Come Thelma e Louise…ma con un finale diverso!
Il mio nome è Alessandra, sono partita con un’amica, anche lei Alessandra e siamo state due settimane, dal 27 luglio al 10 agosto. Abbiamo speso 1300 euro a testa tutto compreso (volo, alberghi, automobile per 10 giorni, pasti, regalini…).
Comincio col dire che per tutto quello che c’è da vedere due settimane sono proprio poche, anche perché ho sottovalutato un po’ le distanze da percorrere in automobile (la Turchia è proprio vasta!) e ho dovuto rinunciare a molte tappe. Abbiamo così deciso di visitare solo la parte occidentale, brevemente il nostro giro è stato questo: Istanbul, Pergamo, Efeso, Afrodisia, Pammukkale, Patara, Kirali, Termessos, Cappadocia per un totale di 2500 Km.
27 LUGLIO Siamo arrivate la notte del 27 luglio a Istanbul, abbiamo alloggiato in uno dei moltissimi alberghetti che popolano Sulthanammet.
28 29 30 LUGLIO 28 29 30 luglio completamente dedicati alla visita della città. A questo punto dirò una cosa che mi renderà molto impopolare ma Istanbul un po’ mi ha delusa: semplicemente meraviglioso il Topkapi, unico l’harem e il tesoro, mistica Santa Sofia con quell’intrecciarsi di religioni ed emozionante la moschea blu, io però non ho ritrovato gli odori, i colori l’essenza propria del medio oriente, atmosfere che ho respirato ad Aleppo o a Damasco qui non le ho rivissute. Una città a cavallo tra oriente e occidente ma forse aggiustata troppo a misura del turista, proprio non riesco a trovare un senso a quei prati all’inglese fuori la moschea blu, mi sembra non le appartengano, non le si addicano! 3 giorni comunque sono proprio al limite, a mio avviso sono necessari 4 giorni pieni per ritenersi soddisfatti, infatti noi non siamo riuscite a visitare la città moderna.
Vi consiglio il ristorante…Prenotate il giorno prima e avrete un posto sulla terrazza con una vista molto romantica sul Bosforo. E poi non potete anzi non dovete perdervi l’hammam: noi siamo andate al Cagaloglu Hamami una mattina verso le 9:00, c’eravamo solo noi ci siamo fatte fare il saponage e il massaggio…Non posso descrivere la sensazione, lo dovete provare assolutamente, non vi preoccupate di nulla vi danno asciugamani, fon, stanzino per cambiarsi è tutto organizzato benissimo, è una meraviglia! 31 LUGLIO Istanbul-Pergamo Km 525 La mattina del 31 luglio alle 8:00 abbiamo preso l’automobile che avevamo noleggiato su internet, alla europcar in topcu caddesi (vicino a piazza TASKIM), l’abbiamo pagata 600 euro per 10 giorni, e l’abbiamo lasciata a Urgup in Cappadocia. Alle 8:30 eravamo già in movimento alla volta di Pergamo dove siamo arrivate dopo 8 ore di marcia ininterrotta! 1 AGOSTO Pergamo-Efeso Km 240 Abbiamo dedicato la mattinata alla visita di Pergamo. Siamo arrivate la mattina presto, c’erano pochissimi turisti, se potete ve lo consiglio vivamente perché il teatro è collocato in una posizione molto suggestiva. Certo piange un po’ il cuore a vedere due grossi pini piantati al posto del famoso altare, (che si trova al Pergamom museum di Berlino). L’anno scorso ho avuto la fortuna di vederlo e con l’immaginazione ho cercato di materializzarlo sulla collina di Pergamo, sarebbe stata una visione meravigliosa! Dopo la visita ci siamo dirette a Efeso, abbiamo trovato l’albergo e poi ce ne siamo andate in spiaggia. La spiaggia di Efeso è enorme, con sabbia gialla, molto sporca e il mare pieno di alghe…Insomma non mi ha particolarmente entusiasmato.
2 AGOSTO Efeso-Afrodisia-Pammukkale Km 270 Il 2 agosto siamo andate di buon’ora a visitare Efeso…..Preparatevi all’orda barbarica di turisti!!! Il sito si estende su una collina e ha due accessi uno settentrionale e uno meridionale, a seconda di dove entriate percorrerete il sito o in salita o in discesa successivamente dovreste ripercorrere il sito al contrario per ritornare a prendere l’auto all’ingresso dove l’avete lasciata, il governo ha invece instituito delle navette che vi prendono all’ingresso posto in basso, dove lasciate l’auto, da lì vi portano a quello situato in alto in modo tale che possiate percorrere il sito in discesa e ritrovarvi al parcheggio della vostra auto. Come ben saprete…Niente per niente…..Per cui la navetta vi lascia dapprima in un outlet di pelletteria, troverete di tutto da cappelli a giacche per l’inverno, noi siamo entrate abbiamo fatto finta di vedere e poi siamo riuscite! Vi dirò però che se l’articolo vi interessa troverete delle cose a prezzi molto interessanti! Efeso è meravigliosa e la biblioteca di Celso è stupefacente sembra un ricamo nella roccia! Lasciata Efeso nel pomeriggio siamo arrivate ad Afrodisia che ho trovato incantevole, lo stadio di Afrodisia è praticamente integro mi è piaciuto tantissimo! In serata siamo arrivate a Pammukkale. 3 AGOSTO Pammukkale-Patara Km 261 La visita a Pammukkale era molto controversa poiché amici e conoscenti che c’erano stati prima di me mi avevano sconsigliato di andare perché le vasche centrali sono pressoché asciutte e il luogo ha perso così il suo fascino. Dopo pensamenti e ripensamenti abbiamo deciso comunque di andare e sono contentissima di averlo fatto. Certo credo che originariamente lo spettacolo fosse da restar senza parole, ma garantisco che anche così merita, perlomeno io non avevo mai visto una cosa simile. Siamo entrate dal parcheggio in basso, quello più vicino al paese, abbiamo fatto il bagno nelle prime vasche (cercate di andar presto quando non c’è molta gente così vi godrete di più il paesaggio), dopodiché siamo salite su a Hierapolis e abbiamo fatto il giro di tutta la città antica, racimolate le forze e non perdetevi il teatro e il martirio di San Filippo Apostolo, sono meravigliosi! Lasciata Pammukkale verso l’ora di pranzo ci siamo dirette verso il mare, destinazione Patara. Arrivate a pochi km da Patara vediamo le automobili che procedevano nel verso contrario segnalarci con i fari, da lì abbiamo intuito che presto avremmo incontrato un posto di blocco e infatti pochi km dopo incontriamo una pattuglia che ci ferma; sorridenti e cordiali come tutti i turchi che abbiamo incontrato devo dire, ci chiedono i documenti rassicurandoci che è solo un controllo di routine. Porgo la mia patente, il libretto, e rimaniamo in attesa, dopo qualche secondo si avvicina il poliziotto chiedendoci, con un ingle-turco improbabile di pazientare un attimo perché c’era un problema. Io e Alessandra cerchiamo di rimanere tranquille. Dopo un minuto il problema era diventato un BIG problema e non so come, capiamo che la macchina risulta rubata. Non entriamo nel panico perché devo dire che loro sono sempre rimasti molto calmi e sereni ma ci hanno scortate in questura dove a un tratto ci siamo ritrovate in una stanza senza documenti con 10 poliziotti turchi che ci guardavano e ridevano. In quel momento un po’ d’ansia mi è venuta anche perché ci avevano ritirato carta d’identità, passaporto e patente e la cosa grave era che non riuscivamo a comunicare, noi non capivamo il turco e loro neanche una parola d’inglese. Dopo 10 minuti arriva un ragazzo in costume e ciabatte con la sabbia ancora ai piedi…Capisco che è il nostro interprete, ci spiega che la macchina risulta rubata, che è stata contattata la Europcar e che dobbiamo aspettare lì la nuova auto che sarebbe venuta presto o tardi da Antalya (almeno 3 ore di attesa). Fatto sta che dopo un po’ eravamo diventate di casa: ci hanno acceso la tv, abbiamo visto non so quale partita di calcio turca (del quale tra l’altro non capiamo nulla), scambiando commenti su Totti, abbiamo sorseggiato 25 thè lipton e redatto 2 verbali! Dopo 2 ore e mezzo il nostro traduttore che aveva ormai assolto al suo compito ci saluta, dicendoci che lui era il proprietario di una pensioncina a Patara e se avessimo voluto andare da lui sarebbe stato contento. Noi lo salutiamo sconsolate dal momento che era la nostra finestra sul mondo, ma ecco che dopo altri 10 minuti arriva magicamente un fax, il capo questura e il suo attendente si avvicinano e ci dicono facendo strani segni con le mani “finisch finsch bye bye” e noi capiamo di essere improvvisamente libere. Incredule e senza aver capito il perché della nostra improvvisa liberazione a passo svelto ce ne andiamo quando il capo questura ci richiama, si affretta verso di noi…Ma questa volta vuole solo un passaggio a casa.
Morale della favola alle 21:00 andiamo alla pensione del nostro interprete a Patara, ci facciamo la doccia, ci mettiamo a tavola e alle 22:00 arriva quel poveraccio della Europcar da Antalya per consegnarci la nuova auto che ormai non ci serviva neanche più! 4 AGOSTO Patara Km 55 Dopo l’esperienza del giorno prima la giornata del 4 è stata dedicata tutta al mare e al riposo. La mattina siamo scese in una caletta bellissima indicata molto bene dalla Lonely Planet mentre nel pomeriggio abbiamo cambiato qualche spiaggetta qua e là. Per chi vuole fare il mare suggerisco assolutamente l’affitto del famoso caicco o di qualche barchetta perché è il modo migliore per esplorare la costa turca. Noi non avevamo questo proposito per cui ci siamo accontentate di spiagge non proprio meravigliose! 5 AGOSTO Patara-Kirali Km 194 Il 5 agosto ci siamo spostate per Kirali, con l’intenzione di vedere nella notte la chimera.
Nel pomeriggio siamo state nella graziosa spiaggia sassosa di Olimpo e la notte siamo andate a vedere la chimera. La chimera consiste in fuoriuscite di gas di ozono che a contatto con l’ossigeno si infiammano. Nell’antichità queste fiamme erano altissime si vedevano addirittura dal mare e funzionavano come faro per i naviganti. Ora il fenomeno è più ridotto ma comunque suggestivo. La strada per raggiungere la chimera si inerpica in una pineta dove verrete avvolti dall’odore dei pini, improvvisamente vi troverete su una radura e vedrete uscire da lì queste fiamme. Noi siamo state fortunatissime perché quando siamo arrivate eravamo solo noi, ci siamo godute quel fenomeno meraviglioso in un mistico silenzio, abbiamo visto anche le stelle cadenti, ma mentre scendevamo, salivano torpedoni di turisti! Una cosa…Ricordatevi una torcia è essenziale!!! 6 AGOSTO Kirali-Termessos-Sulthanani Km 560 6 agosto trasferimento verso la Cappadocia con sosta per visitare Termessos.
Non perdetevi Termessos, anche se il sito non è propriamente intatto e la salita è un po’ faticosa, verrete ripagati dalla visione del teatro, sospeso su un baratro e poi qua e là troverete resti nascosti dalla vegetazione, è molto affascinante! Noi l’abbiamo visto un po’ velocemente perché avevamo molta strada da percorrere, ma se avete tempo non lo tralasciate…E poi lì non troverete turisti! Abbiamo proseguito fino alla Cappadocia fermandoci a dormire in un postaccio nei pressi del caravanserraglio di Sulthanani. Neanche arrivate ci hanno chiesto se volevamo l’erba, poi ci rimpinzavano il bicchiere col raki, noi devo dire non ci siamo sentite molto a nostro agio sarà che eravamo le uniche turiste (motivo per cui ci hanno anche spennato), fatto sta che abbiamo dormito col comodino e l’attaccapanni appoggiati alla porta.
7 8 9 AGOSTO Sulthanani-Cappadocia Km 263 La mattina del 7 abbiamo visitato il caravanserraglio di Sulthanani e poi….Finalmente in Cappadocia!!! In questi giorni abbiamo visitato le città sotterranee di Derinkuyu e Kaymakli e Mustafapasha e Urgup. Abbiamo visto il museo all’aperto di Goreme e tutte le altre cittadine della Cappadocia, tra cui Avanos dove lavorano la terracotta; non perdetevi il tramonto a Zelve per ammirare i comignoli delle fate al calar del sole.
La sera del 9 abbiamo riconsegnato l’auto a Urgup senza problemi per fortuna e nella notte abbiamo preso da lì il pullman per Istanbul (se decidete di far questo, prenotate il pullman appena arrivate in Cappadocia perché noi abbiamo rischiato di non trovare posto). Un’altra cosa importante: la Routard dice che ad alcuni turisti è capitato che il bancomat abbia ingoiato loro la carta di credito…Ecco…..Fidatevi dell’esperienza dei pionieri, dopo la questura ci è successo anche questo, per fortuna era l’ultimo giorno, per cui portatevi tutti i numeri per bloccare le carte e soprattutto portatevi più carte! 10 AGOSTO Siamo arrivate a Istanbul alle 7:00 della mattina, il pullman vi lascia alla stazione principale di Istanbul che è enorme e da lì c’è una navetta gratuita che vi porta a Sulthanammet. Arrivate lì alle 8:00 siamo dovute purtroppo andare ai bagni pubblici vicino alla cisterna che a quell’ora però erano pulitissimi o meglio puliti, insomma ci sono stati utili per affrontare la mattinata che ci restava! Purtroppo in città non c’è un posto dove poter lasciare il bagaglio, per fortuna noi ci siamo fermate a far colazione in un bar e il padrone del locale si è gentilmente proposto di tenerci i bagagli. Siamo quindi andate alla moschea di Solimano il Magnifico che è però in restauro (per ancora 1 anno) quindi non abbiamo potuto vedere niente, e ci siamo trastullate facendo ancora un po’ di acquisti prima di rientrare in Italia! Questa è brevemente la nostra esperienza di viaggio, con la certezza di tornare presto in Turchia per vedere tutto ciò che non sono riuscita a vedere vi saluto; se avete bisogno di qualche consiglio non esitate, la mia e-mail è: filiamaris@libero.It