Giro di Romania che nemmeno i turchi!
Per muoverci nel paese affittiamo una utilitaria da Otopeni airport – riservata con http://www.Easycar.Com/ e prelevata il 3zo giorno visto che i primi 2 li passavamo nella capitale – e via verso Brasov ma subito toppiamo di muso con il problemone del paese: le strade. Sembra che l’ANAS rumena le abbia asfaltate lanciando a caso cucchiaiate di catrame e abbia poi piazzato i cartelli stradali un po’ qua un po’ lá a seconda della direzione del vento… A questo poi si aggiungono le tante code causa cantieri e lo stile di conduzione rumeno tipo ti-sorpasso-maledetto-ti-sorpasso… Vi giuro incredibile!! Cmq sia grazie alla mappa comprata a Madrid e al 3% di indicazioni corrette arriviamo a Brasov dove alloggiamo all’hotel Bella Musica proprio nella piazza della zona antica (circa 80 euro a notte in una splendida matrimoniale mansardata). Il centro storico di Brasov é un incanto: i palazzi eleganti e colorati, la montagna che protegge la cittá su due lati coperta di una fitta e scura vegetazione, il cielo, tutto é da godere passeggiando e trastullandosi nei tanti baretti che si affacciano sulle vie del centro. Bella gente, bella atmosfera, belle architetture, bello. I due ristoranti che abbiamo provato sono il Sergiana, consigliatissimo il tagliere di formaggi rumeni, e l’Altstadt, consigliatissimo il pesce. Da Brasov visitiamo il fiabesco castello di Bran (con cui Dracula non ha nulla a che fare) e la cittadella medievale di Rasnov. Entrambi insindacabilmente imperdibili.
Dopo Brasov si va verso la Bucovina (a est di Suceava) per ammirare i monasteri dipinti. Ancora una volta le strade mi fanno uscire dai gangheri… Un giorno intero per fare tipo 500 km ma lo spettacolo che mi offrono questi piccoli luoghi di preghiera mi fa pensare “per aspera ad astra”. Gli affreschi squisiti, la decorazione interna intarsiata in legno e metallo, la natura che li circonda, le torri di guardia, le muragliate, rendono questi monasteri un luogo sacro anche per un ateo. I piú significativi 2ndo me sono quelli di Humor, Moldovita, Sucevita, Putna e Dragomirna.
Successivamente ci muoviamo verso Maramures ma a causa del tempo da lupi decidiamo di anticipare la visita a Sighisoara. Comunque sia anche in Maramures i paesaggi mozzafiato, la gente in abito tradizionale che passeggia le mucche e le famose chiese di legno coi loro campanili alti e sottili rendono la zona decisamente pregevole.
Ok allora si va a Sighisoara… Finalmente entriamo nella zona Dracula!! La cittadella lassú in alto ci accoglie ormai all’imbrunire con la sua imponente torre dell’orologio. Varcato l’immenso portale il tempo si accartoccia e ti trovi nel Medio Evo aspettandoti da un momento all’altro un plotone di arcieri che sbuchi correndo proprio dall’angolo che stai sbirciando per effettuare il cambio della guardia sui muraglioni… E scatta la pelle d’oca… Poi fai 50 passi e sei davanti alla casa dove nacque Vlad Tepes detto Dracula e wow!! Beh in realtá la casa originale brució con tutta la cittá nel 1676 ma la lapide “casa di Vlad Tepes” ti da cmq una stoccata da brivido. Sighisoara intera é un gioiello e se ne puó fare il giro affittando un comodo iPod-guida nella casetta di legno nel centro della piazza del mercato per 20 lei (6 euro +/-) potendosi godere a proprio ritmo la storia di ogni torre e ogni palazzo del centro storico. Alloggiamo al Casa Epoca di fronte alla torre del calzolaio. L’hotel costa solo 50 euro a notte x la matrimoniale ed é minuto, curatissimo e rispettoso dell’atmosfera medievale della cittadella. Ma non solo la cittá é una perla di Medio Evo. Attorno a Sighisoara si possono visitare una serie di chiese fortificate risalenti al 1400/1500 circa. Se ho capito bene agli abitanti sassoni della zona non era permesso costruire castelli per difendersi cosicché aggirarono la legge fortificando le chiese con altissimi e plurimi muri di cinta e mastodontiche torri di guardia che si possono visitare nonostante le condizioni delle scale e dei muri davvero fatiscenti. Lo spettacolo che si ammira dall’alto e il tuffo al passato che si fa risalendo quelle scale di legno cigolanti e polverose e toccando quei muri coperti di ragnatele merita un po’ di rischio (e soffro pure di vertigini io!). Le chiese fortificate piú spettacolari che ho visitato sono quelle dei paesi di Biertan (qua gli ultimi scalini prima della vetta mi son pesati tonnellate), Valchid, Bradeni e Apold ma nella zona a sud di Sighisoara ogni paese ne ha una.
Dulcis in fundo il giorno 20 agosto arriviamo a Poenari dove si trova il piccolo baluardo dove pare Vlad Tepes si sia nascosto dai turchi per qualche tempo. L’indicazione al castello é in pieno stile stradale rumeno ovvero indecifrabile e ci si deve sciroppare 1400 scalini per raggiungere la vetta ma anche qua il cammino arduo e tortuoso sottende una meta di tutto rispetto. A parte la vista mozzafiato il baluardo é piccolo e mal tenuto ma non delude comunque perché solo pensare che Vlad puó aver camminato per quel bastione e che un giorno vedendo i turchi arrivare abbia dovuto squagliarsela per quelle rupi da stambecchi con tutta la ferocia repressa nel cuore dá uno schiaffo di adrenalina pauroso. C’é qualcosa tra quelle mura che attrae magneticamente. Penso si chiami suggestione ma dá comunque una grande emozione. Aneddoto: allo scalino 689 circa mi viene il dubbio di non avere chiuso la macchina… Al ritorno scopro felicemente che il dubbio era infondato e diamo gas verso Bucarest perché il giorno dopo alle 13.10 abbiamo il volo a Madrid e non confidando – giustamente – nella bontá delle strade decidiamo di alloggiare l’ultima notte di fronte all’aeroporto chiudendo il contakilometri a km 1783.3… Accipicchia. Un punto che gradisco sottolineare é la squisitezza e gentilezza dei rumeni. Ti spiegano se hai un dubbio, sorridono con gusto e parlano quasi tutti l’inglese e quando non lo parlano si fanno capire lo stesso perché é gente che ha voglia di comunicare e mi é parsa gente sincera.
Ragazzuoli la Romania merita… E alla fine ho pensato addittura che quella viabilitá dissestata e nomadica é parte della realtá rumena che galleggia tra vacche al pascolo ai margini di ogni strada e la volontá di essere parte della nuova Europa unita. Bucolica e lungimirante. Sí. Merita.
DRUM BUN! (buon viaggio!) roBBo
Pagine web che mi sono state utili: http://www.Easycar.Com/ -> per la macchina -> per gli hotel