Sette giorni in Bretagna, piccolo resoconto

Quest'anno niente Sardegna e niente Giappone. E' difficile cambiare, ma una serie di circostanze ci hanno portato a fare un viaggio itinerante in Bretagna. Ho sempre subito il fascino delle "Finisterre" e ho sempre immaginato le terre dove finisce la terra, come posti ricchi di mistero, avvolti come sono in brume atlantiche e sferzati da venti...
Scritto da: apestrana
sette giorni in bretagna, piccolo resoconto
Partenza il: 19/07/2008
Ritorno il: 26/07/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Quest’anno niente Sardegna e niente Giappone. E’ difficile cambiare, ma una serie di circostanze ci hanno portato a fare un viaggio itinerante in Bretagna. Ho sempre subito il fascino delle “Finisterre” e ho sempre immaginato le terre dove finisce la terra, come posti ricchi di mistero, avvolti come sono in brume atlantiche e sferzati da venti carichi di pioggia. La Cornovaglia, la Galizia, la Bretagna mi sono sempre sembrati luoghi mitici. Le ultime terre hanno un richiamo irresistibile, terre difficili popolate da uomini coraggiosi in lotta con il mare per sopravvivere. Terre di alte falesie e brughiere, di forti maree e granitici fari, di sperduti villaggi, solitari crocifissi e dolmen misteriosi. La Bretagna è molto bella. Almeno quella che abbiamo incontrato noi in quasi 2000. Tempo magnifico 6 giorni su 7.

Itinerario : Primo giorno dopo l’ arrivo a Parigi , affitto di una macchina e prima notte a Fougeres (360 km da Parigi) in uno chambre d’hotes , la ferme de mesaboin in aperta campagna. Fougeres ha un castello molto suggestivo, noi lo abbiamo visto al tramonto e la sera che siamo arrivati abbiamo anche assistito (per poco veramente..)ad una rappresentazione in lingua bretone all’interno di quello che dicono essere il castello medievale più grande d’europa.

Il secondo giorno non abbiamo saputo resistere alla baia di Le mont saint michel con le sue guglie e le maree. Prima però siamo passati a Dol de Bretagne alla ricerca di un enorme menhir, il menhir du champs dolents. Abbiamo proseguito per Vivier sur Mer per un piattone di ostriche (che qui costano come una pizza), Cancale ed infine la splendida St Malo dove non potevamo mancare il giro dei rempats . Pernotto hotel Mercure Front mer Terzo giorno prima un’occhiata alla famosa spiaggia dell’ecluse di Dinard e poi dritti verso Cap Frehel e Fort la latte, due posti che rispondono perfettamente a ciò che ci si aspetta dalla bretagna. Mare, falesie a picco, gabbiani, brughiere…, quasi quasi mi dispiaceva per il bel tempo. Avrei preferito un mare più agitato e nubi nere cariche di pioggia, invece il mare era solcato da placide vele, e il colore era un incredibile verde smeraldo. Da li direzione Costa di Granito rosa, Perros Guirec hotel Mercure per due notti.

Quarto giorno dedicato interamente alla costa di granito. Dalle foto non sembrerebbe di essere sulla fredda Manica, bensì nella Sardegna nordorientale. Placide baie orlate di granito colorato. Uno spettacolo. Percorriamo interamente il sentiero dei doganieri che collega il centro di Perros Guirec con il paesino di Ploumanac’h nel cuore della Cote de granite rose. Andata e ritorno 10 km, una passeggiata, anche perchè la temperatura non ha mai superato i 27 gradi. Sembra che l’intera Bretagna possa essere percorsa sui sentieri dei doganieri, realizzati per contrastare lo sbarco dei contrabbandieri sulle coste bretoni. Concludiamo degnamente il pomeriggio in un paesino della costa d’anjoc davanti ad una gallette di grano nero e un boule di sidro.

Quinto giorno ci dirigiamo in Finisterra, ma prima di puntare verso la penisola di Crozon ci fermiamo a Guimiliau che custodisce uno dei più bei calvari bretoni, vera rappresentazione teatrale della vita di Gesù.

Proseguiamo per Morgat, una ridente cittadina di mare, dove ci godiamo l’alta marea dalla finestra del nosto albergo (htl de la baie) e ceniamo nel ristorante dell’hotel accanto hotel de la plage, chiaramente a base di altre succosissime ostriche.

Il sesto giorno andiamo al promontorio di finisterra per goderci la punta estrema della costa francese, ma invece di puntare verso l’affollatissima Point de raz scegliamo di andare a Cap du van: la metà delle persone e stesso panorama mozzafiato.

Pernottiamo a Caudan, vicino Lorient in un Novotel.

Il settimo giorno piove e noi siamo a Carnac dove ci aspetta uno dei siti megalitici più importanti al mondo. Vediamo tutti gli allineamenti e anche una tomba a dolmen, ma da fuori, poichè da maggio ad ottobre non si può entrare e passeggiare tra i menhir.

Nel pomeriggio una puntata a Vannes e terminiamo la giornata a Rennes dove scopriamo un centro storico ben conservato e pieno di vita. Cena con moules e galettes. Dormiano in un altro Novotel.

La vacanza è finita, domani mattina saremo in autostrada direzione Parigi.

Considerazioni finali: -in Bretagna si mangiano ostriche e cozze dappertutto a prezzi popolari, sono freschissime, si trovano ovunque e sono sicure. Un peccato non approfittarne.

-la bretagna abbonda di rotonde anzichè di semafori, sono divertenti perchè una volta presi non vorresti mai uscirne e poi anche se sbagli rifai il giro! -la bretagna, come la francia intera ha un’offerta alberghiera esagerata e per qualunque tasca. Dal motel sulle autostrade ai bb di campagna.A partire da 30euro a notte la doppia.

-in bretagna anche se l’acqua è freddina tantissimi fanno il bagno, compresi i bambini ( ma io non ha avuto il coraggio) -in bretagna tutti hanno la barca (o quasi). In ogni ansa c’è un porto e in ogni spiaggia c’è una scuola nautica dove anche i più piccoli imparano la vela. Gli sport nautici sono popolari, proprio come da noi…

– i francesi sono fissati con le magliette a righe, che fanno tanto mare.

– in bretagna, ma in francia in generale sono molto più appassionati di noi di attività all’aria aperta.

– in bretagna le case tradizionali di granito sono veramemte favolose soprattutto se circondate da colorate ortensie.

– in bretagna ho scoperto che le gallette sono di grano nero e sono in genere salate, mentre le crepes sono dolci (ma non sempre).

– in bretagna, al contrario del resto della Francia l’autostrada non si paga! – la bretagna è molto bella ma molti posti, soprattutto d’estate sono iperturistici e i souvenirs sono tutti uguali (made in china) -in bretagna tanti paesi iniziano per P… Ploumanev, ploumanc’h e finiscono per Off…Plogoff, roscoff ecc…

– in bretagna le cose migliori se magnano: se riportare le ostriche comporta alcune evidenti difficoltà gettatevi su sardine e maccarello in scatola, biscotti straburrosi (tipo shortbread inglesi) in vendita nelle biscuteries, sale di guerand, il sidro e magari anche una bottiglia di chouchen, l’idromele degli antichi romani, rivisto e corretto. -in bretagna sono convinta si nasconda ancora Obelix, chi avrebbe potuto sennò scolpire e piantare qua e là tutti quei menhir????? Sono proprio matti questi bretoni! Le foto le trovate qui www.Flickr.Com/photos/apestrana/sets/72157606436757192/



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