Drauradweg

A spasso tra Italia, Austria e Slovenia! 12/08/07 Ci siamo finalmente!! E’ arrivato il gran giorno! Ore 6.30 stazione di Ravenna con le biciclette tutte bardate, pronte a trascorrere le nostre vacanze lungo la Ciclopista della Drava ovvero la DRAURADWEG. Il primo treno, quello che ci porta a Bologna, ha la carrozza trasporto bici chiusa e il...
Scritto da: monivi
drauradweg
Partenza il: 12/08/2008
Ritorno il: 22/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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A spasso tra Italia, Austria e Slovenia! 12/08/07 Ci siamo finalmente!! E’ arrivato il gran giorno! Ore 6.30 stazione di Ravenna con le biciclette tutte bardate, pronte a trascorrere le nostre vacanze lungo la Ciclopista della Drava ovvero la DRAURADWEG. Il primo treno, quello che ci porta a Bologna, ha la carrozza trasporto bici chiusa e il successivo, che da Bologna ci porta a Fortezza, ha posto per pochissime biciclette mentre gli aspiranti ciclisti sono molti di più! Un ultimo sforzo e l’ennesimo treno ci porta a Dobbiaco!! L’idea è quella di dormire a Dobbiaco, ma non si trova nulla…DOBBIACO, SAN CANDIDO ecc…Fino al confine con l’Austria non c‘è nemmeno un posto letto libero (almeno a prezzi accessibili) e quindi, pedalando pedalando, arriviamo a Sillian proprio mentre comincia a piovere, quindi l’ultima camera libera dell’Hotel Post viene subito fermata, 29 euro a testa per dormire e colazione. Dopo esserci riposate, lavate e stirate usciamo alla ricerca di un posto dove cenare. Nel deserto più totale scopriamo che l’unico ristorante aperto è quello dell’hotel dove dormiamo! Puntiamo con sicurezza alla cotoletta alla milanese e quando arriva rimaniamo di stucco…La più grande cotoletta mai vista riempie un piatto per la pizza! E c’erano pure le patatine!! Non siamo neppure riuscite a finirla e dire che di fame ce n’era in abbondanza!! Una piccola passeggiata per digerire quella che per l’intera vacanza verrà chiamata “bistecca di brontosauro” e poi a nanna!!! 1° Tappa Ravenna – Dobbiaco: in treno Dobbiaco – Sillian: km. 29.5 13/08/07 Partenza alle 8.30, tempo sereno e colazione spaziale! Il percorso della Drava è super mega affollato, sembra di essere in autostrada a Rimini a ferragosto! Arrivati a THAL ci dirigiamo verso un Parco d’animali ma dopo pochi secondi, vista la ripida salita, decidiamo di saltare la visita. Riprendiamo la ciclabile alla volta del prossimo obiettivo: le GALITZEN KLAMM!!! Una decina di kilometri prima di Lienz, dopo una curva, ci appare una specie di autogrill per ciclabile, azzardo una cinquantina o forse più di biciclette parcheggiate e innumerevoli turisti! L’ingresso alle cascate costa 3 euro e con il caschetto offertoci alla cassa ci incamminiamo per la gola alla ricerca delle cascate. Una ripida scalinata ci porta fino sopra alla cascata molto imponente e spettacolare!! Ci fermiamo anche a pranzare in un chiosco ai lati della ciclabile e poi proseguiamo con l’intento di arrivare e fermarci a LIENZ, ma dopo un breve giro per la città vecchia non riusciamo a trovare nulla per dormire e quindi continuiamo fino ad OBERDRAUBURG piccolo e carino paesino a circa 15 kilometri da Lienz. Anche qui (e diventerà una costante per tutto il viaggio) comincia a piovere, troviamo una zimmer a 20 euro a testa più colazione da una signora e finita la pioggia andiamo a piedi al paesino per cenare all’Hotel Post con la nostra ormai consueta bistecca di brontosauro!! Guten nacht!! 2° Tappa Sillian – Oberdrauburg: km 61.3 14/08/07 Per fortuna non piove questa mattina! Colazione e partenza per SPITTAL, la ciclabile diventa sterrata ma sempre ottimamente curata, i primi saliscendi ci mettono a dura prova visto il nostro pochissimo allenamento. Ci fermiamo ad un piccolo bar con tavoli di legno all’esterno e pranziamo con biscotti e panini mentre la proprietaria e la figlia giocano con un fantastico piccolo gattino “Tolouse”. Arriviamo a Spittal alle 16.30 e la ricerca di un posto per dormire ci porta in un piccolo paesino a 4 kilometri da Spittal in direzione Villach: S. Peter! Per dormire 20 euro a testa, solito acquazzone appena sistemate e poi, con il cielo che si apre e ci fa scorgere un fantastico tramonto, passeggiata in bicicletta per raggiungere Spittal dove ceniamo al “Park Cafè” poi, prima di tornare in branda, un salto alla “Konditorei” dello Schloss Porcia.

3° Tappa Oberdrauburg – Spittal (S. Peter): km. 66.3 15/08/07 Partiamo alle 9.30 e arriviamo a Villach proprio per pranzo!!La cittadina è molto carina, pranziamo al “Trastevere” e poi troviamo una camera un po’ fuori il paese con il sosia austriaco di Pino Insegno come proprietario!!! Il cortile della nostra camera comprende anche una fantastica ma ingombrante cagnolina rottweiler di nome Tinka, non particolarmente simpatica alla mia amica Ivana…Così come la proprietaria poiché è severamente vietato fumare in camera!Passiamo la serata di Ferragosto in giro per il centro di Villach e con nostra sorpresa nemmeno la più piccola festa e i negozi tutti chiusi!! Decidiamo di andare a cena nel ristorante greco del paese anche perché era in pratica l’unico aperto, cena fantastica e locale molto particolare, vivamente consigliato!! 4° Tappa Spittal (S. Peter) – Villach (Neufellach): km43.6 16/08/07 Ci siamo prese una mezza giornata di riposo complice la splendida giornata e la fatica che comincia a fare capolino. Dopo colazione decidiamo di visitare un po’ la città. C’eravamo un po’ disabituate al vociare confuso e ad alto volume che di solito noi italiani facciamo e qui a Villach sembra di essere ritornate in patria forse perché ci sono più italiani di gocce d’acqua nella Drava! Visitiamo la Torre che dalla sua cima offre il panorama su tutta Villach, pranziamo ad un self-service e verso le 14.15 partiamo. Dopo aver sbagliato strada nei pressi di St. Jakob, arriviamo a Maria Elend nel tardo pomeriggio e ci fermiamo per la notte al Gasthof Mikula. La nostra cameretta è dotata di un fantastico balcone che spazia sulla valle e viste le numerose corde per stendere decidiamo di fare il bucato in vista di tempi peggiori.

5° Tappa Villach (Neufellach) – Maria Ellend (Tallach): km. 47.9 17/08/07 VENERDI’ 17!!! Partenza incasinata, cerco di sistemare la borsa sul manubrio e combino subito un quasi danno. Caldo. Afa, arriviamo a Ferlach dove ci fa compagnia per pranzo il nostro solito “brontosauro”! Partiamo in direzione Volkermarkt e il tempo decide di peggiorare, il cielo diventa nero e noi sempre avanti a testa bassa nel tentativo di arrivare il prima possibile! Ecco i primi tuoni poi anche i fulmini, il vento infuria sempre più e intanto comincia anche a piovere. Prima una pioggerellina fina fina che quasi non si sente ma che t’inzuppa facilmente, decidiamo così di metterci mantellina e coprire i bagagli e poi ancora caparbiamente avanti. Poi la pioggia diventa diluvio, secchiate d’acqua c’investono e ci tolgono la visuale della ciclabile, ci fermiamo nel provvidenziale cortile di una casa e ci appostiamo sotto ad un ombrellone nell’attesa che smetta di piovere. E così passa un’ora poi il cielo fa intravedere qualche spicchio di cielo azzurro e ci rimettiamo in cammino. La ciclabile diventa sterrata e all’improvviso un albero enorme ci blocca la strada…Da un’auto comparsa non si sa come né da dove scende un ragazzo con accetta che ramo dopo ramo elimina il grosso dell’albero dal sentiero e ci permette così di arrivare praticamente di sera a Volkermarkt!! Ci dicono che tutti gli affittacamere sono pieni, vediamo un cartello e suoniamo. Ci apre una vecchietta dolce dolce che vista la situazione ci offre la camera della figlia (splendida veduta sulla Drava!) che non abita più con lei. Non lo facciamo ripetere due volte e, dopo aver sistemato i nostri cavalli d’acciaio nel garage, ci diamo una pulita e a piedi usciamo alla ricerca della cena…Ma dov’è il centro? Giriamo un po’ per la zona industriale e intanto ci accompagnano tuoni e fulmini! Cena ad un baracchino di hot dog, visita ad una bancarella indiana una fetta di torta nella “Pizzeria Caputo” e ritorno dalla nostra vecchietta passando per il cimitero (qua non chiudono di notte!!!).

6° Tappa Maria Ellend (Tallach) – Volkermarkt: km. 66.6 18/08/07 Splendida colazione nella cucina della vecchietta e amabile chiacchierata prima di ripartire, oggi ci attendono le salite!!! Riusciremo ad arrivare a Lavamund? Pranziamo a Ruden e qui si ferma una macchina per darci informazioni prima ancora di chiederle!! Proseguiamo e dopo poco assistiamo ad alcuni lanci di Bungee Jumping: sono pazzi!! Per meglio dire passiamo sul ponte da cui si lanciano e poi attraversiamo un ponte (Ponte St. Lucia) in stile tibetano!!!! Poi causa una festa paesana facciamo una deviazione inesistente, morale: salita impervia di circa 2 km. Poi una signora ci rimanda indietro perché l’unica strada è quella dove c’è la festa!! Prima che la signora ci dia una mano Ivana cerca di comunicare e chiedere informazioni ad un gruppo di mucche dentro ad una stalla che rispondono ai suoi “scusi” con vivaci muggiti!! Finalmente ci lasciamo alle spalle la festa e Lavamund è sempre più vicina. L’ultimo tratto è tutto in discesa: FANTASTICO!! Ecco Lavamund! Troviamo all’ingresso del paese la solita scritta ZIMMER FREI, chiediamo e…Sì, c’è posto! Non è una camera come al solito, ma per noi c’è un intero appartamento: bagno, salotto, corridoio e camera da letto. Dopo la solita doccia e il solito ormai lavaggio panni, usciamo a cena. Ristorante Torwirt, l’unico aperto! 7° Tappa Volkermarkt – Lavamund: km. 44.1 19/08/07 Sveglia alle 7 per fare colazione alle 8…Ci presentiamo tutte pimpanti e affamate alla sala per la colazione e aspettiamo. Poi la proprietaria ci accompagna in un’altra sala dove siamo sole (l’impressione è stata che non volesse mischiarci con gli altri ospiti…Bah) e qui ci lascia varcando la soglia di una porta e sparendo per ben 30 minuti!!! Finalmente riusciamo a fare colazione e ripartiamo, oggi ci attende il passaggio dall’Austria alla Slovenia!!! Percorriamo 6 kilometri ed eccola!!! Qui ci accorgiamo che Ivana è senza carta d’identità rimasta in Italia e dopo vari tentativi si trova la soluzione: Ivana telefona ad una coppia di amici, Rosanna e Tiziano, che vanno a casa sua a prendere i documenti e li spediscono poi via fax alla frontiera dove noi siamo!!! Dopo circa un’oretta arriva finalmente il fax con i documenti di Ivana e possiamo così entrare in terra slovena (nell’attesa il poliziotto austriaco ci stampa da internet il resoconto di un incidente avvenuto a fine 1800 ad un certo Pallavicini che diede il nome ad un canale del Grossglockner). Fino a Dravograd la ciclabile coincide con la strada statale. Pranziamo a Dravograd in un piccolo ristorantino con le cameriere più scortesi e menefreghiste di tutto il mondo: noi arriviamo e loro si siedono a mangiare ed ogni volta che chiediamo qualcosa ci manca solo che alzino gli occhi al cielo e sbuffino!! Il massimo lo hanno raggiunto quando abbiamo ordinato un caffè ed alla nostra richiesta di zucchero ci hanno dato un contenitore vuoto!!! Riprendiamo la ciclabile ma qui in terra slovena le auto sfrecciano come pazze senza rispettare minimamente i ciclisti e mandandoli pure a quel paese e pure il fondo non è curato anzi!! Arriviamo a Tribonje e qui riprendiamo la strada statale fino a Vuzenica. Il piccolo paesino offre una festa paesana con tanto di bancarelle e giostra e quello che c’è subito evidente è il tenore di vita molto diverso rispetto all’Austria appena attraversata. E’ tutto più povero ma nello stesso tempo più confortevole, non ci si sente mai da soli e c’è sempre qualcuno che ti dà una mano per il solo piacere di aiutare e questa piacevole sensazione ci ha accompagnato per tutto il resto del nostro viaggio ed è stata presente con gesti e parole che gli abitanti dei paesi attraversati ci hanno rivolto nei momenti di bisogno!!! Ci fermiamo ad un negozio di frutta e verdura (ancora non ne avevamo visti!), chiediamo per una camera (sobe in lingua locale). Un signore dice di sapere dove possiamo dormire e ci accompagna scortandoci! Il nome del Gestisce (la versione slovena dell’austriaco Gasthof) è: Pri Izidorju!!! Ci mostra la camera in mansarda e come benvenuto un grappino!! Doccia e giro in paese per vedere la festa e per cenare con una grigliata mista da ricordare ad un Grill prima del ponte che porta in paese. I gestori sono una coppia giovane e disponibile e lui tenta anche qualche parola in italiano!! Ritorniamo alla nostra cameretta e l’ambientazione è tipo Shining…Nessuno in giro e nessun rumore da nessuna parte!!!! 8° Tappa Lavamund – Vuzenica: km. 24.7 20/08/07 Oggi pioggia purtroppo!! Dato che il locale era chiuso per turno, il gestore era da solo. Pensavamo che la nostra colazione fosse misera e invece si presenta con caffè, latte, succo, piatto con vaschette di burro, marmellata, miele (tutte cose fatte in casa!!), patè di tonno e un altro piatto con tre tipi d’affettati, svariate fette di formaggio, pomodori e peperoni a fette e una ciotolina di salsa fatta con tonno aglio e non sappiamo cosa ma deliziosa!!! Vista la giornata di pioggia e il problema al cambio della bicicletta di Ivana, chiediamo se c’è un meccanico per ripararla. A questo punto si mette in moto il nostro angelo custode nella persona del gestore Izidorju che comincia a telefonare in tutta la provincia e alla fine ci organizza il trasporto bici su due autobus di linea (l’autista sapeva già tutto perché contattato da Izidorju) e giungiamo così a Prevalje dove un ciclista anch’esso già avvisato, ci regola cambio e freni. Nel frattempo continua a piovere e non ci rimane che tornare in treno a Vuzenica. Arrivate in paese ci dirigiamo dal nostro gestore preferito e qui scopriamo che la pensione è chiusa, ma grazie ad un cartello con un numero di telefono rintracciamo Izidorju e in qualche modo ripescando tra i ricordi del tedesco studiato a scuola riusciamo a metterci d’accordo per dormire anche quella notte lì!! Siamo fortunate!! C’è un’ultima camera, in pratica un sottotetto, con due lettini un wc da camper e una mini doccia ma è fantastica! Ci porta il solito grappino e poi doccia, zapping alla tv e uscita dirigendoci verso il solito Grill!! 9° Tappa Vuzenica – Prevalje (in treno per sistemare bici e ritorno): km. 4.5 21/08/07 – 22/08/07 L’idea della colazione di ieri ci butta giù dal letto presto, alle 8 siamo pronte per mangiare e alle 9.30 inforchiamo i nostri cavalli d’acciaio salutando di cuore Izidorju per tutte le sue gentilezze! Oggi è il gran giorno: arriveremo a Maribor la nostra meta e anche la fine della Ciclopista della Drava!!! Decidiamo di fare la strada statale, primo perché meno impegnativa a livello di salite (siamo un po’ stanche), secondo perché con la pioggia del giorno prima immaginiamo che la ciclopista sia un pantano. Passiamo da diversi paesi e ci fermiamo a pranzo a Selenica al ristorante Bernarda dove mangiamo in perfetto stile austriaco!!! Proseguiamo e alle 15.50 arriviamo a Maribor!!!!! Le pacche sulle spalle e le foto ricordo sotto il cartello di ingresso alla città si sprecano! Acquistiamo due brick di latte al cioccolato e brindiamo alla nostra avventura! Ed ora il nostro ingresso trionfale in città!!! Maribor è veramente bella!! Ci colpisce soprattutto la chiesa francescana in centro tutta in mattone rosso..Foto su foto…Siamo in estasi… Andiamo in stazione per avere informazioni su come ritornare a casa in treno. L’unica soluzione è un treno che parte alle 3.50 di notte poiché è l’unico che ha il trasporto biciclette!!! Con questo treno arriveremo a Capodistria e di lì in bicicletta fino a Trieste e poi ancora treno fino a Ravenna…Non male vero? Acquistiamo i biglietti e poi ancora in giro per la città stupite di non trovare neanche un piccolo negozio di souvenir! Entriamo in un mastodontico Centro Commerciale per la cena poi ancora in giro in centro a Maribor dove c’imbattiamo in un’orchestrina di 4 elementi (quasi sicuramente americani) violino, contrabbasso, chitarra classica e una mini batteria. Le note della musica country ci avvolgono e i 4 ragazzi ad ogni canzone si scambiano lo strumento e sembrano divertirsi un sacco!! Li ascoltiamo per un po’ assieme ad altri turisti e gente del posto e poi verso le 22.30 decidiamo di dirigerci verso la stazione per organizzarci su come passare le ore che ci dividono dal ritorno a casa! La stazione…È il posto più sicuro, pensiamo, ci mettiamo nella sala d’aspetto…Eccola, peccato sia chiusa!!!! Andiamo allora sui binari e ci “accampiamo” su una panchina dormendo a turno per controllare che non ci rubino bagagli e biciclette…L’attesa sarà lunga…5 ore!!! Dormicchiando, fumando (questo vale solo per Ivana), scrivendo e imprecando arrivano le 3.30 e con loro anche il nostro atteso treno. Ci avviciniamo con le bici e il capotreno ci guarda e scuote la testa: no…Come NO? Tuoniamo noi! Lui dice che su quel treno non c’è il vagone bici e quindi dobbiamo aspettare il prossimo…Con tutta la pazienza rimasta e tra una parola d’inglese ed una in dialetto, minacciando di portarlo fisicamente di fronte all’orario dei treni gli mostriamo il biglietto fatto quel pomeriggio, proprio in quella stazione, dove dice trasporto bici…Non troppo convinto dice ok e ce le fa caricare. Sistemiamo le bici sul treno quasi deserto, prendiamo possesso di uno scompartimento intero e…Ronfiamo della grossa!!! Ci svegliamo dopo circa due ore e ci rendiamo conto che il treno si è completamente riempito di persone che vanno al lavoro. Ci ricomponiamo ma quando il treno si svuota di nuovo altra dormita…Quanto sonno da recuperare!!! Arriviamo a Capodistria dopo ben 6 ore, giù le bici, solito iter metti le borse, sistema i bagagli e finalmente caffè e brioches!!! Poi ci avventuriamo per il centro molto carino ma anche molto affollato e questo ormai dopo kilometri di silenzio ci disturba un po’. Giusto per creare un nuovo disagio Monica si accorge di aver forato la ruota davanti! Accidenti, nel pieno centro cittadino ci inginocchiamo per terra per riparare il danno…Si vede che siamo tornate nella civiltà…Nessuno che si offra di darci una mano, anzi girano tutti al largo…Siamo sicuri che siamo così civilizzati? Dopo aver sistemato il tutto e fatto un piccolo giro per il lungomare ritorniamo alla stazione da dove parte la pista ciclabile che ci porterà alla frontiera con l’Italia. Abbiamo appena imboccato la pista e…Monica fora di nuovo e sempre nella stessa posizione!! Un piccolo pezzettino di vetro nel copertone, via il vetro e vai di riparazione di camera d’aria e via sotto il sole cocente di mezzogiorno! Alcuni ci avevano detto che Trieste distava 8 kilometri, altri 20…Purtroppo per noi avevano ragione i secondi!! Dopo aver scambiato l’ingresso di una fabbrica per la frontiera, dopo tanti sali e pochi scendi, dopo sudore e imprecazioni perché la catena di Ivana continua a scendere, arriviamo alla frontiera e sembra che non ci vogliano far passare a causa della fotocopia della carta d’identità di Ivana…Dopo aver mosso a compassione i poliziotti italiani entriamo nel nostro paese e partiamo alla ricerca della stazione di Trieste che è lontanissima, dopo salite, discese, gallerie, tubi di scappamento d’auto e altro, arriviamo!! Siamo all’agognata meta più morte che vive! Arriviamo in stazione e naturalmente non esiste nessun treno che parta subito…O passiamo la notte in stazione a Trieste o arriviamo in giornata a Ferrara e passiamo la notte lì!!! Preferiamo la seconda soluzione così ci avviciniamo a casa. Alle 16.47 prendiamo il treno che ci porterà a Mestre e, tra un panino di Mc Donald e un sorriso ad una bimba, arriviamo a Ferrara. Sembra infinito questo ritorno a casa, l’unico treno che passa nella serata per Ravenna non ha il trasporto biciclette…Chiediamo ad una gentilissima capostazione e aspettiamo il treno nella speranza che ci facciano caricare ugualmente le biciclette. Per fortuna grazie all’intercessione della capostazione ci fanno salire e alle 00.30 arriviamo a Ravenna stanchissime ma molto orgogliose della nostra prima avventura in bicicletta!!!! 10° Tappa Vuzenica – Ravenna: km. 85.7 Di questa splendida vacanza ci rimarrà il ricordo di tante situazioni strane e a volte buffe come vedere tagliare i capelli nella cucina di un ristorante di Ruden oppure strani cappelli per i rotoli di carta igienica fatti con l’uncinetto in tutta l’Austria o ancora a Lavamund una casa con un enorme cortile invaso da nanetti di ogni dimensione compreso un mulino ad acqua con casetta e torre e anche una farmacia con vendita di verdure a Villach e gli onnipresenti campi di mais lungo tutto il percorso…Ma quello che ci porteremo sempre dentro sarà la disponibilità e la gentilezza che ci hanno accompagnato durante tutto il percorso specialmente in Slovenia e anche il clima quasi familiare di una colazione nella cucina di una signora che ci ha aperto la porta di casa sua senza chiederci nulla… Ivana e Monica



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