Da Barcellona a Parigi: 2000 km per i 5 sensi..
06 AGOSTO: BARCELLONA – PERPIGNAN – CARCASSONNE – TOLOSA Partiamo il 6 Agosto alle 08.45 dalla stazione di Barcellona Francia col Catalan Talgo (vettura storica spagnola) che in circa 3 ore ci farà varcare il confine e ci condurrà a Perpignan.
Il biglietto ferroviario l’abbiamo acquistato sul comodissimo sito TGV-europe.It al costo di 34€ a persona (il viaggio in treno ci farà risparmiare oltre 500€ sul costo del successivo noleggio auto dovuto al cambio nazione) e ci è stato recapitato in meno di una settimana a casa senza alcun costo.
Il bello di questo viaggio è arrivare al confine dopo PortBou, vedere il meccanismo del cambio di passo del treno (i binari spagnoli sono diversi da quelli francesi/europei) e di alimentazione e vedere il personale Renfe (spagnolo) al confine e quello SNCF (francese) appena salito che si “impadronisce” del treno.
Con qualche minuto di ritardo arriviamo a Perpignan dove alla stazione stessa ritiriamo l’automobile all’Avis che sarà il nostro mezzo per la settimana successiva: la vettura è una Polo 1.4 TDI 5 porte che per 7 giorni ci costerà 250€. Macchina di pochi mesi di vita, comoda e da bassi consumi (qui in Francia il diesel e la benzina ha una forbice molto diversa tra vari distributori, in autostrada più cara nelle strade extraurbane e in città meno costosa – anche 20 cent in meno che in Italia… – e soprattutto tutti i supermercati e ipermercati più o meno noti hanno propri distributori nei parcheggi).
Visitiamo la garbata Perpignan e ci fermiamo qui per pranzo. Nei tanti locali nelle deliziose vie del centro storico scegliamo Casa Sansa (2 rue Fabriques Nadal – 4 r. Fabrique Couverte); antico bel ristorante tipico spagnolo, siamo poco distanti dal confine, dove con circa 30€ mangiamo tante di quelle tapas con cozze, calamari, gamberi, dei buonissimi peperoni ripieni con crema di patate e alla fine ci sentiamo pieni pieni.
Riprendiamo l’auto parcheggiata in un centro commerciale (abbiamo preferito il più delle volte parcheggiare al coperto poiché avevamo i bagagli in auto, e quindi per non lasciarli troppo in vista) e partiamo alla volta di Carcassonne che visitiamo nel pomeriggio. In questa splendida cittadina lasciamo l’auto nel parcheggio del centro nuovo della città che risulta essere molto più economico dell’antico borgo, infatti qui l’acqua era un lusso come in tutta la Francia (nei ristoranti è molto conveniente richiedere sempre la CARAFFE D’EAU sempre fresca buona e a volontà e GRATIS!).
Con una bella e panoramica camminata (e quando non è stato cosi?) arriviamo nell’antica città fortificata dalle possenti mura e dal fascino medievale. Purtroppo il castello avrebbe chiuso l’ingresso di li a poco, erano circa le 18 e non ci va di pagare i 10€ di entrata per partecipare anche noi alle olimpiadi correndo su e giù, visto il tempo molto limitato. Comunque Viollet le Duc nell’800 ha fatto un bel lavoro di restauro conservativo in questa città Finita questa visita, riprendiamo la macchina e proseguiamo verso Tolosa, la nostra meta in cui pernotteremo.
Qui abbiamo selezionato l’hotel Albert Premier in rue Rivals, 8. Una notte in tripla (grande, comoda e ben attrezzata nonostante l’albergo fosse un due stelle) ci è costata 111€ colazione compresa. Tutti i prodotti utilizzati nell’albergo sono naturali e di fattura artigianali. Un bel modo di iniziare la giornata. Per la macchina abbiamo usufruito della convenzione con il parcheggio Jeanne D’Arc pagando 8 euro per notte in albergo.
Nella sera dopo l’arrivo abbiamo visitato la grande piazza del comune, place du Capitol uno spuntino veloce e poi un giro serale dei monumenti della città che poi visiteremo l’indomani.
07 AGOSTO: TOLOSA – LOURDES Dopo una piacevolissima colazione in albergo iniziamo il nostro giro di Tolosa mattutino con un giro sui bateaux Toulousains: con 7€ si parte dalla Garonna per arrivare al Canal du Midi, passando anche attraverso delle mini chiuse.
Finito il giro in battello, continuiamo a piedi e visitiamo la chiesa Les Jacobins, le basiliche di Notre Dame de la Dourade e di St. Sernin. Pranziamo in Place du Capitol con dei pani, focacce e torte prese in un forno in una via laterale.
Dopo pranzo recuperiamo le valige e l’auto dall’albergo e ci muoviamo direzione Lourdes.
L’impatto con la cittadina non è dei migliori. Il traffico intenso e le folle di gente in ogni via, che uniti all’insieme di deviazioni e passaggi pedonali fanno un pò tribolare il nostro navigatore per arrivare in albergo. Avevamo scelto l’hotel NotreDame de la Sarte per 36€ a persona con bed&breakfast ma arrivati li l’albergatore dice di non avere posto per problemi di gruppi molto numerosi e ci fa accomodare nel vicino Best Western Cristina, che pur essendo un 3* offre camere piccole non funzionali e in condizioni non buone; ed in più la colazione è molto scadente.
Altra nota dolente: avevamo parcheggiato l’auto davanti l’albergo visto che il loro parcheggio non era nei pressi e l’indomani troveremo un graffio nella parte posteriore…
Nel pomeriggio sera di arrivo, sotto la pioggia andiamo in visita al santuario. L’area del santuario con quest’atmosfera è resa ancora più suggestiva. Viste le condizioni meteo l’afflusso di persone era minore e quindi abbiamo potuto visitare meglio la basilica, la grotta delle apparizioni e il percorso dell’acqua. Al di fuori del santuario però il business degli oggetti sacri a volte eccessivi e quasi fuori tema ci disturba un poco. La sera la cittadina è semivuota e non trovando di meglio mangiamo presso una pizzeria, non male nonostante l’abbondanza di olio sulla pizza. Finiamo con un dolce al mc donalds (quando il chocoglacè lo portano in Italia? Delizioso). 08 AGOSTO: LOURDES – BAYONNE – BIARRITZ L’indomani la giornata è splendida e torniamo nell’area del santuario questa volta affollato di tanti pellegrini e malati, accompagnati dai tanti volontari, insieme a tanti visitatori da tutto il mondo. Inoltre, essendo il 2008 il giubileo delle apparizioni di Lourdes, intraprendiamo il percorso tra le vie del paese che ci guida attraverso i 4 luoghi scelti come simbolo della vita della pastorella Bernadette (il Santuario, il Cachot, la chiesa parrocchiale e l’Ospedale).
Una golosa pausa in una deliziosa pasticceria all’angolo tra il viale principale di Lourdes e la via della chiesa parrocchiale dove fu battezzata Bernadette (una delle tappe del giubileo).
Verso la tarda mattinata riprendiamo l’auto e andiamo in viaggio verso l’Atlantico.
Arriviamo a Bayonne dove abbiamo prenotato la stanza presso il funzionale Campanile, catena di hotel ristoranti sparsi in Francia e nei paesi limitrofi; qui spenderemo 132€ colazione compresa. In attesa della stanza ne approfittiamo per pranzare nel ristorante dell’hotel e a 9,90€ a testa mangiamo una buona bistecca con patate insalata, la caraffe d’eau, dolce (torta ai fichi e creme brulè) e caffè. Inoltre c’è anche la possibilità del pranzo e di dolci a buffet.
Sistemati i bagagli ci dirigiamo nella vicina Biarritz, località marittima “in” della Francia basca. Qui parcheggiamo in un parcheggio sotterraneo (in Francia si usano moltissimo e sono comodissimi e per nulla invasivi del territorio); questo in particolare scendeva di 7 piani nel paese fino ad avere l’uscita fronte oceano. Molto suggestiva! Iniziamo a percorrere il lungomare, a raggiungere un belvedere (il Rocher de la Vierge) costruito tra gli scogli dove si infrangono le onde fragorose. Il percorso pedonale è bello ma faticoso ed il caldo si fa sentire; ma le visuali che si hanno sono davvero indimenticabili.
Tornati indietro percorriamo le vie del centro cittadino più turistiche e ci rinfreschiamo con una bevanda presa ai magazzini La Fayette. Con la macchina ci spostiamo verso il faro di pointe Saint Martin, dove si può salire fino alla sua sommità con soli 2€. I circa 250 scalini valgono però la meta: osservare dall’alto l’oceano nel tardo pomeriggio con l’acqua increspata e illuminata dal sole al tramonto è emozionante… La sera torniamo a Bayonne e scopriamo una cittadina davvero deliziosa; camminiamo per i vicoli, ammiriamo la cattedrale Ste Marie, nel cui chiostro troviamo una mostra mercato di artigiani baschi e Francesco acquista una bella salamandra in pietra tipica del posto, simbolo amato dal re Francesco I che rappresentava la sopravvivenza nel fuoco. Continuiamo la passeggiata nelle vie della città e arriviamo sul lungo fiume Nive, qui è pieno di locali e il profumo di pesce ci mette un appetito… Tra i tanti scegliamo il Bistrot Nive dove tra abbondanti piatti di cozze, insalate di pesce, salmone e altre bontà tra cui la tipica “torta basca” (una sorta di crostata chiusa di pasta frolla e crema ci rimpinziamo spendendo in 3 solo 49€.
09 AGOSTO: BAYONNE – ARCACHON – BORDEAUX L’indomani dopo una ricca colazione a buffet iniziamo a muoverci sulla strada che ci porterà a Bordeaux. Prima però andiamo alla Carrefour locale per comprare qualcosa per il viaggio e per il pranzo. Per circa 18€ compriamo la fougasse alle olive, buonissima appena fatta e poi baguette ai cereali, al grano duro e semplici (non sono come quelle che troviamo qui…) del prosciutto di Bayonne, un pò di formaggio locale (ce n’è l’imbarazzo della scelta…) e delle belle e buone torte basche. Prepariamo in albergo i panini e poi partiamo.
La strada da percorrere oggi e un pò più lunga rispetto agli altri giorni e ci sfugge che è il sabato prima della settimana di Ferragosto. Per cui l’autostrada è bella trafficata (anche i Francesi dopo tutto vanno in ferie). Giunta l’ora di pranzo ed una certa fame scegliamo di fermarci ad un’area di servizio, altra scelta azzeccata: in Francia le aree di servizio sono dei veri parchi distanti dal traffico, dove la gente si siede nell’erba e si riposa veramente, ben attrezzati con in più il classico punto ristoro come da noi. Gustiamo gli ottimi panini preparati e i dolci e poi riprendiamo il cammino.
Nel primo pomeriggio raggiungiamo Arcachon dove ci attende la salita sulla duna di Pilat. Si arriva ad un parcheggio, situato nel parco, che consente di raggiungere la duna ed una scala appoggiata su questa montagna di sabbia ne permette la scalata. La duna è lunga quasi 3 km. Alta 104 e larga 500. Dalla cima si gode uno spettacolo fantastico: la vista sull’oceano di fronte e dei Paesi Baschi alle spalle, fino a San Sebastian. Decidiamo di scendere a fare un bagno; l’acqua è pulita e calda ed è una bellissima sensazione. Purtroppo però per tornare si deve scalare la duna e da questo lato non ci sono scale… Sarà una fatica immane! Ripresi dallo sforzo ci rimettiamo in auto diretti a Bordeaux. Qui alloggiamo all’hotel Notre Dame in pieno centro; un semplice hotel 2 stelle ma pulito e funzionale e che per una tripla con colazione compresa ci fa spendere 74€ (il parcheggio è il Citè Mondial sotto l’albergo dove la notte costa 2€ e 1,80€ per ogni ora aggiuntiva oltre le 7 del mattino) nel resto della città però i parcheggi in agosto sono gratuiti.
Usciamo verso il centro città con l’isola pedonale più grande d’Europa, iniziamo dal monumento ai Girondini, alle fontane dell’Esplanade des Quinconces, Piazza della Borsa, il Gran Teatro. Poi ci lasciamo coinvolgere da una semplice ma divertente attrazione sul lungo Garonna di fronte alla Borsa: su un piazzale avviene una micro nebulizzazione di acqua, queste nuvole si possono attraversare e i bambini, ma non solo, si rotolano e si bagnano. Ne escono foto davvero divertenti.
Tanti piccoli localini affollano le vie del centro: noi scegliamo di fermarci per cena al Le Melodie in Rue Faussets. Qui ci sono menu da 15-17€ con piatti molto buoni e anche vino locale.
10 AGOSTO: BORDEUX – ST. EMILION – COGNAC – LA ROCHELLE Dopo una frugale colazione facciamo un altro giro della città e visitiamo la basilica di Sant Michel.
Riprendiamo la macchina e ripartiamo verso nord e verso l’ora di pranzo giungiamo nel ridente borgo medievale di St.Emilion. Questa è la zona di ottimi vini e i vigneti si perdono a vista d’occhio. Prenotiamo un’escursione che faremo il pomeriggio tra i vigneti a bordo di un trenino turistico. Gran belle visuali tra i vari produttori di vino, un pò di sussulti tra le strade di campagna e pure la foratura di una ruota di un vagoncino… ma in pochi minuti si riparte! Nella piazzetta centrale ci fermiamo tra i tavolini dei vari bar e ci prendiamo dei menù da 10€ che avevano come piatto forte Quiche Lorraine e Croque Monsieur, non potevamo non prenderli! E dopo il pranzo e la passeggiata in trenino, il viaggio “alcoolico” riprende, prossima tappa Cognac. Qui per 7€ visitiamo la sede storica delle Cantine Otard dove si produce l’omonimo cognac. Una guida in costume ci accompagna tra i locali del castello del XV secolo dove nacque Francesco I. Arrivati nelle cantine si passa alla spiegazione e degustazione delle varie tipologie di cognac prodotti dalla casa Otard. Ma qui i sensi gustativi vengono deliziati dagli aromi e dagli effluvi che risaltano dai vari tipi invecchiati di cognac.
Fortunatamente io (Luigi, ndr) mi son limitato a bagnare solo le labbra al contrario di Manuel e Francesco che hanno appagato in pieno, con la poesia alcolica, i loro sensi gustativi e olfattivi. Per cui quindi guido io fino alla prossima tappa: La Rochelle.
Per questa tappa abbiamo scelto la soluzione delle maisons d’hotes (bed&breakfast) molto diffusi e ben organizzati qui in Francia. In particolare abbiamo soggiornato a La Rochelle Lodge di Eric Colin, a 10 minuti da La Rochelle. Si tratta di una bellissima villetta con 5 stanze per gli ospiti, spaziose e dotate di ogni comfort. La nostra stanza è la Art Decò, 40 mq di comodità… Ed il costo colazione compresa è di 106€.
Purtroppo il tempo non ci assiste (avremmo voluto usufruire della piscina…) e coperti per benino (qui troviamo un bel freddino la sera) andiamo ugualmente nel centro città. L’antico porto di sera offre davvero uno spettacolo emozionante, le torri de la Chaine e St. Nicolais sono illuminate e accolgono le navi e si lasciano ammirare dai turisti. Per la cena, scegliamo un ristorantino nei pressi del porto (purtroppo non ricordiamo il nome) dove con menù di circa 15€ mangiamo quintalate di cozze ed altre prelibatezze marinare. Il dolce purtroppo non è la ciliegina sulla torta: l’ile flattante non è molto gradita… e il proprietario forse lo intuisce tant è che non ci rimane benissimo! 11 AGOSTO: LA ROCHELLE – POITIERS – TOURS – CASTELLI DELLA LOIRA La mattina ci sveglia con uno spledido sole e una magnifica colazione: il gentilissimo proprietario del Lodge ci prepara una colazione con del buonissimo pane del posto, formaggi e prosciutti locali, marmellate fresche, spremuta d’arancio appena fatta tè cioccolata e croissants. Riprendiamo i bagagli e a malincuore ce ne ripartiamo verso la Loira.
A metà mattinata una piccola sosta nella cittadina di Poitiers, dove visitiamo la chiesa di Notre Dame la Grande di fronte al mercato ricca di decorazioni all’ingresso, la cattedrale St. Pierre con belle vetrate ed uno degli organi più importanti d’Europa ed il battistero St.Jean.
Ripartiamo dopo qualche altro chilometro pedonale… ed arriviamo nella città di Tours. Qui alloggiamo all’Holiday Inn Centre, ottimo solo perché ha parcheggio sotto l’albergo e di fronte la stazione con punto Avis di riconsegna (ci servirà l’indomani); per una tripla con colazione (questa molto buona e varia) e parcheggio abbiamo speso 143€, ma per il resto rimpiangiamo il Lodge de La Rochelle. Appena arrivati un giro nel centro della città, che fu capitale della Francia con Luigi XI, dopo uno spuntino al Subway, ammiriamo la deliziosa Place Plumerau ricca di locali, la cattedrale St. Gatien. E visto che ormai le città le visitiamo in poche ore anticipiamo il programma e già nel pomeriggio andiamo per castelli.
Cominciamo da Azay le Ridau che visitiamo con un biglietto combinato che per 12€ ci permette di visitare il castello e in serata assistere allo spettacolo di luci e suoni che anima il castello ed il parco che lo circonda. Ammiriamo le stanze ricche di arazzi, i simboli noti dell’epoca di Francesco I e passeggiamo nel parco.
In attesa della serata facciamo una capatina per vedere dall’esterno il castello di Ussè (da cui pare ci sia ispirati per quello della Bella Addormentata nel Bosco) distante circa 40km da Azay le Rideaux, dove torniamo in serata per cenare e lo facciamo in un ristorante hotel che si trova in una via laterale rispetto alla piazza dove si parcheggia anche, dovrebbe chiamarsi La Ridelloise in Rue National. Qui la coppia di proprietari gentilissimi (la signora è cordialissima e anche un poco comica col suo Merci Beaucoup e Merci Monsieur a raffica). Con meno di 17€ prendiamo un menù di piatti tutti preparati in casa (in particolare la Quiche è davvero buona).
Finito di mangiare, ritorniamo al castello che ha aperto i cancelli per lo spettacolo serale; verso le 22 inizia ad illuminarsi e la pioggia che inizia a scendere rende tutto ancora più suggestivo: dei segnali luminosi ci guidano attraverso il parco tra le varie installazioni (proiezioni sulle mura del castello, effetti speciali nel parco, musiche rilassanti alternate a quelle inquietanti). Una bella serata.
La pioggia aumenta copiosamente e rientriamo in macchina per tornare a Tours e il parcheggio sotterraneo dell’albergo ci evita di bagnarci all’inverosimile.
12 AGOSTO: CASTELLI DELLA LOIRA – PARIGI Dopo una ricca colazione all’hotel, lasciamo i bagagli in custodia e ci muoviamo per altre visite nella Loira. Per la strada ammiriamo il paesaggio meraviglioso di questa zona, le case, i castelli, i corsi d’acqua: tutto coglie la nostra attenzione.
Arriviamo a Chenonceau, che volevamo ammirare dall’esterno, ma che invece è blindato e la fila chilometrica non ci invoglia ad entrare (non saremmo riusciti a fare altro, e poi ogni entrata sono 10€ almeno!). Arriviamo a Chambord, immerso in una vasta area protetta che pare contenga la più grande comunità di selvaggina di Francia. Qui si può entrare pagando 3€ per il parcheggio che vengono stornate dal biglietto di entrata al castello per chi entra. Noi ci limitiamo ad ammirarne la maestosità dall’esterno e a passeggiare nel parco (anche qui la fila di ingresso era copiosa…).
A metà giornata arriviamo nell’ultima tappa prevista per questo tour dei castelli: Amboise. Nell’omonimo castello (entrata 7,50€), Franceso I invitò Leonardo da Vinci che vi rimase fino alla morte e la cui tomba è conservata al suo interno. In circa un’ora (il nostro è un passo un pò veloce se non si è capito), visitiamo le ali del castello, le stanze reali, la torre a chiocciola, dalle terrazze abbiamo una vista bellissima sulla Loira, i giardini e la torre dedicata appunto a Leonardo.
Nel primo pomeriggio torniamo a Tours dove abbiamo da sbrigare le faccende amministrative: lasciamo all’Avis la vettura, ritiriamo i bagagli all’albergo, visto il poco tempo facciamo un pranzo tardivo al Mc Donald’s (la chocoglacè non poteva mancare) e alle 17.15 saliamo sul TGV che ci porterà a Parigi Montparnasse in circa un’ora (quasi volando..). Il biglietto ci è costato solo 17€ acquistato con anticipo sul sito TGV-europe.It (biglietto elettronico).
Puntuali arriviamo a Parigi e, alla stazione Metro prendiamo il carnet di 10 biglietti (11,60€) che ci farà risparmiare un poco (1 biglietto integrato ora costa 1,60€ ma con le 14 linee di metro e le 3 RER non possiamo neanche accostarlo al servizio di Roma…); peccato però per la mancanza spesso di scale mobili e ascensori: il peso dei bagagli ogni tanto si fa sentire.
Arriviamo all’albergo, avevamo prenotato al Pavillon Opera Bourse in Rue Geoffrey Marie (metro Grand Boulevards) della catena Les Hotels di Paris (davvero degli ottimi alberghi in tutta la città, consigliatissimi!).
Nella via ce ne sono 3 di questa catena, infatti per una tripla più spaziosa ci spostano al Pavillon Opera Grand Boulevards subito a fianco. Per essere Parigi, la tripla è comodissima 3 letti per adulti, bagno grande con finestra comfortevolissimo ed il prezzo poi, 109€ a notte (ne faremo due qui) prepagato dall’Italia contattando l’albergo direttamente. La colazione (9€ / pers) avremmo dovuto pagarla sul posto ma poi non ci verrà chiesta.
Sistemati i bagagli non possiamo non fare il nostro giro per l’amata Parigi (per me [Luigi] è la 3° volta a Parigi, seconda per Manuel, ennesima per Francesco). Ci fermiamo in un internet point per info su Dinseyland dove (non era previsto) ma andremo l’indomani e stampiamo un buono sconto di 10€ per la cena presso il Leon de Bruxelles Opera, che fa parte della catena omonima specializzata in cozze e pesce. Per ogni piatto poi si ha la “guarniture a volontè” = patate fritte no stop! Nonostante l’unico cameriere scortese che ovviamente serve noi (…) la cena è davvero buona ed in 3 spendiamo 42€ con lo sconto. Ci mettiamo in cammino (ovviamente…) e percorriamo Boulevard des Italiens, Place Vendome, Place de la Concorde, dove già intravediamo la Tour che brilla ad ogni ora, e poi Champs Elyseè, Arc de Triomphe, Avenue Klèber, fino ad arrivare a Trocadèro.
Qui lo spettacolo è sempre emozionante; non si può non ammirare la Tour Eiffel da questa postazione, e poi la vediamo in una veste unica: essendo il semestre di presidenza europea francese, la Torre è interamente blu Europa con le stelle nel centro. Beh rimaniamo senza parole, scattiamo foto in tutte le posizioni e alle 23 riecco lo spettacolo di luci che la torre offre.
Scendiamo verso Champs de Mars, attraversiamo la Senna e ci fermiamo sotto la torre, purtroppo neanche stavolta (capitò già nell’ultima visita) l’afflusso di gente ci permette di salire fino al terzo piano e quindi rinunciamo. Per tornare vista l’ora e visto il cammino fatto, prendiamo la metro e torniamo in albergo.
13 AGOSTO: PARIGI – EURODISNEY Di buon’ora facciamo colazione e per le 9 ci muoviamo alla volta di Eurodisney utilizzando la comodissima RER che da Opera ci porta a destinazione in circa 40 minuti. La fila per i biglietti non è tantissima e optiamo solo per quello di ingresso al parco Disney, costo 49€; (per il combinato comprendente anche il parco Walt Disney studios, molto bello che consigliamo, il costo era 59€).
Anche se non più bambini, trascorrere qualche ore in questo non-luogo fa sicuramente bene a spirito e mente. Ma stanca altrettanto! Non ci perdiamo la giostra dei Pirates of Carribean (che bissiamo nel pomeriggio), Peter Pan, It’s a Small World (che seppur semplice, davvero emoziona) e le altre; consiglio: la mattina le giostre sono meno affollate e la fila non è molta, utilizzate poi il Fast Pass che stampa per alcune giostre un’ora riservata di accesso senza fila, mentre il pomeriggio è un delirio; le attrazioni più frequentata superavano i 60 minuti di attesa prevista.
Per il pranzo ci siamo organizzati con panini preparati in albergo, qui i costi extra pesano parecchio.
Assistiamo alle parate del pomeriggio (sempre molto sceniche, con bei carri e costumi); per le 19.30 decidiamo di tornare a Parigi, l’attendere anche lo spettacolo finale delle 23 ci avrebbe distrutto.
In città, nella camminata serale, passeggiamo tra il Centre Pompidou, l’Hotel de Ville, lungo la Senna, Notre Dame, per arrivare al quartiere Latino dove tra i mille locali di Rue de la Huchette scegliamo La Cour de la Huchette, gran bel ristorante al numero 34, dove si ha un ricco menù a circa 16€ (il pollo in una salsa accompagnato da patate condite con pancetta era davvero buono, come tutto il resto d’altronde) e poi il servizio e la gentilezza del personale, rende il locale di altissimo livello.
Rimpinzati per benino concludiamo la serata con un’altra veduta imperdibile: saliamo a Montmartre al Sacro Cuore, visuale davvero magica, peccato che la zona non sembra proprio ben frequentata, ma la presenza di polizia un po’ tranquillizza. Torniamo in albergo.
14 AGOSTO: PARIGI – ROMA E’ il nostro ultimo giorno di vacanza. Facciamo una ben fornita colazione e lasciamo i bagagli in deposito all’albergo. Raggiungiamo a piedi la Sainte Chapelle e la Conciergerie che visitiamo con un biglietto cumulativo di 10€. La sainte Chapelle è un vero spettacolo, piena di vetrate colorate da visionare una per una, considerate le più belle al mondo. La Conciergerie a fianco è famosa per essere stata utilizzata come prigione durante la Rivoluzione Francese, qui venne imprigionata anche Maria Antonietta, nella cui cella ora è presente una cappella in ricordo della regina. Una parte di essa ha la funzione di Palazzo di Giustizia.
L’ultima passeggiata parigina ci consente di riattraversare il famosissimo piazzale della Piramide del Louvre. Per pranzo approfittiamo di un bar nei pressi di Fauchon, dove per 7,50€ scegliamo una baguette col condimento che più ci piace, una bibita e un buonissimo dolce appena fatto. Terminata la pausa pranzo non potevamo non raggiungere i magazzini La Fayette, sempre ricchi di sfarzo e sempre più grandi… Qui puntiamo al Gourmet, supermercato dove si possono trovare varie specialità francesi e mondiali e tante scelte di vini.
Siamo giunti a conclusione, riprendiamo i bagagli in hotel a malincuore e andiamo verso l’aeroporto di Orly. Qui come dicevo in precedenza le scale di connessione tra le linee metro sono faticose e non comodissime da percorrere. Con un biglietto di 9,60€ raggiungiamo in meno di un’ora l’aeroporto utilizzando metro, RER B, e OrlyVal, piccolo treno automatico senza guidatore che connette con i terminal aeroportuali.
Il nostro volo sarà con Easyjet (compagnia con la quale viaggiamo sempre benissimo) ed è costato circa 70€ compreso bagaglio in stiva. Qui non siamo a Ciampino e l’addetta smista come un orologio svizzero i passeggeri tra i check in ed al gate. Per un ritardo del volo precedente partiremo con circa un’ora di ritardo, ma arriviamo a Roma di sera e ammirarla dall’alto visto che si atterra a Ciampino sorvolandone il centro è senza dubbio un’ulteriore ricordo piacevole.
Concludendo questo lungo racconto che ci ha accompagnato tra due stati, per oltre 2000km via terra e per oltre un centinaio (tenendoci stretti) a piedi, devo dire che è stato un viaggio ricco di emozioni, di riflessioni, di continue variazioni di paesaggi, di ambienti, di clima…
Forse uno dei più belli mai fatti (e forse ognuno mi sembra sempre così) e sicuramente qualche tappa ci rivedrà presto fare un’apparizione.
Luigi, Francesco e Manuel.