Meeting e shopping in Stoccolma

Francy, quando ci vediamo? Lei lavora nelle rep. Baltiche per un paio di mesetti, ma qui bisogna chiacchierare un po’ con una cara amica. Che si fa? Roby, io vorrei visitare Stoccolma visto che sono qui. Tu hai qualche volo conveniente da Milano? Guardo un po’… ecco! Con Ryanair spenderei una fesseria. Ok vada per il weekend del 4 aprile. Ci...
Scritto da: roberta1981
meeting e shopping in stoccolma
Partenza il: 04/04/2008
Ritorno il: 06/04/2008
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
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Francy, quando ci vediamo? Lei lavora nelle rep. Baltiche per un paio di mesetti, ma qui bisogna chiacchierare un po’ con una cara amica. Che si fa? Roby, io vorrei visitare Stoccolma visto che sono qui. Tu hai qualche volo conveniente da Milano? Guardo un po’… ecco! Con Ryanair spenderei una fesseria.

Ok vada per il weekend del 4 aprile. Ci si vede a Stoccolma! E così è nata questa breve ma intensa esperienza. Stacchiamo un po’ dal lavoro e andiamo a visitare questa meravigliosa città, anche se a Milano il tempo promette bene questo weekend, ma chissenefrega! Dopo una stremante settimana di lavoro il venerdì mi porto il mio bagaglio a mano (solo la mia Muse Ysl: miracolo, c’è stato tutto dentro! Sono stata bravissima) in ufficio. Alle 1830 stacco e corro in stazione centrale. Pullman per Orio al Serio preso di corsa, e un po’ tirata visto il traffico in via Palmanova.

Inizio a pregare, qui si rischia di perdere il volo. Invece il buon vecchio Orio Shuttle ce la fa, e mi porta a destinazione ¼ d’ora prima dell’imbarco. Miracolo, il gate non è stato ancora assegnato, faccio in tempo a mangiare qcosa e comprarmi lo shampoo che non ho potuto portare nel bagaglio a mano (sono già stata fin troppo brava a travasare le mie fantastiche cremine in modo da non superare il limite consentito) Arrivo a Stoccolma – Skavsta alle 2330. Un vento insistente, ma tutto sommato nemmeno tanto freddo, ho fatto bene a portare la giacca leggera, sennò con l’altra i giorni dopo sarei crepata di caldo! Prendo il pullman per Stoccolma, una vascata pazzesca. La mia amica è già in hotel da 3 ore e dovrebbe aver fatto un giro perlustrativo. Tra una cosa e l’altra arrivo in albergo all’una di notte.

Albergo bellissimo, lo consiglio vivamente. Hotel Hansson, Surbrunnsgatan, 38: noi abbiamo speso 100 euro a notte ma sono stati ben spesi.

E dopo la mia esperienza natalizia a Oslo, non è sembrato nemmeno tanto! Eppoi questo mese i soldi ci sono, quindi approfittiamone e trattiamoci bene.

La hall e la parte colazione è fantastica, uno stile divino! Molto di design ma allo stesso tempo classico, con molto bianco/nero, davvero splendido. Le stanze sono ampie, in parquet, troppo calde forse (difetto dei freddi paesi scandinavi) e il bagno fantastico (e io sono fissata con i bagni negli hotel!!!). Ricevuti subito i complimenti per la scelta dell’hotel, chiacchieriamo fino alle 4 (e te pareva!) e poi a nanna, che non vogliamo sprecare ore preziose.

Sveglia alle 8, giornata splendida, umore alle stelle! Partiamo alla scoperta della bellissima Stoccolma. Prima idea: facciamo un giro in battello per avere una panoramica generale. I battelli si prendono a Stromgatan. Noi abbiamo preso quello completo di guida (perché abbiamo avuto pochissimo tempo per informarci fai-da-te sulla città) che fa il giro di Dyurgarden, l’isola più naturalistica e antica riserva di caccia, ora grande parco e residenza di alcune ambasciate e qualche vip. È stato molto istruttivo, commenti storici e naturalistici davvero interessanti. È costato tipo 12 euro ed è durato circa un’oretta abbondante.

Ritorniamo dove siamo salpati e facciamo il primo giro a Gamla Stan, l’isola più antica della città, il centro storico. È davvero pittoresca, con queste casette strette strette, sembra di entrare in un dipinto fiammingo del ‘600. Poi il Palazzo Reale, con la sua maestosità domina il tutto, in un’armonia eccezionale. Giratevela in tranquilla e perdetevi nelle stradine, è il suo forte. Dalla piazzetta Stortorget, vero fulcro dell’isola, dove ci fu il famoso bagno di sangue nel 16° secolo, a Pranziamo in un posticino favoloso, strappato ad un angolo sperduto in Normandia. Due vetrine piccine piccine, con infissi di legno bianco, tavolini rotondi con tanto di mazzetto di fiori e lanternine sopra. Varietà di torte salate e quiches particolari. Tè e infusi, insomma un paradiso per due salutiste come noi. Se la rifanno, dovete assolutamente provare la quiche con la feta e le erbe, è davvero favolosa! Giriamo ancora un po’, finchè non ci imbattiamo nella via dello shopping: Vasterlanggatan! È fantastica! Io non avevo come obiettivo quello di tornare a casa carica di roba, ma voi non avete idea di quanti oggetti sfiziosi per la casa che hanno in questa città! Apparte oggetti di design particolari e magari costosi, ci sono anche sti negozietti dall’aria retrò, etnica e bohemienne, dove si trova davvero un sacco di idee carine a bassissimo costo! Insomma, abbiamo fatto incetta di accessori per la casa, dopotutto entrambe dobbiamo arredare, quindi vi lascio immaginare il budget che lievitava lentamente.

I negozietti dopo un po’ iniziano a chiudere i battenti. Torniamo nei pressi della stazione centrale, dove c’è un enorme centro commerciale tipo Rinascente. Facciamo un giretto veloce in quanto ci sembrava di aver visto cose interessantissime. Rimaniamo estasiate da delle lanternine bianche a 7,50 € per una confezione da due, più un milione di altre cose! Decidiamo di tornarci il giorno seguente, infatti a Stoccolma i negozi chiudono sì alle 17, ma aprono anche di domenica.

La sera andiamo in un giapponese/mongolo/thai, mooolto sobrio, anche troppo… ma eccezionalmente conveniente! Spendiamo 12,50 per un buffet di sushi (fino a 3 piatti da 24 pezzi l’uno, potevamo tranquillamente prenderne uno in due!), di mongolian bbq e un’altra cosa che ora non ricordo. Mangiamo davvero tanto, facciamo un giro (tutto a piedi, non abbiamo mai preso un mezzo in due giorni: ci siamo goduti i bellissimi palazzi della città, tutti ordinati, costruiti intelligentemente, con un certo stile!) e torniamo in albergo verso mezzanotte.

La domenica concludiamo che non abbiamo tempo per vedere un museo (nostra prerogativa, solitamente), perché dobbiamo tornare in alcuni posti del giorno prima. E visto che me ne devo andare per le 15/1530 non possiamo nemmeno perdere molto tempo! Facciamo doppia colazione, ripassiamo per le belle vie di Norrmalm, dove il giorno prima abbiamo passeggiato per il mercato: fiori e frutta che sembrano venire direttamente dall’Eden, dei profumi così intensi!!! Siamo ancora a Gamla Stan. Torniamo nella nostra via di shopping, compriamo il resto di ciò che abbiamo adocchiato il giorno precedente e torniamo a mangiare dalla nostra amica. Avremmo voluto variare, ma ci trovavamo lì davanti con una fame atroce e una voglia di quiche con la feta! Super soddisfatte ci dirigiamo al nostro centro commerciale a Malmtorsgatan. Anche qui incetta di accessori per la casa (porta-tovaglioli da terrazzo, porta-candele, tovaglioli con stampe particolari, una maglia splendida) il tutto spendendo davvero una fesseria! Carica di borse (il delirio dello shopping ogni tanto mi devasta: ho anche comprato un vaso, ma come faccio a portarmelo!?!?!?!aiuto) torniamo in albergo a prendere i bagagli depositati in hotel (senza costi aggiuntivi ovviamente) e ci salutiamo. Dopo due settimane ci saremmo riviste a Milano! Mentre torno a Skavsta in pullman mi chiedo come farò a passare la dogana con la mia borsa e 5 sacchi di roba in mano… e ripenso a questo fantastico weekend. Avremmo voluto più tempo per visitare in profondità la città e non vederne solo l’involucro, ma lo shopping ha prevalso. Solo chi sta arredando casa può capire… è davvero più forte di te, quando vedi cose favolose a prezzi così convenienti! Ad ogni modo, è una città in cui tornare, per vedere qualcuno dei suoi numerosi musei e assaporarne meglio la storia. Io personalmente non sono molto per i musei naturalistici o simili. Il museo del vascello Vasa sarà sicuramente da visitare perché un unicum, ma personalmente non sono affascinata da questo tipo di cose. Avremmo visitato volentieri una galleria d’arte e il museo d’arte contemporanea. Difatti, torneremo sicuramente per colmare questa lacuna!!! Cosa mi resta di questa affascinante città? La consapevolezza che l’Italia sta deteriorandosi sempre di più. I servizi, l’ordine, la civiltà e l’intelligenza che vigono in questa città e nei suoi abitanti, fa capire (ancora una volta!!!) quanto noi siamo indietro e quanto ancora ci attacchiamo all’idea che il nostro è il Bel Paese, quindi basta questo per farlo andare avanti. Se prendessimo spunto dalla sobrietà e vitalità di questa pulsante città, che valorizza i giovani puntando sulla loro creatività, beh, faremmo già un enorme passo avanti verso gli altri paesi europei, che al momento non possono che compatire la decadenza del nostro Bel Paese.

A presto Stoccolma!



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