Arrivederci Thailandia

Provate solo ad immaginare la nostra espressione e il nostro stato d’animo mentro scriviamo questo diario di viaggio appena trascorso..i ricordi sono ancora vivi e purtroppo pesano perché vengono ricordati a km di distanza in un luogo che non ha niente a che vedere con la terra del sorriso! La nostra seconda avventura inizia la mattina del...
Scritto da: danielarn
arrivederci thailandia
Partenza il: 24/01/2008
Ritorno il: 10/02/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Provate solo ad immaginare la nostra espressione e il nostro stato d’animo mentro scriviamo questo diario di viaggio appena trascorso..I ricordi sono ancora vivi e purtroppo pesano perché vengono ricordati a km di distanza in un luogo che non ha niente a che vedere con la terra del sorriso! La nostra seconda avventura inizia la mattina del 24/01/2008 quando alle 04.15 suona la sveglia (mi chiedo cosa l’ho puntata a fare visto che la frenesia della partenza non mi ha fatto chiudere occhio!! ) Comunque, sveglia, ultimi preparativi e via di corsa all’aeroporto di Rimini; il volo delle 06.30 con la compagnia Air Alps atterra alle 07.35 perfettamente in orario a Roma Fiumicino. Da qui passeranno altre 6 ore circa prima di sedersi sui sedili dell’Airbus A340-300 della China Airlines alla volta di Bangkok! L’aereo parte puntuale alle 13.15, volo di 10 ore circa, dove ovviamente io non ho chiuso occhio, il tempo passa tra la visione di un film e un’occhiatina alla telecamera posta sotto l’aereo…La China Airlines è un’ottima compagnia, in linea quasi con la Thai (che preferiamo), il mangiare abbastanza mediocre, ma sufficiente al bisogno giornaliero, e per quanto riguarda la comodità, solito spazio tra un sedile e l’altro! Ore 05.15 locali, atterriamo a Bangkok con circa 30 minuti di anticipo, ed essendo la prima volta che mettiamo piede fuori dal Suvarnabhumi Airport, ci aspettiamo odori, profumi, sensazioni strane e particolari, che leggevamo nei vai forum e nei vari diari di viaggio, ma sinceramente non troviamo niente di così ecclatante, anzi per noi uscire dall’aeroporto è solo un sollievo perché stavamo morendo di freddo! Assaporata quindi la prima aria mattutina di Bangkok, ci dirigiamo verso il “banchettino” dei taxi, dove ad una cordiale signora indichiamo la nostra destinzione: Baiyoke Sky Hotel in zona Pratunam, e alla modica cifra di 400 bht ci chiama un taxi e così partiamo verso il grattacielo più alto della thailandia! Be’ l’hotel è fantastico, e penso che sia un’esperienza da provare in quanto non capita tutti i giorni di soggiornare al 70° piano di altezza! Ci riposiamo qualche oretta e verso le 13.00 decidiamo di usicre alla volta del centro commerciale MBK che raggiungiamo con un taxi, esclusivamente taxi-meter. Qui iniziano le prime compere..E che compere… Mangiamo qualcosina e stremati dal fuso orario e dalle interminabili ore di viaggio ritorniamo in hotel con lo sky train, purtroppo la fermata più vicina “Phaya Thai,” dista circa 600/700 mt dall’hotel, e sotto l’afa di Bangkok è davvero dura e interminabile! E’ giunta l’ora di cena e approfittiamo subito della cena inclusa al Crystal Grill del 82 piano del Baiyoke sky hotel, una cena completamente a buffet con a disposizione tutte le cucine internazionali..Un buffet veramente ricco. Grazie alla prenotazione effettuata tramite il loro sito, Il tavolo del ristorante era riservato vicino alle enormi finestre dove si può godere di una stupenda e indimenticabile vista notturna su bangkok! Il giorno dopo sveglia alle 08.00, mega colazione (inclusa) al Bangkok Sky Restaurant 76 o 78 piano “(non ricordo bene); questa giornata la dedichiamo interamente alla visita dei principali templi. Il primo è ovviamente il più grande il Wat phra kaew, susseguito dal Wat Pho, che raggiungiamo a piedi.

Da tale tempio ci dirigiamo verso il pier per spostarci con la barca sull’ altra sponda del fiume Chao Praia per visitare il Wat Arun. Fatto ciò, riprendiamo la barca per spostarci al pier di fronte e da qui barca fino al pier n. 5 Rachawongse (se non ricordo male)per visitare China Town… Una volta sbarcati e incamminati verso chissà dove, ci accorgiamo che è normale perdersi per i viottoli, i mercati, la confusione di questo quartiere..

I km aumentano e la stanchezza pure..Penso che Stefano, in quella giornata o meglio in quel momento specifico in mezzo al caos di china town mi abbia odiata intensamente, anche perché sempre a piedi abbiamo raggiunto il Wat Traimit!.

Dopo la visita di quest’altro tempio, esausti fermiamo il primo touk touk e ci facciamo portare alla Golden Mountain e al Wat saket!…

Giornatina niente male devo dire…Esausti come non mai. Ma nonostante la stachezza, dal momento che ci avanzava ancora del tempo prima di sera (non mi chiedete come sia stato possibile) decidiamo di visitare il Dusit zoo. (la visita allo zoo non può mancare in nessuna città che visitiamo).

Con la voglia di vedere il più possibile anche se sfiniti dal tour de forse intrapreso fra i vari Wat di Bangkok, fermiamo un taxi e ci facciamo portare a Khao San Road dove, girando fra le bancarelle, e facendo varie compere, capitiamiamo in uno dei tanti ristorantini per cenare! Il giorno dopo prevede la visita al fantastico Chatuchak market (domenica mattina 27/01/08), raggiunto con un taxi. Questo mercato ci è piaciuto particolarmente, veramente vasto, particolare, con tantissimi oggetti e stranezze.

Fosse stato per me, ci sarei rimasta tutto il giorno, ma il volo per Phuket ci attendeva e ancora dovevamo recarci all’Hard Rock Cafè per comprare la classica maglietta (purtroppo sono fissata, e devo averla a tutti i costi). L’Hard Rock Cafè si trova in zona Siam Square..Quindi abbiamo anche approffitato per vedere la “zona americana”, così la chiamo, causa catene americane in ogni dove! Ultima tappa al centro commerciale Mbk, rientro in hotel e di corsa al vecchio aeroporto di Bangkok in orario per prendere il nostro aereo della Thai per Phuket con partenza alle 19.30. Alle 21.30 c.A, causa ritardo, arriviamo a Phuket,e come ci aspettavamo è stato sensazionale; usciti dall’aeroporto ci accoglie un caldo micidiale che neanche a Bangkok si percepiva. Fuori, c’è un simpatico ragazzo thai che ci aspetta pronto per portarci al Karma Guesthouse di Patong.

L’hotel è molto carino, accogliente e fuori dal caos; subito Stefano (il proprietario) ci accoglie e ci accompagna alla camera 116 al secondo piano, dalla quale si gode di una stupenda vista sulla baia di Patong.Il motorino è già a nostra disposizione, così appoggiate le valige, ne approffittiamo subito per raggiungere un vicino ristorante! Il giorno successivo siamo “freschi freschi”, in ansia di respirare l’aria mattutina di Phuket e di rivedere le nostre bellissime spiagge che abbiamo lasciato a malincuore l’anno scorso! Come prima tappa, seguendo il “programma” dell’anno scorso, giungiamo a Karon Beach; lì trascorriamo tutta la giornata, sorseggiando acqua di cocco e “arrostendoci” al primo sole della vacanza!! Il secondo giorno prevede la visita alla nostra spiaggia preferita, Ya-Nui Beach, dove Dan, un simpatico ragazzo thai, ci dà il benvenuto come l’anno scorso! Questa spiaggia per me diventa dolorosa e maledetta (per qualche secondo), in quanto nei giorni seguenti (sempre a Ya-Nui), il dito del mio piede viene inavvertitamente urtato da un masso che, guarda il caso, passeggiava lungo il bagnasciuga ! Scherzi a parte, mi sono rotta il dito del piede dx !!! (continua la sfiga!) Il terzo giorno ci rechiamo con cartina alla mano (anche se dopo si rilevò inutilie) a Paradise beach, è una spiaggia molto carina, un po’ impegnativo il tragitto soprattutto l’ultimo pezzo di strada, però ne vale la pena! Il quarto giorno, l’abbiamo dedicato alle Khai island! Una visita a queste isole è doverosa, bellissime ma purtroppo abbastanza affollate.

Il quinto giorno, sveglia di prima mattina (come sempre) e seduti sul nostro motorino, percorriamo diversi km in direzione Bangtao Beach! Io adoro questa spiaggia perché, per quanto grande è, c’è davvero pochissima gente, il mare è una tavola azzurra e c’è una pace e tranquillità che nelle spiagge a sud di Patong non abbiamo mai trovato! Il sesto giorno affittiamo una barchetta e partiamo con un gruppo di amici alla volta di Freedom Beach. Anche questa è una spiaggia che merita una visita, bellissima, Quello che sinceramente non capiamo è, chi sostiene che è fattibile arrivarci in motorino, in quanto non abbiamo visto strade che scendono verso la spiaggia; il tutto mi sembra un po’ impossibile quindi consigliamo sempre di non avventurarsi per una probabile strada poichè non ci sono varchi sulla spiaggia!!! Il settimo giorno finalmente, partiamo per 3 giorni bellissimi, intensi, faticosi, ma dopo aver visto il paradiso terrestre che offre le Similan,possiamo affermare che ne vale la pena: vale la pena dormire in tenda due giorni su un materassino alto si e no 2 cm , spaccandosi la schiena e morendo di caldo dentro tende umidissime; vale la pena affrontare una notte sotto il diluvio universale con gocce di due centimetri di diametro; vale la pena cercare di addormentarsi sentendo lo squittio dei topi che passeggiano intorno la tenda; vale la pena svegliarsi in piena notte dal casino insopportabile dei “graziosi pipistrellini di 50 cm”: vale la pena svegliarsi e vedere che sull’albero difianco alla tua tenda c’è un varano di notevoli proporzioni, vale la pena fare la fame per 3 giorni, nutrendosi solo con riso bollito, pollo con gli anacardi, brodetti vari, e pesce cotto alla griglia da dividere con altri 4 giapponesi! Tutto questo vale la pena subire e sopportare per vedere le bellezze che ti offrono queste isole; tutto questo vale la pena subire per potere essere quasi da sola, tu con altre 5 persone al massimo, sulla bellissima spiaggia-alloggio delle Similan, quando tutti i turisti giornalieri se ne ritornano a casa… Passano putroppo velocemente questi 3 giorni e così il decimo giorno siamo già sul nostro motorino in direzione Surin beach. Putroppo per quanto bella è questa spiaggia (come la sua vicina Laem Singh) dopo una sosta di massimo mezzorora, la escluderemo per tutta la durata della vacanza e per quelle future! Putroppo queste due spiagge, a nostro avviso, sono diventate turisticamente parlando di “proprietà italiana”, con neanche un centimetro di sabbia al sole poichè gli ombrelloni sono praticamente attaccati, e poi perché la nostra sosta di mezz’ora è dovuta ad una “invasione partenopea” non indifferente! Tale “invasione” (5/6 famiglie napoletane) sostava indisturbata e indifferente con tanto di cafonaggine sotto l’ombrellone da noi pagato, e in quel momento “incostudito”, poiché eravamo in acqua a sguazzare ! Al nostro ritorno, incuranti del fatto che due persone volessere riposare, asciugarsi e rilassarsi sopra i lettini, questa “invasione partenopea” ha continuato, calpestandoci borse e quasi sedendosi sopra ai nostri lettini! Neanche a Rimini si vedono cose del genere (e io abito a 500 mt dal mare, e sono 24 anni che vado regolarmente in spiaggia). La mezz’ora si conclude con ritiro di asciugamani ancora bagnati, ombrellone e lettini pagati per l’intera giornata e via di corsa verso un po’ di pace ! Sarà un’esperienza isolata, ma ci dispiace per quelle due meravigliose spiagge che stanno rovinando! Da Surin Beach, ritorniamo verso il sud, a Karon Beach, e precisametne nella parte più vicina a Patong, proprio sotto la collinetta!!! Il tempo sta passando così in fretta che siamo già giunti all’undicesimo giorno, e codì decidiamo di ritornare nella nostra spiaggia preferita: Ya-nui Beach! Quest’anno ho notato che la bassa merea in questa spiaggia si fa molto vedere! Strano l’anno scorso non mi era mai capitato! Dodicesimo giorno, saliamo in sella al nostro motorino in direzione Laem-Ka beach, nei pressi di Rawai; dopo un’oretta scarsa di permanenza, scegliamo di spostarci in un’altra spiaggia perché a Laem-ka beach c’era il mare davvero mosso ed era difficoltoso, fra le pietre e le varie barche ormeggiate, fare il bagno! Ritorniamo ancora una volta a Ya-nui, ed è definitivo: la batteziamo come nostra spiaggia preferita! L’ultimo giorno di spiaggia lo passiamo a Karon, come il primo giorno… ed è da quella lunghissima e bellissima spiaggia dalla sabbia “canterina” che diciamo arrivederci Thailandia… Consigli generali: – ristorante italiano da Mario a Patong (incrocio per Karon – Kata)…Si mangia bene e si spende un po’ di più rispetto ai canoni thai! Ricordatevi di chiedergli il miracoloso olio di cocco fatto da ragazze birmate che lavorano da lui…È una bomba per il sole…200 bath la bottiglietta (il contenitore è sigillato così potete portarlo in valigia senza pericolo che esca) – ristorante italiano Pasta Fresca a Patong (lungomare di Patong subito dopo il locale che espone una mega chitarra sulla dx)..Buona la pizza – ristorante thai conosciuto come quello dalle Lady o come quello con i “camerieri un po’ frù frù”, (come dicono alcuni) a Patong sul lungomare…Si mangia davvero bene e i prezzi sono veramente ridicoli…Purtroppo non ci sono più i due camerieri storici! (guardare recensioni ru ristoranti a Patong nella sezione appropriata, se ne parlava tempo fa!) – ristrorante italiano dalla Renata a Nay-Harn (prima dell’incrocio per andare a Ya-nui beach, rimane sulla dx, proprio di fronte a quella specie di laghetto) ottima cucina casalinga..Sono due signori di Ravenna..Ottimi gli strozzapreti con panna e speak, ottimo anche il pane fatto dal fornaio affianco! Cucina la moglie di lui!! – ristorante italiano la Capannina a Kata..Si mangia bene (anche se preferisco la pizza di Mario !) – ristorante australiano a Kata (venendo da Patong, al primo incrocio di kata girare a sx (direzione Boomerang Village), sempre dritto finchè trovate sulla dx la guesthouse Lucky, il ristorante è sotto!) – centro massaggi C&N Hotel…Davvero professionali e ottimi massaggi ai piedi e oil massage, tutto per 300 bath a massaggio! Le massaggiatrici sono signore simpaticissime! – colazione con cappuccino Lavazza e cornetti freschi dalla Giovanna! (credo venga chiamata così, la thai che ci lavora) a Patong in Nanai Road (venendo da karon, si percorre la Nanai Road e subito dopo il ristorante Sawadee, il bar rimane sulla dx.



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