LAOS, un paese autentico

Il nostro viaggio è stato in parte programmato da casa. VOLI Tramite l'agenzia ho prenotato il volo intercontinentale e i voli interni. Gli orari dei voli interni spesso cambiano, verificate prima di partire che siano effettivamente rimasti invariati. Il Laos è servito da LaoAirlines http://www.laoairlines.com/ e Bangkok airways...
Scritto da: Rossana80
laos, un paese autentico
Partenza il: 05/04/2008
Ritorno il: 11/04/2008
Viaggiatori: in coppia
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Il nostro viaggio è stato in parte programmato da casa. VOLI Tramite l’agenzia ho prenotato il volo intercontinentale e i voli interni. Gli orari dei voli interni spesso cambiano, verificate prima di partire che siano effettivamente rimasti invariati. Il Laos è servito da LaoAirlines http://www.Laoairlines.Com/ e Bangkok airways http://www.Bangkokair.Com Da Pakse è possibile volare anche a Siem Reap in Cambogia. Da Bangkok a Ventiane è possibile volare con Thai.

HOTEL / GUEST HOUSE Ho prenotato scrivendo direttamente all’hotel via internet circa 2 mesi prima e riconfermando la prenotazione qualche giorno prima del nostro arrivo. SOLDI All’aeroporto di Bangkok abbiamo cambiato gli euro in Bath. Nel Laos accettano Bath, Dollari e Kip (moneta locale) SHOPPING Ogni città ha il suo mercato diurno, inoltre a Lunag prabang ogni sera allestiscono un mercato notturno lungo la strada principale, i prezzi sono vantaggiosi.

CONSIGLI GENERALI – Indossate scarpe comode e facili da togliere. Quando si entra in un tempio, un negozio e alle volte anche nei ristoranti le scarpe vanno lasciate all’ingresso.

– non perdetevi un massaggio laotiano. Personalmente preferisco quello con l’olio a quello classico a pressione. Costo: 3 dollari 1 ora a Pakse, 5 dollari 1 ora a Luang prabang. – i laotiano non sanno aspettare il loro turno, per loro la fila non esiste, arrivano e chiedono. Non perdete la pazienza, è inutile.

– provare il servizio laundry, eccezionale CIBO Assaggiate la Beer Lao, Sticky rice, alghe con semi di sesamo, Cat fish il pesce del Mekong, spiedini di carne, banane lungo la strada…

VENTIANE E’ sufficiente un giorno per visitare la città. Se non volete camminare potete prendere un tuk tuk per qualche ora (stabilite prima il prezzo) Noi avevamo solo mezza giornata e non abbiamo visitato il museo. I templi e i musei chiudono verso le 16.30/17.00. Non perdetevi il Wat Sisaket il tempio più antico e anche il più interessante.

Se vi fermate un giorno in piu’ potete andare a visitare il parco dei Buddha a 30 km dalla città.

C’è un’ampia scelta di caffè e ristoranti. Noi abbiamo assaggiato i grilli fritti (sembrano mosche secche) PAKSE Il 7 aprile siamo arrivati a mezzogiorno a Pakse. Abbiamo preso all’aeroporto un taxi bus per la città (3 dollari a persona) Sul bus abbiamo conosciuto una coppia di californiani con i quali abbiamo trascorso 2 giorni lungo il mekong. Il direttore del nostro albergo (Pakse Hotel) è stato molto disponibile e gentile e ci ha organizzato un’escursione di mezzagiornata (13.30/17.30) a nord di Pakse. Un tuk tuk ci ha portato a visitare un villaggio famoso per la tessitura della seta. Le case sono rialzate e nella parte inferiore viene collocato il telaio.

Con una piroga siamo andati anche sull’isola di Don Kho dove ci siamo imbattuti in una festa locale, e il capo del villaggio ci ha ospitati a casa sua a dormire, ma abbiamo dovuto rifiutare l’invito. Abbiamo poi ripreso il tuk tuk e siamo andati a visitare il Vat Chompet, dove stanno costruendo un enorme budda. Lungo la strada del rientro ci siamo fermati a visitare degli scultori di budda. Al rientro ci siamo concessi un massaggio di fronte all’albergo (posto pulito, economico e professionale) Piedi e spalle 1 ora 5 dollari.

Per cena siamo stati nel nostro albergo, dove si godeva un’ottima vista della città e del Mekong .

La mattina (8 aprile) siamo partiti per una crociera verso sud. Anche la crociera era stata prenotata da casa via internet (Vat Phou) ma è possibile prendere i biglietti direttamente li. Dopo il ritrovo siamo partiti con una long tail. Intanto la guida dava delle informazioni generali in inglese. Dopo Champassak abbiamo raggiunto la barca, siamo salpati verso sud e dopo pranzo siamo andati a vistare il tempio di Vat Phou. Luogo affascinante, ma per chi ha già visto Angkor sicuramente di meno impatto. Il 9 aprile dopo una passeggiata in mezzo alla foresta abbiamo raggiunto il tempio di Oum Muong, lungo la strada abbiamo visto delle persone che lavoravano nelle risaie. Dopo pranzo abbiamo navigato lungo il Mekong tutto il pomeriggio. Prima del tramonto abbiamo vistato un villaggio locale. Il 10 aprile abbiamo lasciato la barca, e con una long tail ci siamo diretti sull’isola di Khong (finalmente abbiamo visto qualche turista) e poi alle cascate di Khone Pha Peng. Sulla barca insieme a noi c’era anche una ragazza che viaggiava da sola. Lei ha deciso di non tornare a Pakse con noi e la nostra guida l’ha accompagnata in una guesthouse vicino alle cascate. Noi siamo rientrati a Pakse in bus (la strada è tutta asfaltata) e lungo il tragitto ci siamo fermati in un mercato locale di generi alimentari, di quelli che abbiamo visto sicuramente il piu’ vero, vendevano di tutto, galline vive, frutta, verdura, riso, topi…

Pernottamento al Pakse hotel, ultimo massaggio e partenza per Luang Prabang. Sull’aereo abbiamo conosciuto una ragazza laotiana che parlava italiano. Ci ha detto che lavorava al Kingerfish un ecolodge con gli elefanti vicino a Pakse. Nel nostro prossimo viaggio passeremo a trovarla. Non siamo riusciti a visitare l’altopiano bolaven dove coltivano il caffè, anche questa escursione la teniamo per la prossima volta.

LUANG PRABANG E’ una città meravigliosa, vale la pena di fermarsi almeno 3 giorni. Gli edifici neocoloniali testimoniano l’influenza del periodo di occupazione francese. OItre ai templi da visitare è possibile fare anche diverse escursioni dei dintorni. Il 13 aprile iniziava il capodanno buddista, 3 giorni di festa per i laotiani. Se avete intenzione di visitare la città in questo periodo è necessario prenotare una stanza con anticipo altrimenti è molto difficile trovare una sistemazione. A luang prabang ci sono molte guest house, noi siamo stati una notte all’Apsara, belle stanze, ottima posizione, in centro e lungo il Mekong. La mattina ci siamo svegliati alle 5.30 e alle 6, proprio dietro la nostra guesthouse, sfilavano i monaci per raccogliere i doni.

Lungo la via principale diverse agenzie offrono escursioni anche di mezza giornata. Noi abbiamo fatto il trekking con gli elefanti (travel Lao) il mattino(1 ora e mezza sul dorso dell’elefante e pranzo per l’elefante), visita di un villaggio tessile dove è possibile acquistare delle sciarpe di seta per 5 dollari e nel pomeriggio visita alle cascate Kuang Si ( da non perdere la salita fino alla cima della cascata, un po’ faticosa ma ne vale sicuramente la pena) dove è possibile fare il bagno in vasche naturali su piu livelli.

Il giorno successivo abbiamo deciso di fare un trekking guidato (greendiscovery) di 5 ore in bicicletta nei dintorni di Luang Prabang (Ban Som & Ban Na)Paesaggi mozzafiato. Un consiglio: non dimenticate la crema! Per fortuna quando passavamo nei villaggi i bambini ci lanciavano secchiate d’acqua per festeggiare il capodanno ( per noi un sollievo dal caldo). In un villaggio Khamu il capo villaggio ci ha anche offerto da bere, purtroppo era acqua del fiume e abbiamo chiesto alla nostra guida di declinare l’offerta cercando di non offenderlo.

Al ritorno vicino al Vat Xieng Thong abbiamo fatto uno dei massaggi migliori nel Laos. Per festeggiare l’anno nuovo oltre alle processioni religiose, i laotiani si divertono lanciando acqua ai passanti, sfilando lungo la strada principale sopra dei carri. Anche noi non siamo stati da meno! La sera invece i festeggiamenti si placano ed è possibile passeggiare lungo il mercato notturno senza rischiare di tornare a casa zuppi. A Luang Parabang abbiamo anche deciso di portare i nostri indumenti in una delle tante Laundry. A dire la verità eravamo un po’ diffidenti ma in realtà la signora è stata molto gentile e ci ha riconsegnato i nostri 5 kg di bucato il pomeriggio successivo (costo 1 dollaro al Kg).

Per concludere il Laos è una terra di pace e serenità, dove i ritmi sono tranquilli.

C’è molta povertà ma nessuno chiede l’elemosina, nessuno cerca di venderti nulla con insistenza Si respira ovunque un senso di spiritualità. Le persone sono accoglienti e disponibili. Inoltre non è ancora arrivato il turismo di massa. E’ facile viaggiare anche con bambini, consiglio a tutti di visitarlo prima che cambi.



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