Formentera: vacanza vera

Formentera: vacanza vera Vacanza di Luigi e Claudia: 3 agosto-10 agosto 2008Reportage-12/08/2008 - Ci ritornerei subito l’anno prossimo. Formentera è: un paradiso, incontaminata, rilassante, divertente, elegante, attrezzata. Le spiagge sono stupende. Sabbia bianca e mare cristallino. È stata la prima volta che sono riuscito a tenere gli...
Scritto da: Luistom
formentera: vacanza vera
Partenza il: 03/08/2008
Ritorno il: 10/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Formentera: vacanza vera Vacanza di Luigi e Claudia: 3 agosto-10 agosto 2008

Reportage-12/08/2008 – Ci ritornerei subito l’anno prossimo. Formentera è: un paradiso, incontaminata, rilassante, divertente, elegante, attrezzata. Le spiagge sono stupende. Sabbia bianca e mare cristallino. È stata la prima volta che sono riuscito a tenere gli occhi aperti sotto acqua. La mia preferita è “Cala Saona”. Appena si inizia ad intravederla dai rami dei pini presenti all’accesso principale, Cala Saona si presenta piccola e racchiusa tra due grandi scogli. Come in tutte le altre spiagge, l’acqua è bassa per molti metri di distanza dalla riva, per cui trascorrevo molto tempo sdraiato in mare a prendere il sole: credo che essa sia una delle emozioni più belle che si possa provare. Cala Saona si trova a Ovest e dista 5 minuti in macchina o in scooter dal capoluogo dell’isola San Francesc. Quando si è con i piedi sul bagnasciuga e lo sguardo verso il mare consiglio di guardare in alto a sinistra. C’è un piccolo bar dove fanno il mojto più buono dell’isola.

Altrettanto belle e spesso al primo posto per altri turisti sono le spiagge di “Illetes” e di “Llevantes. Esse sono una di fronte all’altra a non più di 30 metri di distanza sulla stessa lingua di terra. I due mari si guardano e sembrano corteggiarsi. Quando uno è calmo l’altro, per farsi notare, è più mosso e viceversa. Le due spiagge si trovano a nord.

Gli aperitivi. Sono il momento più bello della giornata. Iniziano intorno alle 19 e 30 e terminano quando tramonta il sole, ovvero verso le 21 e 30. Abbiamo vissuto gli happy hour più piacevoli al “Blue bar”, al “10.7”,“al “Beach Club Bikini Fuksia” e al “Flipper”. Al “Blue bar” ci siamo seduti sulle panche posizionate sulla sabbia, bevuto un’ottima sangria con vino blanco e ammirato l’immensità del mare, ma anche uno strano albero inclinato di 45°. Lo stesso per il “10.7”, che prende il nome dal km della strada in direzione San Ferran in cui il locale si trova. Qui, io e Claudia abbiamo festeggiato l’arrivo sull’isola con una caraffa da un litro di sangria, questa volta con vino rosso. Grande momento di felicità e spensieratezza. Al “Beach Club Bikini Fuksia” abbiamo vissuto il “raddoppia drink”, tutto ciò che acquisti ti viene raddoppiato gratis. La nostra caraffa da un litro di sangria magicamente è stata trasformata in due caraffe 🙂 Abbiamo vissuto questo piacevole aperitivo in compagnia di un’altra coppia: Angelo e Sara. Due eccezionali fidanzati conosciuti sull’isola. Insieme a loro e grazie alla loro meravigliosa compagnia abbiamo trascorso altre giornate stupende. Come al “Flipper” che si trova al km 11 di San Ferran e dalla cui terrazza si vede il tramonto più suggestivo dell’isola. Minuti dopo minuti, secondi dopo secondi abbiamo ammirato come l’incandescente palla di fuoco si andava a nascondere dietro la costa lasciando ad una mezza luna bianca il compito di illuminare. Appena giunti sull’isola, io e Claudia abbiamo sentito parlare molto del “Rigatoni”, locale che si trova sul mare ad Es Pujols, a 150 metri dal “Beach Club Bikini Fuksia”. Presi dalla curiosità, un giorno, insieme ad Angelo e Sara, siamo andati a vederlo: ci è apparso freddo, statico, kitsch, non moderno e non divertente. Abbiamo preferito il “Beach Club Bikini Fuksia”. Scelta rivelatasi ottima. La vita notturna. “Es Pujols” ne è il cuore. Dista 5 minuti da San Ferran. Il posto ha un’identità commerciale. È ricco di discoteche, ristoranti, pub e negozi di souvenir. Il locale più frequentato è il “Bananas&Co”. La maggior parte dei giovani si ritrova sia all’interno sia all’esterno del locale. La strada è letteralmente piena di gente fashion che chiacchiera ed è in cerca di nuove conoscenze. Lato negativo: il locale ha una sala troppo piccola per ballare. Lato positivo: è possibile prendere gratuitamente preservativi e campioni di profumo da due contenitori posizionati sul bancone. La prima sera ad “Es Pujols” siamo andati al “Vivi Club”. Ci siamo molto divertiti. Il mojito era strepitoso e la musica bella. In questa discoteca abbiamo incontrato Alberto Tomba. Era insieme ad un suo amico e aveva lo sguardo sul cellulare. Gli ho detto: “Ciao Alberto” e mi ha stretto la mano con un sorriso. Ha un fisico enorme, paragonabile ad una quercia. Infine, ho notato che veste ancora “Fila”, sponsor personale che lo accompagna dai tempi dei grandi successi nello sci. A molte persone la fantastica movida viene rovinata dai carabinieri che puntualmente ogni sera multato i motorini in divieto di sosta e poi chiamano il carro attrezzi. È l’unico momento spiacevole che si vive in questa divertente località turistica. Ristoranti. Il migliore è il Fonda Pepe. Per diversi motivi. È il più antico, si mangia benissimo e si paga poco. Si trova a San Ferran. Tanti anni fa era il principale ritrovo degli Hippy. Oggi, è una classica trattoria piena di gente, ogni sera. Non esiste la prenotazione. Bisogna andarci presto, intorno alle 22, perché poi si crea la fila nella zona bar davanti la porta della sala del ristorante. A mezzanotte chiudono le porte! Comunque, si può restare in fila dai 5 a massimo 20 minuti. Io e Claudia ci siamo andati due volte. La prima, abbiamo aspettato 5 minuti. Questo il nostro menù: una paella per due persone (è davvero ottima ed enorme), pane con una salsa all’aglio, una bottiglia di vino, più due caffè: 34€. La seconda volta, eravamo insieme ad Angelo e Sara e siamo stati in fila per 15 minuti. Ma il tempo è volato. Sia perché il ristorante dava la possibilità di vedere le Olimpiadi su un televisore al plasma sia perché dallo stereo del locale uscivano le note delle canzoni dei Dire Straits. Questa volta abbiamo deciso di mangiare tanto: calamari e moscardini fritti, pane all’aglio, una paella ai frutti di mare (la più costosa) per 4 persone, due grigliate di pesce, due bottiglie di vino, 4 caffè e due sorbetti: 134€. Una cena deliziosa, perfetta per festeggiare l’ultima sera sull’isola. Mercatino Hippy. Uomini con capelli e baffi lunghi e donne con vestiti colorati vendono oggetti artigianali. Probabilmente, il souvenir più bello per le donne è la collana realizzata con fiori ricamati a mano da una signora che ha la bancarella nello spiazzale con il pavimento a mosaico. La mia ragazza non si è lasciata scappare questo acquisto. Va detto che è un mercato orientato principalmente al sesso femminile, come del resto tutti. Io ho comprato solo un portachiavi di radici di cedro che riprende la forma di Formentera: stupendo. Il mercatino si svolge al “Pilar” il mercoledì e la domenica. È una giornata da trascorrere perché a distanza di tanti anni si respira e si vive ancora la filosofia Hippy. Informazioni di servizio: Partenza da Napoli. Abbiamo viaggiato con Air One: viaggio perfetto sia all’andata sia al ritorno. Sull’isola il motorino è indispensabile, la benzina costa 30 centesimi in meno rispetto all’Italia. Il sole scotta sempre: occorre mettere la crema anche quando si è sullo scooter. Il nostro Tour Operator era VeraTour: buono! Formentera è l’isola e la località turistica ideale per trascorrere delle vere vacanze.



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