Santo domingo la terra dei sorrisi
Il 27/7/2004 io e Mirko partiamo per quella che è stata la vacanza più bella della nostra vita: arriviamo all’aereoporto di Fiumicino verso le 13 attendiamo con ansia il volo (Lauda air) e poi si parte verso i Caraibi Atterriamo all’aereoporto di Bayahibe (La Romana) verso le 23:50 ora locale, ci dirigiamo verso il pullman del villaggio e saliamo su; aveva appena piovuto e quindi il mio primo pensiero fu quello di aver scelto il periodo sbagliato, invece fortunatamente non è stato proprio così.
Finalmente arriviamo al tanto famoso Viva Dominicus Beach, le nostre valigie erano già depositate davanti alla porta del nostro bungalow e questo vi garantisco che dopo 10 ore di volo circa è veramente meraviglioso.
Prendiamo la cartina del villaggio per cercare il numero della nostra camera ovviamente non ci saremo mai aspettati di trovarla dopo un’ora, era tutto talmente grande e simile che facevi fatica di notte a distinguere le varie sistemazioni.
Finalmente troviamo il nostro bungalow il n. 1510; il tempo di entrare i bagagli e via, non abbiamo perso tempo, subito un giro di perlustrazione per vedere un pò il villaggio.
Ci ritroviamo involontariamente nella pizzeria del Viva aperta dalle ore 19 alle 7 del mattino, affamati ci sediamo e cominciamo ad assaggiare.
Beh che dire! La nostra permanenza era già iniziata bene.
Dopo la pizza tutti a nanna.
La mattina successiva andiamo a fare colazione nel ristorante principale “La terraza” poi finalmente al mare e che mare! Mai visto niente di più bello in tutta la nostra vita, andiamo a prendere con le tessere gli asciugamani, ci mettiamo in riva al mare e iniziamo a goderci il tanto sospirato Mar dei Caraibi.
Dopo tante ore sotto al sole decido di farmi le treccine che nella Repubblica Dominicana è quasi una religione, poi andiamo a prenotare al centro diving la nostra prima escursione all’Isola di Catalina; nel pomeriggio facciamo un giro nei negozi del villaggio per farci già un idea di cosa portare a casa, erano appena passati 2 giorni e sentivo che una volta andata via quel paese mi sarebbe mancato tantissimo. Usciamo fuori dal Viva e vediamo tanti piccoli negozi che vendevano quadri coloratissimi, sigari, costumi, cd di musica latina e tanti altri oggetti vari; lì per le vie di Bayahibe scopriamo la bellezza delle persone pronte sempre a ridere e scherzare nonostante non abbiano grandi motivi per essere felici, sapete non sono ricchi e trovarli sempre così di buon umore ti fa pensare molto.
Dopo aver acquistato un pò di oggettini vari torniamo in Hotel per farci una doccia prima di andare a cena.
Ci lasciamo coinvolgere un pò dall’animazione del villaggio tra balli e cocktail alla fine eravamo distrutti quindi in camera per risposarci un pò prima di Catalina.
Ore 9, tutti in riva al mare aspettando le barche che ci avrebbero condotto nell’isola praticamente deserta e incontaminata di Catalina; impieghiamo circa 30 minuti per arrivare, ci permettono di fare un pò di snorkelling e poi tutti sull’isola.
Nel viaggio di ritorno ci fermiamo a vedere la costa, vediamo le ville di molti personaggi famosi dopo di che torniamo per prenotare un’altra escursione: questa volta niente mare, prenotiamo alla cifra di 100 dollari il Crazy Wheels, una gita con delle moto nelle piantagioni delle canne da zucchero; la notte prima aveva piovuto quindi amici lascio a voi le conclusioni, facciamo una piccola sosta con le nostre guide in una capanna per mangiare la frutta del posto, beh credo di non aver mai mangiato in vita mia della frutta così buona.
Dopo la breve sosta ci rimettiamo in moto verso il fiume dove hanno girato Rambo, almeno questo è quello che ci hanno raccontato Una volta tornati compriamo subito la foto e il filmino che gli animatori ci avevano fatto durante il tragitto, riconsegnamo le moto e saliamo sul pullman praticamente lerci.
Arrivati al villaggio doccia megagalattica e poi al mare, conosciamo un gruppo di persone e con loro passiamo il resto della vacanza.
Le nostre giornate trascorrevano in assoluto relax ma anche nel caos tra animatori e balli di gruppo.
Prossima meta Isola di Saona, abbiamo fatto il bagno in mezzo al mare con delle stelle marine grandissime e spettacolari, ovviamente era vietato portarle fuori dall’acqua; dovevamo pranzare nel villaggio dei pescatori ma il mare era troppo mosso per poterci arrivare e quindi siamo tornati al Viva, però prima battesimo caraibico, in che cosa consiste? Si svolge in mezzo al mare dove tutti scendono dalle barche e si ubriacano di cuba libre e puro rum dominicano.
Giunti sulla riva del Viva Dominicus il nostro unico desiderio è quello di dormire almeno fino all’ora di cena, eravamo veramente in condizioni pietose.
Ci svegliamo verso le 20 e andiamo a mangiare in un’altro ristorante del villaggio, quello messicano, è stato tutto rigorosamente piccante ma ne vale la pena almeno una volta, dopo di che prendiamo i cappelli esposti nel locale e cominciamo a scattarci delle fotografie, tutti molti disponibili, non risultavamo essere infastiditi dalla nostra invadenza.
Tra le altre attività che offriva il villaggio non sono da perdere lo sci d’acqua e le barchette per due persone chiamate lancie.
Avremmo voluto fare tante altre cose ma i giorni passavano velocemente e quindi non avevamo più tempo, volevamo prenotare anche la settimana successiva ma non c’era più disponibilità, peccato perchè ci sarei rimasta volentieri.
L’unico consiglio che posso darvi è quello di andare a Santo Domingo almeno una volta nella vostra vita, ne vale veramente la pena, è una vacanza indimenticabile, visitarla mi ha dato la conferma che il paradiso esiste ed è facilmente raggiungibile.