L’India tanto sognata
L’itinerario è stato il classico tour del Rajasthan con l’aggiunta di Agra ,Orchha, Khajuraho ,la terribile e sacra Varanasi che fa pensare a un girone dell’inferno dantesco ed infine Delhi.
L’estrema povertà purtroppo è subito evidente anche se la volontà da parte delle istituzioni di nasconderne gli effetti più sconvolgenti raggiunge l’effetto voluto fino quando,per esempio, si vede della biancheria stesa sulla rete di uno spartitraffico e gli occhi incontrano sul marciapiede accanto la sagoma di cartone di quella che per qualcuno è la casa…Ma purtroppo queste cose le abbiamo già lette tante,troppe volte sui racconti di viaggio di molti luoghi del mondo, quello che invece non è possibile leggere ma che si può vedere solo di persona sono gli occhi della gente che incontri pieni di angoscia perchè senza speranza per sè ed i propri figli o le voci dei bambini che ti chiedono del pane perchè hanno fame. Ci si sente privilegiati per essere nati in un posto dove il vivere non è una battaglia quotidiana e contemporaneamente si vorrebbe rimanere lì per poter dare una goccia di aiuto nell’oceano senza fine di quella miseria. Le donne indiane rimarranno sempre un ricordo emergente da questo viaggio: donne giovani,vecchie,belle,brutte,più ricche o povere ma ugualmente splendide nei loro sari dai colori sgargianti drappeggiati con la massima eleganza sui loro corpi e sempre il ricordo andrà alla signora incrociata al forte di Amber con una mostruosa cicatrice che le devastava l’addome causata da una tremenda ustione magari non accidentale…
ma donne tutte ugualmente pronte al sorriso e al dialogo.
Il Rajastan con le sue Haveli, splendide case dei ricchi mercanti che costruivano un’abitazione più bella dell’altra per dimostrare il successo ottenuto, i suoi forti e i palazzi dei maharaja è veramente uno dei posti più belli ed affascinanti che abbiamo visto nei nostri viaggi.Se poi, come a noi, vi capiterà di assistere ad uno splendido matrimonio sarà un’esperienza unica. Gli alberghi,solitamente residenze dei mararaja che ancora ne abitano alcune ali sono veramente sontuosi e i numerosi forti delle città principali testimoniano l’opulento tenore di vita dei Rajput che ci vivevano e l’eccezionale maestria degli artisti che li hanno costruiti.
Numerosi i templi jainisti ed hindu che si visitano, tutti sempre pieni di fedeli che portano offerte e pregano i loro dei preferiti con una devozione che commuove. Unica l’atmosfera della candida Puskar,centro di pellegrinaggio hindu:ha un numero infinito di templi nei quali durante tutta la giornata si recitano le preghiere il cui suono fa da sfondo alla vita della città.
Non particolarmente bello invece in deserto attorno a Bikaner sopratutto per chi già conosce i paesaggi marocchini o tunisini veramente spettacolari.
Impossibile da descrivere il Taj Mahal,il monumento all’amore forse più famoso al mondo che fa pensare per la leggerezza e la preziosità delle sue decorazioni ad un candido merletto.
Unica Orchha per essere forse il posto più vero, veramente un luogo magico, un piccolissimo paese sulle rive di un fiume dove la vita trascorre da sempre immutata.
Particolari per i soggetti erotici delle sue decorazioni i templi di Khajuraho rimasti sepolti nella giungla fino alla metà del 1800.
Che dire di Varanasi la città santa per eccellenza consacrata al dio Shiva dove tutti gli hindu vorrebbero poter venire a morire e dove ardono ventiquattro ore al giorno le pire dei defunti? Varanasi è insieme terribile e magica. Terribile perchè la morte è palpabile ovunque, nelle preghiere che ininterrottamente si levano dalle scalinate che scendono verso il sacro fiume Gange, nelle meditazioni delle schiere di pellegrini che affollano i ghat, nei corpi degli ammalati che affollano la città e magica perchè comunque la speranza della morte in questa città santa garantisce la salvezza per cui è l’ambita ultima tappa dei viaggi di asceti e devoti che affollano le rive del fiume e che con i loro riti creano un’atmosfera veramente indescrivibile.
La capitale Delhi l’abbiamo vista purtroppo un pò di corsa ma ci ha comunque lasciato un’impressione positiva perchè molto verde, con belle costruzioni dell’architetto Lutyens,il fantastico mercato di Chandni Chowk e un traffico indicibile…Speriamo di aver l’opportunità di rivederla meglio.
Se potete scegliete l’India come meta di un vostro viaggio ma fatelo con la consapevolezza che non sarà un viaggio divertente, riposante o facile; sarà un viaggio che vi farà pensare alla vita, alla morte e ai tanti privilegi che abbiamo e che non sappiamo nemmeno più di avere,sarà un’esperienza unica che vi cambierà dentro e forse vi migliorerà un pò .Buon viaggio