Stop a SINGAPORE dopo AUSTRALIA e POLINESIA parte3
L’aeroporto è bellissimo, pulitissimo e molto efficiente, i bagagli arrivano prima di noi!!!!!!!! Roba da non credere…
Singapore si trova immediatamente a nord dell’equatore, è un isola che si estende per circa 45 km da ovest ad est e per 25 km da nord a sud e conta 4.5 miloni di abitanti. È una città stato, divenuta una dei massimi centri commerciali e finanziari dell’Asia. Il centro si sviluppa attorno al Singapore River, a sud di questo si trovano i grattacieli moderni del CBC e Chinatown. A nord del fiume si estende il Colonial District con i suoi eleganti edifici coloniali, centri commerciali ed il rinomatissimo Raffles Hotel. Immediatamente a nord del Colonial District si trova Orchard Road, le vie dello shopping sfrenato e Little India. L’aeroporto è collocato invece nell’angolo orientale dell’isola, a Cangi e dista solamente una ventina di km dal centro. La moneta locale è il dollaro di Singapore, (1€=2.06dollari). Ritirati i bagagli, ci attende l’autista per il trasferimento privato all’hotel. Cambiamo però, prima di uscire dall’aeroporto, il denaro alla banca, in quanto qui è molto più conveniente. Usciti avvertiamo subito un clima molto differente rispetto a quello australiano, ci togliamo velocemente la giacca a vento, in quanto ci sono più di 30 gradi, con un tasso di umidità elevatissimo. Saliamo sull’auto privata dove l’aria condizionata è messa a una temperatura bassissima (+18), un’escursione termica da paura fra dentro e fuori. La città la troviamo pulitissima e molto ricca, strade grandissime e molto trafficate, grattacieli bellissimi e nuovissimi, l’autista ci dice che quando un grattacielo diventa vecchio viene subito demolito per fare posto a uno completamente nuovo e tecnologicamente all’avanguardia.
Dopo una ventina di minuti arriviamo all’hotel Helisabet situato in una traversa della Orchard Road, posizione davvero ottima, in due minuti a piedi si è nel centro dello shopping. L’hotel è carino ma niente di particolare, le camere fra l’altro sono molto piccole. Arriviamo in stanza, non facciamo in tempo ad appoggiare le valige che Anna Maria, la signora che si occupa dell’assistenza e delle escursioni ci chiama in camera per darci il benvenuto e per invitarci a partecipare al tour guidato della città per l’indomani mattina al costo di 20$ per p.P.. Siccome siamo provati dal lungo viaggio, decidiamo di accettare molto volentieri. Una doccia calda e subito a letto.
14/07/07 SINGAPORE Sveglia alle 6.40, un abbondante colazione a buffet a base di uova, bacon e paste, anche qui aria condizionata “a buco”, ci voleva la giacca a vento… Alle 8.30 ci viene a prendere in albergo Anna Marie e ci porta in taxi all’hotel da dove parte l’escursione guidata. Oggi sarà lei a farci da guida. Ci racconta che gli abitanti di Singapore sono per il 75% Cinesi, per il 15% Malesi, per l’8% Indiani e i restanti fanno parte di altre etnie.
Ci dice che la città è molto sviluppata con un alto tenore di vita, dotata di un grande polo commerciale e finanziario. L’attività mercantile è molto praticata, grazie al suo legame con il traffico portuale. Vengono esportati: i derivati dal petrolio, caucciù, stagno, olio di cocco, caffé ecc.. L’industria è favorita grazie alla vicinanza alle miniere malesi e soprattutto dal basso costo della manodopera. Il settore terziario è occupato da numerose banche e imprese commerciali.
Ci mette subito in guardia a non buttare mozziconi di sigarette o carte in terra poiché qui si rischia una multa salata, per la prima volta di 500$, mentre se sei recidivo, ti mandano a spazzare la città per una giornata.
Andiamo subito a visitare la zona di Chinatown che rappresenta il centro culturale di Singapore e, con i suoi templi, con i suoi terrazzi decorati e la caotica moltitudine di bancarelle, negozi e vari esercizi commerciali offre ancora scorci di quella che era la vita nei tempi passati. Gran parte di questo quartiere è stato demolito e ricostruito negli ultimi 30 anni. La scrupolosa attività di restauro intrapresa dall’autorità locale competente in materia di sviluppo urbano ha sì salvato un alto numero di edifici, ma ha anche sollevato alcune problematiche, quali l’aumento degli affitti con conseguente abbandono della zona da parte di coloro che gestivano attività tradizionali.
Visitiamo il Tempio di Thian Hock Keng ( il tempio della felicità celeste ), uno dei luoghi di culto più antichi di Singapore. All’ingresso del tempio si trova una coppia di leoni in pietra che sorvegliano la porta e divinità dalle turpi fattezze e impediscono l’ingresso agli spiriti maligni. Visitiamo solamente l’esterno del tempio dello Sri Mariamman, il tempio Hindu più antico di Singapore, poiché non è possibile entrare, rimaniamo però molto colpiti dalla variopinta torre collocata sopra all’entrata.
Successivamente dopo una breve giro turistico per i quartieri più noti della città andiamo a visitare i Singapore Botanic Garden. Si tratta di 52 ettari di verde e di foresta pluviale che un tempo ricopriva interamente l’isola. Andiamo a vedere il National Orchid Garden con una collezione di oltre 3000 specie di orchidee. Qui l’afa è esagerata, facciamo persino fatica a respirare e frequenti sono i capogiri alla testa. Non vediamo l’ora di risalire sul pulmino del tour che ha l’aria condizionata.
Ripartiamo e per finire andiamo a visitare la Little India.
Questo quartiere modesto, fatto di negozietti colorati, appiccicati l’uno all’altro, di odori molto pungenti. Nel passeggiare per questo quartiere, ci si trova completamente immersi in un’altra dimensione, fatta di profumi intensi, aromi speziati e sari di seta colorati, come per Chinatown, un viaggio virtuale in una piccola India in miniatura. Qui tutti i negozianti cercano di venderci qualche souvenirs o mantelle di seta, subito sparano un prezzo elevato poiché provano a fregarti ma qui bisogna assolutamente contrattare. Pensate, alla Fra gli hanno chiesto per un foulard in seta 45$, be’ se lo è comperata per 10$ e la guida addirittura gli ha detto che poteva dargliene ancora meno, poiché il suo valore era di 3-4$ al massimo.
Verso le 12.30 il tour della città finisce e Anna Maria ci invita nuovamente a partecipare al tour della città notturno che parte alle 18 al costo di 30$ per persona. Accettiamo volentieri e nel frattempo anche se siamo veramente stanchi e assonnati andiamo a passeggio per l’ Orchard Road.
In questa parte della città prevalgono gli alberghi di alta categoria, enormi centri commerciali, ristoranti e bar. Qui andiamo a vedere diversi negozi di elettronica, vogliamo acquistare la macchina fotografica subacquea. I negozianti di questi negozi sono quasi tutti indiani e tutti stanno sulla porta del negozio e appena vedono che sei un turista iniziano a stressarti per farti entrare a vedere il negozio mostrandoti tutte le tecnologie più all’avanguardia, fino a che non finisci per comperare qualche cosa. I prezzi non ci sembrano però molto convenienti, l’impressione è che quasi tutti ci vogliano fregare. Anna Maria ci aveva messo in guardia a riguardo e ci aveva consigliato un posto, dove aveva mandato altri turisti come noi e che erano rimasti soddisfatti degli acquisti. Allora andiamo a cercare questo negozio, anche qui il gestore è indiano, ci mostra i modelli delle macchine, rimaniamo colpiti da una in particolare, solo che alla fine costa quasi come in Italia. Allora bisogna anche qui contrattare, e fare finta di non essere interessati. Il negoziante così comincia a scendere e ad aggiungerti in omaggio altre cosette. Alla fine riusciamo a fare l’acquisto, risparmiando parecchio rispetto ai nostri centri commerciali in Italia. Inoltre si può godere della Tax Free, ovvero di uno sconto pari alla tassa GST applicata su tutti gli articoli che a Singapore è il 7%. Le modalità non sono complesse, basta andare in un negozio tax-free, acquistare l’oggetto desiderato, farsi rilasciare la specifica fattura, che va timbrata alla dogana che si trova in aeroporto, superata la quale, e’ possibile riavere GST anticipata in contanti.
Si sono fatte le 15 è ora di andare a fare uno snack, al secondo piano di un centro commerciale dove c’è solo cucina locale …… Rientriamo in hotel per una doccia veloce e per cambiarci per il tour serale che inizia alle 18. Alle 18 il pulmino arriva puntuale a prenderci in hotel per portarci da Anna Marie, con lei andiamo a visitare la Singapore coloniale, che sorge alla foce del Singapore River nel punto in cui Sir Raffles sbarcò per la prima volta sull’isola. Raffles diede al centro una forma tale da rimanere inalterata nel corso del periodo coloniale e negli anni di governo repubblicano dopo l’indipendenza. Andiamo a visitare l’Empress Place Building, un edificio imponente in stile vittoriano costruito nel 1865, che ora ospita un museo, negozi e gallerie d’arte, nonché un elegante ristorante, il Padang, i Raffles Hotel, un’istituzione di Singapore, divenuta esempio di lusso orientale; qui non ci fanno nemmeno entrare dentro alla Hall dell’hotel, poiché alcuni del nostro gruppo non indossano pantaloni lunghi.
E’ giunto il momento di fare un giretto in barca all’imbrunire sul Singapore River, saliamo sulle bumboat, le tradizionali barche in legno che navigano sul fiume e risaliamo il corso d’acqua da Clarke Quay fino a Marina Bay, passando per Boat Quay, un’esperienza davvero molto suggestiva. Poco più tardi andiamo a vedere uno spettacolo carino a Sentosa Island che dista una ventina di minuti in macchina dal centro. L’Isola di Sentosa era fino al 1967 una fortezza militare inglese, oggi trasformata in un mega resort di villeggiatura con un sacco di attrazioni turistiche. Qui si trovano musei, acquari, delfinari, spiagge (con sabbia bianchissima di riporto), bar, ristoranti ecc. Noi andiamo a vedere la Musical Fountain (Fontana musicale) dove vengono proiettati messaggi d’amore con un gioco di luci creati con effetti tridimensionali molto colorati e belli su uno schermo d’acqua.
Rientriamo per le 22 a Boat Quay e andiamo, insieme ad altre coppie di italiani che erano nel giro con noi, a mangiare in un ristorante indiano che ci consiglia Anna Maria , si trova a bordo fiume, l’unico problema è che è tutto veramente molto ma molto piccante… Per fortuna che avevamo scelto il menù non piccante!!! Rientriamo per mezzanotte in hotel, siamo veramente cotti…
15/07/07 SINGAPORE Oggi è l’ultimo giorno del nostro mega viaggio di nozze (ben 36 giorni), questa sera abbiamo il volo di rientro. Ci alziamo alle 8 e dopo un’ottima colazione in hotel, decidiamo di dedicare la giornata al relax e allo shopping. Per fortuna riusciamo a farci lasciare la camera fino alle 16 del pomeriggio, in modo da riuscire a farci una doccia per togliere l’”appiccicume” di dosso prima di metterci in viaggio…Adesso non ci sono più scuse…È veramente giunto il momento di ritornare a casa…Il viaggio è finito…La nostalgia della nostra quotidianità italiana inizia a farsi sentire… Resteranno però i nostri meravigliosi ricordi che ci faranno per sempre compagnia, rallegrando la nostra vita di coppia…