Olanda: terra di liberta’ e di regole
Giovedì 9 agosto 2007 Da Wavre, dove eravamo alloggiati in Belgio, abbiamo imboccato la E19 per Anversa, e verso mezzogiorno siamo entrati in Olanda. Non è segnalato il confine, c’è solo un cartello con il limite di velocità e un benvenuto in Olanda in lingua inglese. Le autostrade sono molto belle, l’asfalto di tipo drenante. Prima di Utrecht ci siamo fermati in un autogrill, dove abbiamo pranzato. Non l’avessimo mai fatto… Abbiamo preso due piatti di pasta fredda con aglio, prezzemolo, formaggio, peperoni verdi e rossi e salsina tipo pesto, un’insalata con cappuccio, uvetta, pera, pinoli e cipolla, un’insalata con carote, olive nere e piselli in agrodolce, della frutta a pezzi, un’acqua e una coca, per un totale di 23,90 €. I piatti erano quasi immangiabili! Mai assaggiato niente di più tremendo! Avevamo prenotato al Tulip Inn di AMERSFOORT (www.Tulipinnamersfoort.Nl), dove siamo arrivati nel primo pomeriggio. Alla reception ci siamo registrati e abbiamo pagato subito (300,00 € per cinque notti, senza colazione). L’albergo era molto bello e immerso nel verde. La nostra stanza era molto grande, arredata con mobili moderni, e provvista di balcone. Visto che era ancora presto, abbiamo deciso di andare a visitare subito il “Paleis Het Loo” ad APELDOORN. Una curiosità: prima di arrivare a destinazione, siamo arrivati ad un passaggio a livello, che si è chiuso, dopo 20 secondi è passato il treno, e si è riaperto subito. Qualcuno ha mai visto nulla del genere in Italia??? Il parcheggio costava 3,00 €, l’entrata 9,00 €. Il palazzo era abbastanza carino, ancora ben arredato. Alle 16.45 volevamo visitare i giardini, ma siccome il complesso chiudeva alle 17.00, era già tutto sprangato! Gli olandesi sono molto gentili e sorridenti, ma quando si tratta di chiudere non si ritarda un minuto! Il parco all’esterno chiudeva invece alle 18.00. Ci siamo poi spostati a UTRECHT, dove l’unica cosa veramente interessante è la Domtoren, che con i suoi 112 metri d’altezza è la torre più alta d’Olanda. Abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio “Springweg”, a 2,50 € l’ora. Abbiamo fatto un giro nelle vie pedonali del centro, quando abbiamo percepito il bisogno di andare in bagno… Però non c’era ombra di bagni pubblici… Così siamo entrati in un piccolo bar con il kebab, abbiamo ordinato delle patatine fritte e una coca (3,20 €), e ci siamo potuti liberare… In centro ci sono alcuni coffee-shop e tanta gente “alternativa”. La città, tipicamente universitaria, non possiede una vocazione turistica: i ristoranti sono rarissimi, ci sono soprattutto locali per giovani. Abbiamo quindi mangiato in un self-service al primo piano di un Centro Commerciale. Abbiamo preso due croque monsieur, due pezzi di pizza, due acque minerali, spendendo 11,40 €. Infine ritorno in hotel.
Venerdì 10 agosto 2007 Sveglia ore 7.00, partenza ore 8.00, direzione ALKMAAR. Per strada abbiamo fatto gasolio, a soli 1,01 €/litro. Abbiamo parcheggiato al Singel Garage, vicinissimo al centro. Consigliamo di arrivare presto, perché altrimenti bisogna parcheggiare lontanissimo. Infatti di prima mattina c’era un’autentica folla di gente. Anche perché era il giorno del famoso e molto folkloristico mercato del formaggio, che si svolge sulla piazza principale del paese. Dopo un giretto per le viette del centro, siamo andati a riprendere l’auto.
Sulla strada per BERGEN notiamo come in Olanda anche le strade più strette siano sempre e comunque fornite di pista ciclabile! Notiamo inoltre le numerose abitazioni con il tetto ricoperto da uno strato di paglia pressata. A CAMPERDUIN, dove ci siamo fermati (3,00 € il parcheggio per tutto il giorno), si può accedere alla spiaggia e vedere bene la diga di sabbia che separa il mare dalla terra. Assolutamente da non perdere! Abbiamo poi proseguito verso PETTEN, dove ci siamo fermati al Café Ristorante “De Jonges”. Abbiamo preso due piatti con hamburger, patate fritte e insalata mista, due omelette al formaggio e pomodoro con verdure e pane, due acque minerali, per un totale di 26,80 €. Assolutamente sazi per quanto avevamo mangiato, ci siamo diretti verso Den Helder e poi per la AFSLUITDIJK, una diga lunga 25 km che taglia letteralmente in due il mare. Circa a metà c’è un parcheggio e un ponte che dà la possibilità di andare dall’altra parte. C’è anche un self-service e un piccolo negozio di souvenirs. Passando per Leeuwarden, siamo poi arrivati fino a HOLWERD, o meglio, il punto dove attracca il traghetto per l’isola Ameland. Siamo poi scesi fino a GIETHOORN, dove abbiamo parcheggiato gratis. Abbiamo fatto un giretto per le bellissime viette e ponticelli. Essendo tardo pomeriggio, non c’era assolutamente nessuno per strada, erano tutti rintanati nelle loro casette… Si possono anche affittare delle barchette a motore.
Infine ci siamo diretti verso il nostro albergo, con l’intenzione di mangiare in autogrill. In quello di Nunspeet alle 21.00 era già tutto chiuso, e non si poteva mangiare più nulla! Allora abbiamo proseguito, e per fortuna abbiamo visto, fuori dall’autostrada, un Mc Donald’s e un “Pizza & Pasta”. Abbiamo optato per il secondo, dove con 18,50 € abbiamo preso un piatto di spaghetti, una focaccia con gorgonzola, rucola, pomodoro e noci, un litro d’acqua gasata. Sinceramente era tutto molto buono! Con il conto ci hanno portato delle caramelle… Era forse un “invito” alla mancia? Nel dubbio, abbiamo lasciato qualcosa. Poi rientro in hotel.
Sabato 11 agosto 2007 Sveglia alle 7.00, partenza ore 8.30. Siamo passati da Utrecht per vedere da fuori il castello “De Haar” (aperto 11.00-16.00), molto suggestivo.
Ci siamo poi diretti ai mulini di KINDERDIJK. Trecento metri prima dell’ingresso c’è un grande parcheggio gratis, mentre proprio davanti c’è n’è uno più piccolo (4,50 € per due ore). Abbiamo preso il battello (3,00 € a persona, durata ½ ora) che percorre il canale contornato da 19 mulini settecenteschi, davvero bellissimi! Il mulino n° 2 si può visitare pagando 3,00 €. All’interno ci sono ancora i lettini, la cucinetta, e si può vedere dall’interno il meccanismo del mulino. Abbiamo mangiato al bar-ristorante posto all’ingresso. Presi due plumcake olandesi al prosciutto e formaggio, un panino con prosciutto e formaggio, patatine fritte (nel cono!) e due bicchieri d’acqua per un totale di 22,00 €. Un’ora e un quarto di strada e siamo arrivati a ZAANSE SCHANS, dove c’è un piccolo villaggio ricostruito del ‘700. Si paga il parcheggio (6,50 € per tutto il giorno), ma la visita è gratis. Il villaggio è molto bello, ci sono anche dei mulini visitabili con 2,50 €. Il villaggio è costituito da negozietti di vario tipo, deliziosi ponticelli e casette private. Con 6,00 € si può fare un giro di 45 minuti a bordo di un battello lungo un canale che costeggia il villaggio. Ci siamo fermati al ristorante “De Hoop op”, del 1717, dove abbiamo ordinato due succhi di frutta (fatti al momento) a 3,00 € l’uno. C’era un costante odore di formaggio che permeava l’aria! Alle 16.30 i camerieri hanno cominciato a raccogliere tavoli e sedie, in modo che non si sedesse più nessuno, visto che alle 17.00 dovevano chiudere! Per la precisione: il villaggio rimane aperto, chiudono tutti i negozi e i locali. Passando per BROEK IN WATERLAND, siamo poi andati a VOLENDAM. Parcheggio gratuito a due passi dal centro. Bel paesino caratteristico con un molo pieno di barche, anche antiche. Nel negozio ufficiale dell’Ajax abbiamo preso un po’ di gadgets. Il proprietario è stato molto gentile, ci ha regalato due portachiavi in porcellana! Il paese, pieno di locali e ristoranti, è molto frequentato dai turisti, ma anche dagli olandesi, soprattutto giovani.
Per anticipare la ressa, siamo andati al “De lunch haven restaurant” che non erano ancora le 19.00! Ordinati un piatto con hamburger, patatine e insalata, e un piatto con calamari, patatine e insalata, due acque minerali da 0,25 €, per un totale di 18,10 €. Siamo infine andati a MARKEN, dove alla sera il parcheggio è gratuito (di giorno forse si paga). Attraverso le viette di questo bellissimo paesino, siamo arrivati fin sul molo, dal quale abbiamo goduto uno splendido tramonto! Rientro in hotel verso le 22.30.
Nota: i luoghi di interesse sono indicati solo nelle immediate vicinanze, come anche le indicazioni per le città e le autostrade all’interno delle città stesse. Senza navigatore qualche volta sarebbe stata dura…
Domenica 12 agosto 2007 Sveglia ore 7.00, partenza ore 8.00, direzione AMSTERDAM. Abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio “Transferium” (P+R) in Zuidoost, proprio sotto l’Amsterdam Arena. Si pagano 5,50 € per tutto il giorno, purché si utilizzino i mezzi pubblici (la biglietteria vengono dati fino a 2 biglietti a/r per la metro, poi quando si ritorna indietro li si presenta timbrati). Altrimenti si paga la tariffa oraria. Appena fuori dal parcheggio c’è la stazione della metropolitana, dove abbiamo preso la numero 54 per la stazione centrale. Appena fuori c’è un immenso parcheggio per le biciclette, roba da non crederci… Poi tram 13 (o 17) per la casa di Anna Frank (al n° 263 di Prinsengracht). C’era una fila lunghissima, ma ce la siamo cavata prima di quanto pensassimo. Dentro si possono portare solo degli zaini piccoli, purché messi davanti. L’ingresso costa 7,50 € a persona, opuscolo in italiano. L’alloggio è ora un museo, in cui si ha la possibilità di rivivere in prima persona ciò che è avvenuto in quel luogo. Le stanze sono state mantenute nel loro stato originario. Sono prive di mobilio perché furono sgomberate dopo l’arresto. Sono esposti oggetti originali dei “clandestini”, fotografie e documenti. Vi si trova pure il primo diario originale di Anna Frank, davvero molto toccante… Spuntino al bar della casa: presi un muffin, una ciambella e due spremute per 8,20 €. Abbiamo ripreso il tram fino alla stazione e poi la metro per lo stadio, che abbiamo visitato con il turno delle 13.30. La visita guidata, della durata di un’ora, costa 9,00 € a testa. Prima di entrare, breve puntatina allo shop e al museo. Con il tour si visita lo stadio, ma non gli spogliatoi. Poi via sul terreno di gioco, dove c’è un fotografo che, a richiesta, ti scatta una foto-cartolina (4,00 €). All’uscita c’è una macchinetta che, con un euro, schiaccia una moneta da 5 centesimi e gli stampa sopra lo stadio. In un chiosco appena fuori dallo stadio, abbiamo preso due panini e un’acqua minerale, spendendo 8,80 €. Tornati alla stazione con la metro, abbiamo imboccato la Damrak. Proprio all’inizio c’è il Sex Museum, che abbiamo visitato spendendo 3,00 €. Arrivati alla Dam, affollata di gente, abbiamo visto gli Hare Krisna che, per poco più di 1,00 €, distribuivano del cibo (non sappiamo bene di che natura…) prelevandolo da dei bidoni di plastica e mettendolo su piatti di cartone. Noi abbiamo preferito rinunciare… Stavamo percorrendo la Nieuwendik, via pedonale piena di negozi e coffee shop, quando improvvisamente si è messo a diluviare… Giro sulla Spuistraat, che doveva essere una via gay, visto che c’erano molti locali “dedicati”, e breve visita al Centro Commerciale “Magna Plaza” sulla Nieuwezijds Voorburgwal. Ritorno in stazione lungo la Damrak, poi metro per lo stadio. Ripresa l’auto, siamo tornati al Pizza & Pasta “Bellini’s”, appena fuori dall’autostrada a Harderwijk. Ordinati spaghetti alla carbonara, pizza 4 formaggi e una S. Pellegrino, per un totale di 24,25 €. Nota: in Olanda non c’è una cucina propria, ma un insieme di cucine di altri paesi. La pasta si trova solo condita alla bolognese e alla carbonara.
Lunedì 13 agosto 2007 Sveglia ore 7.30, partenza ore 9.00. Prima di andare ad Amsterdam, abbiamo un po’ girato la città di Amersfoort alla ricerca di un supermercato, ma è stato difficilissimo! L’abbiamo trovato solo vedendo una signora per strada con la borsa della spesa! Ad AMSTERDAM abbiamo lasciato l’auto nel solito parcheggio “Transferium”, poi metro fino alla stazione. Abbiamo quindi preso il tram 24 e siamo andati alla fabbrica Heineken. All’entrata si pagano 11,00 € per la visita, e ti vengono dati 3 gettoni, validi per 3 consumazioni (birra ma anche bibite), e un gettone per un regalo che si ritira all’uscita (una bottiglietta di alluminio che si apre a metà, con dentro un cavatappi griffato Heineken, davvero molto carino). All’inizio si vede tutto il procedimento di fabbricazione della birra. E’ molto divertente, ci sono anche filmati dinamici, tra cui quello della bottiglietta che compie il percorso dalla fabbrica al bevitore finale. Ci sono vari giochi interattivi e anche la possibilità di spedire foto e video via email. C’è anche una specie di “set cinematografico”, dove si può fare un video con la propria immagine dentro uno sfondo, a bordo di una barchetta olandese sulla quale si balla a ritmo di musica! Per chi vede da fuori è una cosa esilarante! Tram fino alla Damrak. Abbiamo pranzato al ristorante “Napoli”, dove per degli spaghetti al tonno, delle penne all’arrabbiata, un’insalata mista e due acque minerali, abbiamo speso 32,00 €. Per comprare dei francobolli siamo dovuti andare fino all’ufficio postale in Raadhuisstraat, vicino alla Dam (popolata da numerosi artisti di strada). Transitando sulla Spuitstraat abbiamo visto le prime “vetrine”. Vicino alla stazione abbiamo preso il battello “Lovers”, che in un’ora fa il giro dei principali canali della città. Assolutamente da vedere le tipiche case sull’acqua e la casa più stretta del mondo! Costa 9,00 € a persona, ma secondo noi ne vale la pena. Poi siamo andati nel quartiere a luci rosse, dove nel tardo pomeriggio c’erano già diverse ragazze in “vetrina”, oltre a numerosi coffee shop. Cena al Mc Donald’s in Nieuwendijk, dietro la Damrak. Presi due panini, patatine fritte, crocchette di pollo, insalata, acqua e coca, per un totale di 16,05 €. Probabilmente si tratta del Mc Donald’s più sporco d’Europa: pavimento appicicaticcio, sporcizia dappertutto, bibite rovesciate a terra, sacchi di immondizia davanti ai bagni, divanetti rotti! Ultimo giretto nel “Red Light District” (che nel frattempo si era notevolmente animato…), e poi rientro in hotel.
Martedì 14 agosto 2007 Sveglia ore 8.00, partenza ore 9.30, destinazione Danimarca (vedi racconto “Danimarca, ovvero il furto legalizzato”). Prima di uscire da Amersfoort, un episodio curioso: una signora (che evidentemente ci ha visto procedere un po’ troppo spediti) ha affiancato la nostra auto e a gesti ci ha consigliato di andare piano perché, sopra i semafori, c’erano delle postazioni autovelox. Per vedere anche le foto del viaggio, potete consultare il nostro sito www.Laycla.It.