Bangkok, Chiang Mai, Koh Phangan, agosto 2007
Lisetta e Marcello (con stampelle causa distorsione al ginocchio. Le stampelle ci accompagneranno fino a Koh Phangan), Anna e Fausto, alla scoperta della Thailandia.
Partenza 04/08/07.
Ritorno 26/08/07.
Tappe: Bangkok, Chiang Mai, Koh Phangan.
Volo intercontinentale con Swiss Air, Milano-Zurigo-Bkk. Circa 1.150 Euro a testa, biglietti acquistati a fine aprile. Se riuscite ad organizzarvi un po’ prima di sicuro troverete voli più economici.
Compagnia Swiss Air: me ne avevano parlato molto bene. Io non mi sono trovata male ma Marcello e Fausto non hanno chiuso occhio sia all’andata che al ritorno. A mio parere comunque l’aria condizionata dell’aereo era troppo forte e le poltroncine non erano comodissime, soprattutto per chi supera il metro e settanta (forse è anche per questo che io non ho avuto problemi di sonno!!!).
Valuta: 1Euro=47 baht (circa) Prima di iniziare il racconto volevo ringraziare tutti i TPC che, con i loro diari, ci hanno aiutato molto nell’organizzazione del viaggio.
Nota: in Thailandia ogni prezzo va contrattato. Con questo non intendo per esempio il prezzo prestabilito per la prenotazione delle stanze in albergo, però su tutto ciò che si può acquistare bisogna almeno tentare di abbassare un pochino il prezzo… Cosa che io non so fare, ma il nostro caro Fausto ci provava ogni volta, su tutto!!! Che stress! Arrivo a Bkk nel primo pomeriggio del 05/08/07. Sensazione appena posato piede in territorio thai: un’umidità pazzesca, i vestiti si appiccicavano al corpo, ma dopo un paio di giorni ci siamo abituati.
Taxi dall’aeroporto, prezzo pagato 500 baht, circa 10 Euro per una mezz’oretta di strada. Ovviamente tale spesa divisa per 4 è irrisoria, ma vi assicuro che si può fare di meglio in quanto a contrattazione prezzi!!! L’hotel in cui abbiamo alloggiato è stato il Twin Towers (www.Thetwintowershotel.Com ), consigliatomi proprio sul sito TPC. Prezzo: 4 notti, Superior Room, colazione inclusa, una cena offerta dall’hotel, sconto su tuk tuk per MBK (tuk-tuk: tipico mezzo di trasporto tailandese, tipo Ape Car, guidato da una sorta di tassista o tuktukkaro, adatto a trasportare 3 persone, ma se ci si impegna anche 4!) , sconto 20% sui prezzi della SPA, frutta fresca e giornali in camera tutti i giorni, abbiamo speso circa 20 euro al giorno a testa.
La prenotazione l’ho fatta io via Internet dall’Italia, così abbiamo usufruito di alcuni sconti on line.
L’albergo non era male, ma dovrebbero rimodernarlo. Era un tipico “albergone” per turisti stranieri, con piscina, alcuni ristoranti e una rilassante spa.
Dopo esserci riposati un po’ in camera, siamo andati a fare un giro al famoso MBK, il centro commerciale più grande di Bkk, ed in effetti devo dire che era enorme, non siamo riusciti a visitarlo tutto. Qui si può trovare qualunque cosa, abbigliamento, calzature, oggettistica, occhiali, farmacie, elettrodomestici, alimentari, macchine fotografiche ecc ecc.
Purtroppo il personale non si lascia facilmente convincere ad abbassare il prezzo quindi non siamo riusciti a contrattare molto sull’acquisto di una nuova fotocamera digitale (la nostra ha magicamente smesso di funzionare all’aeroporto)! Cena al 5th Floor sempre all’MBK. Il quinto piano è una sorta di enorme self service. Puoi trovare molte tipologie di cucina diverse, cucina nazionale e internazionale. Ovviamente noi abbiamo provato quella nazionale e non era male.
06/08/07 Prima giornata piena a Bkk.
Dall’albergo abbiamo prenotato un tour sul fiume. L’autista ci ha portato fino ad un molo e lì siamo saliti su una di quelle tipiche barchette thai, lunghe, sottili, colorate e con un motore fuori bordo gigante, ma dall’elica piccolissima, che faceva un sacco di rumore. Queste imbarcazioni vengono chiamate “long tail”, proprio a causa della lunghissima asse che collega motore ed elica . Un tempo venivano usate solo dai pescatori ed erano così costruite per evitare che l’elica toccasse il basso fondale dei fiumi. Oggi vengono usate spesso come taxi boat.
Qui altra piccola fregatura: il giro in barca ci è costato 2000 THB che, diviso 4 fa circa 10 Euro a testa, ma vi assicuro che potete trovare tour identici a questo per metà prezzo… noi eravamo solo al secondo giorno!!! Il giro mi è piaciuto, a parte l’acqua marrone del fiume, ma qui è normale. Devo inoltre dare ragione a chi diceva che durante questi tour cercano di venderti di tutto! Dopo 10 minuti ci si accosta un ragazzo con un’altra barchetta e prova a venderci matite, quaderni, gomme e alla fine anche delle birre! Ripartiamo e dopo circa 20 minuti il “capitano” si ferma di fianco alla riva e ci fa scendere… Ovviamente non parlava una parola di inglese. Alla fine abbiamo capito che voleva che visitassimo una sorta di rettilario, ma la cosa non ci interessava così siamo tornati sulla barca e abbiamo continuato la navigazione fino al palazzo reale. Il giro sul fiume mi ha affascinato molto. E’ veramente incredibile vedere tutti quei grattacieli moderni affiancati a delle piccole casette tipo palafitte, se non a delle vere e proprie catapecchie.
PALAZZO REALE: se siete schizzinosi ricordatevi che quasi sempre in questi luoghi di culto è obbligatorio togliere le scarpe, quindi portatevi dei calzini se non li avete già indosso, e per le donne consiglierei di non andare troppo “discinte”, sempre meglio indossare t-shirt e pantaloni lunghi o gonna, o al massimo portatevi uno scialle leggero per coprire le spalle.
Ovviamente abbiamo incontrato il tipico omino che provava a non farci entrare dicendo che non era orario di visita e che il nostro abbigliamento non era consono (indossavamo tutti dei pantaloni sotto il ginocchio). Avevo letto su TPC della possibilità di incontrare fuori dal palazzo questi personaggi, che con le suddette scuse cercano di portarti in giro per negozi (con cui sono già d’accordo) e farti acquistare qualsiasi cosa, quindi non gli abbiamo dato retta e siamo entrati.
Sull’abbigliamento il tizio però aveva ragione: i pantaloni sotto il ginocchio non andavano bene né per noi ragazze né per i nostri fidanzati, e quindi abbiamo affittato due “comodissimi” parei per noi e due paia di pantalonacci lunghi per i ragazzi. L’unico problema era che con questi capi sintetici indosso e l’umidità del 1000%, avevamo veramente caldo, ma ne è valsa la pena.
La visita al palazzo richiede almeno mezza giornata, è molto grande e molto bello. Se andate in estate munitevi di bottigliette d’acqua.
Terminato il giro abbiamo preso il famoso tuk tuk (1 in 4) e ci siamo recati al Budda Sdraiato, altra attrazione da non perdere a Bkk. Questa statua enorme, dorata, che ti guarda dall’interno di uno stretto colonnato, è incredibile. Non pensavo fosse così grande! Molto bello anche qui! Verso le 17 siamo tornati in albergo, relax in piscina, massaggi alla spa e poi fuori per la cena.
Piccola parentesi: purtroppo non ricordo il prezzo di un massaggio nella spa dell’albergo, però non era esagerato, anche se andando a fare il massaggio fuori, in uno di quei negozietti specializzati, spenderete di certo meno.
Cena in Kao San Road. E’ la strada dei locali, quella più luminosa e allegra a Bkk. Ci sono un sacco di bar, disco bar, negozi, bancarelle di oggettistica ma anche di generi alimentari. Noi però, messi in guardia da varie testimonianze, non abbiamo quasi mai consumato niente che non fosse confezionato o ben cotto (ho detto “quasi” mai!), e quindi non ci siamo azzardati ad assaggiare gli spiedini di pollo e ananas cotti su piccole piastre poste su “baracchini” trasportabili! Abbiamo invece cenato in un ristorantino thai consigliatoci da due italiani che passavano di lì in quel momento e ci siamo trovati molto bene. Tipica cena thai con zuppa di latte di cocco e pollo o gamberi, riso saltato, noodles e Singha beer! Passeggiata in Kao San Road, qualche acquisto (però cercate di trattenervi, gli acquisti migliori si fanno sicuramente a Chiang Mai), un cocktail e poi a dormire.
07/08/09 BKK Compleanno di Marcello, AUGURI!!! Giornata trascorsa allo zoo Safari di Bkk, a circa 1 ora di taxi dalla città. Nonostante la durata del viaggio fosse quasi il doppio che dall’aeroporto a Bkk, abbiamo speso la stessa cifra, 500 THB + autostrada… Va bè, stavamo imparando comunque! Lo zoo non è stato male. Più che altro ci siamo andati per occupare la giornata (3 giorni pieni a Bkk sono più che sufficienti, forse ne bastano addirittura 2).
Per la sera Marcello aveva prenotato dall’albergo una cena tipica thai + rappresentazione teatrale thai in un locale non molto distante.
La cena era buona, lo spettacolo discreto, ma forse l’avrei fatto durare mezz’ora invece di un’ora!!! Si trattava di scene “recitate” e danze tipiche.
Al ritorno ci siamo fermati a bere qualcosa nella hall dell’albergo e poi a dormire.
08/08/07 Sveglia ore 6 del mattino.
Visita ad Ayutthaya. Il giorno prima, sempre tramite l’albergo, avevamo prenotato il tour alle rovine di questa antica città, fondata nel 1350 e distrutta dalle armate birmane nel 1767.
La gita è durata quasi tutto il giorno poiché abbiamo fatto diverse tappe. Prima tappa: una delle residenze estive del re. Niente di entusiasmante.
Seconda tappa: Ayutthaya. Le rovine si estendono a perdita d’occhio. Alcuni visitatori affittano delle biciclette e le visitano tutto il giorno. A noi non sembrava il caso dato che sono sì molto affascinanti, ma un po’ tutte uguali.
Terza tappa: tempio di Ayutthaya Da Ayutthaya ci hanno portato sulle rive del fiume, che abbiamo risalito in battello, pranzo compreso, fino ad arrivare di nuovo a Bkk.
Una volta in albergo abbiamo preparato le valigie (domani si parte!!!), un po’ di relax in piscina e un massaggio, cena offerta dall’albergo (era compresa nella prenotazione on line, ma niente di che) e poi un giretto a Pat Pong.
Pat Pong è una via dove sulla destra e sulla sinistra sono ubicati tanti localini un po’ “equivoci”, mentre al centro è occupata da un grande mercato, bancarelle che vendono di tutto. Però anche qui, un po’ come all’MBK, non è facilissimo contrattare i prezzi, che comunque sono più alti rispetto a quelli che troveremo a Chiang Mai. Anche la qualità è migliore a Chiang Mai.
Però è stato veramente divertente camminare in questa strana via!!! Volevamo anche entrare in uno dei suddetti localini, giusto per farci due risate, ma i nostri pudichi fidanzati non hanno voluto!!! 09/08/07 Da Bkk abbiamo preso un low cost della Air Asia per Chiang Mai, circa 20 Euro a testa.
A Chiang Mai mi ha colpito il fatto che non ci sono dei veri e propri taxi. Qui troverete delle specie di camionette principalmente rosse, nel cui retro vengono fatti “accomodare” i passeggeri che stanno seduti su due panche laterali, e non è detto che tutti debbano andare nello stesso posto; le destinazioni possono essere differenti, dipende dall’autista. E’ una sorta di taxi/bus! All’aeroporto di Chiang Mai, oltre a un bell’acquazzone, ci aspettava “Bip Bip” (faceva sempre questo verso), l’autista che ci avrebbe portato in albergo. Sul pulmino abbiamo conosciuto anche Federica e Guido, una coppia di Milano che incontreremo poi a Koh Pangan.
Abbiamo alloggiato al Raming Lodge (www.Raminglodge.Com/), un albergo molto carino consigliatoci dal nostro amico Luciano, gestore di un bellissimo resort a Koh Pangan, di cui vi parlerò più avanti.
Anche questa volta abbiamo prenotato tutto on line, usufruendo delle varie offerte, e ci siamo trovati molto bene.
L’hotel era pulito, ben arredato e vicino al mitico Night Bazar, dove abbiamo passato quasi tutte le nostre serate a Chiang Mai.
Prezzo: sei notti, Superior room, colazione inclusa, sconto spa e sconto ristorante albergo, circa 20 Euro a testa a notte.
Di fronte al Raming Lodge c’è una piccola agenzia di viaggi, giusto una scrivania e due panche (oltre al PC ovviamente) chiamata Fellowship Travel, gestita da due ragazzi thailandesi, John e Jason. Ci siamo affidati a loro per tutte le varie escursioni a Chiang Mai. Infatti, dopo aver fatto il check in e sistemato i bagagli, siamo scesi in agenzia per organizzare il nostro soggiorno.
Cena in un ristorante italiano “Da Stefano”. Il ristoratore era simpatico e chiacchierava volentieri, e anche le pietanze non erano male. Abbiamo preso quasi tutti un bel filetto cucinato in diversi modi e Marcello dei ravioli. Invece la pizza non era il massimo, era un po’ Oriental Style!!! E dopo cena eccoci al Night Bazar.
Siamo rimasti a Chiang Mai 7 gg e 6 notti e 4 sere le abbiamo passate al Night Bazar (sempre dopo cena!). Alla fine non ce la facevo proprio più. Gli ultimi acquisti sono stati quasi una liberazione perché finalmente avevo finito di correre su e giù per questo mercato ENORME e contrattare con tutti su tutto. In Italia non potrei farlo!!! Comunque sia non ho mai visto un mercato così grande. Non siamo riusciti a girarlo tutto, nemmeno in 4 volte che ci siamo stati (anche perché poi capisci dove sono le cose che ti interessano maggiormente e vai sempre negli stessi posti). Inizia verso le 18 e chiude intorno alla mezzanotte. Anche qui potete trovare di tutto e ad ottimi prezzi. Diciamo che è il regno del tarocco. Borse, valigie, t-shirt, felpe, orologi, occhiali, scarpe, ma anche artigianato e cibarie. Ovviamente qui sono stati comprati regali per tutti e soprattutto per noi!!! 10/08/07 Per questa giornata abbiamo organizzato con la suddetta agenzia una sorta di safari sugli elefanti. Lo so, è la tipica cosa da turista però, 1) eravamo turisti, 2) era l’unico modo per “vivere” la jungla. Inoltre io sono un’animalista sfegatata e sono contraria a tutte le forme di sfruttamento degli animali, però col fidanzato “stampellato” di certo non potevamo andare a fare trekking nella jungla con Anna e Fausto… Questi safari, soprattutto quelli senza elefanti, possono durare anche 2 o 3 notti, dipende dall’esploratore. Noi ovviamente abbiamo fatto tutto in giornata! Partenza mattina presto, verso le 8 con guida thai e pulmino organizzato dall’agenzia. Eravamo circa una decina, solo noi due italiani.
Il viaggio sarà durato un’oretta scarsa. Dopo alcuni chilometri abbiamo lasciato la strada principale e ci siamo addentrati nella jungla vera e propria, con strade sterrate costeggiate da una vegetazione verdissima. All’improvviso il paesaggio è cambiato e già questo mi ha emozionato! Ci tenevo molto ad addentrarmi nella vera jungla! Eccoci dunque arrivati ad un allevamento di elefanti.
Purtroppo il tempo era brutto e ogni tanto ci coglieva un acquazzone, ma noi avevamo i nostri kway (anche se, dirò la verità, alla fine ero fradicia!).
La prima “avventura” della giornata è stato il bamboo rafting (sempre sotto la pioggia e con le amiche stampelle). Ci hanno fatto salire a gruppi di sei (più il rematore) su queste instabili zattere fatte con grandi pali di bamboo legati insieme e tre piccole panche di legno appoggiate sopra. Era instabilissima e per salirci abbiamo rischiato di scivolare, però chi non ha le stampelle di sicuro non volerà in acqua!!! E poi è iniziata la navigazione. Nonostante l’acquazzone, l’acqua marrone del fiume (ma come già detto qui è il normale colore dei fiumi) e il pericolo di scivolare, il giro in zattera mi è piaciuto. Abbandonata la riva ci siamo immersi completamente nella jungla, intorno a noi solo vegetazione e uccelli, e un silenzio che quasi faceva rumore! Finito il tour in zattera ci hanno riportato al campo dove abbiamo assistito allo spettacolo degli elefanti. Facevano un po’ di tutto: giocare a calcio, spostare tronchi, ballare, dipingere, ma non mi soffermo molto su questa parte della giornata per i motivi detti in precedenza. Mi ha fatto piacere però acquistare banane e bamboo e dar da mangiare a questi bestioni.
La cosa peggiore per me è stato il giro nella jungla a dorso di elefante… Avevo una paura tremenda. Il nostro elefante non era nemmeno così grande, forse era il più piccolo, però stare lassù per più di mezz’ora mi ha fatto paura. Mi sentivo instabile e il sentiero era scivoloso a causa della pioggia, insomma, temevo che l’elefante scivolasse o si arrabbiasse e scappasse con noi due in groppa (ed in effetti ha avuto un paio di minuti di nervosismo…).
Alla fine del giro ci hanno fatto scendere in un altro villaggio sempre in mezzo alla jungla e ci hanno caricato su una specie di carretto medievale trainato da un bue bianco tipo gnu, che ci ha portato ad un punto di ristoro in mezzo alla jungla. Era proprio un piccolo ristorante self service, tutto di legno, con tavoli e panche disposti tra un albero e l’altro. Abbiamo scelto due posti con vista panoramica sul fiume e ci siamo mangiati un paio di piatti tipici thai (riso al curry con verdure, verdure con curry, spring roll). E’ stato molto romantico! La location si prestava bene e il panorama era mozzafiato. Ha anche iniziato a diluviare, ma il ristorante era provvisto di tetto (!) e così siamo rimasti a goderci la natura intorno a noi e il cibo, e ci siamo riposati un po’.
Dopo pranzo ci hanno portato a vedere lo spettacolo delle scimmie (triste) e una serra di orchidee.
Nel tardo pomeriggio siamo tornati all’albergo e abbiamo deciso di andare a cena tutti insieme, anche con Guido e Federica, nel più famoso ristorante thai di Chiang Mai, il Rachamanka. Il locale era veramente bello, molto chic, arredato con gusto, anche se abbiamo fatto fatica a trovarlo perché è un po’ fuori dal centro. Le portate non erano male, però il curry e la lemon grass iniziavano a stufarci! Il prezzo pagato non lo ricordo; avremmo sicuramente speso più dei 2 o 3 euro del pranzo, ma comunque nulla di esagerato (forse per noi occidentali!).
Dopo cena, seconda puntatina al Night Bazar.
11/08/07 Gita a Chiang Rai e triangolo d’oro. E’ stata la gita più bella di tutta la vacanza. Purtroppo Marcello non è venuto causa stampelle, ma alla fine abbiamo constatato che avrebbe potuto venire senza problemi. Peccato perché si è perso una gita bellissima.
Partenza prestissimo, pulmino e guida pronti davanti all’albergo! Saremmo stati una decina anche questa volta.
Prima tappa Chiang Rai con visita a tempio buddista e poi via verso il Mekong. Arrivati sul fiume (marrone anche questo) ci siamo imbarcati su una specie di lancia, piuttosto grande, e abbiamo navigato sul Mekong. Dal fiume abbiamo osservato da un lato la riva tailandese e dall’altro la riva del Laos, a cui siamo approdati dopo circa una ventina di minuti di navigazione. E’ proprio qui il triangolo d’oro, punto d’incontro tra tre terre diverse, Thailandia, Laos e Birmania, persino il colore dell’acqua cambia da una sponda all’altra (questo in realtà è causato dagli affluenti!). Sulla sponda del Laos ci hanno accolto un po’ di mendicanti (pochissimi rispetto a quelli che incontreremo al confine con la Birmania) e un piccolo mercato con svariate bancarelle. I prodotti erano più o meno i soliti, a parte per le sigarette che vendevano a 2-3 euro la stecca e i liquori.
Le sigarette non compratele, erano abbastanza schifose, ma i liquori vanno provati, non tanto per la loro bontà, quanto piuttosto per come vengono fatti. Ci siamo trovati di fronte a dei boccioni di vetro con dentro ogni sorta di schifezze, tipo liquore di cobra, di armadillo, di pene di tigre ecc. Ecc. Io ho provato quello di cobra e sapeva di grappa! Una volta tornati in Thailandia e abbiamo pranzato in uno dei soliti self service tailandesi. Dopo pranzo ci hanno portato al confine con la Birmania, ma non abbiamo potuto oltrepassarlo, quindi ci siamo fermati al di qua del fiume, sul ponte che collega i due stati e siamo rimasti lì qualche minuto. La guida ci aveva detto di non fare elemosina perché se avessimo dato anche solo uno spicciolo ad un piccolo mendicante, ci saremmo trovati in pochi secondi attorniati da una marea di bambini più o meno piccoli che chiedevano la carità. I bambini li abbiamo visti comunque, e anche le loro madri; vestiti di stracci, le donne avevano quasi tutte in spalla un fagotto con un neonato. Erano molto sporchi, il ritratto della povertà, ma avevano uno sguardo, soprattutto gli adulti, che non scorderò mai, uno sguardo duro e orgoglioso.
Anche in questa zona di confine c’era un mercato molto grande lungo tutta la strada.
Da qui siamo ripartiti per andare a visitare le tribù dal collo lungo e quelle dalle orecchie grandi. Il villaggio si trovava in mezzo alla jungla, abbiamo impiegato quasi due ore a raggiungerlo. Due ore tra l’altro di viaggio tra monti e valli, jungla, fiumi e paesaggi mozzafiato. Purtroppo però non siamo riusciti a fermarci nemmeno una volta, nemmeno per una foto perché eravamo in ritardo grazie ad un gruppo di australiani che si erano soffermati un po’ troppo a lungo ad un laboratorio di gioielli. Peccato, chissà che belle foto avremmo potuto fare.
Ed eccoci al villaggio. Incredibile. La struttura era tipo villaggio preistorico! Gli abitanti vivevano in due baracche a famiglia leggermente sollevate da terra, una era la “zona giorno” con cucina e l’altra la “zona notte”. Il villaggio si estendeva ai lati di un’unica stradina sterrata. Nella parte iniziale c’erano le botteghe, delle piccole strutture di legno dove le ragazze vendevano oggetti fatti da loro, e la parte più alta era quella dove vivevano.
Le ragazze erano bellissime, avevano degli sguardi dolcissimi e ti sorridevano sempre.
Abbiamo acquistato dei bracciali in metallo, che portano anche loro e poi, con un po’ di malinconia le abbiamo salutate. Ormai si stava facendo buio e dovevamo tornare, anche perché il viaggio di ritorno è durato più di tre ore.
12/08/07 Giornata di relax dopo le escursioni dei giorni scorsi! Sveglia ore 10, colazione in hotel.
Abbiamo affittato il solito tuk tuk in 4 (che marcioni!!!) per ben 150 THB in totale, circa 3 Euro, e abbiamo fatto il giro dei templi più importanti di Chiang Mai.
Nel pomeriggio ci siamo rilassati un po’ e verso le 17.30 ci siamo tuffati nel famosissimo Sunday Market! E’ BELLISSIMO. E’ molto più grande del Night Bazar, poiché questo coloratissimo mercato si estende per tutto il centro della città. Qui non troverete le imitazioni del Night Bazar, il Sunday Market è diverso, è quasi completamente dedicato all’artigianato tailandese. C’è di tutto: dipinti, abbigliamento, tazze, bicchieri, lampade, animali, oggettistica, coperte, tappeti, dolci tipici, cibi tipici, gioielli. Potrei andare avanti all’infinito! E poi ci sono anche gli artisti di strada, che ci siamo fermati più volte ad ammirare.
Se non fosse per gli acquazzoni che ci hanno colto di tanto in tanto, è stato un pomeriggio stancante ma veramente interessante e soprattutto ricco di splendidi acquisti! Cena nella Steak House vicino all’albergo e poi a dormire! Il mercato ci ha proprio distrutti, in particolar modo lo stampellato!!! 13/08/07 Oggi con la solita agenzia abbiamo organizzato un giro al famoso tempio Doi Suthep di Chiang Mai, e poi varie tappe in alcune fabbriche specializzate in manufatti (seta, tappeti, lacche, cuoio, gioielli ecc).
La stessa guida ci ha accompagnato per tutta la giornata ed è stata molto esauriente in tutte le sue spiegazioni (contrariamente a quanto è successo con altre guide).
La visita al tempio mi è piaciuta anche perché, su questa collina c’è anche un monastero e abbiamo potuto vedere “da vicino” la vita dei monaci.
Abbiamo suonato la campana dei desideri, abbiamo offerto delle monetine alla divinità del giorno della settimana in cui siamo nati, abbiamo pregato il santone, che ci ha anche annodato al polso il braccialettino che scaccia il male, ed infine ci siamo goduti il fantastico panorama, la vista dalla terrazza è bellissima.
Dopo pranzo abbiamo iniziato la visita alle varie fabbriche e vi dirò che proprio in una di queste si è realizzato il desiderio che avevo espresso suonando la campana nel tempio Doi Suthep… Fabbrica di gioielli con enorme boutique annessa, un sacco di gioielli di tutti i tipi, anelli, solitari, diamanti… EVVAIIIIIII…Sììì, è arrivato anche a me, finalmente! Ebbene sì, dopo anni di tacite preghiere il mio fidanzato si è deciso e mi ha comprato l’anello, quello serio! Lo so che non c’entra molto col mio racconto sulla Thailandia, però non potevo omettere questo evento! Evento che sta a testimoniare che i desideri espressi al tempio Doi Suthep si possono avverare! Inoltre potrebbe essere interessante sapere che il valore delle pietre preziose in Thailandia è più o meno uguale a quello in Italia, tranne forse che per la giada, dato che viene estratta proprio in questo paese.
Dopo una giornata per me così emozionante non ce l’ho fatta a continuare il giro delle fabbriche, così siamo tornati in albergo e ci siamo preparati per la cena al River Side, il ristorante consigliato da molte guide e da molti turisti. Effettivamente il rapporto qualità/prezzo è stato il migliore che abbiamo trovato. Cibo ottimo, abbondantissimo e quasi regalato! Oltre noi 4 si sono aggiunti alla cena anche Cristina e Simone, una coppia di amici di Fausto. Anche loro ci raggiungeranno a Koh Pangan.
Altro giretto al Night Bazar.
Un drink in un pub e poi buona notte! Piccolo aneddoto: al pub avevo chiesto un’acqua Perrier, non perché io desiderassi proprio quell’acqua, ma semplicemente perché a Bkk quando chiedevo “sparkling water” mi davano sempre quella. Ecco, stavolta mi hanno portato una crema al whisky con ghiaccio! Questo solo per raccomandare a tutti i turisti di aver pazienza, tanta pazienza, perché questi errori capitano di continuo. E’ difficile che capiscano BENE l’inglese e quindi nei ristoranti, pub o bar ti portano quello che credono di aver capito (whisky al posto di acqua, 4 cheeseburger quando gliene avevi chiesti 2 ecc ecc). Pazienza! Consiglio: se vi piace l’acqua frizzantissima chiedete la Soda Water! Fantastica 😉 14/08/07 Ancora più relax! Oggi sveglia alle 11.
11.30 brunch al ristorante tex-mex della zona (lo so, assurdo mangiare tex-mex in Thailandia, ma vi assicuro che dopo una settimana di curry e lemon grass il vostro palato ha bisogno di gusti un po’ più occidentali!!!).
Alle 16 avevamo invece l’appuntamento col pulmino della famosissima SPA Oasi. Una delle esperienza più belle e rilassanti della mia vita. Come SPA tailandese è veramente costosa, circa 130 euro a testa, ma sono stati soldi ben spesi! Marcello ed io abbiamo scelto il massaggio ayurvedico, Anna e Fausto un altro tipo di massaggio, simile al nostro, ma non ricordo bene quale.
Il massaggio si poteva fare in coppia.
Una ragazza ci ha accompagnato in una casupola di legno, tutta per noi. All’interno ci aspettavano due lettini per il massaggio, asciugamani, bagni schiuma profumati, ciabatte, pantaloncini tipo collant a metà coscia da indossare durante il massaggio. Una seconda porta si apriva su un giardinetto, anche questo solo per noi con WC all’aperto (inteso senza il tetto), lavandino, doccia e piccolo bagno turco.
Dopo il bagno turco sono arrivate due ragazze thai che hanno iniziato a massaggiarci dalla testa ai piedi per un’ora con olio caldo indiano. Un sogno. Lo consiglio a tutti.
Questo era il nostro ultimo giorno a Chiang Mai. La sera ci è toccato anche l’ultimo giro al Night Bazar, dove Fausto ha contrattato per più di un’ora il prezzo di un trolley super tarocco per lui e uno anonimo per me. Le due valigie ci servivano perché non avremmo mai saputo dove mettere tutti gli acquisti fatti, e quindi Fausto ha contrattato per un sacco di tempo, e alla fine è riuscito ad ottenere i prezzi che voleva. Tutto questo risparmio sulle valigie l’abbiamo poi comunque pagato al check-in.
Avvertimento: state attenti al sovrappeso delle valigie, soprattutto con le compagnie low cost. Abbiamo pagato un sacco di THB all’aeroporto poiché i nostri trolley erano troppo pesanti… Anzi, forse solo il mio!!! Non ricordo! Chiang Mai è davvero una bella città, piena di attrazioni, e anche le zone circostanti sono ricche di luoghi interessanti per escursioni.
I suoi abitanti sono simpatici, come per esempio i due ragazzi dell’agenzia di viaggi. Pensate che Jason, appassionato di Play Station, ha portato Marcello in una specie di sala giochi, ma i video games erano solo consolle Play Station con PES! I tailandesi si fanno prendere moltissimo da questi passatempi, quasi peggio di Marcello! 15/08/07 Un intero giorno di viaggio per raggiungere la fantastica isola di Koh Phangan.
I voli sono stati i seguenti: – Chiang Mai-Bkk, con Air Asia, low cost che ci ha fatto pagare il sovrappeso dei bagagli.
Prezzo biglietto: circa 32 Euro a testa, prenotato via internet sul sito Air Asia.
– Bkk-Koh Samui (è l’isola di fianco a Koh Phangan, l’unica con aeroporto): Bangkok Airways, sempre via internet, prezzo biglietto circa 80 Euro a testa, niente sovrapprezzo perché si tratta della compagnia di bandiera thai e ci hanno fatto passare il sovrappeso.
Da Samui abbiamo preso l’ultimo traghettino per Koh Phangan e verso le 19.15 eccoci approdare sulla fantastica isoletta.
Purtroppo scopriamo che il nostro amico L. (vd. Sopra) ha da poco rotto il suo pick up e non può venire a prenderci al porto. Allora con un taxi-pulmino arriviamo all’appuntamento con lui in un altro piccolo porto dell’isola! Eccolo il nostro “bergandese”. E’di Bergamo ma si è trasferito a Koh Phangan da qualche mese, per amore e per lavoro e perché ha avuto il coraggio di mollare la noiosa vita lombarda, sempre uguale, piena di traffico, smog e automobili, e di cambiare completamente. Bravo L.! Ormai è buio e L. Ci accompagna al suo resort e ci mostra i nostri alloggi: 2 bellissimi bungalow in riva al mare, appena ristrutturati, dove nessuno ha mai dormito prima di noi! Il resort è il Blue Ocean Garden e lo consiglio a tutti vivamente perché il posto ti lascia veramente senza fiato.
Andiamo a mangiare il Masam Curry, una specie di spezzatino piccantissssssimo, ma davvero ottimo. Purtroppo il ristorante del suo resort ad agosto non era ancora ultimato, così la cena l’abbiamo consumata nel resort accanto, il Paragon, con cui L. Aveva fatto una convenzione per i suoi ospiti. Comunque il Paragon era veramente vicino e non abbiamo avuto nessun problema a recarci lì ogni volta che avevamo fame o per mangiarci un’ottima e abbondantissima colazione! Adesso però al Blue Ocean Garden è tutto ultimato, come potrete vedere anche dal sito! Con lui c’è anche Peng, la sua fidanzata tailandese, che ci ha dato alcune informazioni riguardanti l’isola, i cibi, le abitudini, gli usi e i costumi. Insomma, proprio una cenetta coi fiocchi. Dopo L. Ci ha portato al Pirates, un bar molto suggestivo proprio alla fine della spiaggia del resort. Il locale è fatto a mo di nave dei pirati, con tante luci, fuochi e un immenso falò intorno al quale alcuni ragazzi ballavano un’assordante musica tecno! Diciamo che la musica non era proprio il mio genere, ma come prima serata a Koh Phangan mi è piaciuto tutto! 16/08/07 Prima mattina a Koh Phangan e primo giorno senza stampelle, YAHOO! Mega colazione al Paragon. Veramente ottima. Frutta fresca, yogurth, cereali, latte, caffè, tea, frappè, toast, french toast, marmellate, pancakes, pancetta, uova cucinate in mille modi, insomma, si poteva scegliere tra un sacco di prelibatezze, e ogni mattina eravamo lì a provare qualcosa di diverso.
L’unico inconveniente è stato che il personale non capiva molto l’inglese, allora alla fine abbiamo adottato la tattica di scrivere noi cosa desideravamo mangiare… Anche in questo modo non sempre ci arrivava quello che volevamo, ma ormai eravamo abituati! La giornata l’abbiamo trascorsa sulla spiaggia di fronte ai nostri bungalow (baia di Chao Phao). Verso le 18 ci ha colto un fortissimo acquazzone, tipico della stagione, ma il tutto è durato una ventina di minuti.
Dopo un veloce aperitivo in riva al mare, siamo andati a cena in un piccolo ristorante vicino al resort, il Seetanu. Diciamo che in quanto ad igiene non era proprio il massimo, ma del resto questi piccoli ristorantini (come quelli su quasi tutte le spiagge che abbiamo girato), non brillano per igiene, ma i piatti erano gustosissimi. Nonostante fossimo in Thailandia da 10 gg non mi era mai capitato di mangiare dei Patai Noodles così buoni e anche il pollo e i gamberi avvolti in foglie di pandano erano favolosi. La cuoca se la cavava anche con cibi più occidentali, come cheeseburger e pollo fritto, squisiti! Ci siamo tornati un sacco di volte! 17/08/07 Sveglia alle 10, mega colazione, tutto il giorno in spiaggia, spaparanzati al sole, anche perché non ci eravamo ancora decisi ad affittare jeep o motorini. Insomma, avevamo bisogno di relax.
Il ristorante del Blue Ocean Garden non era ancora pronto, nulla ha però impedito al cuoco (che invece era già stato assunto) di prepararci un’ottima grigliata per cena, a base di pesce, carne, e tanti stuzzichini thai. Alla cena hanno partecipato anche alcuni italiani che alloggiavano nel resort vicino, e ovviamente Cristina, Simone, Guido e Federica che abbiamo ritrovato sull’isola. La cena è stata ottima, ma ancora meglio l’atmosfera che regnava: tavoli e panche in legno disposti uno di fianco all’altro sotto le palme lungo la spiaggia, un grande falò, il buffet degli antipasti e dei drink, e la griglia con i cibi scoppiettanti, non si poteva chiedere di meglio.
18/08/07 Con l’arrivo dei nostri 4 amici da oggi saremo in 8, quindi abbiamo subito pensato di affittare 2 jeep da 4. I motorini sono più economici, però di notte le strade non sono molto illuminate e spesso ci si deve avventurare su tratti sterrati, quindi una jeepetta in 4 è la soluzione migliore (ma alla fine anche in due).
I viaggi in jeep avvenivano quasi sempre con due ragazze nel “cassone” e due ragazzi all’interno, uno al volante (rigorosamente a destra, in Thailandia il senso di marcia è al contrario rispetto all’Italia) e l’altro con la mappa a portata di mano! Queste piccole vetture teoricamente erano omologate per 4 persone distribuite al loro interno, ma i due posti dietro erano veramente stretti così, pioggia o sole permettendo, si viaggiava due al coperto e due allo scoperto nel mitico cassone! Questa volta decidiamo di cambiare spiaggia e ci rechiamo all’istmo. Non ricordo il nome della spiaggia, era comunque più a nord rispetto a noi (noi eravamo a nord-ovest). Questa ci è piaciuta molto ed era anche piuttosto vicina. Lunghissima, bianchissima, che si assottigliava sempre più fino a diventare una lingua di sabbia che collegava ad una piccola isola ricca di vegetazione.
Al ritorno dal mare, siamo andati ai nostri bungalow per docciarci e cambiarci ed abbiamo avuto il primo vero incontro con un mega ragnazzo! Bisogna premettere che tutte queste bellissime spiagge (e di conseguenza i resort ubicati su di esse) hanno alle loro spalle una fitta jungla, è quindi ovvio che capiti di incontrare ragni, 1000piedi, gechi, lucertole e a volte anche varani, ma niente di tragico, a meno che non siate dei tremendi aracnofobici. Tra l’altro questi ragnoni non sono per niente velenosi, sono solo grandi! Ecco, e a proposito di aracnofobici, quello che ci siamo trovati dietro alla porta del bagno è stato abilmente prelevato e gettato dalla nostra Peng! (un po’ come noi raccogliamo i bisogni dei nostri cani, sacchettino e via!).
A cena siamo andati al Menù, il ristorante più trendy dell’isola, tipo ristorante fighetto milanese (ecco, e io che volevo proprio allontanarmi da certi “stili”!). Effettivamente il posto era molto bello, arredato con gusto, molto chic e ricercato. La cucina non era tipicamente thai, però di certo non è stato il posto dove ho mangiato meglio sull’isola, anzi, diciamo che era tanta apparenza e poca sostanza. Voto 5.
19/08/07 Oggi si è deciso per una gita a Bottle Beach.
Ci siamo recati tutti alla spiaggia da dove partivano i taxi boat, ne abbiamo affittato uno e via in mare! Che bello costeggiare l’isola, che bel panorama. La giornata era stupenda, cielo azzurro, mare blu e jungla verdissima! Anche la spiaggia ci è piaciuta molto, vi abbiamo trascorso tutta la giornata! Tralascio la descrizione dei vari bar/ristoranti in cui pranzavamo nelle diverse spiagge poiché avevo già accennato al fatto che l’igiene in questi posti non è proprio la cosa a cui guardano di più. Però vi assicuro che le pietanze erano sempre buone e nessuno è stato mai male (nonostante alla fine la frutta fresca la mangiassimo tutti i giorni e io una volta mi sono anche mangiata delle zucchine in insalata).
Dopo un’intera giornata di mare abbiamo cenato al Seetanu vicino al resort e poi tutti a dormire.
20/08/07 Oggi “crociera” in diverse spiagge! Ci siamo recati ad Had Rin, la spiaggia del Full Moon Party, a sud dell’isola, e lì abbiamo affittato un taxi boat per tutto il giorno, che ci portasse a fare il giro delle spiagge nella parte più ad est.
Anche qui trionfo della natura. Ci siamo fermati in due o tre spiagge, abbiamo fatto il bagno e pranzato, e verso le 16 siamo ritornati. Purtroppo non ricordo i nomi delle spiagge che abbiamo visitato ma erano tutte molto belle, molto selvagge, soprattutto l’ultima. Non riesco a descrivere la bellezza di questo luogo paradisiaco ma a breve metteremo le foto on line in modo tale che chi legge potrà rendersi conto di cosa sto parlando! Al ritorno al resort ci aspettava una fantastica cena stile thai, sulla spiaggia. Tutto ottimo, cibo e compagnia. La serata è trascorsa tranquilla chiacchierando piacevolmente.
21/08/07 Giornata di relax in spiaggia al resort. Sera: cena al ristorante francese trovato per caso, niente di notevole.
Dopo cena: Half Moon Party, una sorta di Full Moon Party ma più ristretto. Diciamo che questo tipo di serate non sono proprio il mio ideale! Se decidete di recarvi a uno di questi party dovete sapere che lungo il tragitto, potreste incontrare pick up carichi di giovani tailandesi ubriachi che se la ridono e gridano chissà cosa (quando vi va bene), oppure pick up con tailandesi ubriachi che lanciano bottiglie vuote, tagliano la strada e sorpassano come su un’autostrada a 4 corsie (quando vi va meno bene..). Va bè, scusate, sono un po’ critica! Verso le 23.30 con le ns jeep siamo partiti alla ricerca della festa, che era comunque abbondantemente segnalata da bottiglie/torce piazzate ai bordi delle strade. Dopo aver rischiato un tamponamento a circa 100 metri dal luogo del party, arriviamo; entriamo in una specie di castello degli spiriti, un po’ diroccato, pieno di luci psicadeliche coloratissime e musica techno altissima. Ragazzine e ragazzini che ballano scatenati, un caldo umido mooolto fastidioso, e indigeni che ti offrono di tutto. C’erano anche dei “tatuatori” che ti disegnavano delle immagini sul corpo con una specie di vernice fosforescente e l’effetto era molto bello.
Il resto del party però non mi è proprio piaciuto, non era il mio genere, e per fortuna verso la 1 ce ne siamo andati, anche perché il giorno dopo la sveglia era alle 7.00 per la gita al parco marino. Wow, non vedevo l’ora. 22/08/07 Sveglia 7.30, visita al parco marino…Evviva, l’aspettavo da tanto…E invece… Un taxi/camioncino ci è venuto a prendere al resort e ci ha portato al molo da dove doveva partire la nostra barca. Pian piano arrivano tutti i partecipanti e alle 9 si parte con un tempo un po’ nuvoloso. Avremmo dovuto arrivare verso le 10.15-10.30. Naviga, naviga, naviga, ma alle 11 eravamo sempre in mezzo al mare, e tra l’altro Koh Phangan da una parte e le isole del parco marino dall’altra erano sempre alla stessa distanza dalla nostra barca… Eppure non ci sembrava di essere fermi. Insomma, per farla breve, una signora stava soffrendo talmente il mal di mare che sembrava avesse una crisi epilettica. L’equipaggio si è spaventato e siamo tornati indietro, di nuovo rotta verso Koh Phangan. Che delusione , ci tenevo davvero, però ormai era quasi mezzogiorno e non c’era più tempo di far nulla se non il venerdì (giorno precedente alla ns partenza) oppure il mercoledì successivo, troppo tardi.
Arrivati al resort ci siamo mangiati un bell’ hamburger al Seetanu e poi ci siamo rilassati, del resto ci eravamo alzati alle 7.30 (quando si va in vacanza è prestissimo!!!).
Sera: visita ad Had Rin. Siamo arrivati all’ora dell’aperitivo, che abbiamo consumato in un bel bar stile spagnoleggiante, dove facevano degli ottimi cocktail. Non ricordo il nome ma era un tapas bar e non penso che ad Had Rin ce ne siano molti! Giretto per i negozi e poi cena. Avevamo voglia di una bella grigliata di pesce e così abbiamo deciso per il ristorante Lucky Crub, e ancora adesso mi chiedo perché… Effettivamente da fuori non sembrava male, aveva un bel banco del pesce e una grande griglia all’esterno dove ti cuocevano il pesce che sceglievi. Il posto però era veramente brutto e sporco, pieno di cani randagi che ti giravano intorno, entrando e uscendo a loro piacimento, il servizio era inesistente. Vi dico solo che Marcello ha ordinato dei gamberoni (non della bresaola o dei pizzoccheri valtellinesi) alle 21.30 e gli sono arrivati almeno dopo 2 ore, mentre noi avevamo già bevuto il caffè (diciamo così). Bè, vorrei essere più precisa nella descrizione di questo posto ma poi divento prolissa, quindi dico solo di non andarci mai.
Per fortuna dopo cena ci hanno raggiunto L. E Peng e ci hanno portato sulla spiaggia che di sera si trasforma e trovi solo locali, uno in fila all’altro fino in fondo, tutti con musiche diverse. Noi siamo andati proprio nell’ultimo locale, (arrivando sulla spiaggia a destra in fondo) e abbiamo bevuto, ballato e assistito a spettacoli pirotecnici. La serata si è conclusa proprio bene, è stata bella e originale. Da come era iniziata la giornata non pensavo potesse terminare così allegramente! 23/08/07 Giornata tranquilla trascorsa alla spiaggia dell’Istmo.
Sera cena al Peppercorn, un ristorantino non lontano dal resort, dove abbiamo mangiato dell’ottima carne. Consigliato.
24/08/07 Ultimo giorno. Dopo aver sbrigato qualche commissione siamo andati di nuovo all’istmo e ci siamo stati tutto il giorno, fino a sera. La giornata era bellissima e non riuscivamo a dire addio alla spiaggia, al mare, al tramonto, alle barchette dei pescatori, alla pace e alla bellezza di questi posti… ma purtroppo ci è toccato ripartire! Per la nostra ultima cena L. Ci aveva organizzato una bella grigliata sulla spiaggia e dopo di che ci aspettavano le valigie da fare.
25/08/07 Partenza in tarda mattinata (verso 10.30) dal resort con taxi. Poi al porto di Koh Phangan ad attendere l’aliscafo che ci avrebbe portati a Koh Samui. Da lì avevamo il volo per BKK con la Bangkok Airlines alle 17.15 (circa € 85 a testa).
23.25 volo Swiss da BKK a Zurigo ed infine, dopo aver atteso 6 ore la coincidenza per Milano siamo arrivati in Italia il 26/08/07 verso le 14.
Bene, con questo ho terminato il mio diario di viaggio sulla Thailandia. Che dire? Spero di esservi stata utile e spero di tornare un giorno in questa terra magica!