Capitali Europee 2

Quest'anno, la mia amica storica ed io, ci siamo interrogate su quale potesse essere la meta delle nostre vacanze. Dopo aver vagliato qualche idea, lei ha proposto un tour tra le capitali europee (Monaco, Praga, Budapest, Vienna e Salisburgo) .. Ci abbiamo riflettuto e poi siamo partite con l'organizzazione: io ho provveduto alla prenotazione...
Scritto da: adularja
capitali europee 2
Partenza il: 02/08/2008
Ritorno il: 17/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Quest’anno, la mia amica storica ed io, ci siamo interrogate su quale potesse essere la meta delle nostre vacanze. Dopo aver vagliato qualche idea, lei ha proposto un tour tra le capitali europee (Monaco, Praga, Budapest, Vienna e Salisburgo) .. Ci abbiamo riflettuto e poi siamo partite con l’organizzazione: io ho provveduto alla prenotazione degli spostamenti in treno da Napoli a Roma e da Roma a Monaco e lei, grazie ad un’amica che lavora in un’agenzia di viaggio, ha provveduto alla sistemazione in hotel considerando i vari spostamenti. Risultato? un viaggio da sogno che abbiamo piacere a condividere con chi di voi avesse voglia di partire alla scoperta di queste splendide città..

2 agosto 2008: Arrivare fino alle 14, orario in cui sono scesa da casa per andare a prendere la mia amica è stato davvero duro. Come una bambina non vedevo l’ora di partire..La valigia era pronta.. E l’orologio sembrava fermo..

Poi finalmente s’è fatta ora!! Arriviamo alla stazione di Napoli grazie ad un passaggio di papà, che con l’auto in poco tempo raggiunge la stazione: finalmente comincia la nostra vacanza! Partenza da Napoli alle 15.22 con il treno IC Plus per Roma Termini. Alla mia amica, partire dal binario 17 non piace affatto.. Ma ridendo e scherzando, progettando le nostre ore assieme.. Arriviamo a Roma. Il nostro treno per Monaco parte alle 19.. Così ci intratteniamo girando tra i negozi della stazione, sorbendo un gelato, preparando i panini per il viaggio.

Alle 18.50 entriamo nel treno alla ricerca della nostra cuccetta e subito facciamo conoscenza col cuccettista che ci accompagnerà durante il viaggio. Un tedesco di poche parole (e per giunta solo in tedesco e in un inglese poco comprensibile) poco sorridente al quale invece noi poniamo mille domande! Le cuccette a 2 posti sono carine: piccole ma confortevoli. Ci organizziamo per trascorrere il tempo chiacchierando, ascoltando musica, mangiando i panini ed in fine guardando un film (“the others” vecchiotto ma sempre bello) opportunamente caricato sul pc, che ci concilia il sonno fino a farci addormentare.

3 agosto: alle 5.30, il simpatico cuccettista ci sveglia portandoci il box colazione: una scatolina con un panino ancora tiepido, burro, marmellata, formaggino, una brioche e del “caffè” -bevanda scura dal dubbio gusto – Finalmente, dopo aver attraversato paesaggi incantevoli tra corsi d’acqua montagne e vallate giungiamo alla Stazione di Monaco. Sono le 7.30 del mattino e l’aria è ancora fresca..

La stazione è grande, accogliente, piena di gente che va e viene, costellata di tanti piccoli negozi, chioschi dove c’è chi fa colazione, chi prepara il proprio pranzo.. Chi invece si ferma solo per un caffè.

Ci siamo studiate a fondo la cartina della città e comprendiamo che il nostro hotel non è molto distante, così ci armiamo dei bagagli e ci incamminiamo, dopo aver acquistato – stesso nella stazione- i biglietti per la nostra successiva tappa.

In 10 minuti , facendo un giro che solo dopo abbiamo compreso aver allungato, siamo all’ HOTEL REGENT. Un 4 stelle elegante ed accogliente in zona stazione non distante dal centro.

Lasciamo i bagagli. Poiché la stanza ci verrà consegnata non prima delle 14, ne approfittiamo per andare alla scoperta di questa città.

Studiato sulla cartina il giro da fare, proseguiamo dritti dalla Arnulfstr. Fino ad arrivare in pochi minuti alla Karls Platz, piazza caratterizzata da una grande fontana e da cui parte la zona pedonale (Neuhauser St.) che conduce alla Marienplatz .

Ci guardiamo intorno estasiate: tra i palazzi antichi riccamente decorati, svettano le guglie delle chiese e i grandi centri commerciali. Insomma un’alternanza di antico e moderno armonicamente mescolato.

Essendo domenica tutti i negozi sono chiusi.. Unici negozi aperti sono i bar, che ci attirano per i mille colori e gli invitanti odori.. Per cui ci fermiamo e facciamo colazione con dolcini tipici locali alle mele ed uvetta.

Rifocillate nel corpo e nello spirito (!!) riprendiamo la nostra passeggiata verso il Duomo di Nostra Signora (simbolo della città è una delle chiese più grandi della Germania meridionale), la Chiesa di St. Michael (capolavoro della Controriforma , divenuta modello per molte chiese barocche successive,colpisce per la volta a botte della navata più grande al mondo dopo la Basilica di S.Pietro e in cui veniva celebrata una Messa in tedesco) e finalmente siamo in Marien platz. Ombelico della città, affollata di turisti ai tavolini dei tanti caffè, o anche solo di passaggio, questa piazza è famosa per il carillon della torre che si anima alle 11, alle 12 e alle 17 durante l’estate, di tante figure che sfilano danzanti sulla cornice neogotica, decorata ed ispirata a modelli fiamminghi, del palazzo. Ci godiamo lo spettacolo sedute al tavolino del bar centrale sorseggiando il caffè col gelato.

Superata la piazza, in prossimità della porta in direzione Rathause, siamo attratte dall’indicazione del Museo del Giocattolo,e per un costo di 3 € ci concediamo il giro all’interno di un luogo carico di emozioni e ricordi lontani: orsi di pezza, trenini di latta, le prime Barbie, carillon, marionette e burattini.. Continuiamo il nostro giro di turiste curiose e per il pranzo ci fermiamo in un ristorantino che ci colpisce per i bei piatti che vediamo sfilare e servire ai tavolini alle spalle della Frauen Kirche.

E’ d’obbligo provare wurstel,crauti e patatine fritte sorseggiando birra,chiudendo il pasto con mele fritte e gelato alla vaniglia con cannella.

Riprendiamo la nostra passeggiata..Cominciamo a sentire la stanchezza del viaggio che si unisce all’ora calda del pomeriggio,così optiamo per un giro in pullman turistico per continuare a godere di questa splendida città. Il giro comincia e si conclude dopo un’ora nella Karls Platz dandoci la piacevolezza di osservare Monaco nella sua interezza.

Prima di tornare in hotel compriamo i panini da consumare a cena, certe di non avere la forza di uscire di nuovo.

La mia amica, più tradizionalista in fatto di gusti alimentari, si sceglie un panino con formaggio e verdure grigliate, io, che mi lascio tentare dai colori e dalla gola, scelgo un rustico che suppongo poter essere a base di patate, formaggio e speck…Rivelatosi poi con formaggio, pomodoro, e ANANAS. La stanchezza mi fa passare oltre la delusione,e, dopo cena e doccia, andiamo a dormire.

4 agosto: la sveglia stamane suona presto e, dopo una lauta colazione in albergo, con la metro U3 presa da Karlsplatz, ci dirigiamo verso l’Olympia Zentrum, luogo che ha ospitato la XX edizione dei Giochi Olimpici nel 1972. Nella stazione del metrò ci imbattiamo in un cordiale signore che ci aiuta a comprendere che il biglietto più conveniente da fare per potersi spostare nella città è quello da 9 € e grazie al quale si può viaggiare in due (partner ticket). L’Olimpiapark, sorta sulle macerie della 2 Guerra Mondiale è un enorme parco di circa 3 chilometri quadri, attraversato da turisti e monacensi, jogger,pattinatori,appassionati di aquiloni e passeggiate. Dalla collina più alta si gode un panorama spettacolare mentre il fòhn soffia forte. Del complesso fanno parte lo stadio che può accogliere fino a 70000 spettatori e che ancora oggi è utilizzato per eventi culturali di rilievo, la Schwimmhalle, grande piscina coperta,e l’ Olympiahalle, enorme centro congressi. Ci sono anche uno stadio del ghiaccio e un velodromo e un salone espositivo della BMW. Passeggiamo estasiate per varie ore e,mentre sulle nostre teste volano le anatre, che, da uno stagno all’altro, si spostano alla ricerca di cibo, ci accorgiamo che esiste un trenino per girare il parco e goderlo nella sua interezza. Acquistiamo i biglietti da un signore che tra la bianca barba e la grande pancia assomiglia a Babbo Natale e ci affidiamo a questo piccolo tour.

Pranziamo nel parco, affidandoci al sorriso del proprietario di un chiosco di panini, comprando un ottimo panino con wurstel e patatine, condito, come da tradizione, con mostarda e katchup.

Verso le 16 ci riportiamo alla metro, prendiamo la U3, scendiamo a Odeonplatz, prendiamo la U4 e scendiamo a Prinzregenten Platz per andare a vedere l’Englisher Garten, il parco urbano più grande al mondo.

La prima cosa che ci colpisce uscendo dalla metro e incamminandoci verso l’ingresso del parco, è uno stuolo di persone che guardano oltre una ringhiera. Incuriosite ci avviciniamo: l’oggetto di tanto interesse è un gruppo di surfer sotto il ponte che doma, con le tavole, l’impetuoso e spumeggiante torrente- il Schwabinger Beach- che, dopo un percorso sotterraneo esce con tutta la sua forza.

Dopo aver ammirato per un po’ le prodezze di questi sportivi, cominciamo la nostra passeggiata..

Siamo incantate davanti alla scoperta che il parco è frequentato da milioni di gente di tutte le età, con interessi svariati e di estrazione sociale diversa. C’è il solitario che legge il proprio giornale, la vecchina col cane, adolescenti che mangiano dolci e, chiacchierando tra loro hanno i piedi nell’acqua, la mamma che col proprio bambino dà molliche di pane alle papere, lo sportivo di turno che passa sfrecciando e sudato, gruppi di bambini che giocano a pallone,a freesby, a rincorrersi.. E constatiamo che è bellissimo far parte di quel momento..

La passeggiata ci colpisce anche per il gioco di colori che si sussegue tra le diverse colorazioni delle fronde degli alberi, il cielo terso che funge da cornice, il torrente che cammina al nostro fianco e il gioco di chiaroscuro che si crea quando la vegetazione diventa più fitta..

Camminando ci imbattiamo nella Japanisches Teehaus purtroppo chiusa-, simbolo assoluto della pace. Si tratta di un dono della città di sapporo, gemellata con monaco in occasione dei Giochi Olimpici del 1972. Qui il rito giapponese del tè viene eseguito secondo insegnamenti antichi. Altra opera molto bella dell’Englischer Garten è il Monopteros,tempio rotondo neoclassico che troneggia su una collina artificiale. Non lontano da qui sorge la Chinesischer Turm, torre cinese a forma di pagoda, fatta con scandole di tiglio nel 1952. Per trovarla, d’estate, basta seguire il vocio delle persone che popola il Biergarten lì intorno.

Proseguiamo alla volta del Kleinhesseloher, laghetto non adatto alla balneazione ma ideale per una gita in pedalò o con una barca a remi. Prima di ritornare verso la metro, mentre il sole comincia ad abbassarsi all’orizzonte, ci fermiamo per gustare un pretzen e un boccale di birra..

La luce calda del tramonto , le papere che si aspettano le nostre molliche, il lago che quasi lambisce il nostro tavolo, il ricordo della bella giornata vissuta, ci dà la forza per riprendere la strada del ritorno.

Facciamo la spesa al market per assicurarci i viveri per la cena e ci sdraiamo stanche in hotel con le gambe doloranti e con il cuore carico del vissuto di questa splendida giornata..

4 agosto: Stamane la nostra meta è la Maximilian Str. Viale monumentale più importante di Monaco con eleganti negozi, gallerie d’arte e ristoranti esclusivi, al la cui fine vi è il complesso monumentale del Maximilianeum. Da qui ci siamo incamminate in un sentiero che passa attraverso alberi secolari fino ad arrivare sulla sponda dell’Isar. Dopo circa 10 minuti di cammino in questo fitto bosco cittadino si arriva al Kulturzentrum Am Gasteig baluardo della vita culturale monacense e dall’imponente aspetto.

Continuiamo fino ad arrivare al Deutsches Museum in cui ci sono interi padiglioni di aerei militari e civili, motori, navi, costruzioni di ponti, acquedotti, un reparto dedicato alla musica e agli strumenti musicali.

Finito il giro nel Museo che alle 16.30 chiude, restiamo qualche minuto sedute nel cortile avanti l’ingresso, con il naso in sù ad ammirare i tanti che fanno il giro su una specie di giostra che simula il volo di velivoli e da cui, pilotandoli, si riescono a fare numerose acrobazie.

Riprendiamo il tram in direzione del quartiere ebraico per vedere la Sinagoga. La sua concezione architettonica simboleggia lo spazio interno protetto dal tempio, che dall’esterno ha quasi l’aspetto di una fortezza. Purtroppo, essendo chiusa, non riusciamo ad entrarci né tanto meno a vederne il museo.

Proseguiamo in cammino dirigendoci verso il Viktualienmarket, il mercato più antico di Monaco. Qui c’è tutto: dagli ortaggi più comuni alle spezie orientali, dai frutti esotici ai vini francesi. Diversi chioschi in legno sono disposti intorno ad un altissimo albero della cuccagna e raggruppati vicino a sei fontane dedicate ai rappresentanti del teatro popolare di Monaco. Ci compriamo delle olive farcite con paprika e le gustiamo passeggiando tra i colori e i profumi di questo altro magnifico posto. Sempre passeggiando torniamo a Marienplatz, dove, esauste, ci sediamo al bar in piazza per bere una birra (6€ a persona.. Ma facciamo le vip al centro della piazza!!!) e riposare le gambe prima di comprare i panini per la cena e ritornare in hotel (stavolta mi affido alla mia amica che riesce a saper scegliere meglio di me!).

Prima di andare a dormire prepariamo i bagagli perché domani ci tocca lo spostamento in treno per Praga.

6 agosto: Sveglia presto per fare colazione e metter via le ultime cose e preparare i panini per il pranzo. Alle 8.44 parte il treno per Praga. Alle ore 14.44 arriviamo a Praga…

Comincia una nuova avventura: scese dal treno ci guardiamo intorno cercando di capire dove siamo finite. Chiediamo ad altri passeggeri che ci confermano di essere arrivate a Praga..Anche se attorno a noi c’è una landa desolata, assolata e disabitata. Seguiamo il flusso di gente che, scese alcune rampe di scale (con un caldo torrido, valigie a seguito e senza ben comprendere dove dover andare..) arriviamo all’ingresso di una metropolitana. Ci guardiamo intorno e notiamo che tutti passano col solo biglietto ferroviario, così, ci avviamo anche noi. Sarà che avevamo la faccia di chi non era proprio convinto di ciò che faceva ma come da copione, i controllori ci fermano e in ceco non ci fanno comprendere che dobbiamo acquistare i biglietti. Giriamo tra corridoi e rampe di scale alla ricerca di un posto in cui acquistare i biglietti ma il problema è NON AVERE NEMMENO UN CENTESIMO DI MONETA LOCALE CON CUI COMPRARLI. Siamo tra l’avvilito e il disperato, quando, tra una rampa di scale e l’altra, una maledizione e una risata per esorcizzare il momento, chiediamo aiuto ad una donna (Andrea) che sembra essere pratica del posto. Lei, che ha il vantaggio di parlare il ceco, oltre l’inglese con cui comunichiamo, ci fa da interpetre con i controllori i quali ci lasciano passare con i biglietti ferroviari senza batter ciglio. La cortesia di questa donna la ricambiamo aiutando lei e l’anziana mamma nel trasporto di quelli che stesso loro definiscono i “bagagli di 3 mesi di vacanza”. La loro gentilezza le rende disponibili ad accompagnarci ad una banca, deviando il loro percorso, per farci effettuare il cambio valuta. Dopo una serie di convenevoli ringraziamenti reciproci, ci congediamo da loro alla volta della scoperta della strada che ci conduce all’HOTEL BELLAGGIO, in cui comincerà la nostra vacanza ceca. Dopo aver sistemato le valigie e dopo esserci riprese dall’avventura appena subita, scendiamo per andare a scoprire questa nuova città. Dal nostro hotel – centralissimo- ci ritroviamo dopo pochi passi nel quartiere ebraico: la Sinagoga Klausova e il vicino Vecchio Cimitero Ebraico con le 12000 lapidi visibili rendono il panorama sicuramente suggestivo. Continuiamo lungo la strada Kaprova, un bel boulevar largo e pieno di negozi, arriviamo nel suggestivo centro storico: Stromestske nàm, in cui troneggia la statua bronzea di Jan Hus. Molto bella è la chiesa di San Nicola e l’omonimo edificio religioso di Malà Strana, nonché la Chiesa ed il cortile di Tyn. Ciò che tanto attira la nostra attenzione è il famoso orologio astronomico, che ogni giorno, tra le 9 e le 21, allo scoccare dell’ora attira lo sguardo dei passanti con le sue figure che cominciano a sfilare fino al canto del gallo che chiude il carosello,facendo battere l’ora all’orologio. Dalla piazza centrale ci incamminiamo, imboccando una serie di viottoli, in direzione del fiume Moldava. Il panorama che dal fiume si ammira è davvero mozzafiato: le luci del tramonto, i ponti, il castello sulla collina e tanti battelli turistici che attraversano il fiume.. Tutto è molto suggestivo e ci rapisce completamente i sensi. La fame ci spinge infine verso un pub in cui ceniamo a base di salsicciotti locali e verdurine, prima dell’ultima passeggiata lungo il fiume tornando verso l’albergo.

7 agosto: Ci svegliamo presto per andare, con il metrò, alla stazione centrale (Halvni Nadrazi) ed acquistare i biglietti per Budapest. Impieghiamo un po’ di tempo -facendo spazientire visibilmente l’operatore che ci serve- per comprendere la ragione per cui per andare a Budapest dobbiamo acquistare un biglietto in più che l’operatore chiama “check”. Solo dopo un quarto d’ora e con la cartina alla mano ci fa capire che per arrivare in Ungheria bisogna passare per la Slovacchia e quindi pagare una sorta di passaggio.. Fiuu ce l’abbiamo fatta!!! Riprendiamo il metrò e ci dirigiamo al Castello, centro turistico di prim’ordine, ma anche centro del potere del Paese. Con un biglietto di 10€ a persona abbiamo l’accesso alla cattedrale di San Vito, al Vecchio palazzo reale, alla Torre delle Polveri, alla Basilica di San Giorgio, al Vicolo d’oro. Tra un luogo e l’altro non mancano i belvederi da cui ammirare la città dall’alto: tutto davvero magnifico. Dopo aver consumato i panini durante l’attesa dello scorrere della fila che ci introduce nella magnifica Chiesa, e dopo aver rincontrato Andrea e la sua Mamy, torniamo a piedi in hotel, maledicendo passo dopo passo chi ci ha consigliato di scendere a piedi per godere di botteghe e bancarelle di souvenirs, evitando il tram. Scendiamo a piedi sotto il sole cocente delle 15:30 in questa stradina attraversata solo da turisti..Ma di bancarelle nemmeno l’ombra!! Tornate in albergo ci facciamo un pediluvio gelido per rendere operative le gambe..E contattiamo telefonicamente dei conoscenti nostri concittadini che sappiamo essere a Praga. Fissiamo appuntamento. Alle 18 ci incontriamo sotto il Ponte Carlo ed insieme lo attraversiamo fino all’altra sponda godendo delle piccole bancarelle che lo rendono caratteristico. Incontriamo ancora Andrea e la sua Mamy: sorridendo ci diciamo che il mondo è proprio piccolo! Proseguiamo la nostra passeggiata verso la chiesa di San Nicolas, che purtroppo è chiusa, e il conservatorio. Ci lasciamo tentare dalla pubblicità di un giro in battello da 50 minuti al costo di circa 12 € e ci godiamo il lento scorrere del panorama attorno a noi mentre la guida-rigorosamente italiana- ci spiega la storia dei palazzi che si susseguono. Finito il giro e fattasi ora di cena, costeggiando il fiume, siamo alla ricerca di un locale tipico in cui mangiare qualche particolarità, e, dopo aver cenato ( io a base di una piadina di patata con sopra misto di verdure cotte con carne, cipolle e funghi, la mia amica ordina carne di maiale speziata ai ferri con contorno di barbabietole e patate), salutiamo i due fortuiti compagni del pomeriggio e torniamo in albergo.

8 agosto: La cena di ieri a base di cipolle mi fa svegliare con un alito pestilenziale.. Tanto che la mia amica mi invita a non perdere tempo in chiacchiere ma correre in bagno a lavarmi i denti per continuare la conversazione. Dopo la solita colazione internazionale mattutina, andiamo al mercato vogliose di fare piccoli acquisti da portare a casa. Il mercato è magnifico, si vende tutto, dalla frutta ai giocattoli di legno, dai vetri di Boemia a alle spezie.. Lo giriamo un paio di volte comprando piccoli souvenir e una magnifica vaschetta di frutti (more, ribes e lamponi) da consumare in albergo dopo pranzo. Tornando verso l’albergo in cui alloggiamo, siamo attirate dall’insegna di un bar sotto la chiesa di Tyn, in cui si pubblicizza “caffè espresso italiano”.. Lo ordiniamo al banco.. E comunque ci costa un bel pò..Ma siamo in vacanza e va bene così! Cambiamola strada del rientro passando sotto la torre e per la Piazza della Repubblica, trovandoci in albergo in orario per la Cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Pechino. Mentre guardiamo le immagini in tv lasciamo i nostri frutti sotto l’acqua ghiacciata e, dopo un po’ ce li gustiamo aspettando che sfili la squadra italiana. Verso le 17 riprendiamo la nostra attività turistica andando a vedere la chiesa di Bethlem e la statua di Venceslao che si trova avanti al Museo Nazionale, altro edificio degno di nota.

Ritorniamo sempre passeggiando, nella piazza del centro storico, mangiamo un hot dog mentre, sedute su un muretto della piazza, ammiriamo estasiate, i colori del cielo, le torri e del tramonto.. Tutto è davvero fantastico! Per la cena imbocchiamo la stradina di fronte l’orologio astronomico e dopo pochi metri c’è un ristorante italiano “Funiculì funiculà” dove abbiamo cenato con una buona pizza e birra.

9 agosto: Sveglia alle 7:45 e partenza da Praga alle 11:30 in direzione Budpest. Sul treno scambiamo piacevoli chiacchiere con un gruppo di pugliesi e di spagnoli. Mentre viaggiavamo mi lascio intenerire dagli occhi di un anziano signore, il quale, non avendo la prenotazione, non aveva posto a sedere. Alla moglie era stato dato dal giovanotto spagnolo.. Io cedo il mio a lui. Non smette mai di ringraziarmi e di esortarmi a riprenderlo.. Finchè finalmente trovano, lui e la moglie, una sistemazione migliore. Durante il viaggio costeggiamo piccoli villaggi cechi, tristi.. Mentre il paesaggio diventa più bello quando cominciamo a camminare parallelamente al Danubio. Alle 19, con mezz’ora di ritardo, arriviamo a Budapest Keleti, dove, stesso nella stazione ci affrettiamo a cambiare gli euro in moneta locale (fiorini). Prendiamo un taxi per raggiungere l’HOTEL DOMINA INN FIESTA. Tranne che per la hall accogliente e luminosa, i corridoi hanno l’odore degli hotel di montagna e anche la camera non è di certo la più bella vista fin ora.. Ma comprendiamo di essere in un posto centrale che non ha prezzo..Per cui va benissimo così. Dopo aver disfatto le valigie e una doccia, andiamo, con le indicazioni del ragazzo della reception, in un ristorantino “Mamma, cucina italiana”, sotto la cattedrale della città nuova (Pest), in cui paghiamo cara la nostra cenetta. Piccolo giro della zona e rientro in albergo.

10 agosto: Colazione in hotel e con il metrò andiamo alla stazione per comprare i biglietti ferroviari per Vienna. L’attesa è lunga perchè, essendo domenica, è aperto un solo sportello per la vendita dei biglietti internazionali.. Ci rassegnamo e tra un giro in stazione e una chiacchiera, dopo un’ora abbiamo i biglietti. Dalla stazione, con il merò, andiamo verso il Parlamento, edificio di rara bellezza e maestosità. Pranziamo sotto lo splendido edificio, su un muretto che si affaccia sul Danubio. Nel guardarci intorno scopriamo un autubus turistico che, per 15€, in due ore ci porta non solo a vedere i posti più belli e panoramici della città, ma ci dà anche l’opportunità di scendere e visitare con la guida italiana i monumenti di maggiore interesse turistico. Il tour parte sotto il Museo Antropologico (proprio di fronte al Parlamento). Grazie al tour vediamo anche la città vecchia (Buda) fino a salire alla Chiesa – patrimonio UNESCO- di San Mattia, dove è stata incoronata col suo consorte, l’imperatrice Sissi; Il Castello; La cittadella col suo belvedere mozzafiato. Ritorniamo verso la zona in cui ci portano a vede la Piazza degli Eroi e il boulevard che ad essa arriva con il bellissimo teatro dell’Opera. Il giro si conclude sotto la bella cattedrale e, a piedi, torniamo in hotel. Il tempo di una doccia e siamo nuovamente in giro: attraversiamo i giardini inglesi per giungere al ponte delle Catene. Ci attendono un mare di folla, bancarelle, piccoli spettacolini che intrattengono i passanti e chioschi di prodotti tipici locali. L’atmosfera è davvero suggestiva così ci riesce facile affidarci al flusso di gente che anima il ponte e fermarci di tanto in tanto alle bancarelle (come abbiamo fatto avanti alla bancarella dei biscotti dalle tante forme, mille colori e aspetto invitante!!!). A conclusione della passeggiata, dalla compagna di viaggio scettica, mi viene concessa una cena a base di kebab da comprare nella piazza della cattedrale.. Vogliosa e speranzosa mi affretto ad arrivare verso il negozio.. Che purtroppo è chiuso. La delusione, però, viene alleviata dall’organizazione di una bella cenetta in camera con tanto di aperitivo e birra.

11 agosto: Passeggiata nella lunga bouluvard pedonale, alla ricerca di souvenir, pensierini e relax. Incontriamo per caso i ragazzi spagnoli con i quali abbiamo condiviso il viaggio da Praga, i quali ci parlano entusiasti del loro giro al grande mercato coperto.. Così, seguendo le loro indicazioni, andiamo a vederlo. Effettivamente vale la pena affacciarci, e il caos di negozietti ci rapisce per un paio d’ore. Uscite dal mercato prendiamo il metrò linea gialla che sembra il trenino di un luna parck: mattonelle bianche lucide incorniciate in un bordò intenso fanno da sfondo a questa stazione dai tralicci verdi con bulloni a vista stile anni 60.. Ma la parte più bella è il trenino!! Scendiamo a Osoktere (Piazza degli Eroi). Ci addentriamo nel parco alle spalle della piazza, fino ad arrivare, tra un laghetto con barche e corsi d’acqua, al Castello. All’ombra delle fronde degli alberi, in un bel piazzale d’erba, apriamo il nostro pareo e ci inventiamo un pic nic davvero rilassante. Riprendiamo la passeggiando incuriosite dalla presenza dell’edificio che ospita le terme e poi ci incamminiamo sulla Andrassi che si estende per 2500mt. Rientriamo in hotel, ci facciamo una rapida doccia e poi scendiamo per raggiungere il punto di ritrovo da cui parte la nostra serata elegante: Giro in battello sul Danubio con cena a bordo con sottofondo di valzer delicatamente suonati dai violinisti bordo.

Atmosfera magica che miscela le emozioni suscitate dal panorama, dai colori romantici del sole che tramonta, le luci della città che prendono piano piano ad accendersi con il delicato e melanconico motivo suonato dai violini in sottofondo.. Indimenticabile..

12 agosto: partenza da Budapest alle 9.10 e alle 12.30 siamo a Vienna Westbahnhof. Compriamo i biglietti per Salisburgo e ci dirigiamo verso la metrò linea U3 in direzione Simmering, dopo 3 fermate (Volkstheatre) scendiamo per prendere la linea U2direzione Stadion e scendiamo ad Univeristy. Siamo così in poco tempo nella Roosvelt Place, in cui si trova il nostro HOTEL REGINA, accanto alla maestosa Votiv Kircke. Ci affrettiamo a lasciare le valigie per scendere nel bel parco antistante l’hotel e consumare, sedute sul prato, i panini che ci siamo portate. Alle 16 comincia il nostro tour di Vienna. Ci incamminiamo lungo la Wahringer Gtl, il grande anello che stringe al suo interno le bellezze maggiori: L’Università, il Municipio, il grande parco Rathause e la Rathause platz, il Parlamento, il Volks garten, il Castello Nuovo con la maestosa Heldenplatz e il Burg garten, l’Albertina, e la bella Josephs platz, l’Opera. Da quest’ultima ci portiamo sulla Karntner str. Fino a raggiungere il Duomo di Santo Stefano. Nell’omonima piazza ci concediamo una golosità: una fetta di torta Sacher.. Ottima e poco costosa (2,50€) nonostante la consumiamo come da signore, sedute ad un caffè centrale! Rifocillate, andiamo a vedere la colonna della peste e , continuando la passeggiata, torniamo in hotel. Tempo di una doccia, riscendiamo e andiamo nei giardini avanti il Parlamento, dove c’è un mega schermo su cui verrà proiettato un concerto di musica classica, un mare di posti a sedere e tanti chioschi di cucina locale ed internazionale in cui poter rimediare la cena. Dopo aver conquistato un kebab zigzagando tra la folla, la serata la concludiamo ascoltando il concerto in piazza, mescolate ai mille turisti e ai tanti viennesi..

13 agosto: La sveglia stamane suona presto..Mega colazione e alle 10 già siamo in cammino verso il Palazzo Reale e il museo di Sissi. Il biglietto costa 9,90€ a persona e ci permette di visitare le stanze delle porcellane,i vestiti e i diademi dell’imperatrice, oltre che le sale arredate secondo il gusto dell’epoca. Con pochi spiccioli visitiamo anche la Cappella del castello nella quale siamo accolte da una soave musica perfettamente adeguata all’atmosfera gotica dell’ambiente. Finito il tour torniamo nella Joseph Place per vedere la Chiesa di S.Michele,una passeggiata al bastione e passaggio avanti l’Albertina Museum. Avanti al museo c’è una piacevole atmosfera che viviamo sedute su una panchina e mangiando i panini. Alle 14 saliamo sul sightseeing per fare un giro della citta che ci porta verso il castello di Schonbrunn e il Belvedere. Per la prima volta in tutti questi giorni ci rendiamo conto di aver preso “un bagno” con questo giro che ci porta a vedere il caos, il traffico e i cantieri della città, passando per una frazione di secondo avanti un palazzo giallo che la guida ci indica come il castello.. Questo è il motivo per cui l’abbiamo ribattezzato CAGATATOUR!!Finito il giro andiamo al Prater. La grande ruota panoramica ci fornisce l’indicazione dell’ingresso che scrutiamo dall’uscita della metro. Passeggiamo estasiate tra le attrazioni, le bancarelle, i giochi.. Mi lascio tentare da un tiro a segno con fucile, senza riuscire a portar via nemmeno un piccolo gadget.. Poi prendiamo il trenino che cci porta a fare il giro del parco in tutta la sua lunghezza.. Facendoci venire voglia di ripercorrere quel paesaggio in bicicletta..Cosi, finito il giro, corriamo ad affittare un risciò col quale ci facciamo una bella passeggiata di un’ora tra i viali. Lasciato il risciò, mi lascio catturare da una specie di frittatina mangiata con gusto da un passante. La mia amica nota il mio “colpo di fulmine” e ferma il signore per sapere cos’è e dove si acquista.. È così che ho conosciuto il KARTOFFENPLUFFER, una gustosissima frittella a base di patate e cipolle, salata, pepata e fritta. Una vera goduria per il palato. Questo stuzzichino ci apre la fame, così ci fermiamo in uno dei tanti pub per cenare a base di cedapcici, patate fritte, krauti, verdurine varie e birra.

14 agosto: Il treno per Salisburgo è alle 12:44. Svegliandoci presto abbiamo il tempo per comprare un po’ di leccornie da portare a casa: palle di Mozart in particolare! Ci concediamo anche un ultimo giro per la città. Arriviamo a Salisburgo alle 16:45, dopo una serie di vicissitudini vissute in treno (eravamo nella carrozza che sarebbe rimasta in una delle prime stazioni di arrivo.. Per cui abbiamo dovuto seguire il flusso di gente fino a trovare nuovi posti spingendo le valigie nei corridoi del treno..).

Dalla stazione percorriamo per 15 minuti una strada che ci porta all’ HOTEL THEATRE, sotto la montagna e in prossimità della zona pedonale. Ci infiliamo immediatamente sotto la doccia, perchè tra il viaggio, la passeggiata ed il caldo, siamo madide di sudore. Dopo esserci riprese andiamo alla scoperta di quest’altro gioiello di città. Passeggiando ci rechiamo verso la casa di Mozart, e, attraversato il fiume, verso la piazza principale. Tante le bancarelle, i turisti, i colori.. E sullo sfondo, in cima alla montagna, lo splendido castello.

Ci fermiamo avanti un chiosco che vende leccornie locali (eh, si.. Siamo due golose..) ed assaggiamo un rustico buonissimo-che ci ha attirato oltre che per l’odore, per il suo aspetto- a base di una leggera pasta brioche, formaggio e prosciutto..Considerato il nostro pranzo fugace.. Ci calma la fame! La nostra passeggiata rallenta in prossimità di una coppia di signori che, divertiti, giocano a scacchi su un’enorme scacchiera disegnata a terra. Attorno a loro si crea in poco un po’ di folla. Passeggiamo lungo il fiume. La luce è magnifica, lo scroscio del rapido scorrere del fiume, la montagna di fronte. Tutto è magnifico.. Per la cena ci fermiamo in un pub carino, con i tavoli all’aperto e le candele sui tavoli; ordiniamo wrustel, patatine e birra come al solito.. Ci tratteniamo un bel po’ chiacchierando. Vero le 22 riprendiamo la strada dell’albergo,e, camminando, comincia a piovere.

15 agosto: Ci armiamo di k-way e, nonostante la pioggia, ci mettiamo in cammino. Dopo circa 2 ore di passeggio e pioggia incalzante, decidiamo di ritornare in hotel e andare in stazione per anticipare la nostra partenza per Monaco. Ci facciamo chiamare un taxi e in mezz’ora siamo anche sul treno che alle 16:30 ci lascia a Monaco. Raggiungiamo l’ HOTEL DREI LOWEN, anch’esso vicino alla stazione..E, sarà il mal tempo o la conclusione della vacanza.. Ma il nostro umore è sotto tono. Lasciamo i bagagli e ci rinfreschiamo un po’ prima di scendere e andare a vedere l’enorme piazzale famoso per ospitare l’annuale appuntamento dell’October fest. Anche qui ci sorprende la pioggia..Così ci dirigiamo verso la metro più vicina e ci spostiamo verso la Karls Platz e passeggiare fino alla Marien Platz. La pioggerellina, il cielo grigio, gli ombrelli dei turisti e il suono di violini che, nel silenzio, echeggia per la città, sembra quasi proiettare all’esterno la nostra malinconia per questa vacanza che si conclude. La nostra cena di ferragosto la consumiamo nel ristorantino dietro il Duomo, dove, all’inizio del nostro viaggio ci siamo trovati a pranzare.. Mangiamo varie cosine.. Anneghiamo la tristezza in un boccale di birra. Fa tanto freddo stasera, nonostante la felpa ed il k-way. Ci affrettiamo per tornare in hotel e prendere calore.

16 agosto: Prendiamo il tram 17 per raggiungere il Castello di Nymphenburg. Il ticket da 10€ ci permette di visitare il palazzo, il museo delle carrozze, il museo delle porcellane, l’Amalienburg, il Badenburg, Pagodenburg, Magdalenenklause. E’ davvero emozionante passeggiare in questi spazi, tra boschi, prati e castelli, pregni di storia. Alle 15:30 prendiamo nuovamente il tram 17 e scendiamo al Viktualienmarket e dare un ultimo saluto alla città. Passeggiamo lentamente..Quasi per cercare di imprimere meglio nella mente e nel cuore ogni istante di questa vacanza magnifica:bellezze delle città, avvenimenti-divenuti ricordi- colori e sensazioni.. Quasi per non far arrivare l’ora della partenza.. Non ce lo diciamo.. Ma i nostri sguardi se lo comunicano..

Anche se lentamente, rientriamo in hotel, recuperiamo le valigie e ci dirigiamo verso la stazione. Un ultimo panino col wrustel e una birra, con la quale, soddisfatte, brindiamo alla nostra vacanza conclusa e alle prossime che vivremo.

Col sole basso all’orizzonte saliamo sul treno, che, alle 21:03 lascia Monaco dirigendosi verso Roma…



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