Versilia e dintorni
In luglio, io e mia moglie Rita avevamo fatto una settimana di vacanza balneare ad Alassio, con la solita vita di spiaggia, e volevamo fare ancora qualcosa, decidiamo di andare in Versilia con base a Viareggio per fare qualche bagno e visitare Siena e qualche altra località che non avevamo ancora visto.
Iniziamo su internet l’organizzazione del viaggio (budget modesto), ricerca di alberghi, ristoranti, manifestazioni ecc., troviamo a Viareggio un hotel 3 stelle e un due stelle a Siena.
Il 23 Agosto alle 6.30 partenza da Torino per Siena con l’eurostar, cambio a Firenze Rifreddi (costo totale euro 41 a testa).
Arriviamo a Siena verso mezzogiorno e, in considerazione che stava piovendo e che la stazione dista circa 2,5 chilometri dal centro storico dove è situato l’hotel ci concediamo un taxi (8 euro).
Arriviamo all’albergo Cannon d’oro (2 stelle, 75 euro a notte), l’albergo è situato in pieno centro storico, a due passi da piazza del Campo, in un edificio del XIII secolo (una delle proprietarie era citata da Dante nella Divina Commedia), adibito ad albergo da circa due secoli, all’epoca denominato Locanda delle Armi d’Inghilterra, camere ampie e confortevoli, (bagno completo, televisione satellitare ecc), peccato la mancanza di ascensore e la scala piuttosto ripida, noi eravamo al secondo piano.
Decidiamo di andare a pranzo, troviamo un ristorante a buffet (Nannini), prezzo fisso 12 euro, cibo a volontà (soddisfacente).
Finalmente smette di piovere, ritorna un caldo sole, andiamo a Piazza del Campo, passando per Via Montanini, Via Banchi di Sotto, tutte pedonali, strette, molto animate, piene di edifici storici, ma anche di negozi, vediamo il Palazzo Salimbeni, sede del Monte dei Paschi e Chigi Saracini, sede della nota accademia musicale (ricco programma di concerti sia pomeridiani sia serali), passiamo anche in Via di Città dove ammiriamo la Loggia della Mercanzia arriviamo alla piazza del Campo La piazza, realizzata nel periodo 1293-1349 è il cuore della città, luogo del Palio e nel medioevo delle esecuzioni capitali, vi confluiscono le vie più importanti, la piazza è molto animata, ha forma di conchiglia, al capo più alto si trova la famosa Fonte Gaia, realizzata da Jacopo della Quercia, tenete presente che i pannelli raffiguranti la Vergine e le Virtù sono delle riproduzioni, gli originali si vedono nello Spedale di Santa Maria della Scala.
Al lato sud esterno, opposto della Fontana, troviamo il Palazzo Pubblico, la Torre del Mangia e la Cappella di Piazza (anno 1376), all’interno del Palazzo Pubblico il Museo civico (euro 5), che vale una visita per ammirare opere di Simone Martini e Ambrogio Lorenzetti, sull’esterno della piazza trovate bar e ristoranti con tavolini all’aperto, sempre molto frequentati. Ci dirigiamo in piazza Duomo dove ammiriamo la grandiosa Cattedrale dell’Assunta, in marmo bianco, di stile romano gotico, ci mettiamo in coda per entrare, ingresso a pagamento 6 euro, ma conviene fare il cumulativo a 10 euro che comprende battistero e museo.
L’interno è veramente suggestivo, le opere d’arte non si contano, splendido il pulpito scolpito da Nicola Pisano, fantastico il pavimento marmoreo, diviso in 56 riquadri che rappresentano scene della salvezza e della rivelazione, alla cui realizzazione lavorarono i più grandi artisti dell’epoca (anche Donatello), una visita solo un po’ attenta occupa non meno di due ore, da notare che è visibile solo in Agosto e Settembre, negli altri mesi è coperto. Passiamo quindi al Battistero di San Giovanni, sempre in marmo bianco, all’interno il bellissimo fonte battesimale, di forma esagonale di Jacopo della Quercia e la pareti affrescate da uno dei maggiori pittori dell’epoca, il Vecchietta Verso le ore 20.30 ceniamo al ristorante Grotta Santa Caterina da Bagoga, che si trova in un’antica e caratteristica viuzza di Siena, anche l’interno è arredato in modo caratteristico, l’atmosfera è calda ed accogliente, ordiniamo piatti ai sapori dell’antica cucina senese: crostini con fegatini di pollo, Pici con Aglioni (pasta fresca fatta a mano, con pomodoro, olio e aglio cotto), Ribollita, Tacchino fatto con una ricetta del 700 (gallo indiano con misto di spezie e vino rosso), un assaggio di Peposo (spezzatino di chianina con pepe e vino rosso), Torta di riso con frutti di bosco, e un altro assaggio di dolce, il tutto con circa 40 euro in due con 2 bicchieri di vino Facciamo ancora un giretto e ci fermiamo in piazza del Campo sempre animata, poi finalmente andiamo a dormire.
Agosto 24: Ritorniamo in Piazza Duomo per visitare lo Spedale di S. Maria della Scala (4 euro), di fronte alla cattedrale, dove ammiriamo gli splendidi affreschi sulle pareti, che risalgono al quattrocento, di Domenico Di Bartolo e Lorenzo Vecchietta e altri pittori di scuola senese, raffiguranti scene dell’attività dello spedale (da non perdere) Quindi ci avviamo per un giro completo della città, visitiamo la chiesa di origine gotica di S. Agostino (1260), la chiesa di San Girolamo e Santa Maria dei Servi, con i resti di affreschi del duecento e l’affresco attribuito a Pietro Lorenzetti, nonché la chiesa di S. Spirito che risale al rinascimento, naturalmente passiamo sempre nelle strette vie pedonali con gli splendidi palazzi, breve visita al santuario cateriniano con un bel portale, quindi la chiesa di San Domenico, con capolavori del Sodoma, infine visita alla Pinacoteca Nazionale, visita essenziale per avere un quadro storico della pittura senese dell’epoca, riusciamo a vederla tutta, malgrado nella parte finale i custodi ci facessero fretta.
Verso le 21 andiamo in un altro ristorante l’Hosteria il Carroccio, eravamo un po’ stanchi, ci siamo limitati ai Pici al sugo, Ribollita, anatra all’etrusca, dolce, il tutto molto curato, con una spesa di 36 euro in due. Terminiamo la serata, sedendoci sul pavimento di piazza del Campo. Agosto 25-27: soggiorno a Viareggio, bella città di villeggiatura balneare, vasta spiaggia sabbiosa, mare a declivio dolce, con una lunga (e nota) passeggiata parallela al mare, con edifici stile liberty, piena di negozi, aperti fino a mezzanotte, vi sono 7 cinema, cicli di conferenze al caffè Principino (noi abbiamo partecipato all’ultima con Franco Ferrarotti), possibilità di fare escursioni in bici, comoda la pista ciclabile a lato del lungomare (molti i noleggiatori), sia nelle due vaste pinete, levante e ponente, una biblioteca aperta, con sala di lettura giornali e riviste e punto internet (solo al mattino), un museo e una pinacoteca, buoni anche i servizi pubblici di trasporto, possibilità di raggiungere Pisa e Lucca in circa di 30 minuti di treno (in bus ci vuole di più), per gli appassionati della lirica ottimi collegamenti con Torre del Lago per il festival pucciniano, e le località balneari di tutta Versilia.
L’albergo Dolly è un tre stelle, curato, a pochi metri dal mare e al centro, un punto internet a disposizione, ma si può utilizzare solo stando in piedi, cucina curata, unico inconveniente che il proprietario alla sera attende i clienti, noi che tiriamo un po’ tardi ci faceva sentire un pò in colpa. Agosto 28: visita a Pistoia (circa un ora di treno) Ci accorgiamo subito che siamo capitati nel giorno sbagliato (mercoledì), infatti, c’era il mercato, un normale mercato rionale, frutta e verdura compresi, che occupa gran parte delle vie del centro storico, non solo con i banchi di vendita, ma anche con i furgoni addossati ai muri, per cui il centro e le sue strade strette perdono tutto il fascino, se andate a visitare Pistoia evitate il mercoledì e il Sabato, un pistoiese ci ha detto che sono stati vani i tentativi di spostare altrove il mercato.
Mentre dalla stazione ci rechiamo al Duomo, notiamo le splendide mura, visitiamo la Chiesa di S. Domenico, la Chiesa di San Paolo, entrambe del periodo 1200-1300, con affreschi del XIV secolo, interessanti anche se di pittori a noi sconosciuti, entriamo quindi nel centro storico, con le sue strette vie, arriviamo in Piazza Duomo, dove visitiamo la Cattedrale di S. Zeno, la cui origine risale al VI secolo, l’interno è maestoso, tre navate, ci sono piaciuti in particolare la cappella del giudizio con un interessante frammento di affresco, la cappella del SS Sacramento opera attribuita al Verrocchio, ci siamo entusiasmati alla visione del Dossale argenteo di S. Jacopo, si tratta di un altare in argento, che si compone di 628 piccole figure scolpite, opera di vari artisti e orefici dal XIII al XV secolo (tra cui il Brunelleschi), ricordato anche da Dante nella Divina Commedia (canto XXIV), l’altare si può visitare contro pagamento di 2 euro e con la presenza del sagrestano che vi accende le luci (da non perdere).
Il Battistero lo abbiamo visto solo parzialmente, considerando che è in ristrutturazione sia all’esterno che all’interno, si può entrare ma si vedono solo impalcature.
Pranziamo in un bar, poi proseguiamo con la visita alla chiesa di S. Francesco (affreschi di Pietro Gerini), il frontale dello Spedale del Ceppo, le chiese di S. Francesco, di Sant’Andrea (bellissimo il Pergamo del Pisano, di San Giovanni Fuoricivitas (Pergamo di Guglielmo da Pisa e acquasantiera attribuibile alla scuola del Pisano. Ritorno col solito treno.
Agosto 29: Lago di Massaciuccoli e Torre del Lago Al mattino vita da spiaggia, poi nel primo pomeriggio, mentre mio marito è andato a dormire, e non rinuncia alla capatina su internet, io non rinuncio alla mia vocazione ecologica, e vado on il pullman al lago di Massaciuccoli e alla villa di Puccini, dove da molto tempo desideravo recarmi.
I bus pubblici sono frequenti e molto puntuali, per Torre del Lago e lago omonimo ne parte uno ogni mezzora (costo 0,90). Il percorso è veloce, molto piacevole perché subito fuori città, siamo immersi in una natura splendida e rigogliosa, fiori e piante, e, parallela la meravigliosa pineta di ponente.
Giunti a Torre del Lago, il pullman imbocca un lungo viale, lo sguardo intravede subito, in mezzo al verde, la distesa del lago. Nel porticciolo è pronto un battello per partire alla volta della palude, situata all’interno di un parco naturale. L’imbarcazione avanza lenta in una fitta rete di canali naturali, ricca di vegetazioni di palude, di canneti, ogni tanto, appare un cormorano.
I numerosi pali di sostegno delle grandi reti servono a questi uccelli come luogo di sosta.
Nel procedere del battello, ci vengono date notizie sull’ambiente naturale e sulla vita del grande musicista Giacomo Piccini.
Attraversiamo il lago, scendiamo e ci dirigiamo alla casa museo di Puccini, le visite con audioguida sono ogni ora. Nella villa oggetti personali del musicista, sia relativi alla caccia, sia agli incontri con gli amici, scritti delle sue corrispondenze, testi di composizioni musicali, i suoi pianoforti e la sua tomba nell’interna cappella di famiglia. Agosto 30: alpi Apuane Al mattino vita da spiaggia, Al pomeriggio, mentre mio marito si fa un giro a Viareggio, compreso ovviamente l’internet caffè, ho preso il pullman per Pietrasanta e lì ho trovato la coincidenza per Seravezza, paesino alla base delle meravigliose Alpi Apuane, noto centro di lavorazione del marmo.
Dopo aver camminato lungo il torrente e visitato le chiesette, situate lungo il percorso, sono salita verso il palazzo mediceo (XVI secolo), gia luogo di vacanza dei granduchi di Toscana, ora museo, in un parco verde sempre vicino al torrente.
Lungo il percorso, vedevo i blocchi di marmo contrassegnati, in attesa di smistamento e lavorazione. Osservando i blocchi pensavo alla ricerca di Michelangelo che sceglieva intravedendo già le forme delle sue creazioni Visito la mostra ”L’oro delle Apuane” che continua fino al 7 Ottobre. Sono un centinaio le opere relative al paesaggio e al lavoro che da secoli permette l’estrazione del marmo e il suo trasporto, vi sono esposte anche opere di Carrà, Rosai, Viani Ritorno a Viareggio.
Agosto 31: Forte dei Marmi.
Mattino e pomeriggio vita da spiaggia.
Alla sera, approfittando del fatto, che nei mesi di Luglio ed Agosto, è stato istituito un servizio di autobus che è attivo tutta la notte (biglietto 3 euro con libera circolazione per tutta la notte), ci portiamo a Forte dei Marmi, che è ritenuta la località balneare “più in” di tutta la Versilia, molti i film ambientati in questa località, centinaia i motorini parcheggiati, naturalmente vi sono anche le piazze con i pini, le vie sono illuminate a giorno, non si contano i negozi di griffe. Il pullman è utilizzato prevalentemente da giovani che frequentano le discoteche del litorale, passiamo davanti alla celebre Capannina, davanti le perenne fila per entrare (…Bei tempi).
Ci facciamo un giro completo, poi sul tardi ritorniamo a Viareggio. Il 2 Settembre, ritorno a Torino.