Adoro gli scoiattoli di Londra
In un attimo siamo arrivati al Natale e come se niente fosse … è passato.
Ma a questo non è seguito il dispiacere, tutt’altro, dato che questa mattina, alle 10.05 avevamo il volo da Malpensa per Londra.
I bagagli li abbiamo preparati il 23, dovendo poi il 24 lavorare ancora e la sera festeggiare in famiglia la Vigilia.
Questa mattina alle 8.00 eravamo in aeroporto. Ieri sera abbiamo fatto il web check in, in modo da avere solo da imbarcare i bagagli, ma il nostro volo ha avuto poi mezz’ora di ritardo in partenza, recuperato successivamente.
Arrivati a Heathrow avevamo tre possibilità: il treno (15 m x 13 £ circa), il bus (1h e 45 m x 8 £) o la metrò (45 m x 4 £). Ho puntato sul meno costoso. La metropolitana, essendo molto capillare, ti porta ovunque. Siamo partiti con la linea blu ed abbiamo cambiato con la verde, per scendere a Victoria, la fermata più vicina al nostro hotel, 10 min max a piedi.
Dell’hotel (Georgian House Hotel) non sono ancora riuscita a farmi un’idea, comunque la hall non è molto grande e non particolarmente carina, ma ho trovato persone gentili e disponibili.
La camera è abbastanza piccola. Di enorme, anzi, eccessivo, c’è il letto, che ha così rubato spazio al mobile. Il bagno è piccolo, ma mi è parso pulito. E poi … Mitici … c’è il bollitore per il the, di cui questa sera abbiamo già approfittato. All’arrivo si paga l’intero ammontare dei pernottamenti.
Abbiamo appoggiato i bagagli e poi via, siamo usciti alla scoperta di Londra.
Come da nostra abitudine, abbiamo camminato in lungo ed in largo, ed ho assaporato in poche ore il MUST della città. Mitici i taxi neri con le forme bombate o i vecchi bus rossi a due piani.
In un attimo, dall’hotel si arriva a Buckingham Palace, poi abbiamo attraversato il St. James’s Park, rallegrato da tante papere in cerca di un po’ di cibo, ma soprattutto da tenerissimi scoiattoli, talmente abituati ormai alla presenza umana che arrivano a prendere il cibo direttamente dalla mano, golosi! Abbiamo assistito al cambio della guardia presso la Household e siamo giunti in Trafalgar Square, dopo una breve sosta da Mc Donald per il pranzo/cena verso le 15.00.
Infine ci siamo diretti a Westminster, splendidamente illuminato e con un Big Ben mozza fiato, grazie anche alla luce di un bellissimo tramonto.
Un po’ esausti, ma sempre a piedi, siamo tornati in albergo, per studiare bene le prossime tappe.
27 dicembre 2007 La giornata di oggi si è animata subito con la colazione: con la nostra prenotazione su venere.Com non avevamo diritto alla english breakfast, ma su una mail di conferma dell’hotel era indicato come inclusa. Abbiamo “sfruttato” questo loro errore per farci cambiare camera, perché ogni tanto si sentiva il rumore di un compressore per alcuni minuti, anche in piena notte. La camera nuova è da 3 posti, quindi notevolmente più grande e con maggiori spazi per muoversi.
Alle 9 siamo usciti ed andati alla stazione Victoria per acquistare il biglietto dei mezzi pubblici valido per 7 giorni. Non ci hanno fatto però la Oyster, ma la Travelcard. Non conosco la differenza, ma il prezzo era comunque buono.
Prima tappa è stata alla Westminster Abbey (10 £ a testa) dove avvengono le incoronazioni e dove sono sepolti tanti personaggi famosi tra cui Enrico VII, Elisabetta I, ma anche Shakespeare. Incredibile è la volta a ventaglio della cappella di Enrico VII. Da lì ci siamo spostati alla National Gallery (ingresso gratuito) per ammirare alcuni dipinti famosi, molti dei quali di italiani, come la Vergine delle rocce di Leonardo, la cena di Emmau di Caravaggio, Il battesimo di Cristo di Piero della Francesca, ma anche i Girasoli di Van Gogh, alcune opere di impressionisti, Van Eyck e Velazquez (ognuno ha poi le proprie preferenze!) Successivamente, dopo un po’ di cultura, siamo passati ai negozi di Piccadilly, Old Bond Street, dove ci sono le grandi marche e siamo quasi arrivati sino ad Hyde Park Corner per trovare l’Hard Rock Cafè.
Abbiamo attraversato Green Park per tornare in Piccadilly Circus e siamo stati avvicinati da due scoiattoli sfrontati ed affamati, ma purtroppo non hanno trovato nulla sulle nostre mani, se non il profumo di patatine di Burger King. Domani saremo più attrezzati! Successivamente abbiamo percorso Regent Street e metà Oxford Street, super trafficata. Non ho trovato grandi particolarità, se non un negozio di giocattoli su 4 piani, pienissimo di famiglie e non solo.
Ho voluto poi provare ad andare alla House of Parliament, per cercare di entrare ed assistere ad una riunione della Camera dei Comuni o a quella dei Lord, ma sono in vacanza, peccato.
Victoria Station contiene anche molti negozi, tra cui un supermercatino, dove ci siamo comprati, tornando verso l’hotel, alcune schifezze, ma anche un sacchetto di mele, oltre alle noccioline per gli scoiattoli per i prossimi giorni.
28 dicembre 2007 Come annunciato, abbiamo iniziato la giornata dando da mangiare agli scoiattoli in Green Park, che spettacolo, arrivano proprio a prenderti il cibo dalle mani. Inoltre sono anche furbi, due volte è capitato che nella stessa mano avessi una nocciolina già sbucciata da dargli e una ancora intera, beh, si è preso prima quella sbucciata e subito dopo l’altra! Domani mattina andremo a Portobello Road, quindi vorrei ancora ripassare da Green Park! Successivamente siamo stati da Harrods, che, con i saldi, iniziati proprio in questi giorni, credo sia ancora più affollato del normale. È veramente immenso, c’è di tutto, ma non ho trovato nulla di particolare che mi stuzzicasse, se non una tazza per la mia collezione e una statuina inglese di metallo per la mamma di Marco.
Nel piano sotterraneo ci sono le foto di Dodi e Diana con l’anello che, si dice, lui le regalò quella tragica sera dell’incidente ed al primo piano c’è una loro statua, bruttina.
Ci siamo poi spostati al Museo delle Scienze, anche questo gratuito, dove siamo stati circa 4 ore, girando più o meno tutto, in lungo ed in largo. La parte più divertente, anche se abbiamo dovuto fare mezz’ora di coda prima di potervi accedere, è la Launch Pad Gallery, dove è possibile sperimentare alcuni principi, quali le leve, le diverse densità dei liquidi, l’eco, gli infrarossi … Poi ci sono modelli di aerei, macchine a vapore ed alcuni simulatori, a pagamento.
All’uscita erano quasi le 6 p.M., stava piovendo, ma in un attimo eravamo in metropolitana.
Abbiamo cenato da KFC all’interno del centro commerciale della stazione Victoria, facendo quasi indigestione di pollo.
Ho provato ad informarmi sui musical che ci sono in queste sere e d’interessante ci sarebbe Mamma Mia con le canzoni degli ABBA, ma il prezzo parte dalle 95 £.
Domani proviamo a vedere se troviamo delle offerte scontate.
29 dicembre 2007 Anche la giornata di oggi è stata estenuante. Alle 16.30 siamo passati dall’albergo per riposarci un attimo; avevo la schiena a pezzi.
Prima tappa della giornata è stata a Portobello Road, dato che il sabato i negozianti riversano parte dei loro prodotti sulla strada e ad essi si aggiungono anche diversi ambulanti. Ci sono diverse facciate colorate e caratteristiche. Molte bancarelle ricordano quelle della fiera di Senigallia di Milano, tanto che quasi non sembra di essere a Londra, ma sono contenta di esserci stata. Il sole splendeva alto nel cielo e ci siamo spostati alla Tower of London, dove abbiamo avuto mezz’ora di attesa per riuscire ad acquistare il biglietto.
L’interno è molto più vivo di quanto mi aspettassi. L’idea che mi ero fatta si avvicinava ad uno dei castelli irlandesi, vuoti o quasi abbandonati a se stessi, mentre qui ci sono gli Yeomen Wanders, delle guardie che fanno anche da guida all’interno della cittadina/fortezza. È consentito l’accesso a diverse torri, alle mura, con panorama sul Tower Bridge, alla White Tower, in cui sono conservate le armi e le armature ed alla Jewel House, con i ricchi gioielli della corona. L’intera visita ci ha impegnati per circa 2 ½ h, ma ne è valsa la pena.
Subito fuori siamo saliti sul Tower Bridge, veramente accattivante e particolare. Nel frattempo è andato via il sole e si è alzato il vento e sul ponte si è privi di protezioni e ripari, quindi arrivati quasi a metà abbiamo preferito tornare indietro.
Se non fosse andato via il sole saremmo andati al London Eye, mentre così abbiamo preferito fare un po’ di giri con la metropolitana ed andare a visitare la Southwarl Cathedral che non si trova però vicino all’omonima metropolitana, ma a quella di London Bridge, che a sua volta non c’entra con Tower Bridge. La chiesa è in stile gotico, a tre navate, ma per me poco significativa.
Usciti era tornato il sole, ma ormai era tardi per arrivare al London Eye e riuscire ad effettuare il giro di mezz’ora prima dell’arrivo del buio.
Alle spalle delle Cattedrale c’è un mercato coperto, molto … spontaneo, ma molto carino, con diverse bancarelle di alimenti e con possibilità di bere e mangiare appoggiati ad un angolo o seduti sulle panchine esterne della Cattedrale. Abbiamo così completato il giro della zona, evitando risultasse una sosta inutile.
Stanchi morti siamo tornati in albergo per riposarci mezz’ora e siamo usciti per cena, ma non siamo andati lontano.
All’interno del nostro mitico centro commerciale di Victoria Station ci sono diversi ristoranti, oltre a Mc Donald e KFC, e questa sera abbiamo provato The Fresh Pizza, dove si mangia a buffet, tutto quello che si vuole, per soli 6 £ a testa. Naturalmente c’erano diversi tipi di pizza, oltre a pasta, verdura, frutta … Non male.
Se c’è il sole, domani mattina, andiamo subito al London Eye, poi alle 11.30 ci aspetta il cambio della guardia e successivamente dovremmo andare a Camden Town … vediamo.
30 dicembre 2007 Prima tappa della giornata in Leicester Square per cercare di acquistare dei biglietti scontati per un musical. Abbiamo trovato a 34 £ Mary Poppins per il 1° gennaio.
Sono davvero contenta, non vedo l’ora! Successivamente ci siamo spostati in Buckingham Palace, super affollato, per cercare di assistere al cambio della guardia. Arrivando, la prima volta, non è facile capire dove sia meglio posizionarsi, non sapendo dove avverrà il tutto.
In realtà c’è un solo posto dove mettersi, ovvero lungo tutta la cancellata, ad eccezione dei portoni centrali, da cui poi fanno spostare. Io sono riuscita solo alla fine a conquistare la prima fila ed a scattare qualche buona foto.
Da lì siamo andati al London Eye, dove abbiamo trovato le code più lunghe di questi giorni, sia nel fare i biglietti, sia poi per salire. Il panorama merita essenzialmente per la vista sul Big Ben e sulla House of Parliament, mentre già Buckingham Palace si vede troppo in lontananza ed il Tower Bridge si può solo immaginare, con tanta fantasia.
Quindi ci siamo diretti a Camden Town, per vedere il mercato coperto, e si è rivelata essere una zona molto vivace e colorata. Io non ero interessata agli acquisti, ma mi è molto piaciuta. Ci sono anche diverse bancarelle per mangiare testando diversi tipi di cucina.
Infine siamo stati a King’s Kross per una foto al binario di Harry Potter, 9 e 3/4 , dove hanno collocato parte di un carrello porta bagagli contro il muro, così da ricordare proprio la scena del libro/film.
31 dicembre 2007 Del 31 dicembre, purtroppo, c’è poco da dire. Mi sono svegliata con vomito e dissenteria. La spiegazione che mi sono data è di aver preso freddo il giorno prima, perché a metà mattina era tutto passato.
Comunque, Marco è andato a fare colazione e mi ha portato un pezzo di pane. Mi sono sentita un po’ meglio e ci siamo azzardati ad uscire per cercare di concludere le ultime visite che ancora ci mancavano e quindi la parte dello Strand sino alla St. Paul’s Cathedral, Covent Garden, Soho e China Town.
Siamo però arrivati a Charing Cross che ero quasi piegata dal malessere, nauseata da qualsiasi tipo di odore ed ho preferito tornare in camera.
Esausta mi sono piazzata a letto a riposare e dormicchiare per il resto della giornata.
Verso sera ho iniziato a sentirmi bene e a parlare con Marco di andare a vedere i fuochi sul Tamigi, ma lui era contrario. Alle 21 circa sono stata sostenuta ed incoraggiata da mia mamma ad uscire, così alle 23 ci siamo coperti in abbondanza ed a piedi siamo arrivati alla Westminster Abbey, oltre la quale era praticamente impossibile proseguire per la quantità di folla presente.
Vicino a Victoria Station c’erano persone che anche la notte del 31 erano in giro con valige.
Il clima sembrava abbastanza tranquillo, poco festoso, poco da notte del 31. In Parliament Square sembravamo in realtà molti curiosi in attesa del grande evento, ma tutti composti, tranquilli e silenziosi. Stranissimo. Non faceva freddo, ma un po’ piovigginava.
Un grande schermo trasmetteva quello che stava avvenendo in Trafalgare Square dove invece era stato allestito un palco e c’era intrattenimento. Il conto alla rovescia era sincronizzato sul Big Ben, proprio davanti a noi. Confesso di non aver sentito i tipici rintocchi, forse c’era troppo rumore. Alla mezza notte sono iniziati i famosi fuochi d’artificio che hanno proseguito per circa 15 minuti, molto belli e colorati. Poi, così come siamo arrivati, ci siamo girati su noi stessi, insieme ad altre centinaia di persone, e siamo tornati in camera. Il tutto è avvenuto nella più completa calma ed ordine. Magari in altre zone di Londra è stato diverso.
1 gennaio 2008 Il primo gennaio ci siamo alzati con calma, perché comunque sapevamo che avremmo trovato quasi tutto chiuso. L’obiettivo della giornata era quello di recuperare quanto lasciato in sospeso il 31 dicembre.
Siamo scesi nuovamente alla fermata di Charing Cross ed abbiamo percorso tutto lo Strand, passando davanti alla St. Mary-le-strand, particolare chiesa barocca che si trova al centro della strada, con auto che le passano tutto attorno. Subito dopo si incontrano gli imponenti ed affascinanti edifici della Law Courts, la Suprema Corte di Giustizia, in stile neo gotico vittoriano. Di fronte c’è il negozio della Twinings, purtroppochiuso.
Infine si giunge alla St. Paul’s Cathedral, la quinta chiesa costruita in quel punto, partendo da una prima in legno, passando da una in stile gotico normanno ed arrivando a quella attuale, terminata nel 1710. La facciata è divisa in due ordini sovrapposti di colonne corinzie e circondata da due torri. Maestosa è la cupola alta 111,5 mt, seconda solo a S. Pietro.
Per tornare indietro abbiamo preso due fermate di un vecchio bus rosso a due piani con l’ingresso posteriore con il palo per la salita in corsa, e siamo scesi a Temple, la zona dei giuristi, ma, sempre perché era il primo di gennaio, l’accesso era vietato ed in giro non c’era nessuno.
Così abbiamo preso il metrò e siamo risaliti a Covent Garden. Qui qualche negozio era aperto, ma credo non si respirasse la reale atmosfera del luogo. Questa è anche la zona dei teatri e ne abbiamo approfittato per arrivare al Prince Edward, dove alle 19.00 ci attendeva lo spettacolo di Mary Poppins, per arrivare con più facilità, soprattutto nel caso in cui avessimo fatto tardi.
Siamo passati davanti alla Royal Opera House, composta di due edifici, molto diversi tra di loro. Il primo risale al 1732. Uno è in ferro e vetro, l’altro con porticato corinzio.
La zona verde di Soho contrasta con la vicina China Town, ricca di colori e di odori, oltre a tante favolose anatre laccate appese in vetrina. Se non avessi avuto lo stomaco in subbuglio avrei sicuramente sperimentato un assaggio.
Nel frattempo si erano fatte le 15 ed avevamo concluso le visite che mi stavano maggiormente a cuore, così abbiamo preferito tornare in camera e riposarci per la sera.
Verso le 17.00 siamo usciti nuovamente per fare ancora una visitina agli scoiattoli di Green Park. Purtroppo stava facendo buio e se ne vedevano pochi, così ci siamo buttati sulla Piccadilly, anche per cercare le cartoline.
Alle 18.00, sotto una leggera pioggerellina eravamo già davanti al teatro. Come noi però anche molti genitori con i loro figli. Abbiamo ancora cercato di allungare un po’ il giro, ma verso le 18.20 siamo entrati, approfittando così di verificare che il biglietto in nostro possesso fosse già quello corretto e di non doverne avere un altro, più ufficiale.
Poi abbiamo acquistato un libretto con il programma ed il curriculum degli attori ed infine ci siamo messi in corrispondenza del nostro ingresso (o credevamo tale).
Dopo un po’ di attesa ci hanno fatto entrare e siamo saliti al primo piano. La visuale era ottima ed eravamo anche comodi.
Purtroppo, dopo una decina di minuti sono arrivati una coppia di ragazzi, italiani, reclamando, giustamente, il posto. In due maschere avevano controllato i nostri biglietti, indicandoci il piano e la fila, ma nessuno si era accorto che erano per il 3° livello. Comunque si vedeva bene anche da qui.
Il musical è stato allegro e vivace e, conoscendo la storia, anche comprensibile, ma non abbiamo capito proprio tutto. Molti i bimbi presenti, ma anche molti giovani, soprattutto stranieri.
Con le canzoni che conoscevo mi veniva da canticchiare o comunque muovere i piedi. Lo spettacolo è durato circa 2 h 30 m e si è concluso con una Mary Poppins svolazzante tra il pubblico. E’ stata una serata davvero speciale.
2 gennaio 2008 Siamo giunti al giorno della partenza. Il volo era alle 16.30, quindi abbiamo fatto conto per le 13.30 di lasciare l’hotel, prendere la Piccadilly Line ed andare in aeroporto.
Verso le 9.00 siamo usciti per gli ultimi giri, lasciando i bagagli nella hall. Restava ancora da vedere Hyde Park e magari dare da mangiare ancora una volta agli scoiattoli.
In realtà in questo parco è consentito l’ingresso ai cani, quindi di scoiattoli non sono riuscita a vederne, solo tante oche ed anatre nei pressi del lago. Tirava un vento gelido, quindi ci siamo abbastanza affrettati. Siamo arrivati sino alla statua di Peter Pan ed ho preferito dirigermi verso il metrò e spostarmi in St. James Park, ricco invece di scoiattoli, ma anche di turisti che rimpinzavano di cibo le creature, così che non mi hanno dato tanta soddisfazione.
Arrivati a Buckingam Palace ci siamo con calma avviati verso l’hotel e quindi verso l’aeroporto.
Abbiamo preso la District Line (verde) che incrocia la Piccadilly ben 4 volte e aspettato l’ultima (Acton Town) per cambiare, così siamo stati comodi seduti ed abbiamo fatto solo 8 fermate di linea blu in piedi.
Ai banchi dell’Alitalia abbiamo fatto una lunga coda perché, per quasi un’ora, c’è stata solo un’addetta, per di più in formazione.
Il volo è partito con un po’ di ritardo, recuperato man mano, facendoci così arrivare puntuali.
Anche questa vacanza si è conclusa. Ora non mi resta che attivarmi per cercare la prossima destinazione! Potete trovare le foto della vacanza, e di tante altre, sul nostro sito www.Formicamania.It