Un’estate in Provenza
I costi esposti nel diario, per le cene si riferiscono a 2 persone, mentre per gli ingressi sono da intendersi per persona.
Domenica 12 agosto – Vaucluse Partenza da Bergamo alle 5,30. Visto che la nostra prima tappa sarà “l’alta Provenza” decidiamo di imboccare l’autostrada in direzione Milano, poi Torino ed infine il Passo del Monginevro… dove alle 7,30 ci sono solo 12°!! Abbandoniamo l’autostrada (scelta azzeccata visto i pedaggi di quelle francesi), attraversiamo il Passo e subito siamo in Francia, direzione Briancon, Tallard, Gap ed infine arriviamo a Sisteron. Breve visita alla bella cittadina (ingresso alla Rocca € 5,50), sosta per un panino, e di nuovo in macchina. Passiamo per Apt, Cavaillon, Roussillon, Isle Sur la Sorgue (dove è in corso un grande mercato di antiquariato), Carpentras, e finalmente verso le 16.00, arriviamo al Mas de Bonnety (bed and breakfast € 90 la doppia, grande e molto bella), un bellissimo casale con 4 stanze, recentemente ristrutturato, a Saint Pierre da Vassol (Vaucluse). Ci accoglie subito Federick, il padrone di casa, accompagnato dal cane Vito. Depositiamo i bagagli e ci concediamo un bagno ristoratore nella fredda piscina! Per la scelta del ristorante della cena ci affidiamo ai consigli di Federick e dell’amico Pascal (erano proprietari di un ristorante a Parigi): optiamo per il ristorante “Le Close du Patre” a Caromb, scelta che si rivelerà ottima (€ 60 in due) Lunedì 13 agosto La giornata comincia piuttosto tardi in Provenza, i ritmi sono molto lenti. La colazione non viene servita prima delle 8,30, ma la nostra attesa é ampiamente premiata: abbondante colazione a base di pane, torta, frullati, marmellate tutto rigorosamente preparato dalle mani di Pascal e Federick, sul lungo tavolo nel cortile, per tutti gli ospiti del Mas. Prima tappa della giornata è Bedoin, il paese limitrofo: è giorno di mercato, la folla è tanta, i profumi di lavanda, salumi, dolci e spezie invadono l’aria. Verso mezzogiorno lasciamo Bedoin e iniziamo il tour delle “Dentelles” un percorso ad anello attorno a questo gruppo di montagne tutte frastagliate ed al scenografico Mont Ventoux. Tocchiamo Malaucene, Le Crestet (bellissimo paesino che sfugge dalle rotte dei turisti), Vaison la Romaine (da vedere sia la parte romana che quella medioevale), Seguret (che nonostante sia citato come uno dei più bei paesi di Francia non è apparso più eccezionale di altri), Sablet, Gigondas (famoso per i suoi vini). Verso le 17,00 decidiamo di fare ritorno al nostro Mas per goderci un po’ la piscina. Qui troviamo la gradita sorpresa di Pascal che mentre prepara la cena per gli ospiti (due sera alla settimana su richiesta cucina la tipica cena provenzale, costo € 30) canta a squarciagola canzoni di Dalidà. Indecisi se fermarci o meno a cena presso il Mas (saremmo gli unici due italiani con 8 francesi… ed il nostro francese non è dei migliori), a malincuore ci dirigiamo verso Isle sur la Sorgue. Nel paese ci sono molte persone, ed i ristoranti nonostante l’ora piuttosto tarda, sono ancora tutti pieni. Scegliamo il ristorante Le Bouchon, dove ceniamo bene con € 38.
Martedì 14 agosto Dopo colazione partiamo alla volta di Orange. La cittadina è carina e molto animata. Visitiamo il teatro romano (ingresso € 7,70 con audioguida fornita gratuitamente – è possibile acquistare biglietti cumulativi per vari monumenti a prezzi agevolati), ci spingiamo a piedi fino all’Arco di Trionfo (nulla di particolare), visitiamo la Eglise de Notre Dame. Lasciamo Orange e ci spostiamo verso Chateauneuf du Pape, zona rinomata per i suoi ottimi vini dai prezzi proibitivi. Parcheggiamo l’auto davanti quel che resta del castello, e ci perdiamo per le viuzze piene di enoteche. Dopo alcune degustazioni acquistiamo due bottiglie…Delle più economiche (partono da € 20 anche fino a € 400 !!). Seguendo i consigli di Federick e Pascal, torniamo verso Gigondas, ottima zona vinicola ma a prezzi più abbordabili. Anche qui, dopo alcune degustazioni, facciamo acquisti… sono passati solo due giorni dal nostro arrivo in Provenza ed abbiamo già la macchina carica di souvenirs!! Torniamo al Mas per un’oretta di relax in piscina, dove veniamo raggiunti da Magda ed Andrea due amici pure loro in vacanza in Provenza. In compagnia dei padroni di casa stappiamo una bottiglia di Chateauneuf du Pape, qualche ottimo stuzzichino preparato da loro, poi per cena ci spostiamo verso il vicino paesino di Bedoin, dove sempre su consiglio di Federick e Pascal, ceniamo da “L’Escapade” (un po’ troppo novelle cusine per i nostri gusti, € 47). Mentre torniamo alla macchina ci attardiamo nella piazzetta affollata di gente che sta assistendo ad un concerto di un sosia di Elvis Presley.
Mercoledì 15 agosto – Camargue Oggi lasciamo il Mas de Bonnety. Dopo colazione salutiamo Federick, Pascal ed ovviamente Vito e ci incamminiamo alla volta di Avignone. Parcheggiamo l’auto nel centrale parcheggio sotterraneo (i parcheggi sono economici, rispetto a quelli italiani), e sbuchiamo proprio nella Place de l’Horloge del Palais des Papes (c’è un altro parcheggio fuori città, è gratuito – si chiama Park des Italiens (…!!!) e servito da una navetta). Qualche minuto di coda, peraltro scorrevole, ne approfittiamo per ammirare l’attigua Cattedrale Notre Dame des Doms e la piazza con variopinti tavolini di bar e ristoranti, paghiamo l’ingresso (€ 11,50 comprensivo del ticket per il Pont St.Benezet) ci vengono fornite le audioguide e cominciamo la visita del Palazzo, maestoso nella struttura ma spoglio negli arredi. Usciti dal Palazzo girovaghiamo un po’ tra le strette vie di Avignone arrivando al Pont St.Benezet. Entriamo senza fare la coda – grazie al biglietto cumulativo precedentemente acquistato – pure qui ci viene fornita l’audioguida, e ci troviamo sul Ponte che si interrompe nel bel mezzo del fiume Rodano. La prossima tappa è un altro ponte, il famoso Pont du Gard, antico acquedotto romano. Parcheggiamo l’auto insieme a moltissime altre lungo la strada (il parcheggio costa € 5, indipendentemente dalla durata della sosta) e dopo una breve camminata di 20 minuti in mezzo alla pineta giungiamo lungo il fiume e sotto il maestoso ponte. Sarà perché è ferragosto, ma sembra di essere a Rimini dalla gente che c’è: chi fa il bagno, chi prende il sole, i più audaci si lanciano in tuffi spericolati. Noi ci fermiamo solo un’oretta, ma per godere appieno della bellezza del luogo ci si dovrebbe dedicare almeno mezza giornata. Puntiamo quindi verso Les Saintes Maries de la Mer in Camargue, l’angolo della Francia che molto si avvicina al Far West, dove abbiamo prenotato il nostro secondo B&B. Arriviamo al Domain St.Cecile verso le 18,00 (€ 90 la doppia): la padrona di casa è in paese ad assistere alla corrida camarguese – il tipico toro nero della zona, dalle corna rivolte verso l’alto a differenza di quello spagnolo, non viene mai ucciso – ed il padrone si sta preparando per l’apertura della caccia alle anatre! Sistemiamo i bagagli nella caratteristica stanza, una rapida sosta in piscina, e per cena siamo a Les Saintes Maries de la Mer: un tipico villaggio marinaro, affollato di gente, sia per strada che nei ristoranti. Nelle piazzette vari gruppi musicali intrattengono le persone. Cena a base di paella da La Siesta (€ 33) Giovedì 16 agosto Anche al Domain St.Cecile la colazione è servita dalle 8,30… ma ne vale la pena…Perché se tutte le colazione che abbiamo mangiato erano eccezionali questa in quanto a varietà le batte tutte! Poi via di corsa a prendere il battello per la risalita del Petit Rhone, il piccolo Rodano (€ 10 per 1 ½ di navigazione); vediamo cavalli, tori, fenicotteri. Ritornati a Les Saintes Maries de la Mer, ci addentriamo nel paese per cercare qualcosa da mangiare: dei calamari fritti mangiati all’ombra nella Piazza della Chiesa e poi subito in spiaggia per un bagno in mare…L’acqua è gelida !! Riprendiamo il tour della Camargue fermandoci al Parco Ornitologico (€ 6,50): optiamo per il percorso breve, circa 1 ½ a piedi, dove di interessante ammiriamo solo una marea di fenicotteri rosa. E’ poi la volta delle saline, ed infine arriviamo ad Aigues Mortes, bellissimo paesino medioevale, dove ceniamo da Le XIII (€ 23) Venerdi 17 agosto – Luberon Lasciamo anche la Camargue e ci spostiamo verso il Luberon, paesaggio che tanto ci aveva affascinato alla visione del film “Un’ottima annata” (decisamente meglio il libro rispetto al film). Visitiamo la bella cittadina di Arles, la “piccola Roma sul Rodano” con il teatro, l’anfiteatro, la bella Place de Republique. Proseguendo sostiamo all’Abbaye di Montmajor, poi attirati da un mulino facciamo una breve sosta a Fontvielle ed infine arriviamo a Le Baux de Provence. Fatichiamo un po’ a trovare il parcheggio ma alla fine riusciamo; il paesino è bellissimo, una grandiosa cittadella in pietra, e dalla sommità del castello (€ 7,50 compresa audioguida) si gode di uno splendido panorama delle Alpilles. Nonostante sia anche oggi una splendida giornata di sole, comincia a far capolino il Mistral, un vento freddo.
Lasciamo Le Baux per Apt, dove abbiamo prenotato presso il B&B Le Couvent (€ 79), un ex convento restaurato. Laurent, il padrone di casa, ci informa che in sostituzione della camera prenotata ci darà, allo stesso prezzo, la Suite Chocolat ! La stanza è immensa, quasi un bilocale, con tanto di letto a baldacchino… che a me sembra di essere la regina Maria Antonietta !! Per cena decidiamo di restare ad Apt, ci incamminiamo nella cittadina, ma nonostante siano solo le 21 è deserta, non c’è praticamente nessuno! Ceniamo da La Galetiere (€ 35) Sabato 18 agosto E’ giorno di mercato oggi ad Apt e la cittadina sembra completamente diversa rispetto la sera precedente (anche se la temperatura si è notevolmente abbassata!). Ci perdiamo tra le bancarelle: acquistiamo tre grossi mazzi di “lavand”, riusciamo a trovare un cd di Dalidà (…Per ricordare i bei momenti al Mas de Bonnety), qualche sapone, e poi ci incamminiamo alla scoperta di Roussillon. Parcheggiata l’auto ci dirigiamo subito verso il Sentier des Ocres (optiamo per la passeggiata più lunga (circa un’oretta), l’ingresso costa solo € 2, e lo spettacolo è magnifico): sembra di essere sulle Montagne Rocciose, enormi formazioni color ocra si stagliano nel cielo che oggi sembra ancora più turchese del solito. Con i piedi sporchi di terra rossa che non vuole saperne di andare via (avevamo solo le infradito, ma forse meglio così, altrimenti povere scarpe!) facciamo due passi in paese. Poi, ripresa l’auto andiamo verso Gordes (in tutti questi paesini per lasciare l’auto bisogna pagare € 1 o € 2 per giornata), con la bella fontana e le caratteristiche stradine. E’ poi la volta della tanto fotografata Abbaye de Senanque: purtroppo questo non è il periodo di fioritura della lavanda e nell’abbazia si può entrare solo con visite guidate che sono esclusivamente in francese. A malincuore rinunciamo anche perché è quasi l’ora di chiusura; l’atmosfera attorno l’abbazia è lo stesso molto mistica. Ultima tappa della giornata è Fontaine de Vaucluse, caratteristico paesino chiuso tra le montagne, il fiume che scorre, i mulini ad acqua, un luogo caro al poeta Petrarca (nel bel parco c’è pure una casa-museo). Ceniamo da La Vanne Marel (€ 40) Domenica 19 agosto Oggi vogliamo vedere quanti più paesini possibile. Elemento comune a tutti è l’essere arroccati su una collinetta, il viale di enormi platini all’ingresso, uno chateaux sulla sommità, le strette stradine ed i tanti negozietti di brucante. Il primo è Lourmarin, poi nell’ordine Cucuron, Ansouis e Pertuis, Bonnieux (più grande rispetto agli altri, oggi c’è anche la festa del vino…Ovviamente degustiamo e poi acquistiamo), Lacoste (paesino all’apparenza disabitato ma molto particolare dove ha sede una scuola di arte e design – per questo base di molti giovani e del laboratorio dello stilista …. Nonché luogo del castello del famigerato Marchese De Sade), Menerbes (con una festa di paese e mega torneo di bocce) ed infine ritorniamo per cena a Bonnieux, dove ceniamo da Les Terrasse (€ 38) sulla terrazza del quale godiamo un ottimo panorama ed un bellissimo tramonto.
Lunedì 20 agosto – Verdon Lasciamo Apt e raggiungiamo la famosa Aix en Provence. Parcheggiata l’auto nel parcheggio sotterraneo centrale, sbuchiamo in Place de General De Grulle, accolti da un sole abbagliante, una grande fontana, la statua di Cezanne…Ed un vento freddissimo!! Scopriamo la città seguendo letteralmente “le orme di Cezanne”: partendo dall’ufficio turistico a La Rotond, si trovano per terra, sull’asfalto, a distanza di un metro l’uno dall’altro, dei cerchi in bronzo con impresso il volto di Cezanne che si snodano lungo un itinerario per i luoghi più rappresentati dall’artista nelle sue tele. Lasciata anche Aix seguiamo per Le Tholonet, ci spostiamo verso la Montagne Sainte Victoire, il monte tante volte dipinto da Cezanne: in effetti si alza maestoso e roccioso, molto suggestiva come immagine. Ci fermiamo per un breve pic-nic e poi via verso la destinazione del nostro quarto B&B, il Mas d’Aime (€ 79) a Fox Amphoux, nel Verdon. Veniamo accolti calorosamente dalla padrona di casa Stephanie, dal barboncino Dico e da Sim…Che più che un Terranova quando mi si avvicina sembra un orso bruno !! Depositiamo i bagagli nella nostra mansarda fucsia, breve sosta in piscina (ma il vento è troppo freddo) e poi usciamo per visitare Fox Amphoux Vecchia, un piccolo paesino di tre case, dove alcuni anziani stanno giocando a bocce in piazza, ed arriviamo a Cotignac, dove ceniamo (€ 40) Martedì 21 agosto Veniamo svegliati da un forte acquazzone. Dopo colazione, che viene servita in casa mentre fino ad ora abbiamo sempre avuto la fortuna di consumarla all’aperto, decidiamo di proseguire nel nostro itinerario nonostante il tempo non sembra voglia mettersi al bello. Raggiungiamo Moustiers Sainte Marie, un fantastico paesino di montagna sopra il quale raggiungiamo per una ripida camminata la chiesa. Dopo la visita del paese partiamo per le famose Gorges du Verdon, vertiginose pareti calcaree nonché il canyon più alto d’Europa. Il tempo è proprio inclemente, piove, fa freddo – siamo passati dai 30 gradi ai 12 di oggi!! – e c’è una nebbia che a volte non si riesce nemmeno a vedere il fondo delle gole. Lo spettacolo, da entrambe le rive (è consigliato fare prima la rive droite e poi la gauche), è comunque da brividi, il canyon in alcuni punti è alto fino a 750 mt., tanto che sul Route des Cretes ci affacciamo dai belvedere con un certo timore. Finalmente verso le 18,00 il cielo comincia ad aprirsi e il Verdon assume mille colori.
Ci fermiamo per cena a Aiguines (€ 27) Mercoledì 22 agosto – Var Lasciamo il Verdon alla volta del Var, scendendo direttamente a Hyeres . Lasciata la macchina a circa 20 minuti a piedi dal porto (…I parcheggi e le strade sono tutti pieni) prendiamo il battello (€ 15,70 cad per 15 minuti!!) che ci porta all’Ile de Porquerolles. Nonostante nemmeno oggi il tempo sia bellissimo, fortunatamente non piove, l’isola è molto affollata, tanto che non riusciamo a trovare biciclette a noleggio. Decidiamo comunque di fare il giro dell’isola… a piedi, e vedendo i ripidi saliscendi presenti non ci pentiamo di non aver noleggiato le bici. Sosta finale per un bagno nel mare splendido di quest’isola… anche se pure qui l’acqua è davvero molto fredda!! Tornati sulla terraferma, ci dirigiamo verso il nostro ultimo B&B, il Domain la Broquiere (€ 79), una vera e propria azienda vinicola e fattoria, tanto che il proprietario di casa ci informa che domani inizia la vendemmia e tutti sono molto euforici! Anche qui la stanza è molto carina, ma ci rammarichiamo di non aver prenotato la grande roulotte gitana in mezzo alle vigne… Per cena ci fermiamo nel vicino paese di Pierrefeu du Var, dove da La Marjonnes mangiamo veramente bene, spendiamo veramente poco (€ 30) ed il gentilissimo oste ci offre perfino il vino! Giovedì 23 agosto Visto che il tempo è sempre piuttosto freddo, anche se oggi c’è nuovamente un bel sole, decidiamo di tornare a casa un giorno prima, non rinunciando però alle Calanques di Cassis. Anche Cassis è una cittadina molto carina, tipica di mare, con tanti negozi e ristoranti ma più caratteristica di Hyeres. Prendiamo il battello per il tour di 5 calanques (€ 14) della durata di 1 ½ ora: lo spettacolo della natura è affascinante, tanto che una volta tornati al porto e ripresa la macchina ci spostiamo fino alla calanque La Presqu’ile, dove parcheggiata l’auto e dopo una camminata di circa ¾ d’ora raggiungiamo la calanque Port Pin con la piccola spiaggia di sassi, purtroppo molto affollata, ed il bellissimo mare di ogni tonalità… anche qui freddissimo !! Purtroppo stavolta dobbiamo prendere la macchina, ma per tornare in Italia. Prendiamo l’autostrada a Cassis e in circa due ore siamo al confine… (Unico lato negativo i pedaggi delle autostrade francesi che oltre ad essere molto frequenti (dopo pochi km.Si paga un pedaggio) sono anche piuttosto cari.