros praticamente restano solo le mura, comunque percorribili a piedi. Il Palacio de Monserrate è in fase di ristrutturazione (visibili solo alcune sale), comunque molto bello visto da fuori, così come il tragitto per raggiungerlo che si snoda attraverso un parco dove sono state ricreate ambientazioni per piante provenienti da varie parti del mondo. Per terminare in bellezza la giornata, non poteva certo mancare il tramonto a Cabo da Roca, il punto più occidentale del continente europeo.
Sabato 16 agosto 2008 – Lisbona – Oggi la giornata è dedicata alla capitale, peccato il cielo minacci pioggia. Grazie al navigatore arriviamo rapidamente a Belem. Parcheggiamo l’auto in Avenida da India (senza dimenticare i consigli di Anna, la titolare del B&B che ci ha caldamente consigliato, oltre che non lasciare alcun oggetto in macchina, anche di lasciare aperti tutti i vani portaoggetti, di modo che fosse visibile che l’interno dell’auto è completamente vuoto!). Ci dirigiamo verso il Mosteiro dos Jeronimos; purtroppo è in corso un matrimonio, quindi non è possibile entrare se non nel pomeriggio. Cambiamo programma ed attraversata la strada saliamo sul Pedrao dos Descobrimentos (€ 2,50 cad. Per la sola salita in ascensore): con il sole la vista deve essere molto bella, con la nebbiolina c’è che oggi riusciamo a malapena ad intravedere il ponte 25 de Abril. Ci spostiamo poi verso la famosa Torre di Belem, che visitiamo solamente da fuori considerata la lunga coda alla biglietteria. Già che siamo a Belem non può certo mancare la visita alla altrettanto famosa “Pasticceria de Belem” per acquistare i pasteis de nata. Anche qui la coda è chilometrica! Acquistato il biglietto 7-Colinas (€ 4,20 cad.) per viaggiare l’intera giornata su ogni mezzo; approfittiamo del fatto che sta arrivando il tram e ci spostiamo verso il centro città. Scendiamo a Praca do Comercio: le prime due persone che ci avvicinano ci chiedono se vogliamo comprare “marijuana e hashisc” (mai nome di piazza fu così azzeccato!). Così accadrà diverse altre volte durante la giornata. La visita della città toccherà poi i vari monumenti e quartieri: i vicoli del Barrio e dell’Alfama, la Cattedrale, l’elevador de Santa Justa, l’elevador da Bica, il sempre super-affollato tram 28, il Castelo de Sao Jorge, il Parlamento.
Domenica 17 agosto 2008 – Mafra / Ponte Vasco da Gama / Setubal / Sierra de Arriba / Sesimbra / Cabo Espicel / Evora (Regione Estremadura e Alentejo) – Lasciato definitivamente il B&B, visitamo a Mafra la basilica ed il Palacio Nacional (carino ma piuttosto eccentrico); poi attraversato il moderno ponte Vasco da Gama (lungo ben km.32, il più lungo d’Europa) puntiamo verso la penisola di Setubal. Visitato il Castelo sulla sommità della collina, puntiamo decisamente alla spiaggia pubblica, molto curata e all’interno di un giardino, dove il mare è davvero bellissimo, in varie tonalità di verde, oltre che calmissimo, tanto che ricorda più i Caraibi che l’oceano Atlantico. Dopo un veloce bagno (l’acqua è gelida) percorriamo tutta la strada costiera che conduce alla Sierra de Arrabida. Dall’alto si scorgono una infinità di spiagge e calette, su tutte il famoso Portinho de Arrabida (molto frequentato). Sesimbra, con il castello, la chiesetta bianca e il piccolo cimitero a strapiombo sul mare. Cabo Espicel è molto particolare, quasi mistico con la grande e deserta costruzione e lo strapiombo da brividi a picco sull’oceano.
Raggiungiamo Evora prima del tramonto, la nostra tappa per questa notte. L’hotel (Da Cartuxa, prenotato in internet) è molto bello. Anche se è tardi e quasi buio, subito ci inoltriamo per i vicoli di questo paesotto dalle caratteristiche costruzioni bianche e gialle e le strade acciottolate. Infinito il numero di chiese presenti, molto caratteristici i resti del tempio romano illuminati. In giro solo pochi turisti, anche parecchi ristoranti sono chiusi; uno dei pochi aperti è una trattoria italiana… Nella quale entriamo al volo (porzioni esagerate)!!! Lunedì 18 agosto 2008 – Evora / Mourao / Monsaraz / Vila Vicosa / Estremoz / Sagres (Regione Alentejo e Algarve) – Di buon ora visitiamo la Cattedrale (a pagamento), la famosa e piuttosto macabra Capela dos Ossos (pure a pagamento), l’Università, l’acquedotto romano. Prima di lasciare l’hotel ne approfittiamo per fare un tuffo in piscina, e poi ci spostiamo verso il cuore dell’Alentejo, Mourao (e il suo castello), Monsaraz (piccolo paesino dalle case bianche completamente ignorato dal turismo. Sarà per questo che è il posto che in assoluto ho preferito), Vila Vicosa (famoso per la lavorazione del marmo e dove visitiamo il Paco Ducal), Estremoz (pire famosa per il marmo). Prima di metterci in viaggio verso l’Algarve, approfittiamo del fatto di essere solo a pochi km dal confine con la Spagna… Per attraversarlo e fare il pieno dell’auto ad un costo decisamente inferiore!! Giungiamo a Sagres piuttosto tardi, quando ormai anche in questo B&B ci davano per dispersi! La struttura (Mareta View) è nuova, molto bella, con un piccolo giardino ed una bella Jacuzzi, soprastante la bella spiaggia di Mareta.
Martedì 19 agosto 2008 – Sagres / Praia da Mareta / Baleeira / Beliche / Lagos / Porto de Mos / Praia Dona Ana / Praia do Marcelo / Cabo de S.Vicente (Regione Algarve) – Approfittiamo del fatto di essere svegli prima dell’alba per scendere subito in spiaggia a fare alcune foto…Che freddo!! Dopo colazione andiamo al vicino Ufficio Turistico dove acquistiamo la mappa delle spiagge della zona. Visitiamo Praia da Baleeira, Praia de Beliche, la località molto turistica di Lagos, Porto de Mos, Praia Dona Ana, Praia do Marcelo, Ponta da Pietade, tutte spiagge molto belle ma molto frequentate. Evitiamo di proposito Albufeira. Ritornati a Sagres, dopo una sosta in una fabbrica di ceramiche (peccato siamo in aereo e abbiamo poco spazio, perché alcuni oggetti sono molto belli e costano davvero pochissimo) ci spostiamo fino al vicino Cabo de S.Vicente per gustarci il tramonto.
Mercoledì 20 agosto 2008 – Olhao / Praia do Barril (Regione Algarve) – Decidiamo di visitare la parte più orientale dell’Algarve, spostandoci verso Tavira, anche se il tragitto in macchina ci porterà via un bel po’ di tempo. Su suggerimento di amici, arriviamo a Playa do Barrill, dove parcheggiata l’auto con molte difficoltà (c’è tantissima gente) prendiamo il trenino (€ 1 cad/tratta) che in meno di 5 minuti, attraversata una zona paludosa, porta alla spiaggia… Ma, arrivati a destinazione, veniamo colti dallo sconforto. Rimini ad agosto, al confronto, è un’isola deserta!! Va beh, ormai siamo qui… Fortunatamente la spiaggia è immensa, sia in lunghezza che in larghezza, quindi camminiamo un bel po’ finché la gente diventa sempre meno. Dopo qualche ora però cominciamo a rimpiangere la nostra bella spiaggia di Mareta e la jacuzzi vista oceano del nostro B&B. Facciamo ritorno all’auto a piedi (si impiega lo stesso tempo che con il trenino) e ci mettiamo in viaggio verso Sagres.
Giovedì 21 agosto 2008 – Costa Vicentina (Regione Algarve) – Meta di oggi è la Costa Vicentina, il tratto di costa che si sviluppa a sud-ovest del Portogallo. Raggiunto il paese di Odeceixe, punto più a nord della nostra escursione di oggi, cominciamo la discesa fermandoci di volta in volta in varie spiagge. La conformazione è simile, ampie e lunghe spiagge di sabbia (il mattino ancora di più grazie alla bassa marea) chiuse su due lati da alte scogliere ed una strada spesso sterrata o in terra battuta per raggiungerle facilmente anche in auto. Grazie al vento questa zona è davvero il paradiso dei surfisti; infatti in ogni spiaggia, non c’è persona stesa sulla sabbia o in acqua, che non abbia la sua tavola da surf accanto. Visitiamo Praia Amoreira, Praia Arrifana, Vale Figueiras, Boedeira, Amado, Barrigo, Castelejo. Peccato per il tempo, con il sole sia il mare che le rocce avrebbero assunto sicuramente altri colori! Venerdì 22 agosto 2008 – Sagres / Siviglia (Regione Algarve) -Avremmo voluto goderci l’ultimo giorno di vacanza in completo relax, sdraiati al sole sulla bella spiaggia del nostro hotel, ma il cielo non promette nulla di buono e fa pure freddino. Dopo colazione decidiamo dunque di metterci in viaggio, ma percorsi solo un centinaio di km il tempo è decisamente migliorato, il cielo è limpidissimo e fa davvero caldo. Ci fermiamo a Ponta da Piedade: scendiamo per una ripida scalinata ad ammirare le grotte. Risaliti, dall’alto della scogliera scorgiamo una famigliola su una spiaggia deserta… decidiamo di andarci anche noi! Attraverso un ripido, stretto e scivoloso sentiero in terra battuta, che per me con le infradito di plastica ai piedi potrebbe essere un’arrampicata di 4° grado (… Già mi immagino a risalire) arriviamo alla spiaggetta deserta, bella sabbia e mare verde… dove con piacere scopriamo che l’allegra famigliola era giunta fin lì con il gommone! Pazienza, ne è valsa comunque la pena. Di fianco a questa caletta se ne trovano altre, praticamente tutte collegate tra loro con la bassa marea, alcune frequentate solo da naturisti, e… raggiungibili tramite una comoda scaletta in legno… Accidenti! Ormai si sono fatte le 16, la marea sta salendo ed è tempo di ripartire alla volta di Siviglia… Se penso alla risalita che mi aspetta mi trasferirei davvero su questa spiaggia deserta… Tutto sommato, grazie anche alla corda inchiodata alle rocce non è stata troppo difficile. Accaldati ed impolverati, impietositi per le condizioni della nostra auto che da nera è diventata rossa, ci fermiamo pure a lavare el coche! Verso le 18 attraversiamo il confine Portogallo/Spagna (spostiamo in avanti le lancette dell’orologio): facciamo subito una sosta per fare il pieno di benzina ed appena scendiamo dall’auto siamo avvolti da un’aria caldissima. Praticamente siamo passati dai 15° di stamattina alle 9 a Sagres ai 38° alle ore 18 a Ayamonte! Pur con l’aiuto del navigatore, trovare a Siviglia l’hotel prenotato dall’Italia (Best Western Cervantes) è impresa piuttosto difficile, tra i mille vicoli e gli altrettanti sensi unici. Finalmente arrivati a destinazione lo staff del hotel ci informa che il loro parking è al completo perciò ci invita a parcheggiare in un parcheggio sotterraneo lì vicino (meno di km.1 a piedi)…Impresa altrettanto ardua!! Risolto anche il problema auto, ci fiondiamo nuovamente tra i caldi vicoli di Siviglia che già in un precedente week end ci avevano molto affascinato. Ceniamo in una “paelleria”, rivediamo la Cattedrale, la Giralda, il Real Alcazar, ci perdiamo nelle stradine…Talmente tanto che, nonostante la cartina alla mano, solo con qualche difficoltà riusciamo a raggiungere l’hotel.
Sabato 23 agosto 2008 – Siviglia / Bergamo – Sveglia all’alba, al buio, a piedi, con i nostri trolley al seguito che fanno un rumore dell’accidenti sulle strade acciottolate, silenziose e deserte di Siviglia, andiamo a recuperare la nostra auto al parking sotterraneo (€ 16,00 per 10 ore). In 10 minuti siamo in aeroporto, facciamo il pieno di benzina, riconsegniamo l’auto alla Hertz, ci mettiamo in coda al check-in (…Siamo quasi gli ultimi) abbastanza timorosi per il peso delle valige (abbiamo inserito anche qualche bottiglia di Porto… sperando arrivino a destinazione sane e salve!). Infatti, giunto il nostro turno, il mio bagaglio pesa esattamente kg.15… sospiro di sollievo… quello di Sergio kg.16… la fiscalissima hostess della Ryanair ci invita a svuotare la valigia di un kg o pagare € 15 per ogni kg in eccesso… Togliamo alcune cose dal trolley… e prontamente le infiliamo nello zaino a spalla!! Ci ripresentiamo al check in e questa volta, per fortuna, tutto fila liscio! Il volo è in perfetto orario, e con 10 minuti di anticipo atterriamo a Bergamo (volo Ryanair € 131 in due compreso € 30 per due valigie)
Considerazioni In Spagna le “Autopista” non si pagano (noi abbiamo percorso la AP9 Atlantico), mentre in Portogallo sono a pagamento (più o meno costose come in Italia) anche se a volte non abbiamo capito i criteri di riscossione. Così pure la benzina è molto più economica in Spagna (€ 1,19/l. Contro € 1,58/l. Del Portogallo).
Eravamo scettici sull’utilizzo del navigatore satellitare, convinti di cavarcela come sempre con la cartina stradale. Acquistato appositamente il giorno prima della partenza, si è rivelato un ottimo strumento che ci ha sicuramente permesso di risparmiare parecchio tempo soprattutto nelle grandi città e nella ricerca degli hotel già prenotati via internet. Le indicazioni stradali sono spesso poche, per non dire inesistenti, compensate dalla gentilezza dei portoghesi che, a richiesta di informazioni, si prodigano in spiegazioni (in un portoghese sempre super-velocissimo e quindi per noi a volte incomprensibile!) Personalmente Porto non mi ha colpito né lasciato una bella impressione. L’ho trovata piuttosto sporca e trascurata, spesso per strada abbiamo incontrato persone dall’aspetto poco raccomandabile. Al contrario, a Sergio è piaciuta moltissimo.
Concorde per entrambi il parere su Lisbona: siamo rimasti piuttosto delusi. Da quanto avevamo letto me l’ero immaginata come “la San Francisco d’Europa”, invece sarà stata la giornata non troppo bella, sarà che non l’abbiamo vissuta fino a notte tarda, ma ci aspettavo molto di più.
Abbiamo utilizzato le guide ‘Portogallo’ della Lonely Planet e del National Geographic, entrambi molto utili, ma mai seguite fedelmente alla lettera (ci piace lasciare qualcosa anche all’improvvisazione). Quello che più di una volta ci ha fatto sorridere, e anche un po’ arrabbiare – perché forse noi non l’avremmo mai fatto – è di essere capitati per caso in alcuni ristoranti (soprattutto in Algarve) giusto perché c’era posto ed il menù era economico, per poi vedere molta gente (soprattutto italiani, con tanto di Lonely in mano), a ristorante completo, attendere anche oltre un’ora per poter mangiare, giusto perché lo stesso ristorante era segnalato dalla guida (senza peraltro mangiare in modo diverso che altri ristoranti vicini, possiamo confermarlo!) Bruttissimo il difetto dei portoghesi, sia uomini che donne, purtroppo, di sputare per terra!