Messico: Claro que si mi amor
Anche quest’anno decidiamo di affrontare un altro bel viaggio in compagnia, io, mio marito ( Marco) la Blond ( mitica compagna di avventure) e new entry Michela: destinazione Messico. Ci prepariamo al viaggio leggendo lettere, documentandoci su internet e soprattutto acquistando la nostra guida fidata Routard. Bene siamo pronti è il 14 di Febbraio 2004, ci anticipano (stranamente) il volo anziché alle diciotto alle 14, così decidiamo di prendere il nostro trenino che ci porta a Milano centrale e da lì navetta per l’aeroporto terminal 2, al nostro arrivo ci attende la prima sorpresa … Ritardo dell’aereo… (panico!!!) Partenza prevista per le tre di notte, ci scaldiamo subito ma non c’è niente da fare il nostro aereo Lauda è fermo a Vienna per un guasto al motore… Ci portono all’Hilton di Milano ci danno la sveglia per le 2.45 ( a conti fatti impossibile partire alle 3) arrivo in aeroporto e ci fanno aspettare fino alle 6.30, l’agitazione è alta, siamo veramente tutti neri un giorno in Messico saltato… finalmente partiamo ci aspettano molte ore d’aereo e uno scalo a Punta Cana ( non doveva essere un diretto????) pazienza il Messico è vicino. Arrivati a Cancun riusciamo a passare tranquillamente i controlli per tutti e quattro semaforo verde che ci da il via per passare senza aprire le valigie. Ci informiamo subito per un volo interno a Tuxtla Guiterez ma è troppo caro per il nostro budget ( un po’ routard) nonostante la somma rimborsata dalla Lauda non ci è possibile prendere il volo interno ( 220 / 230 dollari) che fare a questo punto decidiamo di andare in albergo (l’unico prenotato dall’Italia) El Colonial, sulla Tulipanes una trasversale dell’avenida Tulum (320$Me per 4), ci porta un taxi, siamo stanchi e affamati, non trattiamo neanche il caro prezzo vuole 40 $US per portarci a destinazione, ma quando arriviamo l’albergo è carino, ancora per una volta la nostra guida non ci ha tradito, appoggiamo i bagagli in camera i letti sono comodi c’è un bel patio interno insomma ci piace proprio, a differenza di ciò che avevamo letto della tanto americana Cancun, a noi è piaciuto ma devo dire che abbiamo girato molto alla larga dalla zona Hotelera, ci facciamo uno spuntino alle Palapa in un chioschetto con un taco con carne de res e coca cola, telefoniamo a casa acquistando una scheda della ladatel da 100 $ Me, alla sera mangiamo presto siamo ancora un pò frastornati dal viaggio e forse anche dal fuso. La scelta del ristorante è veloce proprio di fianco al nostro albergo, abbiamo voglia di carne ( mega bistecca di carne de res con qualche pomodoro e 2 enchiladas de queso e frijoles negro … divino!!!) il totale speso 443,34 $Me per 4. A pancia piena non ci sta nemmeno il giretto per smaltire la cena, io la Blond e Michi andiamo a letto. Marco è sempre in forma lui decide di fare un giretto per Cancun.
LUNEDI’ 16/02/2004 Alle 5.15 del mattino io sono già sveglia mi rilasso un po’ nei divani fuori in corridoio gli altri continuano a dormire, ma ben presto si svegliano tutti e io e Marco decidiamo di dare un’occhiata a Cancun alle 6.15 usciamo, c’è già gente in giro tutti messicani i turisti sono rinchiusi nei loro bei hotel all inclusive nella zona hotelera, ci prendiamo subito un jugo de naranja e giriamo un po’, guardiamo dove poter andare a fare colazione e soprattutto cerchiamo qualche agenzia per il noleggio dell’auto, visto il giorno di ritardo non ci sentiamo di metterci su un pullman e affrontare dalle 16 alle 18 ore di viaggio, recuperate le amiche facciamo colazione e ci informiamo per la macchina, dopo aver confrontato qualche prezzo ci ispira l’agenzia, con un simpatico messico che ci propone una bella Chevrolet bianca a prezzo di 41 $US al giorno per 4, decidiamo di tenerla fino alla domenica successiva. Siamo troppo contenti andiamo in banca (Bancomer) per cambiare qualche dollaro, risistemiamo i bagagli e arrivo il chico direttamente in albergo con il nostro bolide. Sbrighiamo le pratiche canoniche del noleggio, controllo patente ( fortunatamente che Marco non l’ha dimenticata!!!!) partenza… Il tempo non promette un gran sole così decidiamo di arrivare in più vicino possibile a Palenque ma ancora non sappiamo le condizioni delle strade il traffico e le distanze. Le strade sono in buone condizioni, all’arrivo di ogni centro abitato (pueblo) ci sono i mitici topes ( dossi che ci terranno sempre più compagnia) decidiamo però di fare l’autopista quota ( a pagamento i caselli sono posizionati … dunque dovrei forse tornarci perché dopo aver percorso all’incirca 2200 km in sei giorni non l’abbiamo capito) la strada è scorrevole non ci sono particolari pericoli i KM da fare sono tanti. Posti di blocco alla frontiera tra Quintana Roo e Yucatan, i militari ci fermano e controllano i bagagli e li risistemano nel bagagliaio avevano la faccia da buoni l’unica cosa che li incuriosiva era una mega borsa posta sul sedile davanti così abbiamo spiegato che erano medicinali da portare a Sergio Castro per i bambini del Chiapas tutti contenti ci lasciano andare.
Come prima tappa decidiamo Campeche si affaccia sul golfo del Messico ( un po’ nerino ma tutto sommato non ci dispiace ) anche qui alloggiamo al Colonial meno bello che a Cancun ma i letti sono bei duri e comodi, le stanze per questa notte sono separate non c’era un habitacion por 4. La stanchezza ci assale e ci tiene compagnia per qualche giorno, ma la fame non molla, nostra preoccupazione principale … “Dai Michi guarda sulla guida dove si può andare a cena????” Decidiamo per il Margenzo Calle 8, un bel posticino il servizio è svelto io e la Michi prendiamo il Pan de cazon ( tortillas con piccoli pezzi di pescecane sembrava tonno buono ma riempie troppo) per la Blond pollo fritto ( ti ricorda Cuba è Blond???) per Marco queso relleno spendiamo 290$Me per tutti compresa di propina ( mancia … se non la lasci se la tengono…) Ritorniamo anche questa sera in albergo a dormire.
MARTEDI’ 17/02/2004 I primi a svegliarci siamo io e Marco doccia e via un’altra bella mangiata un bel desayuno casero alla Parroquia, (composto da due uova strapazzate con jamon pane tostato fagioli neri e succo d’arancia caffè con leche e frutta) le ragazze ci raggiungono e anche per loro lo stesso desayuno. Le strade si dividono, per noi ragazze giretto per vedere finalmente un po’ di Messico e Marco in giro per fare tranquillamente le sue foto. Giretto intorno allo zocalo e alla cattedrale e poi passeggiata sul malecon, anche oggi il tempo non è bellissimo, l’aria è fresca e promette pioggia, telefonata a casa, arriva purtroppo la triste notizie… della nostra amica Silvia ( manca all’appello in Messico per problemi familiari) le siamo comunque molto vicino ci manca tanto, cerchiamo una chiesetta per fare un piccola preghiera per lei, un modo per dirle che ci dispiace … Il nostro viaggio continua sicuri che il prossimo anno ci sarà anche lei !!!! Partenza per Palenque in tarda mattinata ( non indico orari siamo in ferie non abbiamo orologi!) La strada da percorrere è lunga così decidiamo di fermarci ad Escacega a mangiare un hamberghesa (doppia per me) in una baracchetta poco pulita… ma buona. Facciamo benzina poco più avanti ( un consiglio letto dalle lettere pubblicate … appena puoi fermati! ) di benzinai ce ne sono tanti ma le distanze sono veramente lunghe conviene sempre avere il pieno. Ormai è pomeriggio inoltrato quando arriviamo a Palenque città, cerchiamo l’albergo Misol-ha in avenida Juarez ( unica via animata di Palenque) spioviggina e l’aria è freddina, quando lo troviamo ci dice che è senza acqua calda a causa di un guasto… non è possibile la Blond si deve lavare la banana ( mitica frangia riccia che non ne vuole sapere di stare in ordine quando è in ferie) andiamo poco più avanti alla fine della via proprio davanti allo zocalo, il Chan-Kah Calle Independencia, l’hotel è veramente carino e viene definito dalla guida tra gli chic, ci trattiamo bene… Palenque di giorno è viva piena di colori e gente ma appena cala la notte … dove siete messicani??? No hay problema… dopo la solita doccia si mangia.. Al Restaurante Maya Calle Inependencia angolo avenida Hidalgo, è molto semplice arrivarci da dove siamo noi, basta uscire dall’albergo girare a sinistra e entrare nella prima porta … eccoci il ristorante è nostro, a parte le tovaglie un po’ macchiate, e poi capiamo il perché,si sta bene e il cibo è buono, all’inizio di ogni portato portano qualche taco con salsina piccante, composta da piccoli pezzi di pomodoro, cipolla una specie di prezzemolo e chili, senza piatto.. È qui che si spiega la tovaglia piana di macchie, mangiamo anche qui una bella bisteccona de res con papas per me e la Michi, la Blond e Marco pollo un po’ vecchiotto… alla fine abbiamo voglia di un bel caffè ( magari espresso? In Messico…) è da lì che il giovane cameriere si innamora della Blond, tutta curve e frangia, e alla richiesta di un bel caffè espresso lui risponde : claro que si mi amor… ( mitica frase che ci accompagnerà per tutto il viaggio) ma di espresso aveva ben poco, dopo averlo versato dalla macchina espresso alla lampada di Aladino ci riempie una bella tazzona ( dalle dimensioni più piccole che dalle altre parti, ma non sicuramente da espresso!) Questa sera non abbiamo sonno… giretto allo zocalo per vedere qualche bancarella un giro per la Juarez a bere qualche cosa in un bar, ma non c’è nessuno in giro la città è vuota così decidiamo di tornare anche perché la pioggia non ti permette di stare in giro, nel nostro bell’albergo Chic!!! MERCOLEDI’ 18/02/2004 Alle 7 la sveglia doccia e mega colazione, partenza per il sito di Palenque ( dista solo qualche km ) parcheggiamo la nostra macchinina, ed entriamo, il sito è meraviglioso la foresta è indimenticabile … Di archeologia ne sappiamo poco ma leggiamo la nostra guida e ci addentriamo nella foresta, ma prima scaliamo gli immensi gradini … Bè per un pezzo del palazzo ci sono riuscita nonostante le vertigini… Ma è l’unico che ho fatto… gli altri hanno visitato tutto, la foresta rimane la mia preferita le scimmiette sugli alberi che giocano non si sentono urlare ma le vediamo, il percorso ci porta fino ad una cascata ci fermiamo per un po’ lì e poi arriviamo all’uscita. Da lì non riconosciamo il posto da dove eravamo entrati così ci informiamo e ci dicono che ci sono dei colectivi che portano all’ingresso oppure se vogliamo possiamo farlo a piedi ci sono solo 1,5 km, bene perché spendere 1$me a testa per il colectivo, non c’è il sole (umidità si!!!) siamo forti e sani e mangiamo come maiali andiamo a piedi tutta in salita e intanto arriva anche il sole… proprio adesso???? Recuperiamo i bagagli e ignari di ciò che ci aspetta partiamo per S.Cristobal de las Casas, la strada ci avevano avvisati, ma sicuro che non ci aspettavamo di stancarci così tanto, il viaggio ( 210 Km) dura circa 5 ore e 30, il tempo passando per le montagne è sempre più brutto e qui c’è proprio freddo, facciamo 2 soste siamo stanchissimi e abbiamo il vomito di topes!!! Ma appena vediamo S. Cristobal sempre che tutto il percorso sia durato meno, anche qui la scelta dell’albergo è definita dalla guida Chic la Posada S. Cristobal in avenida Insurgentes, a 380$Me per una habitacion por 4, l’albergo più carino di tutta la vacanza, tutto in legno con un bel patio interno con piante verdi e una fontanella, il pavimento scricciola un po’, ma ci piace da morire. Ormani è ora di cena abbiamo fame decidiamo di andare alla Parrilla, vediamo ben poco di S. Cristobal per questa sera, l’importante per noi era mangiare una bella Parrilla de carne mista con papas al forno… Una mangiata… Ma la cosa più bella di questo ristorantino era il camino acceso ( siamo a 2100 m. S.L.M. ) giornata veramente fredda, nel ritorno all’albergo la Blond ci dice che deve fermare a salutare o meglio a portare i saluti a Roberto da una sua collega di lavoro, è proprio vicino alla Parilla sulla strada del ritorno in albergo, è qui che conosciamo Dona Rosita, una bella messicana tutta vestita in lana che si fa un mondo di risate e noi con lei… Chiediamo di Roberto… e lei con faccia sospetta dice … Roberto… Roberto quien mi hijo??? Che è in Nuova Zelanda??? e la Blond le chiede “Ma non era qui 15 giorni fa con un’amica italiana????” “No puede ser… pero està un Roberto que vive al frente de mi posada que se llama Roberto, asi dice el, que està casado con una messicana…Ah ah ah!!!” Ma è un equivoco totale Roberto suo figlio si trova in Nuova Zelanda e c’è un altro che si fa chiamare Roberto ma che lei non sa se si chiama realmente Roberto che ha una posada di fronte a lei, ma lui è sposato con una messicana è impossibile che abbia un’amica amica.. Italiana.. Un pettegolezzo incredibile, tanto gentile e incuriosita da questa faccenda chiama il figlio Alvaro il quale parla italiano e le passa la Blond che gli spiega tutta la faccenda, ci da appuntamento dopo di 10 minuti a la Plaza de la Catedral, almeno ci conosciamo, ci dispiace lasciare questa simpatica signora ma la salutiamo e poco dopo conosciamo il figlio, anche lui molto carico e simpatico. Torniamo in albergo questa sera abbiamo nel patio i suonatori di marimba che ci cullano e ci fanno addormentare.
GIOVEDI’ 19/02/2004 Colazione al Kiosco de lo Zocalo e poi finalmente un bel giro, decidiamo di andare al mercato di frutta e verdura un’ondata di colori, gente, profumi qui acquistiamo peperoncini e frijoles negro, poi il tanto atteso mercato dell’artigianato e qui iniziano i nostri acquisti pazzi … ci perdiamo quasi subito Marco per conto suo, io anche, Blond e Michi insieme, noi tre acquistiamo un sacco di cose, tovaglietti per la casa trottola braccialetti strumento della pioggia fasce sciarpine… Di tutto!!! Recupero Marco conosciamo Iuk un pazzo messicano che ci fa da guida alla nostra visita a San Juan Chamula, prendiamo un colectivo ci vogliono circa 15 minuti per arrivare alla Chiesa di San Juan, nel colectivo con noi conosciamo 2 ragazze di Reggio Emilia, anche loro pensavano di trovare un Messico più caldo ma San Cristobal piace molto anche a loro, arrivati a destinazione Iuk ci porta a bere il Posh ( un grappa ) prima di entrare in Chiesa, non si possono fare foto e si paga un’entrata all’ufficio del turismo posto fuori dalla chiesa, quando entriamo dentro l’atmosfera è molto strana Iuk ci spiega il perché ci sono persone che pregano i loro morti, per i loro bambini bisognosi, vengono da lontano ci mettono circa 5 giorni per arrivare e si fermano 10 giorni a pregare ci sono donne uomini e bambini, anche galline e galli, un uomo che piange… il pavimento ricoperto di aghi pino… a tutti e 4 rimane qualcosa dentro di strano ci colpisce molto e descriverlo diventa difficile per cui il nostro consiglio è di andarci. La nostra gita finisce con la visita al museo ( una baracca con dentro costumi tipici di San Juan Chamula ed alcune foto che ritraggono questo posto 10 anni fa.) Ritorno a San Cristobal nel pomeriggio con un colectivo, giretto ancora per questa splendido posto. Io e Marco portiamo le medicine a Casa Utrilla lì c’è Gerard gestisce la biblioteca, è a lui che consegnamo il pacco dei medicinali per i bambini del Chiapas, ci ringrazia, sarà lui che consegnerà il pacco a Sergio Castro. Alla sera decidiamo di andare a mangiare al Restaurante Paris-Messico in calle Francisco I.Madero 20, ci sono 2 sale quella al piano terra ( dove andiamo noi) è sul tema di Parigi e l’altra al piano superiore messicana, qui c’è un menu alla carta dove si possono scegliere il menu’ del giorno così facciamo io e la Blond mentre Marco e Michi scelgono la loro bistecca preferita de res con papas, le papas arrivano un po’ in ritardo ( il servizio è un po’ lento ) così molto gentili decidono di farci uno scartoccino con dentro le patate e gli avanzi della cena, la ragazze non arrivano alla fine della cena sono completamente cotte dalla giornata, io e Marco decidiamo di aspettare la crepa al ciocolate che era compresa nel menù, dopo circa 30 minuti arriva non è proprio al cioccolato ma la crepes è buonissima con sopra del caramello. Anche qui paghiamo veramente poco 200$Me per tutti e 4. La serata finisce in albergo a letto stiamo già pensando al viaggio che ci aspetta domani…
VENERDI’ 20/02/2004 Come al nostro solito ci svegliamo presto e cerchiamo subito un posticino per fare colazione, ne troviamo uno non lontano dal nostro albergo un po’ squallido, ma mangiamo come al solito bene ultimo sguardo a San Cristobal… è ora di partire dobbiamo andare alle cascate di Agua Azul, eravamo pronti al peggio carichiamo i bagagli e via… Siamo un po’ tristi il tempo oggi è bello c’è un bel sole ci dispiace lasciare il Chipas ma ci aspettano altri bei posti. Tutto sommato la strada non ci sembra poi così dura ci fermiamo solo una volta appena superato Ocosingo per prenderci qualche banana e da bere, ci mettiamo 3 ore circa e arriviamo alle cascate, sono veramente azul il caldo aumenta e ci fanno un po’ di invidia tutti i messicani che fanno il bagno, rimaniamo lì fino alle 15 circa. Dopo aver visto le cascate azul e aver sentito solo il rumore dell’acqua per altre interminabili 10 ore le nostre orecchie sentiranno solo il rumore della nostra Chevrolet… ebbene si, quando vi dicevo che i Km da percorrere per spostarsi da un posto all’altro sono veramente tanti era vero!!! Arriviamo alle 23.20 a Merida, non è un’apparizione ci siamo veramente … distrutti completamente, durante le 10 ore di viaggio ci siamo fermati solo 2 volte per il pieno di benzina e sosta obbligata al bagno per non farcela addosso!!!. Guardiamo sulla guida il prima albergo quello che riusciamo a trovare subito è l’Hotel Reforma calle 59 all’altezza di calle 60,( 441$Me compresa un piccola colazione) è una vecchia casa coloniale, le stanze sono grandi con un patio interno, è pulito, la doccia ha poca acqua caliente… La stanza è sulla strada quindi è un po’ rumorosa, le macchine fanno un baccano infernale, la cosa non ci tocca… ci addormentiamo lasciamo a domani la scelta se restare qui anche la prossima notte e cosa fare domani… Buenas noche!!!! SABATO 21/02/2004 Al mattino alle 6.30 siamo svegli decidiamo di non rimetterci in macchina per andare a Chichenitza, no! Non potevamo fare affrontare un altro viaggio in macchina a Marco ( è la volta buona che ci lascia in Messico davvero!!!) quindi oggi riposo. Colazione proprio in centro vicino al zocalo, il caffè con leche è buonissimo e anche le paste, facciamo un giretto per Merida la città bianca, ma dove??? Comunque è carina, come sosta per un giorno va più che bene e anche qui acquisti pazzi, amache al mercato artigianale, più altre cosette da portare a casa. Nel pomeriggio io e Marco facciamo una siesta in camera, le ragazze sono impazzite… in giro da sole ancora in vena di acquisti, anche se qui i prezzi cambiano ( molto più cari ovviamente che in Chiapas!) è proprio da Merida che la nostra cassa comune incomincia ad andare in discesa. Alla sera abbiamo fame.. Che strano !!! ma prima andiamo a bere l’aperitivo da Pancho’s proprio di fronte al nostro albergo, il locale è veramente carino, caro, ma veramente carino!!!, ci danno i pop-corn burrati e buonissimi, decidiamo per 2 aperitivi il posto ci piace veramente i piatti che ci passano sotto al naso hanno profumino… ma non possiamo permettercelo. Bene decidiamo di andare al restaurante L’Amaro dove sarà ? tre passi più avanti, appena arriviamo leggiamo la locandina posta all’entrata del locale dove i turisti scrivono le loro impressioni, tottu bellu e tottu bonu… ( due ragazze sarde ) descrivono così questo locale, per noi rimane la frase mitica della serata e anche della vacanza ( oltre chiaramente a claro que si mi amor!!!) Anche per questa sera la scelta del ristorante è azzeccata come avevano lasciato scritto le sarde è tottu bellu e tottu bonu! Ci mangiamo un pollo ripieno di formaggio e prosciutto e anche la pizza, ottima tra l’altro, il locale è carino all’aperto in un patio e sotto ad un albero di orchidea a lume di candela. Ci alziamo da tavola si sente la musica del carnevale che avanza, le strade del centro sono chiuse e tutto intorno c’è un sacco di gente, sinceramente non è particolarmente bello, ma è un momento divertente per loro, sono tutti contenti ma noi … siamo stanchi e andiamo a letto! DOMENICA 22/02/2004 Sveglia alle 6, decidiamo di non riportare la macchina in orario, ma di fermarci nella strada del rientro a Chichenitza, sono 120 Km da Merida, il viaggio è corto il tempo all’inizio promette pioggia… anche se è domenica paghiamo il biglietto d’ingresso 38$Me/ciascuno il sito è molto bello e noi ci affidiamo ancora alla nostra mitica guida routard per le informazioni. Il Castello, la piramide più imponente del Messico così viene definita, come al mio solito sono arrivata a metà dei gradini, maledette vertigini, la paura mi assale e mi fa tremare… Panico per scendere… mi gira la testa … e gli altri arrivano come sempre a vedere tutto ma ammettono di aver avuto un po’ di paura, il nostro giro continua e la visitiamo anche il juego della pelota e prima che le guida facessero notare l’acustica perfetta ci poniamo al centro e battiamo noi le mani, ma quanto ne sappiamo… Continua il nostro giro e finisce dopo 3 ore esce anche il sole e incomincia a fare caldo, non ci dispiace siamo diretti verso il mare non speravamo altro che ci fosse bel tempo!! Dopo tutte le sfacchinate in macchina il viaggio verso Cancun, nostra ultima meta in auto, non è così duro, non ci fermiamo mai anche perché non troviamo nemmeno un autogrill (!!!)… arrivati a Cancun lasciamo le amiche al terminal degli autobus (ADO) e io e Marco riportiamo la macchina in officina. Da lì prendiamo un bus (R2) per avenida Tulum, alla guida un messicano che non si ferma, praticamente lo prendiamo al volo paghiamo ci da il resto tutto guidando alla velocità della luce, il viaggio è breve e l’ultimo tratto lo facciamo a piedi. L’autobus direzione Playa del Carmen è già arrivato facciamo il biglietto e partiamo, l’aria condizionata è altissima, ci copriamo bene, e ci guardiamo una bella telenovela … peccato che il viaggio dura solo circa 1 ora e non vediamo la fine, che peccato! Proprio vicino al terminale dell’ADO c’è la posada Lyli, purtroppo è già al completo, per noi è indispensabile non fare tragitti lunghi con i bagagli, sembriamo un po’ dei profughi, oltre alle nostre valigie adesso abbiamo 2 zaini in più di regali e le amache, e come al solito quando non ci vuole si rompe una valigia perdiamo sul marciapiede le ruote del trolley. Poco più avanti c’è la Posada Fernadez ( 280$me x4) la guida la descrive dicendo di non farsi ingannare dall’aspetto esteriore, e noi ci crediamo, le stanze sono piccole lenzuola un po’ lise un caldo infernale, ma troviamo l’aspetto bello… un balconcino un tavolino e 2 sedie… Perfetto, per fumare l’ultima sigaretta e prendere un po’ di fresco prima di andare a dormire. Non vediamo l’ora di vedere la tanto famosa Playa, l’avenida quinta, proprio carina posticino ideale per andarci ad aprire un bel baretto ( idea per scappare …) qui si susseguono ristoranti e bar per tutta l’avenida. Il budget è calato notevolmente ma ci possiamo permettere di mangiare sulla quinta, un bel pescado alla griglia e anche pizza ( veramente buona). Smaltiamo la cena facendo un giretto alle 23 circa ritorniamo nel nostro forno ( camera da letto ) nonostante avessimo lasciato il ventilatore a velocità massima, quando entriamo a Marco viene il panico di non poter dormire la notte. LUNEDI’ 23/02/2004 La notte passa ma al mattino presto non c’è bisogno di caricare il cellulare per avere la sveglia, c’è il vigile posto all’inizio della via a senso unico che fischietta dalle 6 circa di mattina fino alle 23 di sera, no hay problema! Colazione in un bar italiano di Reggiani trasferiti in Messico, la colazione è buona e da bravi italiani abbiamo voglia di pasta, parla parla lui si decanta un cuoco con 30 anni di esperienza, ci facciamo convincere a prenotare una cena per la sera. La giornata la passiamo ad ustionarci in spiaggia cotti e stracotti piedi compresi ( acquisto fondamentale in farmacia oltre che alle sigarette i CEROTTI !!!). Verso sera giretto per la quinta e poi cena da Vania (gli italiani) la pasta era stracotta con poco sugo i gamberoni erano buoni, la cosa più bella è che finalmente ci godiamo il caffè quasi come a casa, non per questo che giustifichiamo il conto che ci hanno presentato 979$Me (facendoci notare che la proprina loro non se la tengono!!!!!!!!!!) Ma gli italiani… questa è stata la serata più pazza della vacanza dopo la solita fermata in camera per lavare i denti, stasera siamo in forma, andiamo al Carlo’s n Charlie’s a bere qualcosa, qui ci sono camerieri pazzi da legare che portano da bere e ci fanno ballare e tra un ballo e l’altro ci beviamo un sex on the beach, bevi bevi balla balla… Il locale chiude e tutti dispiaciuti cosa facciamo siamo così allegri… no no non c’è altro da fare : direzione BALCONCINO DELLA POSADA FERNANDEZ!! Chiacchera chiacchera … arrivano le 4 del mattino a malincuore andiamo a letto, ma prima non contenti proviamo ad andare in farmacia ( vendono di tutto sigarette da bere da mangiare… ) avranno la birra???? No!!! Hanno solo l’acqua… è più dissetante.
MARTEDI’ 24/02/2004 Alle 9 ci svegliamo stamattina il vigile non c’è riuscito con il suo fischietto a svegliarci alle 6, siamo ancora ustionati dal giorno prima, aspettavamo tanto il sole anzi eravamo quasi preoccupati di non vederlo, e dopo essere state più di 3 ore sotto al sole messicano, come potevamo essere il giorno dopo? VIOLA dalla testa ai piedi ( che bruciore!!). Oggi la giornata è dedicata alla visita di Tulum è un posto veramente molto bello, lo raggiungiamo con un bus che prendiamo alla fermata dei bus ADO a Playa del Carmen, il viaggio è breve il sito è bellissimo sul mare, un mare incantevole… noi siamo molto stanchi visto la nottata pazza. Io e Marco ritorniamo a Playa dopo la visita del sito e non vediamo l’ora di riposarci un po’, alla sera le ragazze vanno a mangiare la pizza “alla Mananita” sulla quinta, dove incontrano un bel cameriere … ( la Michi ci lascia gli occhi!!) Usciamo anche io e Marco e le incontriamo subito così ci accompagnano a mangiare la pizza.Dopo aver dormito per gran parte del pomeriggio ci facciamo un giro, la Blond non ci riesce è K.O. La Michi si gode la lettura di un bel libro sul balconcino e ci aspetta sveglia fino al nostro ritorno.
MERCOLEDI’ 25/02/2004 Alle sette la svegli e poi colazione al Bar degli italiani da Vania, rimane il più buon caffè del Messico. Io la Michi e la Blond raggiungiamo Playa Car e lì rimaniamo per tutta la mattina a riposarci, il sole scotta e alle 12.40 io e la Michi decidiamo di andare a fare un giretto per gli ultimi acquisti e ritorno in albergo. Il pomeriggio lo possiamo in albergo, fuori piove e alla sera usciamo presto per il solito aperitivo alla mananita per la serata abbiamo voglia di mangiare la paella e andiamo alla ricerca del ristorante El Chiringuito, cerca cerca… ma la signora si è trasferita da 2 anni, così troviamo un ristorante Al Calimero buon cibo messicano anche se è gestito da un italiano, ottime fajitas de carne mista. La serata si conclude con la solita passeggiata per la quinta e poi a nanna.
GIOVEDI’ 26/02/2004 Ultimo giorno a Playa e ultima colazione da Vania e anche per oggi ultimo acquisto in un negozietto non potevamo partire senza un pareo messicano. Arrivati alla Posada prepariamo le nostre cose e paghiamo le due notti che rimanevano da pagare nel conto ci aggiungono 100Pesos perché il 1° giorno che sono arrivata ho rotto la tazza del water… però questi messicani!!! Prendiamo il pullman per Cancun e da Cancun il bus per Puerto Juarez (R13) che ci porta al battello per Isla Mujeres il viaggio è corto dura 15 minuti circa e per fortuna il mare non è mosso c’è molto vento e il battello va alla velocità della luce. Quando arriviamo troviamo Sergio un simpatico messicano che ci porta le valigie fino all’albergo Carmelina molto carino economico e pulito. Facciamo subito un giro per vedere dove possiamo andare a prendere un po’ di sole, il vento è fortissimo così decidiamo di trattarci bene, oggi abbiamo anche lo sdraio ( che routard moderni) e non solo cocktail de pigna… non bevuto a causa del vento era pieno di sabbia.
Andiamo in albergo per la doccia e decidiamo di andare a prendere un aperitivo in attesa dell’ora di cena siamo in vena di spendere quindi andiamo alla ricerca di una bella aragosta e troviamo il ristorante El sombrero ci mangiamo Arros con calamares e aragosta alla mantequilla y al ajo… buonissimo!!! Ci condediamo anche una bella bottiglia di vino californiano per un totale di 1.185 pesos per 4, a panza piena andiamo a letto.
VENERDI’ 27/02/2004 Sveglia alle 7 senza intenzione di alzarci, qui si dorme decisamente meglio che a Playa direi che c’è quasi freschino ( pannetti dell’ aereo si godono proprio!!!) Alle 8 nessuno si alza così io e la Blond che abbiamo la sveglia in testa ci guardiamo ma … Chi va in bagno per prima??? io giro gallone e lei capisce che è il suo turno. Tutti pronti cerchiamo come al solito un posticino per fare colazione troviamo un bel posto con un cameriere non proprio simpatico ma va bene lo stesso.Per oggi decidiamo di noleggiare una Golf-car è troppo cara per il nostro budget che sta raggiungendo il minimo storico, ma ecco che salta fuori Marco che come al solito conosce un personaggio che ci noleggia una Golf-car la più brutta di tutta l’isola… Ma funziona e costa poco!!!! Raggiungiamo la parte Sur dell’isola le diverse spiaggette oggi il vento è più calmo ogni tanto la nosta golf car ha bisogno di una spintarella ma tutto sommato ci porta dove vogliamo, alle 13.00 ci fermiamo a mangiare un bel pescado alla brace sulla spiaggia con riso e verdure, giramo ancora per tutto il pomeriggio tra una spiaggia e l’altra e non vogliamo tornare a casa.
Nel viaggio di ritorno Marco ci fa guidare a turno per ultima tocca alla Michi… pericolo… Arriviamo dal noleggiatore tamponando la glof car che era parcheggiata e ridendo come pazzi, no hay problema, il tipo ride anche lui. Per cena al ristorante los Amigos posto che consigliamo per il pane fatto da loro merita un bel 10+, pane fatto in casa con aglio, sembra un gnocco fritto… buonissimo!! È l’ultima sera in Messico un po’ tristi facciamo l’ultimo giretto notturno… e buenas noche! SABATO 28/02/2004 Mentre a casa sono sommersi dalla neve noi passiamo l’ultima mattina in spiaggia Norte peccato che il vento si fa sentire troppo e il nostro morale è a terra, non vogliamo tornare a casa!!!!!!!!!! Pranziamo ancora a Los Amigos ( ottima pizza ) e ci concediamo l’ultimo caffè da Rolandi’s . La signora dell’albergo ci mette a disposizione la camera del nonno ( dal naso finto) per fare la doccia e cambiarci, al pomeriggio prendiamo il battello per Cancun, e a Puerto Juarez contrattiamo l’ultimo taxi che ci porta in aeroporto… siamo veramente senza soldi, ma contenti di aver passato una vacanza in MESSICO!!!!!!! Buenas noche mi amor!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ritorno alla realtà di tutti i giorni… In attesa di vivere nuovamente una bella avventura come quella vissuta nel 2004 in Messico!!!!