Dona a Stoccolma
9 Febbraio: dopo una nottata non proprio riposante a causa, incredibilmente, del caldo e anche dei cuscini troppo bassi, mi alzo. Dopo un’abbondante colazione a base di latte e caffè, pane nero buonissimo, burro, marmellata, uno yogurt di una bontà inimmaginabile, e tanto altro, esco alla scoperta di Stoccolma. Però decido una piccola variazione al programma previsto: dato che la linea metro che va dall’hotel al centro prosegue fino ad arrivare ad una piccola città della costa, Nynasham, decido di arrivarci per vedere il mar Baltico e altri panorami della Svezia. Arrivo a Nynasham alle 11.00, dopo un’ora di viaggio attraverso la periferia di Stoccolma caratterizzata di volta in volta da grattaceli altissimi e piccoli villaggi con case tutte di legno; immancabili le foreste di pini e betulle e tante fattorie, nelle quali ogni tanto si vedono cavalli particolari con grosse zampe che curiosamente sono coperti da una sorta di cappotto! La cittadina è molto carina, è un piccolo porticciolo sul Baltico, la cui vista è però limitata dagli alberi. Faccio un rapido giro e risalgo sulla metro, stavolta in direzione centro. Durante il viaggio ho modo di notare le celeberrime donne svedesi, devo dire molto belle, gli uomini, al contrario, non mi sembrano memorabili. Arrivo a Stoccolma e mi inoltro in quella che è la città vecchia, Gamla Stan, il quartiere medioevale racchiuso in un isolotto. Le sue stradine pulite e curate sono davvero pittoresche con le case incredibilmente colorate, altissime e con un numero esagerato di finestre. L’atmosfera generale è quella di un libro di favole. Non ci sono moltissimi turisti in giro, è pur sempre Febbraio, e non fa nemmeno molto freddo, considerando che mi aspettavo una temperatura sotto zero e che invece ci sono otto gradi. Dopo la bella passeggiata nel centro comincio a avere un po’ di fame. Mi dirigo al ristorante Zum Franziskaner, consigliatissimo sulle guide, ma scopro con disappunto che è chiuso per ferie, mi metto quindi alla ricerca di un’alternativa. Dovo aver camminato per un po’ mi fermo al Drottnninggatan, in Drottnninggatan 67, vicino a Segels Torg. Mi sembra molto chic, mi fanno accomodare ad un tavolino con poltroncine davanti alla vetrata che da sulla strada, nella quale c’è un viavai di gente, turisti soprattutto. Studio il menù, con traduzione in inglese e decido di ordinare una combinazione di menù che prevede tra portate, tra le quali una a base di salmone, del quale vado pazza. Intanto mentre aspetto scrivo qualche cartolina. La prima portata è proprio un fagottino di salmone ripieno con gamberetti e mousse di formaggio, il tutto decorato con caviale (pochissimo per la verità) e una specie di erbetta che non conosco, il tutto comunque ottimo, vorrei che non finisse mai! La seconda portata è una bistecca adagiata su salsa di funghi, accompagnata da barbabietole rosse, cetriolini in agrodolce e patate al forno. Anche qui niente da dire. Per finire mousse di cioccolato con ribes. Devo dire che l’approccio alla cucina svedese è stato più che positivo! Dopo il lauto pranzo torno a Gamla Stan per completare la visita. Tappa successiva il Katarinahissen, l’ascensore panoramico dal quale si vede tutta Stoccolma illuminata a giorno! Da qui torno al centro a piedi facendo una lunga passeggiata sulla riva del quartiere Sodelmann, dalla quale gli scorci da fotografare sono infiniti. Prima di prendere la metro acquisto del latte e un muffin in un supermercato, quello che basta per una cena leggera in hotel. Dopo cena, sulla tv svedese danno il film La Ragazza con l’Orecchino di Perla, in inglese perchè qui non doppiano le versioni originali, con sottotitoli in svedese. Riesco comunque a seguirlo bene con il mio scarso inglese.
10 Febbraio: mi sveglio presto, devo fare la valigia. Alle 8.40, dopo la solita ottima colazione, sono alla stazione di Barkarby per andare al centro. Qui lascio il mio fedele trolley al comodo deposito bagagli automatico e parto alla scoperta dello Skansen, il parco-museo che si trova sull’isola Djurgarten. Comincio la visita dal borgo urbano, dove ci sono case e botteghe trasportate da tutte le zone della Svezia e nelle quali alcuni “personaggi” vivono e lavoro come si faceva alla fine del 1700. Continuo la visita attraverso le varie zone, tra quelle più belle l’accampamento Sami e lo zoo, nel quale si trovano animali nordici come la lince, le renne, l’orso bruno e le simpaticissime foche, che giocano nascondersi con i numerosissimi turisti presenti. Per pranzo torno al borgo urbano, dove al ristorante Stora Gungan (che significa la grande altalena), dove ci sono le cameriere con la cuffietta di cotone e la cassa è una di quelle a manovella, e dove ordino un sandwich al formaggio, un dolce alla cannella e le mitiche kotbullar, le polpettine svedesi che si mangiano anche all’IKEA, solo che queste sono davvero ottime, servite con cetriolini, patate bollite con tutta la buccia, pane e burro e l’immancabile salsa di mirtilli. A parte la bontà del cibo ho notato che è tutto freschissimo, soprattutto le verdure. Dopo pranzo faccio acquisti nella boutique dello Skanses e il giro del Djurgarten in autobus con tappa allo Junibachen, il museo dedicato ai bambini, incentrato in particolare sulle favole di Astrid Lindgren, la creatrice di Pippi Calzelunghe. Un posto in cui tutti tornano all’improvviso ad avere 10 anni! Ultima tappa della mia visita il Vasamuseet; in un primo tempo volevo evitarlo ma devo dire che valeva la pena visitarlo, a parte tutto l’allestimento e il film sulla storia di questo vascello maledetto, è proprio il vascello stesso a colpire per la sua grandiosità e per la ricchezza delle decorazioni. Alle 17.00, riprendo l’autobus per l’aeroporto, arriviamo alle 18.30. E’ molto presto quindi decido di fare un giro a Nykoping, la cittadina in cui ha sede l’aeroporto. Prendo un autobus e scendo al centro del paesotto, non c’è un’anima in giro! Io e altri 4 o 5 turisti che hanno avuto la mia stessa idea e che girano per le stradine della città con il loro trolley. Vorrei cenare in qualche posto ma gli unici ristoranti aperti sono cinesi o fastfood, quindi decido di tornare in aeroporto, e sono solo le otto di sera! Dovrò starci dodici lunghissime ore, trascorse a sgranocchiare panini e dolcetti, a spendere le ultime corone e a cercare di dormire un po’ sulle scomode sedie del bar. Finalmente arrivano le 5 del mattino per fare il checkin, dopodichè colazione e finalmente alle 7.00 l’imbarco e partenza. Sull’aereo non riesco a tenere gli occhi aperti, quindi a malincuore e rinunciando al panorama schiaccio un pisolino di un’oretta. Fino a Roma il tempo è bellissimo, faccio le ultime foto sulle Alpi e al momento dell’atterraggio alla città eterna. Il viaggio è finito, soddisfatta e piuttosto addormentata vado incontro a mio padre che è venuto a prendermi.
Consigli: , consigli e indicazioni per la visita di Stoccolma; http://www.Stoccolma.Com, prenotazioni online di alberghi con la carta sconti compresa nel prezzo dell’hotel; http://www.Welcomehotel.Se, consigliatissimo; http://www.Skavsta.Se/en, aeroporto di Skavsta dove arrivano i voli Ryanair; http://drottninggatan.Gastrogate.Com e ristorante e menù consigliato: MENY 2 – SEK 320 FÖRRÄTT: Lax- och räkbakelse på kavring toppad med löjrom Salmon and shrimp on dark rye bread topped with caviar VARMRÄTT: Grillad ryggbiff med karljohan murkelsås och stekta sockerärtor samt örtbakad potatis Grilled sirloin steak with karljohan mushroom sauce served with sweet peas and herbal cooked potatoes DESSERT: Chokladmousse bakelse med blåbärchutney Chocolate mousse cake with blueberry chutney