Sto buscando El Torito
A parte gli scherzi questa volta siamo in dodici a partire, tutti amici, della stessa compagnia, e più o meno della stessa età 25/30 anni. La comitiva é composta da me (EMI), Cristian (MURA), Lorenzo (LOLLO), Antonio (TONIUZ), ANDREA (LEO), ANDREA (SERRA), Devis (DEVON EL TORITO), Gianluca (ZIO GIO), Francesco (CHECCO), Daniele (LELE), FILIPPO (GIUNTA) e Domenico (MIMMO); la nostra prima meta è CANCUN nella penisola dello Yucatan in Messico per poi girare come ci pare e piace zaino in spalla chi per 2 chi per 3 chi per 4 settimane. IO e MURA eravamo gia stati 4 anni fa e siamo perciò siamo incaricati di fare da guida.
Il viaggio, con Laudair da Milano è stato molto tranquillo solo che invece di puntare subito sul Messico a fatto scalo a Città del Guatemala allungando il volo di ben tre ore.
Atterrati a Cancun prendiamo subito un bus e ci trasferiamo a PLAYA DEL CARMEN dove alloggiamo alla posada Marianelli (2 isolati a nord della stazione dei bus).
PLAYA DEL CARMEN La cittadina si è abbastanza rinnovata negl iultmi 4 anni, ci son nuovi marciapiedi, è stata ultimata la pedonalizzazione della 5°strada, insomma si è ancor più riminesizzata. Purtroppo è appena finita la stagione degli uragani è vi e poca gente in giro, anche i servizi di spiaggia ne hanno risentito.
Passimo 4 giorni fra spiaggia, ristoranti (per tutte le tasche) e locali, poi l’ultimo giorno andiamo a fare l’escursione a CHICHEN ITZA. A noi 12 si aggiungono tre ragazze di Misano Adriatico (noi riccionesi), una ragazza israeliana ed un ragazzo inglese. Il tour è sempre quello: mercato artigianale, le meravigliose RUINAS con l’imperdibile ascesa al castillo, pranzo, bagno nel cenote e ritorno. Sulla via del ritorno LEO e DEVON hanno la bella idea di comprarsi una bottiglia di TEQUILA ed una di MESCAL come ricordo, non l’avessero mai fatto: nelle 2 ore del viaggio fra un brindisi e l’altro del mescal non era rimasto nulla e della tequila pochi bicchieri. Rientrati a Playa ci siamo un pò sparpgliati per darci appuntamento all’ora di cena, ma giunta questa di DEVON nessuna traccia. E’ cosi partita una inutile caccia all’uomo, infatti DEVON si era fatto beccare ubriaco da un pattuglione di polizia mentre faceva pipi per strada. L’abbiamo ritrovato solo alle 3 del mattino quando preoccupati LEO è entrato in caserma e testuali parole ha detto: “DESCULPE, STO BUSCANDO EL TORITO”, riposta dello sbirro: “EL TORITO … Si… EL TORITO STA A CHI.(Avevamo tutti le magilette uguali con il soprannome stampato sulla schiena) Il mattino seguente, pagata la cauzioene (mancia ai carcerieri) partiamo per TULUM.
TULUM La metà, gia sperimentata, 4 anni fa sono le cabagnas DON ARMANDO nella zona hoteliera (lungo la spiaggia). A differenza della volta passata (eravamo stati a cavallo del capodanno) non c’è praticamente nessuno, il campeggio è sporco e sorprendiamo i cuochi a spargere DDT sulla cucina. Dopo una notte decidiamo di lasciare candele e acqua fredda per le più comode cabanas EL PARAISO 700 metri più a sud dove oltre all’elettricità, l’acqua calda, il bagno in camera, il ristorante è ottimo e il chiosquigno sulla spiaggia ci serve ottimi margargaridas, e pina colada.
Passiamo qui 4 giorni stupendi fra sole e bagni e ruinas, la sera andiamo un paio di volte al Pueblo (molto cambiato) o facciamo falò sulla spiaggia.
IL 5° giorno MIMMO e LELE fanno ritorno a CANCUN, il lavoro li aspetta. IL resto della comitiva decide di prseguire per il BELIZE, destinazione CAY CALKER (vedi Belize.THE BLU HOLE).
Rientriamo a TULUM dal Belize il giorno 16, anche TONI, ZIO GIO E SERRA hanno fatto ritorno in Italia.
Qundo arriviamo al pueblo è ormai sera e decidiamo di cercare una sistemazione qui per la notte. Invece di andare in albergo ci facciamo irretire dalle curve di un Americana che ci propone l’hostello della gioventù, ma una volta lì il posto è disponibile solo per 4, così che il gestore ci propone una stanza da un suo amico al RANCHO TRANCHILLO con un letto a due piazze ed un very good sofà. La stanza si rivela la più inploverata topaia mai vista, il sofà e si grande ma sicuramente era diventato la cuccia di qulche cagna gravida vista la puzza che emetteva. Alla fine abbiam dormito in tre sul letto 1 su un amaca e tre per terra (beati sacchi a pelo), tutto questo finchè non è venuta atrovarci una bella Tarantola.
Dopo la notte tranquilla siamo ritornati nuovamente al dolce far niente delle cabanas EL paraiso (GIUNTA si è preso un bella isolazione con annesso svenimento al ristorante e successivo giorno con 38 di febbre).
A metà settimana a me e GIUNTA cè presa la voglia di passare l’ultima parte di vacanza a CUBA cosi che siamo ritornati a PLAYA ed abbiamo prenotato per soli 230 dollari americani un volo andata e ritorno CANCUN–HAVANA dal 21 al 28.
a Arrivati al 21 con un taxi andiamo a CANCUN dove IO e GIUNTA proseguiamo per l’aereoporto, MURA e LEO vogliono andare a ISLA MUERES LOLLO. CHECCO e DEVON erano partiti la notte prima per Riccione.
(prsegue il viaggio in CUBA; UNA SEMANA A HABANA) CANCUN Rientrati tutti e 4 a CANCUN ci rimane da passare quest’ultimo giorno in questa nova MIAMI per ricchi americani.
Andiamo in spiaggia, quasi tutte private, poi ceniamo in un tipico ristorante, la sera al COCOBONGO dove hanno girato the mask ed a letto.IL mattino partenza per l’ITALA.
Che dire: “CHE VIVA MEXICO”