Viaggio in Patagonia
Partiti il 27 gennaio da Roma verso Buenos Aires andiamo subito in aereo a Trelew , luogo strategico per la visita dela Peninsula Valdes e per le comunità tedesche dell'interno verso Gaiman e Dolovan.
In due giorni è possibile vistare con calma e la dovuta attenzione la Peninsula, compresa la distante colonia di pinguini sulla costa sud a...
Partiti il 27 gennaio da Roma verso Buenos Aires andiamo subito in aereo a Trelew , luogo strategico per la visita dela Peninsula Valdes e per le comunità tedesche dell’interno verso Gaiman e Dolovan. In due giorni è possibile vistare con calma e la dovuta attenzione la Peninsula, compresa la distante colonia di pinguini sulla costa sud a Punta Tombo. L’organizzazione dei parchi, qui come altrove è ineccepibile. La seconda tappa è ad Ushuaia, davvero una città al confine, il tempo non ci aiuta e la temperatura è bassa. Il museo del presidio , le vecchie prigioni di Ushuaia, è comunque una bella esperienza e riesce a far comprendere come è nata questa chè è la città piu a sud del mondo. Anche in fatto di musei mi pare che in Argentina non siano secondi a nessuno.Il giorno dopo ci regaliamo una bella escursione nel canale di Beagle e possiamo apprezzare la straordinaria bellezza della costa e le tante colonie di animali marini e di uccelli che la popolano indisturbati. Ripartiamo per El calafate con un unico intento: comprendere i grandi ghiacciai delle Ande e il loro rapporto con i laghi e le terre emerse; in due escursioni via mare vediamo gli immensi Upssala, Spegazzini e Onelli e poi l’incredibile scenario naturale del Perito Moreno. El Calafate è una delle tante cittadine cresciute troppo in fretta per effetto dell’enorme crescita del tusrismo, ma l’atmosfera è rilassata e tranquilla.
Da li ci spostiamo alla famosa Barilohche e improvvisamente crediamo di essere tornati nell’europa del nord tra Austria e Germania. Solo turismo e traffico in un’ambinete surreale che imita le peggiori Alpi. Vediamo in catamarano la Isla Victoria e il bosco degli Arrayanes maestoso e solitario. Ma il giorno dopo noleggiamo un auto e andiamo verso sud. El Bolson è bellissima, mite l’atmosfera e delicatamente gentili i suoi abitanti; il lago Puleo è un luogo fatto per sognare. Scavalchiamo poi le Ande verso il Cile passando per Villa Angostura. L’arcipelago di Chiloè è molto suggestivo per l’ambiente ancora in parte incontaminato e per le architetture in legno e lamiera, spesso su palafitta come a Castro. Conchi , più a sud, è deliziosa e si mangia un ottimo Curanto lungo il molo dei pescatori. Non cercate di attraversare la frontiera in posti diversi da quelli noti: in automobile è impossibile … Prima di ripartire non possiamo fare a meno di ritornare per un giorno a El Bolson e al lago Puelo. Un luogo splendido nel quale finire i propri giorni, Chissà. Col proprietario del B&B in cui dormimo, uno che conosce solo il dilaetto calabrese degli anni ’50, ci scanbiamo gli indirizzi; gli dico che abbiamo un B&B a Firenze e che li aspettiamo volentieri (www.Casadeitintori.It) . Mi promette una visita a breve. Ripartiamo da una Buenos Aires avvolta in una cappa di caldo umido a quasi 40 gradi il 22 febbraio, Un viaggio felice . Torneremo Alfredo e Massimo