Oh, Romea, sei tu Romea?
Partenza in quel di Senigallia,A14 uscita Rimini,rotonde,rotonde,rotonde,finalmente ecco la statale Romea direzione Ravenna.
Ci godiamo il mare fino alla città,sosta obbligatoria caffè-bagno,giro in centro,e che che centro!Meraviglia e stupore,a misura di uomo e soprattutto di bambino.
Usciamo da Ravenna di nuovo sulla Romea,la lasciamo per girovagare per la campagna,Casal Borsetti,luogo di villeggiatura d’infanzia dei nostri amici.
Le valli di Comacchio sono lì,e Comacchio pure,i canali,il silenzio,i nonni in bicicletta…Sembra che il tempo non sia mai passato e l’architettura della città è impressionante,in particolar modo verso sera.
Il giorno seguente decidiamo di far visita a delta del Po.
Mio padre per un periodo ha lavorato a Porto Tolle,alla centrale elettrica quindi mi ha inculcato una certa curiosità,appagata pienamente,il Polesine è un posto incredibile,gli argini sono altissimi,gli zuccherifici abbandonati e le cascine deserte…La zona è stata martoriata dalle alluvioni,e sono ancora ben impresse nella memoria…
Arriviamo fin dove è possibile,la strada da un certo punto in poi è in divieto di passaggio,ma riusciamo a vedere il faro di Pila.
Ritorniamo sulla Romea con un senso strano nello stomaco,sarà la fame…
Arriviamo a Chioggia,se non ci siete mai stati…Cosa aspettate?mollate tutto e andate!Non ha nulla da invidiare a Venezia,certo molto più ricca,ma Chioggia la trovo molto più poetica..
E’ al tramonto che decidiamo di prendere la strada del ritorno.Chioggia e la Romea ci fanno un ultimo regalo,la statale,infatti,gira attorno alla laguna per potarci a Venezia,e all’imbrunire lo spettacolo è meraviglioso.
Da Venezia riprendiamo l’autostrada direzione casa,Milano,il rientro è faticoso, c’è traffico,ecco stiamo proprio tornando…
Ciao! Cè