Impressioni insubre a Varese di un siciliano
A Varese mi sono fermato per due giorni e una notte…E tanto per curiosità vi illustro le impressioni che ne ho avuto, che possono esserre degli spunti su cosa visitare se si è indecisi… La cosa che mi ha causato un forte e angoscioso senso di estraneamento e che ancora oggi mi fa svegliare nel cuore della notte sudato e febbricitante sono stati quei…Bagni turchi…Ovunque…Per un attimo ho pensato…Ma se mi cade qualcosa dalla tasca, dico per caso, e va a finire scivolando, accidentalmente ed inevitabilmente, lì dentro… chi me la ripescherà!!! Tra le cose che non mi aspettavo è stata la socievolezza dei Varesini, dall’albergatore, al barista, al giornalaio che m’ha venduto i biglietti del bus, all’autista, alla vecchietta alla fermata che m’ha raccontato tutti i fatti suoi e dei suoi figli :-)…Beh insomma anche questo fa la differenza… Un po’ deludente sono state le cappelle sul sacro monte, o meglio l’unica che ho visto, ovvero l’ultima cappella. Perché era praticamente ingabbiata tra vetro spesso e polveroso e ferro e mura… I locali in centro sono pieni di vita e di giovani. Per la qualità del cibo non saprei giudicare, giù al sud siamo abituati ai sapori forti, intensi e fortemente diversificati, forsse è meglio puntare sui salumi e formaggi. Mentre attenti al pane che ogni volta si sbriciolava tutto…Che odio!!!che stress!!! 🙂 Incantevole suggestivo meraviglioso è stato senz’altro lo spettacolo del lago a Laveno. Quando quel trenino stile primo novecento con i sedili in similpelle ha sferragliato da Varese fino a destinazione, appena arrivati, quando si è fermato, ho chiesto ad un passeggero se oltre quella di Laveno vi fosse stata una ulteriore fermata. “Sì!Dentro il lago!” m’ha risposto :-). Lo scenario di quell’ ampio specchio lacustre, appena sceso, era semplicemente incantevole…Da togliere il fiato…Da perdere la propria identità per mai più ritrovarla tra quel blu del lago e del cielo, tra i declivi accesi di verde…Quasi soffici freschi…E il silenzio di un luogo antico e solenne… Poche cose ormai riescono ad emozionarti perché credi di aver visto tutto e sapere ogni cosa; e di solito accadono sempre mentre meno te l’aspetti…A me questo è successo sul Sacro Monte…Quando, addentrandomi mi sono imbattuto in una sorta di cunicoli o piccole gallerie, buie ma puntellate di piccole lanternine, di una luce carica di indicibile mistero…Quasi sottopassi della propria anima che solo allora ti si rivela perché improvvisamente ritrova il proprio habitat…E’ stata un’esperienza in quei confini dello spirito in cui le emozioni si decantano per ritrovare la pura, essenza, dell’anima…