Playa del Carmen e dintorni 2
Abbiamo volato con Blue Panorama (B767-300ER) e ci siamo trovati abbastanza bene anche se effettivamente le ore di volo sono tante (circa 11 da Malpensa) e nella configurazione a 274 posti i sedili sono piuttosto vicini tra loro. Abbiamo optato per un’offerta vantaggiosa all inclusive al Real Playa Beach Resort di Playa del Carmen 9 giorni / 7 notti. Consigliamo comunque anche la sistemazione Bad&Breakfast che permette di dare sfogo alla propria fantasia assaggiando le specialità locali senza spendere nemmeno tanto (in Italia stessi piatti di carne o pesce si pagano molto più cari). Per quanto riguarda la nostra sistemazione siamo stati soddisfatti sia dall’abbondante e varia colazione, sia dalle cene a tema (sempre a buffet), sia dalle camere.. Magari un po’ meno dalla distanza dalla spiaggia: in effetti c’è la spiaggia riservata ai clienti del resort (alla fine della Av. CONSTITUYENTES a circa 15 minuti a piedi) con tanto di bar, equipaggiamento snorkeling gratis, canoe, lettini, ombrelloni, ecc… ma la spiaggia migliore è Playa Mamitas, proprio all’altezza del resort e raggiungibile in 5 minuti dalle CALLE 36/38.
PLAYA DEL CARMEN: località prevalentemente turistica ricca di locali, ristoranti, pub, ecc… Organizzata in un reticolo di vie ortogonali tra loro e divise in CALLE (parallele tra loro e identificate da numeri PARI crescenti da sud a nord a parte le principali che hanno un nome: Avenida JUAREZ e Av. CONSTITUYENTES) e AVENIDE (parallele tra loro e identificate da multipli di 5 crescenti dal mare verso l’entroterra (1^ av. 5^ av. 10^av. 15^ av…). La principale e più ricca di vita è la 5^ Av., assolutamente da percorrere alla sera quando ogni attività è al massimo delle proprie potenzialità.
MEZZI DI TRASPORTO Linea ADO: trattasi di pullman molto confortevoli con aria condizionata (anche troppo!) che collegano tra loro le principali località. Per quanto riguarda Playa del Carmen la stazione principale è all’incrocio tra la 5^ Av. E la Av. Juarez. Basta pagare il biglietto alla cassa e aspettare finchè l’addetto alle partenze urlerà ad alta voce le destinazioni dei mezzi in partenza.
COLECTIVO: trattasi di mezzi privati tipo pullmini, molto validi ed economici e usati sia da turisti che da messicani. Il punto di ritrovo principale è vicino alla 5^ Avenida ma se ne può usufruire posizionandosi lungo le strade principali e facendo un cenno all’autista quando il mezzo si sta avvicinando. Se l’autista non si ferma significa che il mezzo è pieno (non si tratta di maleducazione). In caso contrario basta dire all’autista il nome della destinazione richiesta: lui vi dirà SE va in quella direzione e, in caso positivo, il costo del trasporto. Si pagherà direttamente all’autista e il percorso sarà influenzato dal numero di persone che devono salire o scendere lungo il tragitto…Quindi potrebbe capitare che l’autista si blocchi in un punto del percorso in attesa dell’arrivo di altre persone o finchè il mezzo non è pieno per rendere conveniente (per lui) il tragitto. Comunque per brevi tratti (nell’ordine di un’ora di strada) rimane il mezzo più conveniente.
TAXI: ce ne sono un’infinità !! NON sono economici ma vi possono portare esattamente nel punto richiesto in un baleno. La comodità maggiore è che ne potete trovare sempre uno dietro ogni angolo …E spesso sarà proprio il tassista a proporsi.
ESCURSIONI Sono tre le alternative per effettuare le escursioni: 1) Acquistandole dal Tour Operator. 2) Acquistandole dalle varie Agenzie Turistiche locali (sulla 5^ Avenida è pieno di operatori che ve le offriranno in tutte le salse). 3) Organizzandole “FAI DA TE” utilizzando i vari mezzi di trasporto a disposizione.
In base alla nostra esperienza personale consigliamo di effettuare le escursioni “FAI DA TE” solamente dove NON è richiesto un eccessivo coordinamento. In ogni caso le escursioni sono abbastanza standard e non conviene, in linea di massima, prenotarle tramite il tour operator/villaggio turistico ma avvalersi delle locali agenzie turistiche i cui agenti cercano di “catturare” clienti lungo la 5^ Av. (noi ci siamo affidati a un tizio di nome Miguel la cui agenzia si trova quasi al termine nord della 5^ Av. A fianco di un ristorante italiano e siamo stati molto soddisfatti poiché è risultato il miglior rapporto qualità/prezzo).
CHICHEN ITZA: probabilmente è il sito più bello della zona da visitare per dimensioni,completezza e stato delle rovine. Abbastanza distante da Playa del Carmen, richiede circa 3 ore di viaggio. Miguel (miglior prezzo) ce l’ha offerto a circa 30 euro (o 45 dollari) a testa, compresi la guida in lingua italiana all’interno del sito, il pranzo a buffet in un ristorante e il bagno di 45 minuti in un cenote durante il ritorno. Per essere più autonomi abbiamo invece deciso di organizzarci con i mezzi di trasporto pubblici e abbiamo optato per l’ADO. Il viaggio è stato di circa 3,5 ore e il prezzo del biglietto (andata e ritorno) è stato di 404 pesos a testa (circa 40 dollari) QUINDI CONSIGLIAMO DI SPENDERE MAGARI 5 DOLLARI IN PIU’ A TESTA MA AVVALERSI DEL PACCHETTO OFFERTO DALL’AGENZIA TURISTICA che comprende anche GUIDA+PRANZO+CENOTE. Inoltre l’ADO offre UNA SOLA corsa diretta che parte tutti i giorni da Playa alle 8.00 e da CHICHEN ITZA alle 16.30.
TULUM: inutile descrivere ulteriormente il sito in quanto già ampiamente fatto negli altri resoconti di viaggio. Anche qui siamo andati usufruendo dell’ADO (alcuni nostri amici invece con il COLECTIVO). Qui vale veramente la pena organizzarsi l’escursione “FAI DA TE” perché molto vicina a Playa e con una buona guida (noi avevamo la Lonely Planet) non ci sono problemi.
Il biglietto ADO A/R è costato 88 pesos (circa 8,5 dollari) a testa e ci sono partenze quasi ad ogni ora. IMPORTANTE è ricordare che l’ingresso alle rovine NON è a Tulum paese MA PRIMA (la fermata precedente provenendo da Playa). Consigliamo di andare presto alla mattina per evitare centinaia di turisti all’interno e le eventuali code. Simpatiche le numerose iguana ferme al sole tra le rovine e sempre disponibili a farsi immortalare in qualche primo piano. All’uscita dalle rovine (proprio appena usciti dalla perimetrale del sito) suggeriamo di girare a sinistra di percorrere la strada che porta verso sud (lasciandosi alle spalle gli uffici della cassa e sulla destra la strada che porta verso la fermata dell’ADO per essere più chiari). Circa 500 metri più avanti bisogna cercare di raggiungere la spiaggia attraverso uno dei vari accessi (alcuni dei quali privati) per poter immergersi in uno dei paradisi della zona: PLAYA PARAISO (appunto!). Acqua celeste/blu e sabbia bianca che sembra borotalco! XEL-HA e XCARET: Non ci siamo stati ma, nel caso, consigliamo di andarci con l’ADO o COLECTIVO perché basta arrivare all’ingresso e comprare il biglietto. Sono vagamente paragonabili ai nostri parchi divertimenti (tipo Gardaland) ma molto più belli dal punto di vista naturalistico poiché immersi nel verde tra lagune, mangrovie, cenote e mare; si trovano tra Playa e Tulum e acquistare l’escursione dalle agenzie o dal tour operator credo sia solo una spesa superiore al dovuto. RISERVA NATURALE di SIAN K’AN: Riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, questo posto merita una visita ben organizzata nei minimi dettagli e, pertanto, bisogna avvalersi di un’agenzia locale !! Noi ci siamo affidati a Miguel, che con 75 dollari a testa ci ha fatto passare una giornata indimenticabile: ci sono venuti a prendere al villaggio, poi ci hanno portato al parcheggio delle jeep e ci siamo suddivisi in gruppi di 4 persone; ogni gruppo ERA autonomo su una jeep (può guidare solo chi ha al seguito la propria patente – DA NON DIMENTICARE !!). Dopo un’ora di guida, breve sosta per recuperare l’attrezzatura da snorkeling (gratis pinne, maschera e boccaglio), poi di nuovo alla guida dei fuoristrada per un’ora di strada sterrata che porta fino a un piccolo villaggio, al cui porto ci si imbarca per iniziare l’avventura vera e propria. Rapida colazione offerta dalle guide e poi qualche problema nel distribuirsi sulle lance (RIGOROSAMENTE 7 PERSONE SU OGNI BARCA QUINDI SE CI SONO SOLO COPPIE… Una “scoppia” con le discussioni e le polemiche dettate dal dover trascorrere 3 ore su due barche appaiate… ma di fatto separate). Tra le mangrovie abbiamo visto un coccodrillo che si è fatto tranquillamente fotografare, poi, in mare aperto, l’incontro emozionante con una tartaruga marina e alcuni delfini. Un rapido giro attorno a un isolotto pieno di fregate, cormorani e pellicani e poi snorkeling in una zona ricca di pesci e coralli …Non una barriera stupenda come alle MALDIVE, SEYCHELLES o MAR ROSSO ovviamente, ma comunque ricca di pesci (unica nota negativa: se siete abituati a fare snorkeling con una certa autonomia dimenticatevi la libertà di nuotare dove vi pare perché qui c’è l’obbligo di indossare il giubbotto di salvataggio e appena ci si allontana di un metro dalla guida si viene richiamati all’ordine per tornare nel gruppo … quindi non aspettatevi chissà che cosa o incontri particolarmente emozionanti dovendo nuotare nel branco!!). Infine ci siamo diretti alle piscine naturali: poco meno di un metro d’acqua azzurra e tiepida, rigorosamente cristallina e trasparente a seconda della luce, immersa in colori stupendi e con un imperioso sole che rendeva tutto il paesaggio semplicemente spettacolare !! Ovviamente bagno d’obbligo e foto di rito, poi rientro al villaggio per pranzo a base di pesce e pollo (sempre tutto compreso nella spesa iniziale). Qui potete incontrare Andrea (“il romagnolo”) una guida italiana trapiantata in Messico da qualche anno e ben lieta di spiegare i trucchi per riconoscere i veri coralli, ossidiane, pietre varie senza confonderli con le loro imitazioni più comuni; vi inviterà poi a dare un’occhiata ai prodotti esposti nella sua bancarella…Con buoni sconti ai turisti italiani (confrontate i prezzi con quelli visti a Playa per esempio!). ISOLA MUJERES: Anche questa acquistata da Miguel al prezzo di 55 dollari a testa. Partenza dal nostro alloggio (solito passaggio agli hotel da parte del pullmino)… poi direttamente al porto di Cancun per l’imbarco sul catamarano o trimarano (a seconda del numero dei partecipanti). Dopo un’oretta di musica e bevande offerte dall’equipaggio ci si immerge per un po’ di snorkeling (sempre con giubbotto salvataggio … guai ad allontanarsi dalla guida…Ecc..) e se siete fortunati potrete vedere qualche barracuda nuotarvi accanto a pelo d’acqua. Una volta terminata la nuotata si parte per il porto dell’isola ma prima si fa una breve sosta a un pontile dove uno squalo nutrice vi aspetta in acqua per qualche foto. Non c’è biglietto ma solo offerta libera (consigliata 10 pesos / 1 dollaro) e si potrà scendere nella piccola recinzione dove la guida vi aspetta mantenendo in sicurezza lo squalo (lungo un paio di metri ma innocuo perché si nutre solo di crostacei, molluschi e piccoli pesci e la sua attività di cacciatore è prevalentemente notturna). La scena di numerosi turisti che si accalcano per fare una foto con uno squalo dentro un recinto di 5×5 metri è un po’ triste effettivamente e non rende giustizia a una simile specie animale…Però qui ogni tutto viene sfruttato a livello turistico e ve ne accorgerete in ogni dove. Breve visita a qualche negozietto per eventuale shopping sull’isola poi pranzo a buffet in ristorante. Ritrovo al molo alle 15.00 per rientro e possibilità di sperimentare un emozionante volo con lo spinnaker: esperienza facoltativa e riservata a chi non soffre di particolari disturbi come vertigini, ansia, crisi di panico, ecc.. E’ altresì indispensabile saper nuotare in quanto la profondità dell’acqua è superiore ai 4 metri. Io l’ho fatto per primo (a dire il vero ero convinto di essere l’ultimo della fila ma improvvisamente hanno stabilito di farci scendere in acqua dal punto in cui mi trovavo io quindi mi sono trovato mio malgrado a fare da cavia!): ci si tuffa in acqua e si raggiunge questa enorme vela simile a un paracadute che in pochi istanti prende portanza e si solleva rapidamente (bisogna essere rapidi a sedersi sulla corda, come se si stesse salendo su un’altalena imbizzarrita, e riuscire con forza a posizionarsi in equilibrio nel punto centrale della stessa) …Poi il gioco è fatto, si vivranno minuti emozionanti con una visuale stupenda da una quota variabile tra i 5 e gli 8 metri dalla superficie dell’acqua !! PICCOLO PARTICOLARE: quando lo skipper inizierà a urlarvi di saltare giù bisognerà tuffarsi in acqua da quella quota perché lo spinnaker altrimenti non scende e vi assicuro che da lassù vedere il fondale (acqua trasparente!) mette un po’ a disagio. Io fortunatamente mi sono tuffato bene ma ho visto gente tirare “spanciate” e “schienate” poco gradevoli !!! In un certo senso è divertente anche per chi osserva dal catamarano. AEROPORTO: All’arrivo ci sono varie pratiche da espletare, già in aereo vi verrà distribuito il modulo da compilare per l’ufficio immigrazione (uno a testa più un ulteriore modulo dichiarazione a carico del capofamiglia), poi, una volta terminate le varie code per ritiro bagagli e controllo documenti vi attenderà il famigerato semaforo, dove dovrete premere un pulsante e sperare che si accenda la luce verde (nel caso si accenda quella rossa i vostri bagagli subiranno un capillare controllo da parte di personale munito di guanti che non esiterà a ficcare le dita ovunque sia possibile ispezionare).
Alla partenza invece è richiesto mettere in pratica tutte quelle abilità che l’italiano medio ha sapientemente sviluppato nel corso dei secoli. Prima di spiegarmi meglio vorrei fare una premessa: chi va in vacanza generalmente COMPRA regali o souvenirs, quindi il peso dei bagagli al ritorno sarà, anche se lievemente, superiore a quello misurato alla partenza ed è altresì vero che è interesse dei messicani fare di tutto per agevolare questa abitudine dei turisti e quindi dovrebbe essere logico tollerare anche un minimo superamento del perso massimo consentito (almeno fino a 2 o 3 kg come capita in tutti i check-in che si rispettino). Tuttavia, l’introito maggiore sembrerebbe essere proprio quello derivante dalla tassa aggiuntiva di euro 15 (! ! !) per ogni kg eccedente le misure standard (corrispondenti a kg 20 per valigia e kg 5 per bagaglio a mano). Premesso ciò, al momento del check-in dovrete sperare di non avere a che fare con un personaggio come quello che abbiamo incontrato noi: ci ha fatto pesare contemporaneamente le due valigie e i 2 bagagli a mano (compresi macchina fotografica, borsello, ecc..) e il peso totale era 53,6 kg invece dei 50 consentiti (20+20+5+5) quindi equivalente a euro 15 x 3,6 kg = 54 euro ! Inutile dire che non c’è stato verso di lasciarci togliere alcuni oggetti per trasportarli “indossati” (giubbotto, borsello e macchina fotografica da mettere al collo) e quindi non soggetti a pesatura… La risposta è stata che “LORO DEVONO PESARE TUTTO” e già da qui abbiamo capito l’antifona. Amen. Felice del risultato si è poi offerto di riservarci il posto vicino al finestrino e alla richiesta ironica di avere, a questo punto, il posto vicino all’uscita di emergenza per avere più spazio tra i sedili la risposta ci è sembrata a dir poco sconcertante e priva di ogni fondamento: “PER AVERE QUEL POSTO BISOGNA PAGARE ULTERIORI 50 EURO PERCHE’ C’E’ PIU’ SPAZIO E QUINDI E’ PIU’ COMODO !! Immaginando che fine avrebbero fatto i 50 euro in virtù del fatto che NESSUNA COMPAGNIA AEREA FA PAGARE PIU’ CARO UN POSTO RISPETTO A UN ALTRO A PARITA’ DI CLASSE, abbiamo capito che genere di persona avevamo davanti e la conferma è arrivata poco dopo, quando alla cassa dove eravamo stati spediti per pagare ci siamo trovati una tassa di 60 euro invece dei 54 calcolati… qui dopo una breve discussione con il cassiere, più comprensivo del primo fenomeno, siamo stati graziati e abbiamo pagato “SOLO” 45 euro per 3 kg eccedenti. W lo sconto! Siamo comunque stati più fortunati di un’altra coppia che, davanti a noi, ha dovuto pagare ben 150 euro per i 10 kg eccedenti ! ! ! SUGGERIMENTO: l’abilità dell’italiano medio che prima ho citato è quella di evitare questa tassa… addirittura c’è chi, avendo osservato la nostra scena, è riuscito a non far pesare un proprio bagaglio a mano nascondendolo e andandolo poi a recuperare dopo la pesatura delle valigie; qualcun altro l’ha lasciato a un amico ancora in coda per poi recuperarlo poco dopo… (..Se loro fanno i messicani in questo modo noi possiamo tranquillamente fare gli italiani come solo noi sappiamo fare…) In ogni caso suggeriamo di arrivare al check-in con il minimo peso dei bagagli (quindi gettare via creme sole, doccia schiuma, shampoo, prodotti vari che contribuiscono al peso inutile e non sono più necessari alla vacanza).
In conclusione: posto stupendo, brava gente (a parte all’aeroporto), cibo eccezionale anche nei posti meno frequentati o meno turistici, mare da trasparente ad azzurro intenso, clima ventilato sulla costa e piuttosto caldo all’interno…Insomma vale sicuramente la pena partire!! L’unico dilemma è decidere se impostare la vacanza come un tour (posti da vedere ce ne sono ovunque ed è impossibile vederli tutti !!) o come un soggiorno da cui si parte per qualche gita nelle vicinanze alternandola a qualche giornata di mare. A voi la scelta e buon divertimento !! Hasta Luego !!! Anna & Giacomo