Un piccolo pezzetto di Messico

Sono passati 10 giorni dal ritorno dal Messico, quel piccolo pezzetto di Messico che in 15 giorni ho visitato e vissuto con entusiasmo per tutti i momenti delle giornate passate. Questo paese è talmente grande che lo si può vedere solo poco per volta oppure disporre di qualche mese di ferie e visto che per noi non era possibile, questo sarà il...
Scritto da: Robscan
un piccolo pezzetto di messico
Partenza il: 04/12/2007
Ritorno il: 20/12/2007
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 3500 €
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Sono passati 10 giorni dal ritorno dal Messico, quel piccolo pezzetto di Messico che in 15 giorni ho visitato e vissuto con entusiasmo per tutti i momenti delle giornate passate.

Questo paese è talmente grande che lo si può vedere solo poco per volta oppure disporre di qualche mese di ferie e visto che per noi non era possibile, questo sarà il racconto dei nostri primi 15 giorni in Messico.

PERSONE: 7 adulti e 2 bambini ZONA: Akumal 35 km da Playa del Carmen e circa 80 da Cancun. Villaggio: Gran Bahia Principe zona Cobà Ore di volo: da Malpensa 14 con scalo in Jamaica per l’andata e 9.50 per il ritorno Compagnia aerea: Livingstone – Neos CLIMA: 30 gradi sempre ventilato Dopo questi dati tecnici, il mio racconto inizia appunto con le 14 ore infinite per arrivare a Cancun. Alla consegna dei documenti di viaggio ci hanno comunicato lo scalo in Jamaica della durata circa di 2 ore fra atterraggio, discesa dei passeggeri e decollo. La compagnia LIVINGSTONE con la quale abbiamo volato per l’andata si è rivelata essere davvero efficente, comoda e il personale gentile e disponibile. Il volo è stato diurno e nonostante la proiezione di diversi film ecc… Arrivare è stato davvero faticoso.

Arrivati a Cancun poi ci sono quasi 2 ore di pullman per arrivare ad Akumal al Bahia Principe resort che è l’ultimo villaggio prima dell’inizio della zona di Tulum dove invece che i grandi hotel ci sono posade sulla spiaggia gestite da persone locali che offrono sistemazioni più economiche.

Sul villaggio, suddiviso in 3 zone (Tulum-Akumal-Cobà)potrei dire davvero tante e tutte positive, ma cercherò di raccontare l’essenziale. Innanzitutto la distinzione delle zone è solo per data di costruzione, in quanto sono tutte 5 stelle e si può usufruire di tutti i servizi indipendentemente dalla zona dove si alloggia. Noi eravamo in quella chiamata COBA’ che si differenzia per la tipologia delle camere in quanto sono tutte yunior suite e quindi composte da due letti ad una piazza e mezzo, salotto e balcone. Il bagno è grande e con vasca idromassaggio… Una meraviglia.

La zona COBA’ però è più lontana rispetto alle altre dalla spiaggia. Questo però non è un problema perchè in tutto il villaggio c’è una linea di piccoli trenini sempre presenti che gira dal mattino presto fino alle 3 di notte per portare avanti e indietro gli ospiti dalle varie zone del resort. Una volta capito come girano è davvero semplice arrivare comodamente dappertutto. Ad ogni modo dalla nostra camera alla spiaggia ci saranno stati 300 metri circa.

I ristornati sono tantissimi, all’arrivo viene data una carta con tutti i servizi descritti e una mappa, perchè stiamo parlando di un resort grande quanto un piccolo paese… Ci stanno ben 6000 ospiti! Mai fatte file per prendere da mangiare, il tutto è ben organizzato e i messicani sono gran lavoratori. Anche la persona più difficile troverà sicuramente il proprio cibo preferito, perchè la scelta è varia e abbondante. La carne è molto buona. Vi consiglio il ristorante GRAN TORTUGA, zona Tulum, dove fanno bistecche, filetti ecc… Alla griglia veramente ottimi! Ci sono circa 4 buffet principali, fra cui il Kuculkan è quello dove ci siamo trovati meglio aperti dalla colazione alla cena la quale però 3 volte alla settimana (ogni 7 giorni di soggiorno) potrà essere fatta a scelta fra i numerosi ristoranti alla carte. Noi avendo fatto 15 giorni abbiamo cenato 6 volte fra il Portofino (Italiano) il Mikado (orientale) Pescador (pesce) Tequila (messicano) e il Gran Tortuga (specialità alla griglia). Poi le altre cene sempre in giro fra i vari buffet.

SPIAGGIA: la zona COBA’ ha una spiaggia non balneabile, in quanto il tratto di mare è corallino e quindi l’accesso non è consentito. La parte Akumal, affianco al Cobà è invece balneabile ma fino ad una certa distanza, in quanto la barriera inizia a circa 50 mt dalla spiaggia e la zona è delimitata dalle boe. La zona TULUM è invece libera da barriera. Noi abbiamo scelto la zona di spiaggia Akumal e ci siamo comunque trovati bene. Il mare è trasparente, acqua abbastanza calda e fondale con alcuni pezzetti di barriera quindi è meglio avere le scarpette. Non è comunque uno dei mari più belli che abbia mai visto, in quanto Santo Domingo personalmente ha acque più belle.

INTRATTENIMENTO: presente e multilingue, spettacoli sempre vari ma comunque sempre parlati in 4 lingue diverse e alla fine una vera rottura. Le attività diurne sono tante, dallo yoga ai tornei alle lezioni di ballo, ma tutto facoltativo e nessuno che viene a proporre nulla quindi chi vuole fare qualcosa autonomamente dovrà leggere posto e orario e presentarsi.

Noi comunque abbiamo goduto davvero poco degli intrattenimenti in quanto non siamo amanti del genere ma sopratutto perchè dato il fuso orario alle 9 si era già tutti a letto belli e addormentati.

ESCURSIONI: molto costose… Molto belle… Molto varie. Che dire, i tour operator danno la colpa all’assicurazione, io non so cosa pensare, se avete intenzione di farle con loro, armatevi di dollari, oppure c’è la scelta fai da te, noleggiando una macchina e con una cartina in mano partire all’avventura. Le strade sono buone e ben segnalate.

Noi avendo bambini al seguito abbiamo preferito il tutto organizzato per non correre rischi.

TULUM: vicinissima al villaggio, circa 12-13 km. Questo sito è molto particolare, piccolo come estensione ma di una grande bellezza paesaggistica e storica. L’unico sito archeologico Maya sul mare. La vista dal promontorio è da togliere il fiato, non si può descrivere, lo si può solo vedere x capire. Non ci è stato possibile fare il bagno in quanto il mare era mosso portando a riva parecchie alghe. Una volta terminato il giro si arriva ad una piazzetta con bar e negozi vari dove al centro di essa c’è un palo molto alto e dei personaggi vestiti in maniera tipica che si arrampicheranno in cima per poi legarsi e buttarsi di sotto effettuando dei giri… Tutto questo previa mancia se no non si esibiscono! Quindi si parte per il parco Tanka, dove dopo una piccolo spuntino a base di frutta fresca e acqua ci si incammina verso un cenote. E’ fantastico, l’acqua verde e trasparente, vegetazione sul fondale visibile ad occhio nudo e un bagno favoloso in quelle acque freschissime. Per i più temerari c’è la possibilità di tuffarsi da circa 4 metri… Ho preso coraggio e l’ho fatto anche io! L’acqua è alta e si può stare tranquilli.

Quindi arriva il momento del pranzo, sempre a piedi si raggiunge un luogo adibito appositamente per accogliere i turisti, molto spartano ma suggestivo. Sotto sorte di gazebo, in tavoli e panche di legno donne Maya cucineranno alcuni piatti tipici, dal pollo alla griglia alle fajitas le tortillas e varie salse e verdure… Non male davvero! Quindi ultima sosta prima del ritorno a PLAYA PARAISO, decantata spiaggia bianchissima dal mare favoloso dove passare un pò di tempo in totale relax.

La spiaggia è immensa e priva di palme, sabbia bianca da far male agli occhi se guardata senza occhiali, fine e morbida come talco. Purtroppo sempre il vento e il mare mosso hanno reso impossibile fare il bagno… Alghe, mare con anqua torbida e fredda… Insomma per noi non un vero paradiso, ma in altre giornate ci hanno detto sia qualcosa di meraviglioso.

CANCUN: prenotiamo alla hall un taxi 9 posti che sarà per l’intero pomeriggio a nostra disposizione. 200 dollari ma considerando che eravamo in 9 la spesa era accettabile. Alpitour non proponeva una visita guidata e quindi abbiamo optato per il fai da te.

Un oretta e mezza circa e arriviamo al MERCADO 28 così chiamato per la posizione stradale. L’autista parcheggia e ci aspetterà per un ora e mezza, tempo dato da noi per visitare e girare il mercato. Troppo poco!!!! dall’esterno non è visibile, ma una volta entrati fra le varie bancarelle ci troviamo un intreccio di negozietti fittissimi dai colori stupefacenti che formano altri mercati nel mercato. Poi bar e ristoranti, gente che balla e che canta. Abbiamo comprato di tutto… Contrattando allo sfinimento e facendo ottimi affari! Poi tornati in taxi l’autista ci porta nel vivo di Cancun, una via lunga 27 km piena di hotel scintillanti e locali di tutti i generi. Sembra di essere a Miami o a Las Vegas. Intanto il sole era calato e quindi con l’accendersi delle luci è stato uno spettacolo strabiliante girare per quella via. Il Coco Bongo… Rinomatissima discoteca, Hard Rock Caffè con l’inmancabile chitarra luminosa, il Planet Holliwood, il Play Boy night club ecc… Un susseguirsi di locali sempre più grandi e luminosi. Poi arriviamo alla ISLA. Dire centro commerciale è riduttivo, lo si può definire il paese dei balocchi. Addirittura c’è il Canal Grande di Venezia con tanto di gondole e il ponte di Rialto. Una riproduzione bellissima e fare un giro on gomdola pensando che si è in Messico è davvero particolare! Negozi di ogni marca e genere… Nomi di stilisti famosi si susseguono in negozi che nemmeno in centro a Milano si possono vedere. Tutto grande, tutto immenso, un luogo dove di messicano non c’è nulla ma comunque da non perdere. Fare qui shopping credo però sia un pò costoso… I prezzi sono alti e non si risparmia nulla. L’emporio della Nike ha gli stessi prezzi che qui in Italia e quindi non c’è convenienza alcuna.

Cancun offre hotel di grandi dimensioni, alcuni di un lusso talmente imponente che mette soggezione a guardarli. Il mare non è dei migliori, molto sfruttato con spiagge affollate e negozi dappertutto. La vacanza a Cancun è per chi cerca vita notturna, locali e ristoranti, dove non ci si ferma mai e si fa festa 24 ore su 24.

SEAN KA-AN: escursione all’insegna della natura e del mare favoloso. Prenotata con Alpitoru, una delle più costose, 99 dollari e altri 2 per entrare nel parco marino. Per chi risiede ad Akumal non è eccessivamente lontano ma per chi è a Playa o a Cancun la strada è tanta in quanto ci sono 50 km di strada sterrata da fare. Alla fine di Tulum si entra con il pullman al parco, zona considerata protetta. Fra bosco, giungla e tratti dove appare un mare strabiliante si arriva dopo 50 km di salti a Punta Allen, un paesino sperduto e lontano da tutto posto proprio sua punta di terra (da qui il nome). Le case sono dignitose, molto colorate e alcune pure con l’antenna sky sul tetto. I MAYA sono i veri abitanti di questo posto anche se di antico purtroppo non conservano più nulla, nemmeno i vestiti, infatti le ragazze le trovi in pantaloni o mini gonna di jeans. Ci si dirige quindi a piedi verso quello che potremmo definire un porto, con una semplice passerella di legno con attraccate ai lati tante lance, imbarcazioni a motore da 6-9 posti ciascuna.

Si parte, le lance tutte in fila a velocità sostenuta in un mare piatto e azzurro come il cielo. Arrivo alle mangrovie, dove nidificano varie specie di uccelli che non hanno nessuna paura a mostrarsi e volare sopra le nostre teste. Piano piano ci addentriamo in questa foresta sul mare dove ci viene spiegato che le mangrovie proteggono molto gli attacchi dei tornadi stagionali offrendo riparo a chi si dovesse trovare in mare durante uno di questi.

Poi via, alla ricerca delle tartarughe marine. Una sola… Ma da rimanere a bocca aperta. La circondiamo con le lancie e la seguiamo nel suo tragitto aspettando il momento che salirà per prendere aria… Un secondo, forse due appare la sua testa poi di nuovo sotto. Non deve essere molto contenta della nostra visita.

Quindi alla ricerca dei delfini, che in numerosi branchi danno spettacolo nuotando vicino alle barche emergendo con un tuffo in gruppi di 3 o 4. Loro non si sono proprio fatti desiderare.

Il mare ha colori splendidi ma l’arrivo alle piscine naturali ci lascia senza respiro. In mezzo al mare, lontano dalla costa che si intravede riccha di vegetazione facciamo il bagno in un luogo che ha del magico, quasi finto dalla grande bellezza che sfoggia senza ritegno! L’acqua è fresca e trasparente in stupende tonalità di turchese e verde. Incantevole davvero. Ecco questo è il mare che intendo io… Infine equipaggiati per lo snorkeling partiamo fino a trovare la barriera corallina dove per mezz’ora circa ho potuto nuotare con pesci colorati per nulla impauriti della nostra presenza. Quindi ritorno a Punta Allen dove ci attende il pranzo con una stupenda paella cucinata da donne Maya in maniera favolosa. Era veramente buona, abbiamo fatto anche il bis. Relax sulla spiaggia e poi si è tornati in hotel. Costosa certo, ma sicuramente molto bella.

XEL-HA: a 5 minuti dal nostro villaggio c’è il parco naturale di Xel-Ha. Prendiamo un taxi e per 10 dollari ci porta fino all’entrata. La prenotazione del biglietto è tramite Alpitour ma poi il parco lo si gira da soli. 79 dollari tutto incluso. Può sembrare tanto ma poi se si calcola che è tutto compreso per l’intera giornata non è così tanto. All’interno del parco ci sono diversi ristoranti dove scegliere di fare il pranzo o gli spuntini, poichè aperti sempre, quindi uno può pranzare anche 15 volte che è sempre tutto compreso! Inoltre diversi bar e chioschi per il bere. Infine è compresa anche l’attrezzatura per lo snorkeling previa cauzione di 20 dollari che verranno restituiti alla fine della giornata insieme al boccaglio usato che rimane a noi. Che cos’è Xel-ha? Bè è un parco naturale, ricco di lagune e cenote che l’uomo ha trasformato, sempre nel rispetto della natura in parco divertimenti, se così si può chiamare.

Ci sono spiaggette e sdrai dove sistemarsi e prendere il sole, lagune dove fare lo snorkeling e attrazioni molto carine. Il parco è un semicerchio a percorso obbligato quindi non si può sbagliare. Immerso in una natura favolosa ha all’interno zone di ripopolazione di varie speci animali. Centinaia di IGUANE, piccole, grandi, tranquille e per nulla spaventate dall’uomo.Le trovi dappertutto ovunque posi lo sguardo. Poi abbiamo visto anche il procione formichiere, un animale strano che è appunto una via di mezzo fra le due speci che si è lasciato avvicinare e abbiamo potuto dargli un pò di cibo, anche se rigorosamente vietato! Tutta la laguna la si può percorrere in due modi: o con una grande ruota di gomma gonfiabile facendoti trasportare dalla corrente oppure con canoe.

La parte più divertente è stata la pedra del valor, ossia un tuffo di oltre 6 metri che non tutti hanno veramente il coraggio di fare. Il salto è davvero alto, ci si tuffa in una laguna spledidia, di acqua verde trasparente e il ritorno è o a nuoto o arrampicandosi ad una corda appesa appositamente alla roccia da dove ci si è tuffati.

Il cenote sotterraneo è un altra favolosa esperienza. Un percorso fatto con giubotto salvagente all’interno di un fiume naturale sotterraneo. Poi l’attraversamento di una parte di laguna da un capo all’altro mediante due corde orrizzontali dove tenersi stretti. Camminare sulle corde è un male pazzesco! Spesso si finisce in acqua! Alla fine di tutto il parco, per tornare al punto di partenza c’è un pontile galleggiante situato proprio dove la laguna si immette nel mare aperto. Si ha quindi da una parte questo bellissimo parco naturale pieno di insenature ecc… E dall’altra il mare aperto… Non vi dico la senzazione sopra questo ponte appoggiato sull’acqua e i brividi che si provano a passarci sopra.

All’interno del parco ci sono 2 attrazioni a pagamento, una è un immersione subaquea in verticale, ossia muniti di un casco ci si immerge e si cammina sul fondo respirando naturalmente con questo speciale casco che mai io avevo visto.

Poi c’è il bagno con i delfini… Dove per “SOLI” 80 dollari potrai davvero fare il bagno con questi splendidi animali addestrati con cui si potrà giocare, cavalcare e farsi anche dare un bacio.

Mi sono rifiutata di fare questa esperienza non solo per via del costo, ma anche perchè in un posto così magnifico, vedere questi splendidi animali relegati in una piccola insenatura mi ha dato più fastidio del prezzo esorbitante chiesto.

C’è chi definisce Xel-Ha un Gardaland sull’acqua ma secondo me non c’è affermazione più errata, in quanto qui la natura è del tutto naturale e sdrai e ristoranti a parte il posto è davvero una meraviglia.

Come escursioni noi ci siamo fermati qui, anche perchè come dicevo all’inizio sarebbero talmente tanti i posti da vedere che in 15 giorni non saremmo riusciti a riposarci nemmeno un pò.

La considerazione da fare è che Akumal è la zona migliore per fare tante escursioni, in quanto molte sono nelle vicinanze. Sito archeologico di Mayan Cobà, X-Caret e diversi cenote sono anch’essi tutti vicini ad Akumal. Chichen Itzà è molto distante, circa 3 ore di pullman e c’è da sapere che comunque non si può più salire sulla piramide famosa, mentre a Cobà c’è la piramide Maya più alta la quale è ancora aperta al pubblico.

Questo è stato sicuramente un viaggio standard, organizzato in tutto e per tutto, lontano da chi il Messico lo vorrebbe girare da solo noleggiando una macchina, ma per noi è stato fantastico, ricco di storia, bei posti da vedere e ricordi indelebili che rimarranno per sempre.

I messicano sono buone persone, lavoratori instancabili e molto generosi, siate gentili e offrite loro sempre un sorriso. Non mi resta che aspettare la prossima vacanza che sarà a dicembre 2008 ma nel frattempo qualsiasi cosa vogliate chiedere rimarrò a vostra disposizione. Hasta Luego Mexico! Roberta & C.



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