Parigi, E’ ROBA DA RICCHI, MA ANCHE DI CUORE
METROPOLITANA: Per chi vive in città come Milano o Roma, o cmq chi come me è abituato ad andare a Milano, usare i metrò di parigi è stato semplicissimo: fatevi dare una cartina ai punti d’informazione sotto il metrò e non sarà difficile spostarsi. Basta prendere come riferimento il capolinea e seguire sulla mappa le fermate relative alle attrattive! Attenti però perchè parigi ha 16 linee della metropolitana, seguite bene le frecce e le indicazioni!!! 😉 Un errore che abbiamo fatto noi è stato quello di non aver fatto la carta orange che permette di utilizzare il metrò illimitatamente per tot giorni (a seconda di come scegliete)! Lì i controllori sono come falchi, conservate sempre il biglietto fino a quando uscite, altrimenti rischiate la multa! Noi in 3 giorni le cose principali siamo riuscite a visitarle: notre dame (ingresso libero, si paga la cripta 3,50 euro a testa) , la tour eiffel (nn siamo riusciti a salirci sopra perchè c’era una catena umana di persone!), l’hotel villè, i magazzini la fayette (per i patiti della moda come me e mia madre è una tappa d’obbligo!!!!!), l’operà,gli champs elyseè, l’arco di trionfo, il ponte alexander (stupendo), il museo del louvrè etc.. Etc.. MANGIARE: Dire che i prezzi sono folli a volte è poco.. Un cappuccino 5 euro (ma siamo matti?), un caffè meno di 2,60 euro è difficile trovarlo, panini a 6 euro, acqua con prezzi alla stelle: un bicchiere d’acqua da 25 cl costa 3,50 euro.. Insomma bisogna cercare di non fermarsi al primo posto ma individuare i localetti giusti: noi ad esempio a pranzo abbiamo sempre mangiato nella catena “LE POMME DE PAIN”, una specie di spizzico italiano, in cui un menù con una focaccia ripiena di formaggio,prosciutto, rucola, + acqua in bottiglietta + un piatto di patate(buonissime!) + il dolce costa 7-8 euro! direi ottimo! ce ne sono molti distribuiti lungo le vie! poi la sera ci recavamo al supermercato al G20 e facevamo un pò di spesa dato che avevamo l’angolo di cottura nell’appartamento! per le visite al louvrè, il biglietto costa 9 euro, armatevi di pazienza per fila, c’è sempre un mare di gente!Ovviamente abbiamo scelto una sala sola per le visite, la sala DENON, perchè è troppo grande il museo, a me confondeva le idee per la troppa roba che c’è in esposizione! 😉 quando vedrete ad un certo punto una ressa di gente allora capirete che lì c’è la Gioconda: bell’emozione vederla, la si vede sempre sui libri, in tv, e poi quando ce l’hai di fronte non ti sembra vero..
io sono una patita di quadri, e devo dire che anche i dipinti di jacques louis david sono splendidi! Sfatiamo il mito che i francesi sono antipatici e arroganti: io li trovo gentilissimi, deliziosi e molto disponibili! se ti trovano in difficoltà sono i primi a venirti incontro e spiegarti le cose ancora prima che sia tu a chiedere loro delle informazioni!Per cui vi consiglio di non partire prevenuti: non facciamoci riconoscere anche all’estero!! Da non perdersi parigi di sera: è ancora + bella con tutte quelle luci! noi abbiamo trovato un tempo meraviglioso, con temperature dai 14 ai 19 gradi, con sole e niente pioggia! per essere andati di novembre direi che è un sogno! Un’altra cosa che mi ha colpito di Parigi è la profonda integrazione delle persone di colore: c’è un miscuglio pazzesco,comitive con gente bianca e nera, bellissima è la loro integrazione, che quasi ti fa rimpiangere di essere nato in Italia, perchè noi a confronto siamo indietro di 20 anni! Amo l’Italia, e credo sia il Paese + bello al mondo, ma qui, mi spiace dirlo, non funziona nulla: dal pubblico al privato, dall’integrazione inesistente al ruolo delle donne! Io francamente qui in italia non ho mai visto una donna che guida metropolitane, lì invece quelle di colore ricoprono molti posti pubblici, mentre da noi gli immigrati che VALGONO e MERITANO sono sbattuti a fare le badanti o gli operai in qualche cantiere.Stando a parigi 4 giorni ho capito che è sbagliato: non importa di che colore o nazionalità tu sia, l’importante è che ti venga data la possibilità di avere una vita dignitosa, un lavoro come tutti, e non essere lo scarto della società, o come si dice, il fanalino di coda di una nazione. Io in questo viaggio ho guardato molto l’aspetto umano e sociale: da noi se un ragazzo/a sta insieme a qualcuno di colore viene additato, c’è molta ipocrisia (o almeno spesso è così).. La’ no, è naturale! Sono queste le cose che fanno venire la malinconia: l’essere diversi in peggio non è sicuramente a nostro favore, anzi, ci fa restare limitati in testa. Scusate lo sfogo, ma credo che viaggiare voglia dire anche allargare i propri orizzonti e non soffermarsi solamente sulla bella chiesa o la Torre! Per il resto se avete bisogno di info o contatti per l’alloggio, scrivetemi pure! bacioni Alessandra 😀