Seguendo il San Lorenzo
Arriviamo così a Toronto alle 20,30 ora locale, con la solita puntualità americana ritiriamo subito i bagagli e ci rechiamo al banco della Herz per ritirare l’auto prenotata, siamo in 5 e per fortuna abbiamo prenotato un 7 posti altrimenti i bagagli rimanevano a terra. L’auto ha grazie a Dio (scopriremo poi) una specie di Tom Tom, lo impostiamo e così ci avviamo verso la nostra “Avventura Canadese”.
Dopo un primo panico per l’intreccio di strade e per capire la bellissima voce della signorina “Tom Tom”, ci avviamo verso il nostro Hotel, la prima forte immagine di Toronto ci viene regalata dal Down Town della città e precisamente dalla CN TOWER che con la sua imponente altezza di 553m e l’affascinante gioco di colori ci da il benvenuto in questa affascinante terra.
L’uscita della tangenziale ci porta sulla Yonge Street (la via principale) che per una manifestazione locale è praticamente bloccata così per percorrere la bellezza di 4 km ci impieghiamo un’ora, incominciamo bene!! Godendoci lo spettacolo di auto da urlo con musica a palla e un sacco di neri festosi e chiassosi finalmente arriviamo in Hotel alla bellezza delle ore 23,00 fa caldo quasi afoso ci corichiamo dandoci appuntamento per l’indomani alle 7,30.
05/08/07 – ore 7,30 puntuali per la colazione (Stella e Sergio hanno già provato il caffè che Sergio ha preparato in camera). Il caffè in Canada negli Hotel viene offerto gratuitamente in camera altrimenti la colazione si paga. Oggi decidiamo di farla in Hotel e siamo felici (soprattutto Luisa e Ramona), oltre i soliti dolci, tortine, frutta, Yogurt, cereali c’è il salato e quindi ci facciamo preparare delle omelette personalizzate veramente ottime e poi ancora salsiccette, patate al forno ecc. Ecc.. Il tempo non è bellissimo ed anche un po’ freschino ritiriamo la documentazione di KUONI che comprende le piantine delle città, le carte Stradali e il programma di viaggio e ci avviamo per le mitiche Niagara Falls ; tanto per cambiare sbagliamo strada (non riusciamo a capire bene la ragazza Tom Tom) ma poi cartina alla mano troviamo la direzione corretta.
130 km e finalmente siamo arrivati, il cielo si è aperto e la giornata è davvero bella il tuono dell’acqua è molto forte ma soprattutto gli schizzi che arrivano fino ai View Point, e poi eccole in tutta la loro maestosità ed imponenza, le foto non si sprecano e l’entusiasmo sale avvicinandoci sempre più. Saliamo sul “Maid of the Mist” il battello che ci porta ai piedi delle cascate, una mantellina blu ci dovrebbe proteggere dall’acqua ma ci ritroviamo tutti lavati; abbiamo capelli, pantaloni e piedi bagnati ma è stato davvero divertente e sorprendente. Mangiamo dei piattini con pesce, patatine fritte ed insalata una buona birra e ci avviamo in fretta di nuovo verso Toronto, vorremmo visitare un’azienda vinicola ma non c’è tempo dobbiamo visitare un po’ Toronto e poi preparaci per la mitica cena al ristorante 360° della CN TOWER. Ci prepariamo Stella (la na. Panterona) è elegantissima, anche Ramona non scherza; ci facciamo un bel giro per assaporare le vie ed i negozietti di Toronto, niente di che anche i negozi non ci colpiscono ma è bello vedere il contrasto tra la nostra “Panterona” e tutte le ragazze nere con calzoncini corti nonostante non siano troppo esili e gli uomini neri molto trasandati insomma un contrasto come tra Sacro e Profano. La prenotazione della cena che abbiamo effettuato via internet dall’Italia è per le 20,30 ma non sappiamo quanto tempo ci vorrà per la salita. Ore 20,00 arriviamo alla torre e le nostre speranze vengono soddisfatte noi con la prenotazione ci saltiamo le 2,30 di coda per la salita, una vera fortuna; come pavoni e felici saliamo sul velocissimo ascensore panoramico che sale di 350m in 60 “ fino al bellissimo ristorante rotante, ceniamo molto bene e raffinato per la modica cifra di circa $ 65 a testa compresa la salita (un vero affare). La vista è strepitosa si vede tutto il Down Town con i suoi grattacieli moderni, i palazzi più antichi, la “City Hall” si tratta di torri gemelle a forma di conchiglia primo passo verso l’architettura moderna di Toronto, Toronto Islands , insomma tutto ciò che non siamo riusciti a vedere da terra per mancanza di tempo.
La discesa è ancora più emozionante, la torre è illuminata come tutta la città e l’ascensore panoramico e velocissimo che scende fino sotto il livello della strada ci lasciano a mozzafiato.
A piedi ripercorriamo i ns. 4 km che ci porteranno all’Hotel assaporandoci la città con tutte le sue luci in versione serale, siamo stanchi e il fuso orario ci fa chiudere gli occhi in fretta.
06/08/07 – Ritrovo ore 7,00, tanto ci svegliamo presto, decidiamo di fare colazione fuori. E’ così che scopriamo la catena di caffetterie Tim Hortons che offre ottimi Cappuccini, Cioccolate, dolci di tutti i tipi tra cui l’amatissimo Maffin Triplo Chocolate e per la nostra Stella un’ottimo Yogourt con fragole o mirtilli a modiche cifre $ 5,00.
Partiamo per Ottawa 400 km, un tratto di strada lo facciamo percorrendo la Highway non a pagamento poi sostiamo a Kingston per tappa pranzo e bagno e qui facciamo la seconda mitica scoperta che ci salverà quasi tutti i mezzogiorno la catena Fast Foods SUBWAY dove ti costruisci tu il panino grande e imbottito come vuoi per la cifra media di $ 6,00; proseguiamo verso la zona delle Thousand Islands (Mille Isole ) bellissimo arcipelago di isolette tra Canada e Stati Uniti che ospita molte case di milionari dei due paesi. Ci sarebbe da fare un giro in battello imbarcandoci a Rockport ma con gli orari non ci stiamo e così ammiriamo lo splendido panorama da terra per poi arrivare ad Ottawa. Splendida e bucolica città tipicamente Canadese, il tempo è sempre piuttosto bello e caldo. Ci colpisce subito la diversità da Toronto, lei è elegante, ordinata e tranquilla; depositiamo i bagagli in Hotel e ci precipitiamo a Parlament Hill vera e propria attrazione della città. L’edificio che ospita il Governo del Canada è bellissimo ma lo visiteremo solo domattina perché ora è già chiuso, facciamo un giro per la città assaporiamo gli spazi verdi e quell’aria poco industriale che la rende davvero piacevole. Doccia veloce e poi di nuovo fuori per cena, la guida della Lonely Planet ci consiglia di andare nella zona del Byward Marcket che ha una marea di localini e li riusciamo a farci la prima sana mangiatina di pesce, aragosta, salmone affumicato ecc. Ecc.. Soddisfatti più tardi ci riportiamo davanti al parlamento per assistere allo spettacolo Luci e Suoni proiettato sulla facciata del Palazzo e poi subito a nanna.
07/08/07 – Oggi partenza per Montreal, ma prima visita al Parlamento e Cambio della Guardia. La visita del Parlamento è carina ma ancora di più il cambio della Guarda con la svenimento in diretta di una Giubba Rossa e poi partenza per Montreal, In macchina ci documentiamo su tutto ciò che c’è da vedere una volta arrivati. L’hotel è sempre meno carino ci aspettavano gli hotel dell’America (Stati Uniti) e soprattutto più centrali. Ci incamminiamo subito verso la basilica di Notre Dame, percorrendo tutta la parte della città vecchia. Poi in metropolitana ci spostiamo verso la zona più nuova alla ricerca degli ingressi per la città sotterranea. Sotto la città è ricca di negozi, ristoranti uffici tutti collegati tra di loro che permettono gli spostamenti pedonali quando le temperature scendono sino a 20° sotto zero. Ritorniamo nella zona porto animata da tanti artisti di strada e tanti altri negozietti, e qui finalmente Ramona trova le sue tanto desiderate CROCS. Le compra rosa ma poi le cambia e le prende azzurre e le personalizza con ape e margherita, anche Sergio le compra lui oramai dopo i tanti Km a piedi per Montreal non c’è la fa più deve dare aria ai suoi poveri piedini…Noi tre li guardiamo un po’ straniti gustandoci la loro felicità nel trovare così comode queste buffe “Scarpe” e anche Stella incomincia ad essere in crisi già 4 giorni di viaggio pochi negozi e niente souvenirs stiamo arrivando all’astinenza. Decidiamo di trovare un localino per cena, ma purtroppo non abbiamo con noi la mitica Lonely Planet e quindi ci dobbiamo affidare un po’ alla memoria di ciò che abbiamo letto ed un po’ all’intuito, cerchiamo un posto dove mangiare la famosa T-BONE ma scopriremo che la T-BONE in Canada praticamente non esiste. Ci viene servito un filetto, molto pepato e per LUISA troppo ed esageratamente cotto (nonostante la richiesta di media cottura) con contorno tanto per cambiare di patatine fritte accompagnato da birra e vino per le signore (LUISA E STELLA). La città di sera si fa più bellina perché oggi ci ha proprio deluso; nulla di entusiasmante e poi un caldo afoso 36° proprio non il clima tipico che ci aspettavamo in Canada.
08/08/07 – Piove, decidiamo di cercare il solito Tim Hortons per la colazione ma ci infiliamo in una pasticceria tipicamente francese. Qui in Quebec tutto è ancora più francese oltre che alla lingua (per la delusione di Sergio che non spiccica alcuna parola), ordiamo Cappuccini e Croissant di vario genere e siamo tutti molto contenti, ops tutti tranne uno Sergio (lui è stato folgorato da Tim Hortons). Poi via di corsa verso la prossima tappa Roberval (Lac Saint Jean) 400 km . Prima sosta è Trois Rivières cittadina molto carina. Ci affascinano gli splendidi scenari che la regione del fiume St. Maurice ci offre nonostante il brutto tempo e così decidiamo di allungarci per visitare il nostro primo Parco, il parco Nazionale de La Maurice, paghiamo l’ingresso $ 4 a testa ed incominciamo a percorre un tratto di strada in macchina il tempo è sempre brutto e purtroppo molto poco. Ci fermiamo anche se sono già le 16,00 in un’area attrezzata per pic nic dove c’è un laghetto, una spiaggetta che sbucano tra i fitti e verdi alberi. Noi abbiamo freddo ma i canadesi stanno li in spiaggia in costume nonostante il tempo nuvoloso e vanno in canoa. Per loro è estate. Nel parco vivono Alci, Cervi, Orsi, Linci Marmotte, Lupi ma noi ci sentiamo un po’ poco fortunati non abbiamo visto nulla di tutto ciò, ma in compenso abbiamo visto quanto sono avanti i Canadesi a noi in quanto ad attrezzare le aree di relax. Il posto è veramente bello ma dobbiamo lasciare il nostro parco, ancora tanta strada ci aspetta, tanta bella strada lungo la quale si trovano parecchie falegnamerie e tanti tanti bilici che trasportano tronchi d’albero a velocità spaventose effettuando sorpassi da brivido, strombazzando per chiedere strada (dei pazzi al volante). Sono le 20,00 stiamo per raggiungere la nostra destinazione e il cielo, che per tutta la giornata è stato grigio e cupo, si incomincia a spaccare offrendoci un tramonto strepitoso accendendo il verde dei prati. Arriviamo stanchi morti ed affamati in Hotel scarichiamo le valigie e ci precipitiamo in cerca di un ristorante. L’unica possibilità è un posticino tipicamente americano, ceniamo piuttosto bene con hamburger, insalata, patatine fritte e gelato specialità della casa, davvero ottimo con ottima spesa $ 25,00 a testa.
09/08/07 – Colazione in Hotel niente di speciale e neppure i Maffin e poi ci avviamo. Abbiamo visto le città e la loro diversità, abbiamo visto la bellezza del territorio che già da giù salendo è cambiato ma sempre splendido con le sue mitiche casette (la tipica casetta in Canada) con giardini infiniti non recintati e tanti tanti splendidi fiori, ma gli animali? E l’orso? Noi vogliamo vedere l’orso così decidiamo prima attraversare la valle del Saguenay di visitare il parco faunisto di St. Felicien, Ci dicono che una volta entrati $ 29,00 seduti su un trenino protetti da una gabbia si percorrerà 7 km ammirando diverse specie di animali e ricostruzioni di villaggi indiani. Entriamo forse un po’ scettici, Sergio e Luisa sicuramente, ma lo stupore prende il posto e subito rimaniamo incantati e a bocca aperta tanto da farci perdere l’unica foto ad un Alce enorme seduto tra gli alberi con delle corna gigantesche. Tanti orsi, cerbiatti, cervi, alci, bisonti, cani della prateria, marmotte, lupi, insomma uno spettacolo, noi in gabbia nel loro Habitat. In una zona pedonale invece possiamo ammirare il Greesly e poi l’Orso bianco, rimaniamo incantati nel vederlo nuotare sembra finto. Potremmo anche vederli mangiare ma il tempo è scaduto(oramai l’abbiamo capito che sta vacanza va così) e dobbiamo ripartire. La destinazione è Tadoussac 400 km. Ci fermiamo finalmente in un MC DONALD (lo vogliamo provare). Pranziamo sui tavoli all’aperto la giornata è splendida e il clima pure. I panini sono buoni come i nostri e poi hanno un gelato eccezionale Ripartiamo attraversando il parco del Saguenay tagliato dal fiordo lungo 105 km; l’acqua è di colore ambra scuro, ci possiamo permettere un’unica sosta per due foto bellissime con contrasto di roccia, acqua e alberi, sarebbe stato bello un buon bagno ma dobbiamo scappare. Il tempo qui è bellissimo e caldo non afoso, Tadoussac ci aspetta dobbiamo verificare l’ora del traghetto per Matane e prenotare l’escursione per l’avvistamento delle Balene e Beluga (orsi e quant’altro oramai li abbiamo visti). Tadoussac è un gioiellino sembra un paesino di pescatori scozzese, tranne che qui continuano a parlare quasi esclusivamente francese. LUISA compone frasi mischiando anche un po’ di inglese, Ramona capisce le risposte e proprio quando non si riesce tentiamo con lo spagnolo aiutati da Stella, ma alla fine ci capiamo sempre tra gesti e grandi risate. Il nostro hotel è un Gite molto molto carino e anche la padrona è carinissima e così ci informiamo subito per la gita delle Balene. Lo sconforto ci prende subito quando abbiamo la conferma che il battello a Baie Comeau che ci porterà l’indomani a Matane è prenotato per le 14,00 la prenotazione non si può cambiare e per raggiungere Baie Comeau ci vogliono 2,5 ore quindi l’unica escursione possibile per l’avvistamento balene e beluga è con un gommone alle 7,00 per la durata di appena 2 ore. Dopo un’ora di tentativi, disperazione e pensieri Andrea Ramona e Stella prenotano, Sergio non va ha paura del gommone e Luisa teme per la sua spalla ancora in parte convalescente Nel frattempo visitiamo le dune e il porto. Luisa e Sergio vedono che il gommone non è così tanto piccolo. Luisa è fortemente combattuta decide di non farsi scappare l’occasione di essere arrivata fin quassù senza vedere le mitiche balene. Sergio si convince e così aggiungono la loro prenotazione all’escursione di domani. Siamo tutti contenti e sollevati tutto bene ciò che finisce bene il gruppo rimane compatto ce la siamo proprio vista brutta ma ora siamo convinti di aver fatto ancora una volta la scelta giusta. Per cena dopo esserci seduti in un localino che prometteva una splendida Aragosta, ci ritroviamo ad abbandonare il ristorante per Aragosta finita (soliti Italiani), e ceniamo oramai affamati in un Self Service con tanta soddisfazione tutto molto buono e ottimi dolci. A nanna cotti cotti la sveglia è prevista per le ore 6,00.
10/08/07 – Sveglia ed alle ore 06,30 al porto, siamo assonnati e un po’ dubbiosi fa freddo abbiamo indossato tutti ciò che avevamo di più pesante ma in silenzio siamo coscienti che non basterà e speriamo che il mare non sia mosso. Ci danno fortunatamente pantaloni e giacca imbottiti e non appena partiamo subito avvistiamo i Beluga, dei balenotteri bianchi da cartone animato, poi via verso le balene. Ai nostri occhi lo spettacolo è indescrivibile MA QUANTO SONO GRANDI e QUANTE SONO? Abbiamo visto il muso e persino la coda, ma la cosa che a Sergio e Luisa rimarrà per sempre davanti agli occhi è stato girarsi verso il mare aperto e vedere uno spruzzo dietro l’altro in un mare che sembrava un lago da quanto era piatto. Nonostante l’abbigliamento datoci siamo congelati, due ore sono bastate siamo veramente felici ed emozionati non ce l’aspettavamo di vedere le balene così da vicino e così tante. Al rientro la colazione nel Gite è molto buona e poi ripartiamo subito abbiamo i minuti contati.
2.5 ore di traghetto ci portano a Matane, una volta sbarcati corriamo all’osservatorio sul fiume per avvistare i salmoni che risalgono il fiume ed i pescatori all’opera, ma delusione non avvistiamo un bel nulla. Ci pensa la Lonely Planet (oramai soprannominata Luly Planet da Andrea) a consolarci consigliandoci un posticino per cena davvero eccezionale. Carino buon servizio, bella cameriera e ottimo pesce. Scegliamo Aragosta, Granchio, Trancio di Salmone, Salmone affumicato e Gamberetti (Matane è il paese dei gamberetti). Tutti rimaniamo a bocca aperta nell’assaggiare i gamberetti di qui e tutti ci diciamo che non mangeremo mai più gamberetti e salmone così buoni. L’attrazione vera della serata è vedere Luly mangiare l’Aragosta sono giorni che se la mangia ma sembra sempre la prima volta. Costo $ 30,00. Il gelato decidiamo di prenderlo dal MC DONALD costa meno ed è buonissimo. Andiamo a nanna la giornata è stata lunga ed emozionante abbiamo bisogno di riposare.
11/08/07 – sveglia ore 7,30 oggi i km sono solo 145, non sono molti se fossero in Italia, qui in Canada i limiti orari sono molto bassi nei parchi 55km/h sulle strade statali 75/80 km/h sulle autostrade non a pagamento 90 km/h, limiti che vanno rispettati perché controllano molto e pare che siano davvero severi; il viaggio continua con destinazione Carleton ribattezzata dell’esploratore Jacques Cartier la “Baie des Chaleurs” perché più calda della terra di Spagna. Decidiamo di raggiungere tale destinazione tagliando in due il Parco Nazionale della Gaspesi. Percorriamo così da Ste Anne des Monts la route 299 con paesaggi spettacolari e tanti laghi, qui a sud del St Lorenzo vive l’unica mandria di caribù ma bisognerebbe percorrere uno dei tanti splendidi sentieri tracciati per poterli avvistare almeno da lontano. Arriviamo in buon orario a Carleton la baia è stupenda come lo sarà anche il tramonto la sera stessa. In un supermercatino del paese Stella trova dei piccoli souvenir per i suoi bimbi e Ramo ed Andrea finalmente trovano i loro cappellini Canadesi. Luisa nel frattempo dopo aver assaporato a lungo il panorama ed il profumo di questo splendido posto si infila nel negozietto in fianco e sorpresa delle sorprese cosa si regala? Le mitiche CROCS personalizzate con un favolo SMILE. Andrea da quel momento entra in crisi CROCS e SMILE le vorrebbe anche lui ma con il suo piccolo piedino non riesce a trovarle. Depositiamo i nostri bagagli in hotel e visto che la giornata è bella tentiamo di visitare il Britisch Heritage Village a New Richmond ma fatichiamo a trovarlo e poi oramai sono quasi le 17,00 e tanto per cambiare è orario di chiusura. Ritorniamo sui nostri passi e ci portiamo verso il Campeggio di Carleton situato come tantissimi campeggi in Canada in un bellissimo scorcio, si tratta di una lingua di terra prospiciente l’abitato, qui si trova un piccolo faro e una lunghissima spiaggia dove fanno il bagno e poi ci sono le solite aree attrezzate per PIC NIC e BARBECUE. Rientriamo lunga e sana doccia rilassante e poi cena da Le Hiron consigliato dalla “Luly Planet”, ancora una volta cena di solito pesce con entrée di ottima insalatina e dolce. 12/08/07 – Ore 8,00 Petit déjeuner in hotel, finalmente, pensiamo tutti tranne Sergio (lui è sempre per Tim Hortons) e così Luly e Ramona danno sfogo alla loro gola, Wurstel, Patate, Uova strapazzate, Formaggio e poi dolci, marmellate, yogurt, frutta senza farsi mancare il succo d’arancia e il caffè/latte insomma proprio da vacanze. Stasera pernotteremo ancora qui quindi stamane il risveglio senza trasporto di valigie ci rende anche più tranquilli. Ci avviamo con calma a Bonaventure lungo le coste della Gaspèsie per la visita al Gaspèsie Biopark. Il parco ci delude (Sergio lo sapeva) soprattutto dopo quello di Ste Félicien però almeno vediamo bene i Procioni toccandoli pure, la Lince e poi ancora Alci, Cervi , Orsi, Volpi ma soprattutto 70 specie di piante caratteristiche della zona (interessante). Rientriamo verso Carleton facciamo solita tappa al Subway e al supermercatino per acquistare lo spray contro i Moschitos che ieri sera ci hanno letteralmente divorati. Decidiamo di concederci dopo giorni di maratona qualche ora di relax nella piscina dell’albergo frontemare, ma prima “ideona “ andiamo sul Mont St Joseph 555 m sul quale si trova un’oratorio dove la guida consiglia di effettuare uno spuntino ammirando la splendida vista sulla baia e sulla costa del New Brunswick. In Canada pare che non conoscano i tornanti per addolcire le salite così la ns. Monovolume a cambio automatico arriva in cima al monte con la frizione che “grida vendetta” e già siamo in ansia per il ritorno visto che non abbiamo freno motore. Ben peggio è che per entrare in area oratorio dobbiamo pagare la bellezza di 4 $ a testa (onesti i preti in Canada) e poi del bar con ottimi spuntini non vi è neppure l’ombra solo Moschitos che ci costringono a scappare…Insomma a parte l’ottima vista per tutto il resto un “Magro Affare”. Ritorniamo in Hotel sono le 16,00 e finalmente ci concediamo il tanto meritato riposo in piscina (tranne Sergio che si addormenta in stanza). Per cena ci affidiamo al nostro fiuto (stendiamo un velo pietoso) si tratta di un posticino che fa pasta fatta in casa, ma noi realizziamo dopo che forse sarebbe stata quella l’ottima scelta, noi riproviamo con la carne con risultato veramente deludente e poi dobbiamo pure lasciare la TIP (che nervoso).
Cafferino io e Stellina in camera, breve Breefing per l’indomani e poi nanna.
13/08/07 – Partenza ore 7.00 km 190 dobbiamo raggiungere la mitica Tappa di Percé (che significa Perforata) famosa per il suo Roccione perforato alto 88 m e lungo 475 m di colore rosso dorato “davvero imponente” e simbolo del Canada raggiungibile a piedi con la bassa marea che oggi tra l’altro ci sarà una sola volta alle 9,20. Arriviamo alle 9.30 la giornata stamane era uggiosa ma il sole sembra stia uscendo, fa caldo, ci precipitiamo al Tourist Information per la crociera al Roche Percé e al Bonaventure Island e visto che i battelli ci saranno tutto il giorno ogni mezzora di corsa raggiungiamo a piedi il Roccione attraversando il fondo del mare ma oramai la marea stà già incominciando ad arrivare si vede l’onda e così non ci rimane il tempo di girare un po’ intorno alla roccia. Ci avviamo poi in paese facciamo fare dei panini e poi andiamo a prendere il battello per raggiungere l’isola di Bonaventura. A parte il mare un po’ mosso (io devo prendere il Travel-Gum perché stò già male) la vista di Roche Percé dal mare è ancora più grandiosa ma la vera sorpresa è l’Isola di Bonaventura con la sua colonia di 50.000 uccelli “le Sule” che con la loro eleganza, bellezza ed il baccano che fanno lasciano davvero a bocca aperta, è davvero emozionante assistere alle effusioni amorose che si scambiano e pensare che mantengono per la vita il loro legame coniugale riconoscendo il proprio compagno/a tra migliaia di simili. L’isola oltre a questo è comunque molto carina e ci permette di fare una bella e lunga camminata così che possiamo ammirare gli scorci che essa offre. Rientriamo alle 17.00 a Percè doccia veloce e ci dedichiamo ai negozietti davvero carini così che Stellina può fare un po’ di meritato Shopping, lo facciamo tutti in realtà ma lei è la più accanita e così tutte le colpe ricadono su di lei (povera). Cena consigliata da “Luly Planet” a La Maison du Pécheur con vista sul Roche Percè al tramonto, qui ci concediamo la migliore cena di tutta la vacanza. Pizza buonissima, antipasto e portata principale tutto di pesce (soliti Aragosta, Salmone e Gamberetti) e poi dolci spaziali, paghiamo circa 65 $ a testa ma siamo veramente soddisfatti ottima giornata. Dimenticavo …Anche il Gite dove siamo alloggiati e spaziale. 14/08/07 – ore 6.30 sveglia dobbiamo raggiungere Rimouski 470 km e lo vogliamo fare percorrendo la Route 132 la via costiera tempo previsto da Kuoni ore 6,50 ma prima vogliamo (Sergio non è d’accordo ma io e Stellina abbiamo programmato così) avere almeno un assaggio del famoso parco de Forillon. Si trova sulla punta nord orientale della penisola. Il parco ci rendiamo conto che è davvero molto organizzato., prevede parecchie camminate ma per il nostro tempo a disposizione troppo lunghe, ci sono aree attrezzate, spiagge, camping e persino l’area lavanderia. Escursioni guidate e con canoa, punti per avvistare le balene e le foche; i suoi boschi pare siano popolati da Alci ,Cervi ,Volpi e persino Orsi Bruni dal quale è bene prendere le dovute precauzioni. Noi ci fermiamo inizialmente alla spiaggia Petit Gaspé e ci rilassiamo una mezz’oretta poi decidiamo di andare a La Chute una cascatella carina raggiungibile con una breve camminata e poi ci portiamo a Cap Bon Ami il posto qui è spettacolare il contrasto tra costa frastagliata dalla erosioni del tempo (ex area glaciale), natura selvaggia e mare è davvero affascinante. Una cascata alle nostre spalle scende dalla Roccia Rossa per sparire sulla spiaggia di ghiaia e poi sfociare in mare . Lasciamo questo splendido parco a malincuore, ne sarebbe veramente valsa la pena visitarlo per un paio di giorni con tranquillità , passiamo da Cap des Rosiers punto dove termina il Fiume S. Lorenzo ed inizia il Golfo di S. Lorenzo, riprendiamo la Route 132 il paesaggio è davvero maestoso con un susseguirsi di stupendi scorci panoramici ed incantevoli villaggi che viene voglia di fermarsi ad ammirare e fotografare. Nei pressi di Grande Vallée le rocce sono davvero impressionanti queste rocce, pare le più antiche del pianeta, alte scure e frastagliate dall’erosione sono qua e la accarezzate da cascatelle davvero affascinanti. Siamo stanchi ma soddisfatti manca poco al nostro arrivo a Rimouski, siamo a Ste Flavie facciamo una brevissima tappa Luly, Stellina e Ramona vogliono vedere le 80 statuette di cemento realizzate a grandezza naturale dallo scultore Marcel Gagnon, la particolarità è che con l’alta e bassa marea entrano ed escono sembra a passo di marcia dal mare. Ore 21,00 arriviamo in hotel e subito ci precipitiamo a cena consigliata da “Luly Planet” a Le Crepe Chignon dove ceniamo con gustose Crépe salate e dolci.
15/08/07 – Partenza ore 8,00 finalmente per la tanto attesa Québec City ultima nostra tappa ancora 335 km. Il tempo è brutto piove ci fermiamo a Saint Jean Port Joli capitale della sculture in legno del Québec , visitiamo un po’ di artigiani con oggettini un po’ niente di che e un po’ molto originali. Arrivati in città ci sistemiamo in Hotel dritti dritti si arriva in centro ma sono 7 km. Speravamo fosse più centrale ma non potevamo aspettarci di meglio visto i precedenti. Città patrimonio dell’Unesco molto bella, fortificata, la vecchia città si trova all’interno delle mura ed è il cuore Francese del continente Americano. Percorriamo un tratto delle fortificazioni che descrivono il perimetro della città e dall’alto delle sue mura possiamo ammirare alcuni luoghi della città, arriviamo all’ingresso della “Cittadella” ma le guardie ci comunicano che oramai le visite sono chiuse, proseguiamo il nostro cammino sino alla Terrasse Dufferin affacciata sul fiume ad un’altezza di 60 m da qui oltre al bellissimo panorama possiamo ammirare in tutta la sua bellezza lo Chateau Frontenac l’hotel più fotografato al mondo. Entriamo poi nell’hotel per ammirare all’interno la sua bellezza e per fare un po’ di shopping nei suoi raffinati negozietti. Decidiamo di goderci la città all’interno delle mura passeggiando ammirando i suoi negozietti e la sua bellezza in attesa di cena. Andrea e Sergio si spazientiscono per lo shopping di Stellina ma è grazie a lei che in un negozio Andrea trova le sue CROCS e per di più scontate (visto il colore!!!!), continua a mostrarle convincendosi che sono belle ma l’invidia per le mie e soprattutto per il mio SMILE è grande, finirà così per consolarsi rubarando l’Apina a quelle di Ramona (pazzesco) : : : 16/08/07 – Sveglia ore 07,30. Io e Stella abbiamo un programmino niente male; la colazione è prevista alla Casse Crépe Breton (famosa Créperie), poi visita alla Cittadella con il suo cambio della guarda e Visita allo Chateau Frontenac ed alla Basilica di Notre Dame, poi visto che la città non offre grandi monumenti e singole mete consumeremo il nostro ultimo giorno in questa bella città per negozi a CACCIA di ultimi acquisti. Andrea è alla guida ci avviamo verso il Parking di ieri che si trova esattamente nella città vecchia sotto la Cittadella (in Salita) è perplesso perché l’auto non segnala più autonomia e la lancetta del carburante è completamente a terra, ma i distributori sono tutti sul controviale e così i ragazzi decidono che faremo benzina al ritorno. Ma aimé arrivati al Parking “chiuso” proprio sulla salita l’auto muore per non ripartire più, qui ci perderemo tutta la bella mattinata, in attesa che Sergio ed Andrea percorrino a piedi ben 8 km per procurare carburante. A quel punto il cielo si è rannuvolato, il Cambio della Guardia saltato e noi siamo anche un po’ demoralizzati ce la siamo vista brutta. Dopo una pessima colazione in un locale della città alta ci avviamo a piedi verso la città bassa scendendo verso il vecchio porto dalla ripida Rue Cote de la Montagne deviamo poi sulla Rue du Petit Champlain e la Rue Sous le Cap le vie più strette ad antiche del nord America con decori sui muri del XVII e XVIII secolo. L’atmosfera nonostante la pioggia è fantastica ed i negozietti hanno oggetti veramente interessanti, singolari e qui possiamo trovare finalmente anche prodotti tipici del loro artigianato. Tappa pranzo nella birreria a l’Oncle Antoine locale ricavato da una cantina in pietra di uno dei più antichi edifici della città e poi visita alla Basilica Di Notre Dame in attesa che il diluvio si calmi un po’. Ci riportiamo in città alta con i suoi negozi altrettanto alettanti (compreso il negozio di sole CROCS) dove Ramo si compera le CROCS rosa. Doccia in Hotel poi torniamo in città alta per cena consigliata da “Luly Planet” da Le Hobbit la guida ci assicura ottime bistecche e noi siamo stanchi di ottimo pesce. La cena sarà veramente ottima: finalmente una bistecca come si deve con ottima insalata e patate fritte ad un prezzo veramente eccezionale…..Non abbiamo mangiato la mitica T-BONE ma siamo comunque soddisfatti. A nanna domani ci alziamo presto dobbiamo arrivare a Montreal e visitare un villaggio indiano con 6000 abitanti, riconsegnare l’auto ed essere in aeroporto per le ore 15,00.
17/08/07 – Alle 7.30 ci ritroviamo nella Hall dell’Hotel un po’ tristi, è l’ultimo trasferimento. I nostri vestiti oramai hanno fatto il giro nella valigia ma , nonostante questo viaggio sia stato tutt’altro che riposante, questi giorni sono volati e forse avremmo voluto trattenerci ancora un po’ in questa terra, così poco Americana (a differenza di quel che ci aspettavamo) ma tanto Europea, terra che ci ha regalato forti emozioni sia dal punto di vista animale che dal punto di vista territoriale e che ci ha fatto vivere una bellissima esperienza. Ultima colazione con MAFFIN TRIPLO CHOCOLATE al TIM HORTONS e poi ci avviamo verso Montreal percorrendo la mitica Rue 138 LE CHEMIN DU ROY (la strada del RE) la strada più antica che collegava Montreal a Québec City, il nostro obbiettivo è di visitare nei pressi di Montreal verso Lachine il tanto desiderato villaggio indiano segnalato sulla guida fornitaci da Kuoni, in moda da essere vicini all’aeroporto e poter gestire il tempo fino in fondo. Raggiungiamo Lachine ma del villaggio indiano non vi è alcuna indicazione e al Tourist Information di Lachine nessuno sa nulla, che fare??? I nostri visi senza parola fanno trasparire delusione pensavamo proprio di chiudere in bellezza ma Kuoni che non è stata grandiosa nelle sue indicazioni durate tutto il percorso (ringraziamo invece Lonely Planet) ci ha fregato un’altra volta. Rimaniamo a Lachine che sembra il paese dei fantasmi, niente di che negozi vuoti e smessi, deserto di gente e di vita riusciamo a malapena a pranzare in una catena tipo Subway e poi ci portiamo silenziosi e tristi verso l’aeroporto…E proprio finita …Riconsegniamo l’auto alla Herz , in aeroporto ci avviamo verso il Ceck-in il primo dei nostri due voli partirà alle 18,40, Finiamo i nostri ultimi dollari al misero Duty Free acquistando Succo D’Acero (bevanda nazionale) non più di 100 ml a testa e Salmone Affumicato sotto vuoto…
Ora…. Siamo già felici di tornare, per poter raccontare ai nostri amici quante cose belle abbiamo visto e quanto ci siamo divertiti.
NOTE FINALI: Mi chiamo Luisa (Luly per gli amici) insieme a Sergio ad ai miei compagni di viaggio Stellina, Ramona ed Andrea, conoscendoci poco, abbiamo affrontato questa esperienza, abbiamo vissuto per 14 gg a stretto contatto affrontando non solo gioie ed entusiasmi ma anche difficoltà, inconvenienti e stanchezze ed è con soddisfazione che oggi mi sento di scrivere che siamo stati non solo bene e in sintonia ma siamo stati un PULL perfetto. La presenza, l’esperienza e la collaborazione di ognuno di loro hanno fatto si che questa vacanza rimanga per sempre veramente INDIMENTICABILE.
GRAZIE DI CUORE A TUTTI VOI COMPAGNI DI VIAGGIO.
LULY