Playa del Carmen e dintorni

Come potevo non dare il mio supporto dato che per ogni mio viaggio sfrutto al meglio i consigli degli amici di turisti per caso? E a dire il vero li trovo più utili ed interessanti di qualsiasi altra guida (eccetto la mitica Lonley Placet, forse!) Ad ogni modo sarò concisa e cercherò di riassumere 15 fantastici giorni d’aprile in poche righe...
Scritto da: sarah ''75
playa del carmen e dintorni
Partenza il: 19/04/2006
Ritorno il: 02/05/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
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Come potevo non dare il mio supporto dato che per ogni mio viaggio sfrutto al meglio i consigli degli amici di turisti per caso? E a dire il vero li trovo più utili ed interessanti di qualsiasi altra guida (eccetto la mitica Lonley Placet, forse!) Ad ogni modo sarò concisa e cercherò di riassumere 15 fantastici giorni d’aprile in poche righe (anche se non sarà facile!) Innanzi tutto premetto che, ove possibile, preferisco i viaggi fai da te ai pacchetti pronti dei tour operator e sicuramente il Messico è un luogo in cui ci si può muovere facilmente da soli grazie alla disponibilità delle persone e all’efficienza dei mezzi pubblici.

Mio marito ed io abbiamo soggiornato alla posada Sian Ka’an a Playa del Carmen (trovate tutti i dettagli sul suo sito internet e anche le foto sono realistiche) e ci siamo trovati benissimo: non aspettatevi un hotel di lusso ma una semplice pensioncina pulita e senza grosse pretese, dove tutto il personale è assolutamente fantastico! Un ringraziamento speciale va soprattutto alla simpaticissima Francis! La posada è situata nella parte “vecchia” di Playa del Carmen (vicino alla stazione principale degli autobus, meta di partenza per la maggior parte delle escursioni). Io ho scelto appositamente questa posizione per comodità in quanto preferivo avere poca strada da fare per andare a prendere l’autobus e magari passeggiare un po’ di più per andare in spiaggia.

Ma forse è meglio che vi descriva prima com’è fatta Playa del Carmen: tutto ruota attorno ad una lunga strada pedonale (che costeggia la spiaggia ma non è fronte spiaggia). Ad una estremità c’è la stazione degli autobus e l’attracco dei traghetti, le case sono quelle piccole, carine ma vecchiotte e tipicamente messicane e l’atmosfera che si respira è vera, tipica, suggestiva…Dall’altro capo invece c’è la parte più nuova ed in continua espansione con bellissime costruzioni moderne in stile europeo che ospitano hotel e residence più o meno lussuosi. L’intera passeggiata da una parte all’altra richiede circa 45 minuti ed è veramente piacevole in quanto non ti stufi mai di guardarti attorno…Negozietti, ristoranti, pub, localini tipici…Ce n’è per tutti i gusti…È magnifico sia di giorno che di sera! Attenzione però che invece i tratti di spiaggia migliori (intendo senza attracchi per le barche dei pescatori, senza scogli, con la sabbia più bianca e fine) sono quelli verso la parte nuova e precisamente Playa Tucan e Playa Mamitas. Noi di solito prendevamo sdraio ed ombrellone a playa Tucan (ad una cifra irrisoria) e con circa 10 euro in due pranzavamo lì in spiaggia a base di pesce! Buonissimo e soprattutto superlativo perché usano portarti il cibo direttamente alla sdraio utilizzando come appoggio un piccolo tavolino di plastica! Mi viene nostalgia solo a pensarci… La sera il nostro ristorantino preferito era il Tango Tacos (dovete chiedere indicazioni per arrivarci perché è in una via laterale) dove si mangia della carne buonissima e i proprietari sono degli italiani molto simpatici. Ma veniamo adesso alle escursioni che abbiamo fatto partendo sempre da Playa del Carmen che a mio avviso è un luogo strategico per muoversi e visitare i dintorni ma soprattutto è il luogo giusto per godersi le serate messicane (Cancun è molto più asettica, caotica e americanizzata).

– Cobà: l’autobus di linea della ADO ti porta comodamente in circa 3 ore all’ingresso del sito e lì conviene noleggiare per pochi soldi delle biciclette in quanto le distanze tra i vari punti d’interesse sono molto vaste e fa assai caldo. Noi siamo saliti in cima alla piramide ed è stata un’emozione irripetibile, lo consiglio anche se qualcuno è un pò intimorito dalla ripidità dei gradoni…Sembra più complicato di quello che realmente è! – Isola di Cozumel: ci si arriva col traghetto che parte proprio dalla parte vecchia di Playa del Carmen e l’attraversata dura circa un’ora. Consiglio di prendere il traghetto al mattino presto in quanto l’isola non è piccolissima e ci sono diverse spiagge da visitare; anche il centro del paese non è male e merita una passeggiata. Al vostro arrivo sarete presi d’assalto dai locali che cercheranno in tutti i modi di vendervi escursioni o di noleggiarvi qualche mezzo. Noi abbiamo preso uno scooter ma a dir la verità l’isola è piuttosto grande, di solito soffia vento (almeno da un lato dell’isola) e così ci abbiamo messo parecchio tempo per raggiungere le spiagge indicateci. Di Cozumel ho visto poco ma il mare mi è sembrato più trasparente, più calmo e più caldo rispetto a Playa del Carmen.

– Tulum: ci arrivi in meno di un’ora di autobus ADO. Le rovine Maya hanno un fascino particolare in quanto sono direttamente a picco sul mare. Il sito è più piccolo di quello di Cobà e si visita più velocemente. Consiglio di non accalcarsi nel fazzoletto di sabbia davanti alle rovine (per quanto bello ed invitante ma super affollato) ma piuttosto di raggiungere la spiaggia libera lì vicino. Usciti dal sito archeologico, anziché tornare verso la fermata dell’autobus, andate nella direzione opposta e seguite una strada prima cementata e poi sterrata, oltrepassate una sbarra che preclude il passaggio alle automobili e dopo circa 15 minuti di cammino inoltratevi per un sentierino che riporta come indicazione il ristorante “Mirador” (se non sbaglio)…Benvenuti ai CARAIBI!!!! E’ una spiaggia da cartolina e la privacy è assicurata. Altrimenti, se preferite una spiaggia attrezzata con tanto di sdraio e baretto potete optare per Playa Paraiso poco distante (ma mi sa che per raggiungerla serve un taxi). Lo riferisco solo per sentito dire perché a noi la spiaggia libera era piaciuta così tanto che ci siamo tornati due volte! – Xcaret: anche qua si arriva comodamente con lo stesso autobus ADO che porta verso Tulum e quindi non ha senso comprare l’escursione. Già il semplice ingresso al parco costa parecchio (trovate tutti i dettagli nel sito internet) così almeno risparmiate sul trasporto. Sinceramente da Xcaret mi aspettavo qualcosa di meglio, invece è una specie di parco artificiale costruito per i turisti. C’è una zona da visitare a piedi (una specie di zoo) e il pezzo forte dovrebbe essere un fiume sotterraneo che si percorre con tanto di maschera e pinne. Non è male ma dopo aver visto un vero cenote questo sa proprio di finto. Ad ogni modo compreso nel biglietto si ha un all inclusive di cibo e bibite e di sera si può assistere ad uno spettacolo carino. Se si prenota con ampio anticipo si può fare il bagno con i delfini ma costa uno sproposito.

– Xel Ha: per il trasporto vale sempre il discorso dell’autobus e anche qua conviene comprare il biglietto (sempre all inclusive) al botteghino all’ingresso. Xel Ha è molto più naturale rispetto a Xcaret: ti accompagnano con un pulmino (ma mi sembra che si possa anche noleggiare una bici) al punto di partenza per lo snorkeling dove ti muniscono di maschera, pinne, giubbotto di salvataggio (se ti serve) ed eventualmente ciambellone (se non sei un bravo nuotatore). Dopo di che ti tuffi in un fiume dall’acqua gelida e cominci a nuotare in mezzo alle mangrovie fino a raggiungere il mare. Xel Ha è una bellissima insenatura immersa nella vegetazione e se ti piace lo snorkeling hai la possibilità di vedere un sacco di pesci…Noi abbiamo avuto un incontro ravvicinato con una tartaruga marina! Anche qua c’è la possibilità di fare il bagno con i delfini e forse lo consiglierei rispetto a Xcaret in quanto l’ambiente circostante è più naturale e suggestivo.

– Biosfera di Sian Ka’an: abbiamo comprato quest’escursione tramite la reception della posada (ad ogni modo ci sono decine di agenzie, più o meno spartane, lungo la strada pedonale) facendoci consigliare da Francis. Si può entrare nella riserva naturale di Sian Ka’an solamente se accompagnati da una guida e quindi non è un luogo che si possa visitare in autonomia. Noi abbiamo optato per la versione in jeep rispetto al pulmino. Si percorre un lungo tratto di strada sterrata passando in mezzo alla vegetazione e si arriva in un piccolo paradiso terrestre con mare cristallino e sabbia bianchissima. L’escursione prosegue in barca alla ricerca di delfini e tartarughe marine e poi ci si ferma sulla barriera corallina per lo snorkeling. Non è paragonabile a Sharm El Sheik in quanto i colori sono meno accesi e più tendenti al viola/marrone ma merita comunque. L’escursione si è poi conclusa con un buon pranzetto a base di pesce in spiaggia! – Escursione con All Tournative: giro in kayak e snorkeling sulla barriera corallina a Punta Soliman, corsa dentro la giungla a bordo di un camion militare (dio mio che panico, sembrava di capottarsi da un momento all’altro!), snorkeling in un cenote e pranzo in un villaggio Maya. Camion militare a parte (qualcuno si può divertire ma io avrei fatto piuttosto la strada a piedi!), il pezzo forte della giornata è stato il cenote. Immaginate di nuotare in una grotta illuminata solo dalle torce…È un’esperienza magnifica, unica ed irripetibile! Per comprare le escursioni della All Tournative dovete recarvi nel loro negozio che si trova circa a metà strada tra zona vecchia e la zona nuova, sempre nella strada principale (trovate comunque tutti i dettagli nel loro sito). Hanno prezzi un po’ più elevati delle altre agenzie ma merita davvero: offrono varie escursioni e sicuramente la prossima volta ne proveremo un’altra! – Una sera siamo andati al Coco Bongo a Cancun ma non abbiamo comprato l’escursione perché ci sembrava troppo costosa. Abbiamo preso il solito autobus della ADO da Playa del Carmen a Cancun e da lì un autobus di linea fino alla zona dei localini e delle discoteche. Cancun è una metropoli nel vero senso della parola: traffico pazzesco, rumore assordante, grattacieli, casermoni e tanti locali super affollati. Sembra più americana che messicana! L’ingresso al Coco Bongo costa caro e quindi alla fin fine se comprate l’escursione da Playa del Carmen, pagate uguale ma ci arrivate in maniera più comoda, a meno che non facciate come me e riusciate ad accaparrarvi un ingresso omaggio! Credo d’aver detto tutte le cose più importanti ma se vi venisse in mente qualche curiosità scrivetemi pure! Ciao e buon viaggio a tutti! Sarah & Luigi



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