Karpathos, un mare stupendo per un’isola stupenda
Un po’ di preoccupazione c’è perché non amiamo i posti troppo incasinati e la grecia in agosto non mi sembrava una scelta delle più felici, invece devo dire la verità ci siamo dovuti felicemente ricredere, Karpathos è davvero ancora poco turistica e molto molto tranquilla.
Dovevamo partire da Malpensa alle cinque di mattina…Siamo finiti dopo un trasferimento di due ore in pullman Milano-Verona riusciamo a partire alle 16,00 del pomeriggio con due ore di ritardo e arrivo a Karpathos alle 8 di sera.
Arriviamo che inizia a fare buio, un vento piuttosto forte come ci avevano anticipato i vari racconti di viaggio ci accoglie all’uscita dell’aereo.
L’aeroporto è una piccola stanzina, quasi tutte le operazioni di sbarco e imbarco si svolgono all’aperto, segno che sull’isola piove decisamente poco.
La zona dell’aeroporto è comunque in costruzione evidentemente in previsione di futuri sviluppi turistici si stanno organizzando e stanno ampliando la costruzione.
Saliamo sul pullman e in dieci minuti ci ritroviamo ad Arkassa, dove si trova il nostro studios (Dilina’s Studios) il posto è carino e il panorama che si intravede dai finestrini del pullman promette bene.
Vediamo subito una decina di stazioni eoliche per la produzione di energia, segno che conferma la ventosità dell’isola.
Arrivati nello studios, troviamo una camera molto grande rispetto a quello che immaginavo, sembra un piccolo monolocale, con l’angolo cottura ben attrezzato il letto in ferro battuto e gli asciugamani ben ripiegati sopra il letto, il tutto sembra molto pulito e accogliente.
Lasciamo i bagagli, sono le nove di sera e abbiamo un po’ fame, ci dirigiamo alla taverna a fianco del nostro studios e consumiamo la prima cena greca.
Ci rendiamo subito conto che i ritmi sono decisamente diverti dai nostri milanesi, per prendere le ordinazioni e iniziare a cenare ci mettiamo quasi un ora, però siamo in vacanza oramai e quindi va bene così… Finito di cenare ritorniamo in camera, disfiamo le valigie e stanchi per il viaggio ci addormentiamo.
Il giorno dopo ci svegliamo verso le nove, facciamo colazione e osserviamo per la prima volta la meta delle nostre vacanze con la luce del sole, in realtà il cielo sembra nuvoloso, questa proprio non me l’aspettavo…Scopriamo però che sarà una costante dei quindici giorni che passeremo sull’isola.
A causa del vento e della forte umidità al mattino infatti, almeno dalla parte ovest dell’isola, il cielo è quasi sempre coperto, le nuvole però verso le 9.30/10.00 si diradano facendo posto al sole che ci scalderà per tutta la vacanza…A volte durante la giornata arrivavi anche a sperare di trovare qualche nuvola rinfrescante.
Oggi non abbiamo ancora la macchina quindi rimaniamo sulla spiaggia di Arkassa, Aghios Nicolaus, il primo giorno è una giornata senza vento, evento raro in agosto su quest’isola, e il mare anche qui che solitamente risulta essere mosso è invece piuttosto tranquillo.
Capiamo subito che ci troviamo su un isola poco frequentata dalla gente che troviamo in spiaggia, alle 10/11 del mattino ci sono al massimo una decina di persone e da alcuni cavalli che pascolano tranquillamente sulla scogliera vicina.
Il paesaggio ci piace, il mare è stupendo come speravamo e si vede anche l’isola di Kassos in lontananza anche se con un po’ di foschia.
Facciamo le prime foto, il primo bagno e ci scaldiamo al primo solo greco. A mezzogiorno pranziamo alla taverna sulla spiaggia, direi che non si sta per niente male.
A cena scegliamo la stessa taverna della sera prima, il cibo è buono ma il servizio è veramente lento decidiamo per i prossimi giorni di provare altri posti.
La seconda mattina di vacanza aspettiamo la macchina che abbiamo noleggiato dall’Italia, 40€ al giorno con consegna al nostro studios alle 9 di mattina. Abbiamo noleggiato una chevrolet matiz per 11 giorni, l’auto è nuova siamo i primi guidatori, noi siamo andati da Sofias che si trova sulla strada che va verso la spiaggia di Arkassa, dopo il market sulla destra.
Il proprietario è simpatico, ci porta a firmare i documenti e ci offre anche del mosto di sua produzione, molto buono.
Ok firmate le carte l’auto è finalmente nostra, ci dirigiamo in direzione Lefkos per la prima vera esplorazione dell’isola, il paesaggio è molto bello, passiamo da Finiki il paesino di pescatori e proseguiamo per Lefkos.
Troviamo a un certo punto una spiaggia stupenda e completamente deserta, scendiamo per una ripida stradina, ci sono un paio di studios e una taverna e niente altro.
Non c’è gente in spiaggia ci fermiamo a fare un po’ di foto, il fatto che la spiaggia sia formata più che altro da grossi ciottoli ci fa decidere di proseguire e continuare in direzione Lefkos.
Il paesaggio cambiamo improvvisamente, con una serie di tornanti iniziamo a salire e entriamo in una bellissima pineta, la vista a questo punto si fa spettacolare, dall’alto si vede tutta la costa e quando iniziamo a scendere le spiagge di Lefkos e il paesino ci appaiono in tutta la loro bellezza.
Ci fermiamo sulla prima spiaggia a sinistra senza raggiungere la zona del paese, anche qui solo qualche studios, un mini market e una taverna sulla spiaggia dove ovviamente ci fermeremo per pranzo.
La spiaggia è molto bella, fatta da piccoli ciottoli e ghiaia, ci sono una ventina di ombrelloni e anche qui pochissima gente, iniziamo a essere piacevolmente stupiti dal numero di persone che troviamo in spiaggia.
Passiamo la giornata su questa spiaggia, il mare è un po’ mosso ma riusciamo lo stesso a fare il bagno.
La sera andiamo a cenare a Finiki, dal primo ristorante in alto quello che tutti consigliavano nei vari racconti di viaggio, c’è una bella vista e tanto tanto vento, i proprietari dicono che oggi in effetti è particolarmente forte e hanno ragione.
Mangiamo una buonissima e abbondante grigliata di pesce per 32 € in due.
Dopo cena decidiamo di andare a fare un giro a Pigadia, ci mettiamo una ventina di minuti, le strade non sono illuminate e non andiamo troppo veloci, arriviamo e fatichiamo un po’ a cercare parcheggio, il paesino è molto animato ci sono un sacco di turisti e veramente tanti italiani.
Giriamo un po’ tra vicoli e stradine, facciamo un paio di acquisti di spezie e dolci greci e poi torniamo verso Arkassa.
Il giorno dopo ci alziamo con l’intenzione di andare in zona aeroporto, troviamo subito la spiaggia dei surfisti, Afiartis, molto bella la parte più bella secondo noi non è quella iniziale dove ci sono le scuole di wind surf ma la parte finale sulla sinistra, dove la spiaggia diventa di ciotoli e il mare è da favola.
Alla fine della vacanza questa diventerà la nostra spiaggia preferita, acqua sempre tranquilla, pulitissima e con poca gente in torno, il giorno di ferragosto eravamo su questa spiaggia di un km. Circa in una decina di persone al massimo.
La giornata è ventosa e troviamo un sacco di gente che fa wind surf, nei giorni successivi scopriamo che a fine agosto faranno i campionati mondiali di velocità proprio su questa spiaggia, faremo in tempo anche a vedere un giorno di gare.
Passiamo la mattina su questa spiaggia e il pomeriggio decidiamo di andare a cercare la famosa Diakoftis, non ci mettiamo molto e vicino al recinto dell’aeroporto troviamo delle indicazioni, seguiamo la strada sterrata per circa un paio di km. E alla fine arriviamo nel paradiso.
Due spiagge una di sabbia e una di ghiaietta, una più bella dell’altra, abbastanza tranquille con un’unica taverna che consiste in un camioncino amovibile che arriva a ogni giorni per sfamare i turisti presenti in spiaggia.
Stiamo per un po’ sulla spiaggia sabbiosa poi visto il vento un po’ troppo fastidioso ci trasferiamo su quella di ghiaia, molto tranquilla e bella, se state un intera giornata vedrete 3-4 aerei atterrare sulle vostre teste, d’altra parte l’aeroporto è proprio li di fianco.
Rimaniamo fino alle sei e mezza si sta troppo bene …
I giorni successivi li passiamo tra la spiagge nella zona aeroporto, ritorniamo a Lefkos e questa volta arriviamo fino al paesino, molto bello anche qui l’acqua è stupenda, qualche foto facciamo un giro e poi ritorniamo verso la prima spiaggia dove ci eravamo fermati la volta precedente.
Oggi c’è poco vento e fa caldo alle due non ce la facciamo più e decidiamo di fare un giro all’interno, arriviamo fino al paesino di Mesochori poi proseguiamo per Spoa, arrivati al bivio per Apella troviamo dei vecchi mulini che sono segnalati come zona archeologica, facciamo un paio di foto soprattutto a un gruppo di caprette che pascola tranquillamente tra i mulini a vento oramai in disuso.
Decidiamo di tornare sulla spiaggia e ci fermiamo a bere qualcosa all’ombra al barettino che c’è sulla spiaggia e poi ci rilassiamo ancora un po’ al sole.
Durante un paio di giorni di assenza di vento ne approfittiamo e ci fermiamo in un paio di spiagge nella zona aeroporto, che normalmente hanno il mare mosso, in questi giorni invece sono bellissime, facciamo parecchi bagni ci riposiamo per benino al sole.
Una giornata decidiamo di passarla ad Amoopi, al mattino arriviamo verso le dieci troviamo posto per la macchina ma le tre spiaggette (molto carina quella sulla destra con gli scogli, alla destra della chiesetta) sono già piuttosto piene.
Dopo la calma e la tranquillità dei giorni scorsi qui ci sembra di soffocare, ovviamente sono spiagge affollate perché in questa zona ci sono parecchi hotel, studios e anche taverne, il nostro problema è che eravamo abituati troppo bene e adesso rimanere qui ci sembra spercato.
Decidiamo di fermaci comunque mezza giornata, facciamo il bagno pranziamo e verso le due e trenta ci spostiamo verso la spiaggia dei surfisti.
Il giorno dopo andiamo alla ricerca di una spiaggia che abbiamo visto dall’alto e che sembra molto bella, è sempre nella zona aeroporto per andare verso Amoopi, si trovano a un certo punto degli studios sulla destra e l’indicazione per una taverna, seguirtela e vi troverete in una spiaggetta molto carina.
Ci fermiamo anche qui la mattinata e poi proseguiamo per Diakoftis.
Nei giorni successivi facciamo un giro anche nelle altre due spiagge dove fanno scuola di wind surf, sembrano delle vere e proprie lagune, con l’acqua bassissima e pochissima gente in spiaggia.
Il penultimo giorno decidiamo di fare il giro dell’isola, partendo da Arkassa, andiamo verso Lefkos, proseguiamo per Spoa, quindi scendiamo in direzione Apella, facciamo un giro delle tre spiagge più famose dell’isola Apella, Kira Panighia e Achata.
Passiamo da Pigadia, di giorno vediamo che ha una spiaggia davvero grande, non è bellissima ma il mare è comunque pulito ed è ovviamente comodissima da raggiungere dal paese.
Proseguiamo passando per Amoopi e concludiamo il giro arrivando nella zona aeroporto, ci fermiamo ancora un po’ in spiaggia e poi ritorniamo allo studios.
L’ultimo giorno rendiamo la macchina e lo passiamo alla spiaggia di Arkassa, la raggiungiamo passando dal paese, visitiamo la chiesetta molto carina e passiamo per le viette del paesino, molto carino anche di giorno.
Purtroppo la scelta di lasciare l’auto non è stata delle più felici, c’è vento e il mare qui a Arkassa è mosso, passiamo l’ultimo giorno tra la noia del ritorno e l’impossibilità di farci un ultimo bagno.
Ceniamo alla solita taverna in paese e ci prepariamo alla partenza del giorno successivo.
Purtroppo a causa della cattiva organizzazione di Todomondo (ci dicono che il nostro aereo ha avuto problemi tecnici ma noi non siamo tanto convinti) ci tocca rimanere un giorno ulteriore sull’isola, senza sapere quando saremmo ripartiti e con pochissima assistenza da parte dell’agenzia.
Alla fine riusciamo a partire domenica dopo pranzo con ben 24 ore di ritardo, per noi un record.
L’isola ci è piaciuta molto l’abbiamo trovata un posto in espansione ma comunque dove si possono trovare ancora dei posti dove rimanere in totale solitudine e relax, il che visto il periodo non era niente male.
Il vento è sempre stato presente a parte 3 giorni, è fastidioso ma più che altro nelle spiagge vicino all’aeroporto, a noi comunque non dispiaceva visto che mitigava di molto le alte temperature e ci permetteva di rimanere più a lungo in spiaggia.
L’unica cosa che mi sento di consigliare nel periodo di maggiore vento è forse di noleggiare un auto e al massimo una jeep per il giro ad Olympos (anche se credo che nei prossimi anni asfalteranno la strada visto che stavano già preparandola con lo schiacciasassi) così da avere maggior stabil