Magnifico Myanmar, settembre 2007
All’inizio la meta non mi convinceva molto, forse proprio perché non è molto conosciuta, infatti quando tutti mi chiedevano dove andavo in vacanza quest’anno puntualmente mi rispondevano: e dov’è? E tanti facevano facce strane…Come per dirmi che potevo scegliere altre mete! Ovviamente quando sono tornata, proprio durante i giorni della rivolta, tutti sapevano che ero andata lì e hanno così tristemente conosciuto questo paese che non merita le sofferenze che ha passato e che probabilmente sta passando ancora, anche se la TV non se ne occupa così insistentemente come prima! Prima di passare ad una serie di info pratiche sul mio viaggio vorrei ringraziare tutti i TPC che hanno scritto prima di me e che mi hanno aiutato rispondendo alle mie mail (soprattutto Stefy!), aiuti molto più validi della Lonely Planet che avevo e che ho soltanto sfogliato per curiosità dato che il mio non è stato un viaggio “fai da te”.
Insomma se non sapete dove andare, pensate ad organizzarvi un bel viaggetto proprio in Myanmar, la cosiddetta “Golden Land” e ne rimarrete incantati…
INFO PRATICHE: Il nostro agente di viaggi si appoggia alla Quality group-mistral e il viaggio è di 11 giorni. Periodo di viaggio: 4 – 15 settembre Tour: Yangon – Bagan – Mandalay – Pindaya – Lago Inle – Yangon Compagnia aerea: Volo thai airways da Milano-Bkk, Bkk-Yangon e viceversa. Bellissimo aereo, pulito e colorato. Il servizio a bordo è stato ottimo, il cibo era discreto e passano spesso con le bevande. I film erano alcuni anche in italiano e dovevano ancora uscire in Italia, poi c’è la musica, giochi, programmi per bambini, documentari… La nostra fortuna è che all’andata molto posti non erano occupati quindi per fortuna ci siamo potuti stendere anche! Voli interni con la Air Bagan, compagnia buona, passano con bevande e se il tragitto è lungo anche con qualche cosa da mangiare, per esempio a noi sono capitati dei tramezzini al formaggio e una torta di pan di spagna! Voli puntuali, a volte anche in anticipo rispetto al programma fornito dalla Quality e quindi abbiamo dovuto fare delle levatacce. Spostamenti con autobus: noi abbiamo fatto varie escursioni abbastanza lunghe con gli autobus e purtroppo le strade sono davvero in condizioni pessime quindi preparatevi al massaggio gratis. Abbiamo fatto poi una gita in barca sul fiume che è andata benissimo, ci siamo spostati con i loro “taxi” e con altri mezzi trainati da buoi e consiglio di provarli tutti. Non abbiate paura e non guardate fuori dai finestrini..Nel mio gruppo la gente spesso si faceva prendere dal panico e gridava “aiuto” senza senso e spaventava gli altri..
Clima e temperature: a Yangon siamo stati sfortunati perchè pioveva a dirotto e quindi abbiamo visitato le pagode sotto un’acqua torrenziale. C’era comunque caldo umido ma non si sudava.
Poi ci siamo spostati al nord e abbiamo sempre trovato bel tempo e molto ma molto caldo. Al lago Inle ha piovuto quando eravamo al ristorante per fortuna altrimenti la gita con le lance non sarebbe stata bella con gli ombrelli aperti che coprivano il paesaggio. Comunque il cielo coperto ha aiutato a non farci prendere un’insolazione. Gli ultimi due giorni a Yangon sono stati misti, il primo non ha piovuto e il secondo giorno ha iniziato il pomeriggio a piovere quando noi dovevamo prepararci per andare in aeroporto. Preparate occhiali da soli e cappelli e se come me siete sempre freddolosi portatevi via un maglioncino perché spesso nei ristoranti c’è aria condizionata oppure come a Pindaya si è quasi in “montagna”.
Mi raccomando non abusate come me dell’aria condizionata in camera di notte, o vi sveglierete senza voce e con mal di gola…Sigh! Hotels: tutti di standard buoni. Sicuramente il più bello e apprezzato da tutto il gruppo è stato il Myanmar Treasure Resort del lago Inle e a seguire quello di Bagan. Entrambi bellissimi come si vede nelle foto sul sito. Se volete poi in alcuni hotel ci sono le Spa e anche la sala fitness, noi abbiamo fatto dei massaggi di un’ora per 7 e 10 dollari. Abbiamo anche provato l’hair salon dell’hotel Traders a Yangon, visto che dovevamo aspettare 5 ore prima di andare all’aeroporto ci siamo concesse anche questo lusso: per 5 dollari oltre alla piega vi faranno una serie di massaggi alla testa, al collo e alle braccia! Meraviglioso!
Cibo: tutti quelli ai quali ho chiesto informazioni mi hanno detto che il cibo è buono. Io non ho mangiato molto nei ristoranti tipicamente birmani (a causa anche di mie intolleranze a varie cose!) ma poi mi sono rifatta negli hotel la sera dove c’era di tutto. Per esempio in quello di Yangon (Traders Hotel – catena Shangri-La) c’era la pizza molto buona e vari tipi di dolci buonissimi. (altro che la mia tragica esperienza in Cina!!!) comunque se come me mangerete poco almeno vi rifarete con la frutta tropicale..Buonissima! e per fortuna non manca mai! Vestiario: i tpc che mi hanno dato le prime info mi hanno detto che bisognava portarsi via magliette con le maniche corte e pantaloncini lunghi almeno fino al ginocchio. Allora molte signore nel mio gruppo vestivano canottiere e io una volta ho messo dei pantaloncini più corti (ma non scandalosi) e la guida non ha mai detto una parola a riguardo. Quindi fate come credete, solo che se io l’avessi saputo avrei portato via delle canottiere perché il caldo era davvero insopportabile! Non è vero che se ci si mette maglie a maniche lunghe e pantaloni lunghi ci si protegge dalle punture di zanzare, purtroppo io sono stata beccata ovunque anche con l’autan.. Forse sono io un caso disperato..Poi quando sono tornata a casa sono sparite da sole le punture senza mettere nulla. Invece quand’ero là avevo messo ogni tipo di medicinale.
Soldi: noi (io e la mamma con la quale ho viaggiato!) eravamo un po’ perplesse su quanti soldi portare via. Là i prezzi sono molto bassi, anche per le bibite a pasto (una coca cola in lattina 1 euro, birra 2 euro…) apparte che nella capitale dove forse ne approfittavano un po’.
I souvenir sono abbordabili, a meno che non vogliate svaligiare una gioielleria oppure i negozi di argento o vogliate comprare un rubino.
Noi anche su consiglio di una tpc, abbiamo cambiato un po’ di euro in dollari prima di partire, infatti in molto posti non accettavano gli euro, soprattutto le monete perché loro non le possono cambiare. Potete anche non cambiare i soldi in Kyat e pagare in dollari come hanno fatto alcuni del nostro gruppo.
Corrente: ogni tanto capitava che la luce e la corrente in generale saltasse ma per il resto è andato tutto bene. Io avevo un po’ di paura nel caricare la batteria della macchina fotografica digitale, alla fine mi sono fatta coraggio e non è successo nulla. Un consiglio da parte del nostro agente viaggi: usare le prese del bagno perché sono quelle più sicure.
Lingua: ovviamente dopo il birmano parlano estremamente bene l’inglese, sembrano quasi madrelingua tanto che mi vergognavo a parlare inglese per gli innumerevoli errori (da notare che studio lingue all’università!). In alcune zone le ragazzine parlavano anche italiano. Comunque se non si sa l’inglese alcune volte è difficile capirsi quando si è da soli e la guida non c’è. Io infatti ero diventata il traduttore simultaneo di mezza comitiva per non dire tutta.. (40persone…!!) Contatti con l’Italia: è verissimo che le telefonate sono molto costose, 7 dollari al minuto e purtroppo se entro il 3 squillo non rispondono la chiamata vi viene addebitata comunque. Molti che hanno telefonato e non hanno nemmeno parlato hanno speso 15-20 dollari, insomma va a fortuna. Io non ho mai voluto provare perchè avevo già avvertito che avrei usato la mail. Grazie ad una tpc ho fatto la mail su gmail.Com e meno male perché le mie altre caselle di posta non si aprivano. Le connessioni sono moooolto lente rispetto alle nostre e spesso si legge “accesso negato” ma poi se si chiede aiuto ai ragazzi o ragazze del business center loro vi daranno una mano. I costi sono di 2-3 dollari per mezz’ora a seconda della zona. La questione dei cellulari è un po’ strana nel senso che a noi era stato detto dall’agente viaggi di lasciarli a casa perché li avrebbero sequestrati invece in nessun spostamento aereo ci è stato perquisito nulla e tanto meno ritirato nulla. Io l’ho portato via, anche se purtroppo non prendeva, ma almeno ho potuto chiamare quando abbiamo fatto scalo a Bangkok. Insomma non c’è nessun rischio! Consigli: vi troverete davvero in un mondo diverso dal nostro dove siamo abituati ad avere tutto, qualsiasi comodità.. A me personalmente faceva male vedere i bambini (anche molto piccoli) mendicare per chiedere cibo e quant’altro. Il nostro hotel a Yangon era separato dal marciapiede comune da una specie di ringhiera in modo da tenere i mendicanti lontani.
Quello che vi chiederanno più spesso sono penne/matite ed oggetti per la scuola, rossetti, profumi, bagnoschiuma e shampoo, vestiti, cappellini, cibo..E in generale qualsiasi cosa vi vedano addosso che loro non hanno. Magari vi chiederanno di fare scambio con qualcosa che vendono loro. Se l’avessi saputo prima avrei portato via più cose e invece ho regalato poco ai bambini e mi è dispiaciuto.
Queste sono un po’ le informazioni generali che posso dare a chi si reca in questo paese, ovviamente avrò dimenticato qualcosa comunque se vi serve contattatemi per maggiori informazioni o se volete vedere qualche foto anche se non rende l’idea.
Questo è il mio secondo viaggio in oriente, dopo la Cina e devo dire che se potessi tornerei subito, nonostante quello che la nazione sta vivendo in questi giorni, quando siamo stati noi non si respira l’aria di regime militare. La gente è solare, ti aiutano anche senza nulla in cambio, sono disponibili a far foto,a dare informazioni e sono contenti che la gente vada nel loro paese. Molti mi ringraziavano e mi dicevano che quando sarei tornata a casa avrei dovuto dire a tutti quelli che conoscevo di andare là. Insomma oltre ai luoghi sicuramente affascinanti anche l’atmosfera che si respira è stupenda, si è completamente fuori dal tempo e si passa davvero una vacanza in totale relax! Un viaggio che consiglio a tutti, magari con l’estensione mare nel periodo giusto (novembre-dicembre-gennaio a detta dei locali). Io spero di ritornare perché là ho lasciato degli amici che mi piacerebbe rivedere, rivedere la magia di quei luoghi e i sorrisi dei bambini, le pagode dorate all’orizzonte… insomma prima o poi progettare un viaggio in questa terra dorata.
Insomma grazie Myanmar per questa stupenda esperienza che spero di rifare…
Un saluto a tutti, Federica