Polinesia? … Meravigliosa!
Itinerario: Papeete – 1 notte al Sofitel Hotel Moorea – 3 notti all’Intercontinental Hotel Bora Bora – 4 notti a Le Meridien Rangiroa – 4 notti a Kia Ora Village Informazioni utili: AIR TAHITI NUI vi fornisce di tutto: cuscini, mascherina, calzini, tappi per le orecchie e coperte per dormire. Quindi non compratevi niente, tranne che i cuscini gonfiabili per il collo. I cuscini che vi passano purtroppo non sono comodi come quelli per il collo. Un acquisto che vi tornerà veramente utile! Per noi donne utilissime le calze pesanti 70 denari… Una sofferenza metterle indosso ma si sono rivelate eccezionali per le 23 ore di volo da fare. Inoltre, ogni tanto alzatevi e fate gli esercizi che consigliano in aereo. Attenzione all’aeroporto di Parigi: si arriva ad un terminal che si trova esattamente dal lato opposto del terminal dal quale parte Air Tahiti Nui. Si deve uscire fuori, e prendere un bus navetta. Passa ogni 10 minuti, ma per il trasferimento (senza dover prendere i bagagli che da Fiumicino li hanno imbarcati direttamente per Papeete) ci abbiamo messo una 40 di minuti.
Anche se non esplicitato nel biglietto aereo, il volo diretto Parigi – Papeete ha sempre uno scalo a Los Angeles. Si deve scendere, senza dover riprendere i bagagli (ovviamente solo se il volo è diretto) e fare il controllo dei passaporti per i passeggeri in transito. Questo porta via un paio di ore.
Compratevi in Italia le macchinette subacquee. Li ci sono, ma costano care! Arrivano a costare anche 30 € cad.!!!!! Tutte le strutture nelle quali abbiamo soggiornato forniscono l’attrezzatura per lo snorkeling ed i teli da mare… Quindi è un peso che potete evitare di portare.
Sono fiscali con il peso dei bagagli nei voli interni: per 2 persone il peso massimo consentito è 45 kg. Quindi non portatevi tante cose. Quello che veramente serve è l’essenziale: creme solari ad alta protezione (non ne ho viste in vendita a così alta protezione – noi avevamo la 20-30-50) costumi, infradito, pareo (li potete comprare lì ce ne sono di bellissimi!), cappello, calzoncini corti, canotte e scarpe da ginnastica per eventuali escursioni, occhiali da sole, e qualcosina per la sera, ma senza esagerare. Ah dimenticavo la cosa più importante di tutte: la CARTA DI CREDITO!!!!! Per quanto riguarda il cellulare: il TIM con abbonamento, portato con la convinzione che prendesse ovunque, non prendeva un granchè. Il mio WIND ricaricabile invece, che non doveva prendere, ha funzionato benissimo. Inoltre attivando la promozione del roaming internazionale della durata di 30 gg per chi va all’estero (costa 5€) una telefonata urgente la si può fare senza spendere cifre esagerate. (E’ chiaro che consigliamo di acquistare le carte pre-pagate internazionali che costano circa 13€ mediante le quali si può parlare una 30 di minuti, ma per le emergenze può essere utile usare il proprio cellulare, anche perché la carta la si può utilizzare solo nelle cabine telefoniche pubbliche che non sono sempre presenti negli alberghi!).
ESCURSIONI: Nelle quattro isole che abbiamo visitato le escursione costavano CARE! In media calcolate una 80-100€ a persona. Abbiamo quindi cercato di scegliere quelle che, dalle descrizioni delle guide e dai racconti letti, ci sembravano più interessanti.
Papeete: MERCATO Facendo buon uso dei consigli di altri “turisti per caso”, il primo giorno che eravamo in Polinesia siamo andati al Mercato di Papeete. Andati a nanna a mezzanotte circa dopo il lungo viaggio, alle 5 della mattina eravamo già in piedi, sia per il fuso ma anche perché avevamo solo mezza giornata per visitare la città, nel primo pomeriggio saremmo partiti per Moorea.
Scelta saggia, perché ne vale proprio la pena. Davanti al Sofitel, abbiamo preso il famoso “Truck” (il nostro autobus) alle 7.30 di mattina insieme a molti tahitiani che andavano al lavoro o ragazzi che andavano a scuola. Veramente ci sentivamo degli “autoctoni”.
Tahiti è un’isola internazionale, essendo il punto di arrivo e di partenza per tutti i voli intercontinentali. E’ vivace, turistica, ed il suo mercato ne rappresenta l’essenza. Il mercato è molto grande (se lo si confronta ai loro standard) su due livelli, molto colorato e profumato, dove ci sono numerosi banchi che vendono cibi, frutta, verdura, ma anche oli e creme di monoi, parei, articoli di artigianato locale, cartoline… Insomma noi abbiamo comprato tutti i regalini per amici e familiari, a ottimi prezzi rispetto a quelli che abbiamo visto poi dopo. Faceva strano comprare delle cose, quando ancora per noi la Polinesia era una terra sconosciuta, ma è stato utile perché altrimenti non avremmo comprato molto (sia per i prezzi che per la minore scelta!).
Insomma il nostro consiglio è quello di prevedere una mezza o intera giornata a Tahiti. Moorea: SAFARI JEEP 4×4. Costo 35€ a persona prenotata al nostro arrivo in aeroporto a Moorea. Pagata in Euro. Molto carina questa escursione di mezza giornata, perché mostra l’altra faccia dell’isola: le sue piantagioni di ananas, di hibiscus, la vera e unica pianta della vaniglia. Ho bevuto una fantastica e indescrivibile centrifuga di ananas e di papaia alla Scuola di Agricoltura che non dimenticherò più. E poi il panorama della Magic Mountain ed il Belvedere valgono veramente la pena. Oltre al fatto che abbiamo conosciuto molte coppie di sposi simpatiche! Bora Bora: SHARK FEEDING Escursione prenotata in albergo. Durata 4 ore. Costo circa 100 €.
E’ stato il primo bagno con gli squali (ancora non sapevamo che alla fine ne avremmo fatti altri 2!) sicuramente il meglio organizzato e molto divertente. A fine mattinata abbiamo acquistato il dvd con le riprese fatte da DAN; lì per lì eravamo tentati di non prenderlo, ma a distanza di 3 mesi dal nostro viaggio vi dico che ne è valsa veramente la SPESA! Sono ricordi che non si possono lasciar andare via…
Rangiroa: LAGUNA BLU e LE SABBIE ROSA Le escursioni fatte in questa isola ci sono rimaste veramente nel cuore. L’isola è, tra tutte quelle che abbiamo visto, la più bella, la più vera, per la sua semplicità e straordinaria bellezza. Sono delle escursioni che durano l’intera giornata con pranzo annesso (e che pranzo! Stefano si lecca ancora i baffi (che non ha!) La “Laguna blu” è stata indimenticabile, anche se siamo partiti con il mare mosso causa del molto vento e un po’ di nubi che non ci hanno fatto godere appieno della giornata. Comunque negli sprazzi di luce che ci sono stati, lo scenario era da sogno. Il colore dell’acqua varia dall’azzurro a tutte le gradazioni di celeste e verde… spiaggia deserta, bianchissima, con palme piene di cocco, (da far invidia all’Isola dei famosi) con cuccioli di squali praticamente a riva in attesa di mangiare la nostra prelibatezza! Nessuna parola o foto può descrivere quel paesaggio… Il mitico pranzo, è consistito in un barbecue sulla spiaggia nel capanno apparecchiato con le foglie delle palme, a base di pollo e pesce “lagunare” cotto alla brace, insalata di riso, frutta servita su un cesto fatto con le foglie di palma, che mi sarei volentieri portata a casa! Frutta a volontà… E tante chiacchiere con gli altri amici di avventura: una coppia di spagnoli (con i quali abbiamo condiviso il giorno dopo anche l’escursione alle Sabbie Rosa, due coppie di francesi, ed una coppia di ragazzi di Napoli, veramente molto simpatici!).
Prima di rientrare abbiamo fatto una sosta fuori dal reef per fare il bagno con gli squali (per noi è stata la seconda esperienza). Organizzato in modo diverso rispetto a quanto fatto a Bora Bora, tutti i coraggiosi stavano attaccati in fila indiana ad una corda con maschera e boccaglio (facendo muro), mentre gli squali nuotavano a 1-2 metri dai temerari per mangiare il pesce che veniva buttato loro.
Sicuramente non era pericoloso, ma io me ne sono guardata bene di prendervi parte.
Tutti entusiasti, ma Stefano che aveva già provato quello a Bora Bora non è rimasto molto soddisfatto… (forse ce ne erano pochi!!!!!). Il giorno dopo abbiamo fatto l’escursione alle “Sabbie Rosa” … La giornata veramente splendida, mare calmo, sole a volontà. Abbiamo impiegato quasi 2 ore ad arrivare (si trova nella parte più a sud dell’isola) ma è una escursione che merita. Durante la traversata sia di andata che di ritorno abbiamo avuto la fortuna di incontrare delle magnifiche mante, enormi e bellissime… Quasi arrivati a destinazione abbiamo lasciato una parte dell’equipaggio su un isolotto in mezzo al mare con capanno annesso per la preparazione del barbecue (che noi e i ragazzi spagnoli aspettavamo con ansia) e abbiamo continuano in direzione sud per raggiungere questa lingua di terra completamente di colore rosa – SPETTACOLARE… siamo stati lì un bel po’, tra foto, chiacchiere, e bagni con gli squali (il 3° di questa mitica vacanza! – ormai diventati quasi amici).
Pranzo a barbecue con tanto di aperitivo quest’oggi (patatine e coca cola!) uova sode, insalata di riso, pollo e il famoso “pesce lagunare”, frutta a volontà… (reduce del pranzo del giorno prima alla Laguna Blu, Stefano non ha toccato nulla né dell’aperitivo né tanto meno del pollo perché l’unica cosa di cui si è voluto saziare all’inverosimile è stato del pesce!!! Del resto come non capirlo… Si sentiva il sapore del mare…Difficile trovarlo qui da noi quello stesso sapore e profumo! Una giornata splendida, molto intensa, terminata con chiacchiere inglesi nel bar del resort con gli spagnoli ed una coppia americana che sta facendo il giro del mondo in barca a vela…!!! PERLE: Noi le perle le abbiamo comprate a Bora Bora al Tahiti Pearl Market. C’è ne è un altro più grande e con maggiore scelta a Papeete. Ce ne sono di tutte le qualità, colori, dimensioni, forme e relativi prezzi. Noi abbiamo comprato quelle di qualità B (la A è quella senza alcuna imperfezione) che pur avendo un minuscolo difetto, sono diventate perfette con la foratura per la montatura proprio dove c’è l’imperfezione stessa.
Sensazioni di Viaggio: La Polinesia è sempre stata per noi “la meta” da sogno, il viaggio di nozze per eccellenza, e poter stare li è stato come vivere in un sogno, ma con gli occhi, naso, orecchie e tutti gli altri sensi allertati a 360 gradi per poter catturare tutto, ogni istante… Prima del risveglio.
Arrivarci è un po’ lungo, ma il viaggio in aereo di andata è passato abbastanza velocemente… Sarà stata sicuramente l’emozione e l’adrenalina che avevamo, comunque alle 23.00 dello stesso giorno in cui siamo partiti siamo arrivati a Papeete. Appena arrivati in aeroporto, la prima cosa che ci ha colpito è stato l’odore: sapeva di buono! Ci hanno accolto con le collane di tiare, con la musica polinesiana e con sorrisi e modi gentili, che averli qui in Italia sarebbe già di per se vivere in un sogno.
La Polinesia non è solo mare, spiaggia e sole. La sensazione di essere arrivati “in paradiso” viene anche da altro. Viene dal suono dell’ululele, dai profumi dei fiori (ce ne sono di bellissimi e di coloratissimi) dalla bontà dei cibi, dai loro sorrisi e dalla loro disponibilità.
Ci ha colpito molto come si vive il tempo, in modo naturale e salutare. L’intera giornata è scandita dal sole: appena albeggia inizia l’attività lavorativa. Per questo i negozi aprono molto presto, si fa colazione presto (intorno alle 7 – 7.30) e la giornata inizia abbastanza velocemente (alle 10 del mattino il sole è già alto e si ha la sensazione che sia già l’ora di pranzo).
Allo stesso tempo, intorno alle 16.30 – 17 il sole tramonta e tutto si prepara per la notte. I negozi chiudono e ci si prepara per la cena (intorno alle 18.30-19). Questo ritmo di vita, che è impensabile farlo qui da noi, è così naturale che ti rimette al mondo. A noi alle 20.30-21 di sera ci si chiudevano letteralmente gli occhi. La gentilezza della gente del posto non ha eguali. Per quanto noi occidentali ci possiamo sforzare di essere gentili, educati e cortesi non potremmo mai arrivare a quel livello di apertura al prossimo. Non ce lo abbiamo proprio nel dna.
La Polinesia è, a nostro avviso (e ci rendiamo conto che quanto stiamo per scrivere possa non essere condivisibile) anche strutture ricettive di lusso. Il sogno è rappresentato anche da questo. Abbiamo soggiornato in resort bellissimi, accolti con omaggi floreali, regalini, champagne di benvenuto (che bello è stato ubriacarsi guardando il tramonto sulla nostra spiaggetta a Bora Bora oppure assaporarlo con la lucidità e la consapevolezza della bellezza di quel momento a Rangiroa) in beach bungalow da capogiro. Un consiglio per chi sta progettando questo tipo di viaggio. Ci siamo accorti che non sempre gli overwater hanno le posizioni migliori. Alcuni possono avere delle panoramiche peggiori rispetto ai beach o ai garden bungalow.
Noi ci siamo trovati benissimo, soggiornando in tutti beach bungalow tranne che a Rangiroa dove stavamo in un overwater. E lì è stato davvero il massimo.
Un grazie va tutti i nostri amici e parenti che hanno reso questo viaggio possibile e a noi che lo abbiamo scelto e vissuto al massimo delle nostre emozioni. Buon viaggio! S&B