Due perle da scoprire nel Golfo di Guinea
Non esistono molte strade sull’isola, due seguono la costa una verso nord e l’altra verso sud mentre un’altra va verso l’entro terra. Le strade, asfaltate e sterrate, non permettono di raggiungere tutti i punti dell’isola, molte zone infatti rimangono incontaminate e si possono raggiungere solo a piedi armati di buona volontà, macete e guida.
SAO TOME’ è un’isola meravigliosa perchè offre davvero di tutto, come la scalata sul Pico de Sao Tomé (2.024 metri sul livello del mare), cascate imponenti come Sao Nicolau, 200 km di costa con spiagge meravigliose ed incontaminate come Praia Jalè e Piscina, snorkling nelle azzurre acque di Lagoa Azul e spettacolari giochi d’acqua nella grotta di Boca do Inferno. In tutta l’isola la vegetazione è fittissima e tipica dell’aree tropicali, palme da cocco, da olio e vino di palma, bananeti, papaye e moltissime altre piante tropicali. Tra il 1469 e il 1471 i Portoghesi scoprirono queste due isole e negli anni a seguire vennero poi sfruttate per la coltivazione del cacao e del caffé. I portoghesi costruirono in ogni piantagione delle Roçe, case coloniali, per controllare il lavoro degli schiavi. Ora la maggior parte di queste imponenti costruzioni sono abbandonate e stanno mano a mano scomparendo sotto le interperie climatiche o mangiate dalla vegetazione. Visitare almeno una di queste Roçe è però una tappa d’obbligo anche per capire la storia dell’isola.
I Sao Tomensi sono molto gentili e la criminalità è pressochè inesistente. La loro cucina è ottima, a base di pesce, riso e frutta. Nella capitale dell’isola, SAO TOME’, oltre a visitare la città e le numerose chiese è molto interessante fare un bel giro al mercato coperto dove le donne vendono i prodotti locali e non. Un vortice di voci, colori e profumi Africani.
Di sicuro Sao Tomé è lo stato che più ci è piaciuto durante il nostro viaggio in Africa perchè conserva ancora la sua primitiva naturalezza.