Racconto di un sogno chiamato PARIGI
21 Agosto: il tempo sembra essere meno brutto, per cui si parte alle h 8.00 direzione Castello di Versailles (RER – C). Qualche difficoltà a causa lavori in corso sulla metro, di cui non eravamo a conoscenza, quindi camminiamo a piedi per un paio di fermate per raggiungere quella in cui c’era la coincidenza con la RER. Con l’occasione vediamo da fuori l’Hotel des Invalides.
Arriviamo, facciamo una veloce colazione e ci dirigiamo verso l’ingresso: le file sono terribili, al centro informazioni mi dicono 3 ore per l’acquisto dei biglietti e 2 per l’ingresso; ho chiesto conferma di una cosa che avevo letto: il biglietto passeport (euro 20) si poteva fare anche al Petit Trianon dall’altra parte del Castello a circa 30 minuti a piedi; l’ingresso ai giardini è gratuito per cui arrivati lì prendiamo il trenino che porta in giro per la reggia (6 euro o 4.50 a persona per un gruppo minimo di 10, troviamo degli altri italiani e diventiamo un gruppo!). Arriviamo al Petit, facciamo il biglietto in un paio di minuti: fantastico!!! È praticamente un padiglione ornamentale ad uso privato di Luigi XV e di Madame de Pompadour; in seguito fu donato a Maria Antonietta, che ne fece una chicca da non perdere. Sicuramente il palazzo rispetto ai giardini è meno interessante. Da qui si passa direttamente alle cosiddette “Proprietà di Maria Antonietta”. Questa è la parte che mi è piaciuta di più di Versailles: tutti i capricci di Maria Antonietta sono lì realizzati da architetti strepitosi. Il pensiero che fosse tutto una enorme palude, mi fa apprezzare ancora di più tutte le meraviglie che troviamo nel nostro giro: teatro, tempio dell’amore, cascata, grotta, laghetto, alberi, aiuole e giardini a perdita d’occhio. Infine il famoso villaggio: sembra di entrare in un cartone animato. Il mulino, la latteria, la fattoria, la torre, piccionaia… e pensare che lei giocava qui con i suoi figli seguendo le teorie Illuministe dell’epoca! Riprendiamo il trenino verso il Grand Trianon, rifugio di Luigi XIV: anche qui i giardini sono qualcosa di splendido; il canal grande è davvero grande, ci sono perfino le barche a remi! Le stanze del palazzo sono molto sfarzose e piene di oro; da vedere sicuramente il biliardo, il salone degli specchi e la galleria dei Cotelle. Il tempo è molto instabile, facciamo la fila di circa 40 minuti per prendere il trenino e rientrare al palazzo di Versailles: arriviamo, ma mi delude parecchio. C’è troppa gente dentro, non riesci a vedere bene nulla; molte stanze sono chiuse ed anche tutte le finestre (o quasi). Lo sfarzo è ovunque; anche i camini sono formato maxi! Da vedere la famosa galleria degli specchi e la cappella. Usciamo dal castello e, con le ultime forze rimaste, diamo un’occhiata ancora al meraviglioso giardino: Bacino del Drago e Bacino di Nettuno. Sono le 19.00 circa, la giornata è stata lunga e faticosa e soprattutto ancora non abbiamo pranzato: dentro non c’è neanche un chiosco per mangiare!!! L’unico punto di ristoro era troppo lontano rispetto a dove eravamo ed a quell’ora stavamo morendo di fame. Uscendo abbiamo trovato vicino la stazione un Mc Donald e facciamo il nostro pranzo/cena! Rientriamo in hotel distrutti anche oggi.
22 Agosto: Piove e la temperatura è intorno ai 12°/13°. Inizia il ns tour: Teatro dell’Opera Garnier, ci sono lavori in corso e nonostante ci sia scritto che le visite continuavano era tutto chiuso. Pazienza ci accontentiamo solo di vederlo da fuori: immenso! La pioggia incalza e decidiamo di entrare nei mitici magazzini La Favette: senza parole! La cupola è bellissima; non sai prima dove guardare: tutte le grandi marche ci sono! Saliamo anche all’ultimo piano nella terrazza, ma la vista a causa del tempo non era delle migliori.
Smette di piovere forte, ci dirigiamo verso la Bastiglia; niente di che, piuttosto deludente; c’è solo l’obelisco da vedere. Siamo nel quartiere del Marais, ci fermiamo in una pizzeria affollata “Falstaff”, la pizza è discreta. Riprendiamo, sempre con l’ombrello aperto, la nostra passeggiata verso Place des Vosges: bella e curatissima! Proseguiamo ed arriviamo a Piazza Stravinsky con la fontana Tinguely di fronte alla chiesa St Merri e dietro il Pompidou. La pioggia è battente. Entriamo in un enorme centro commerciale per ripararci, giriamo un po’, i piedini sono zuppi, la stanchezza si fa sentire, ma la voglia di vedere il più possibile ci spinge fino all’Hotel de Ville e Les Halles, anche qui ci sono lavori in corso ed è già tardi per cui vediamo tutto solo da fuori. Siamo costretti dalle pessime condizioni climatiche a rientrare in hotel infreddoliti.
23 Agosto: Anche oggi il tempo è poco clemente ma non possiamo rinunciare al ns tour made in room!!! Ogni sera al rientro in camera preparavo il programma per il giorno seguente con orari, metropolitane da prendere, cosa vedere, etc… Ovviamente avevo con me tutte le stampe che avevo fatto nei mesi precedenti con i Vs consigli ed altre info trovate qua e là su internet. Oggi il tour prevedeva Ile de la Cite, prima meta Cattedrale di Notre- Dame… bellissima, senza parole! Ha un fascino indescrivibile. Tra rosoni, vetrate colorate, archi, l’organo, chimere e gargouille, c’è un’atmosfera magica. Purtroppo non siamo saliti sulla torre: i 422 scalini ci hanno spaventato un po’ ed inoltre il cielo era davvero chiuso. Non si potevano vedere i famosi “tesori” (visibili sono in giorni specifici dell’anno).
Ci siamo diretti verso la Sainte Chapelle; dopo l’ennesima fila siamo entrati al costo di euro 7.50 in questa magnificenza. La parte inferiore della cappella ha i tetti bassi ma pieni di stelle dorate in una volta celeste; la parte superiore è un colpo d’occhio: solo vetrate colorate sostenute da archi dorati! Bella davvero; purtroppo anche qui c’erano dei lavori in corso per cui non abbiamo potuto ammirare l’altare. Forse il costo del biglietto è un po’ troppo alto. All’interno del palazzo del tribunale c’è anche la Conciergerie (prigione) che abbiamo preferito non visitare (Vs giudizi negativi). Finalmente mangiamo: stavolta in una brasserie. In questa zona sono davvero tante e scegliamo a caso. Da lì ci siamo diretti all’abbazia di Saint Germain des Pres, bella anche questa, ma meno affascinante. Ci spingiamo verso un centro commerciale, che avevo letto essere carino: Bon Marche (Bd Raspail), facciamo qualche piccolo acquisto.
Il tempo è ancora molto instabile, ma voglio salire sulla tour di Montparnasse. Arriviamo lì e con euro 9.50 prendiamo il famoso ascensore: solo 38 secondi per 56 piani!!! La vista non è delle migliori le nuvole sono troppo basse e piove! Pazienza.
Scendiamo dopo un po’ e mangiamo, come da voi consigliato, da Hippopotamus! Ottimo rapporto qualità prezzo. Con 35 euro abbiamo mangiato in modo decente e senza panini soprattutto! Rientriamo in hotel anche oggi distrutti. 24 Agosto: le previsioni del tempo ci invogliano ad andare finalmente a Disneyland: tempo nuvoloso, ma finalmente senza pioggia! Prendiamo la RER A direzione Marne La Valle, la fermata è proprio davanti l’ingresso. Facciamo una lunghissima fila per acquistare i biglietti (euro 56 valido anche per gli Studios). Disneyland: luogo dove i sogni diventano realtà! Dentro è tutto un enorme cartone animato: il castello della Bella Addormentata, i giardini, le aiuole, le fontane, i laghetti, le giostre, i giochi, i negozietti, i personaggi Disney è tutto perfetto e meraviglioso!!! L’unica pecca: file lunghissime per i giochi: da 40 a 60 minuti in media. Avrei voluto farne di più, ma non è stato possibile. Sicuramente imperdibili: I pirati dei Caraibi, la Casa stregata, le tazze da the giganti, il labirinto di Alice nel paese delle meraviglie, la giostra con i cavalli, il battello a vapore, etc… da evitare se non volete essere stravolti lo Space Mountain mission 2! Se avessi avuto le forze avrei strangolato il mio fidanzato quando siamo scesi!!! Purtroppo abbiamo avuto pochissimo tempo per vedere gli Studios, in quanto chiudevano alle 19 e noi non c’eravamo accorti che il tempo era volato via in fretta… Ci siamo fatti solo un’idea, sicuramente erano da vedere con più calma.
Abbiamo assistito infine alla parata: uno spettacolo indescrivibile!!! C’erano proprio tutti: Re Leone, Cenerentola, Pinocchio, Winnie the Pooh, Sirenetta, etc… La musica, i profumi, i carri ti facevano sognare ad occhi aperti. Abbiamo cenato lì velocemente con l’ennesimo panino ed insalata. Siamo rientrati in hotel soddisfatti e distrutti anche oggi. 25 Agosto: Il tempo è nuvoloso, ma senza pioggia; erano giorni che aspettavamo che migliorasse per goderci la mitica Tour Eiffel! Prima meta Trocadero: molto grande anche questo; breve sosta nel suo giardino e alla fontana (c’erano lavori in corso). La bimba che c’è in me vedendo una splendida giostra con i cavalli e la musica da carillon, vorrebbe fare un giro; per 2 euro si può fare! Il giorno prima a Disneyland c’era una fila da 60 minuti per farla e mi era rimasto il desiderio. Esaudito! Dopodiché mega fila per salire sulle Torre (oltre 2 ore!!!); il tempo era ancora instabile, infatti sul display leggiamo che la visibilità all’ultimo piano era ridotta; decidiamo di fare i biglietti solo per il secondo piano (euro 7.80). Finalmente arrivati lassù il sole comincia a fare capolino tra le nuvole, che cominciano a diradarsi. Decidiamo fare il biglietto supplementare per salire al 3° piano, ma la fila di un’altra ora ci dissuade velocemente. Ci godiamo il panorama. Si vede proprio tutto. È davvero bello! Scendiamo anche al primo. Sono già passate le 15.00 e decidiamo di non andare al Champs de Mars e di accontentarci solo della vista dall’alto. Pranziamo velocemente sugli Champs Elysses e decidiamo di rientrare in hotel per riposare un po’. Intorno alle 18.00 andiamo a Montmartre; scendiamo alla fermata di Abesses: una lunga scalinata a spirale con le pareti decorate (stancante); appena fuori c’è la funicolare, ma anche qui la fila è lunga, per cui decidiamo di salire a piedi per la ripida scalinata. Affascinante, bellissima, piena di gente, di suoni e di artisti. Davvero coinvolgente. C’è un’atmosfera diversa dal resto di Parigi. Alla fine dell’ennesima scalinata ecco la sfolgorante basilica del Sacro Cuore, l’unica chiesa in cui siamo entrati in cui era vietato scattare foto e c’era un rigoroso silenzio. Si nota immediatamente il rispetto per quel magnifico luogo di culto e di pellegrinaggio. La bellezza ci lascia senza parole.
Usciti da lì volevamo salire sulla cupola, ma era già chiusa! Abbiamo assistito a qualche spettacolo, fatto un altro giro per i vicoli e mangiato una pizza. Stavolta siamo scesi con la funicolare e poi abbiamo preso la metro direzione: il ns hotel. 26 Agosto: finalmente il sole! Partiamo verso il giardino del Luxembourg: una meraviglia! A parte la grandezza è tutto perfetto e curatissimo. Diamo uno sguardo ai palazzi all’interno, compreso il palazzo del Luxemboug: bellissimi! Ci sono un sacco di francesi in costume da bagno che prendono il sole, altri che fanno jogging, i bimbi che giocano con le barchette a vela nella grande fontana. Molto bella, anche se poco illuminata, la fontana dei Medici. Usciamo da lì diretti verso il Pantheon: anche qui seguendo i vs consigli decidiamo di non entrare. Il sole è caldo finalmente, ma rende ogni passo più difficile, inoltre i muscoli dopo giorni di stress cominciano seriamente a far male. Noncuranti di ciò, facciamo una passeggiata, costeggiamo la Sorbona e il collegio di Francia, entriamo nel quartiere latino (di giorno non rende molto), visitiamo la cappella di Saint Severin (massima espressione dello stile gotico, piena di vetrate e rosoni). È già pomeriggio e con il tempo ormai soleggiato decidiamo di salire sul Batobus, c’è una fermata proprio lì vicino (Notre – Dame). Facciamo il biglietto (con la carta orange c’è uno sconto) e si parte: scendiamo alla prima fermata diretti agli Champs Elysses per gli ultimi acquisti al Disney store e poi, tornati lì continuiamo il giro sulla Senna. Scendiamo stavolta al Museo d’Orsay, ma siamo talmente stanchi che decidiamo di non entrare; è tardo pomeriggio e non avremmo le forze per godere appieno delle sue meraviglie. Ci promettiamo che nel prossimo viaggio a Parigi sarà la ns prima meta! Distrutti, ma affamati andiamo nuovamente da Hippopotamus (Montparnasse); alle 19 siamo già seduti a mangiare una bella bistecca! Rientriamo in hotel e prepariamo i bagagli.
27 Agosto: ultime ore a disposizione per visitare Parigi; essendo scaduta la carta Orange (valida da lunedì a domenica), decidiamo a piedi di andare a Pigalle (a circa 1.5 km dal ns hotel). Il quartiere di giorno non rende sicuramente, ma mi è sembrato molto squallido; siamo arrivati fino al Moulin Rouge. Rientriamo in hotel; alle h 13 parte la navetta dell’hotel per l’aeroporto (CDG) al costo di euro 34.00. L’aeroporto è enorme; un consiglio quando fate i biglietti per il ritorno fatevi specificare da quale terminal parte: ce ne sono 4! Noi abbiamo percorso kilometri!!! L’aereo ritarda un po’… io sono triste; il mio ragazzo meno, non ne poteva più di starmi dietro, è davvero stanco! Forse ho esagerato, ma la voglia di vedere quanto più possibile era talmente tanta che non facevo caso ai vari dolori muscolari ed alla stanchezza. Sicuramente rifarei tutto, o forse di più… Scherzo! La prossima volta (spero che ci sarà) che andrò a Parigi so già cosa vedere; per esempio farei un tour notturno per vedere la città illuminata di notte; riandrei a Eurodisney dormendo una notte lì, in modo da svegliarmi presto e non fare tutte le file per i giochi! Andrei a visitare il museo d’Orsey, rientrerei al Louvre; farei la crociera sul canal Saint Martin! E chissà quante altre cose meravigliose potrei scoprire a Parigi… Sono contenta di aver fatto la carta orange: l’abbiamo usata davvero tanto! Mi spiace di non aver fatto la Paris Museum Pass, ma speravamo di giorno in giorno che il tempo migliorasse per andare a Disneyland… saremmo entrati anche per pochi minuti in alcuni musei o monumenti. Note negative di Parigi: la cucina non mi piace. I prezzi sono ovunque carissimi (panino medio intorno a 5 euro, coca cola in lattina 3.80, pizza margherita 11.00, etc…). Le file sono lunghissime! Nessuno parla italiano ma solo francese ed inglese.
Note positive di Parigi: l’organizzazione è impeccabile. Metro, autobus, Rer sono tutti puntualissimi; ci sono dei display che segnalano i tempi di attesa (per la metro max 5 minuti!!!). Tutta la città è ben servita dai mezzi pubblici. Le fermate della metro sono al massimo a 500 metri l’una dall’altra. Ti muovi benissimo con le indicazioni ubicate ovunque. Basta una semplice cartina (in distribuzione gratis anche in hotel) per non perdersi. Piccolo consiglio: imparate un po’ a conoscere Parigi e i suoi arrondissement prima di partire. Scegliete prima cosa vedere e cosa no; è una enorme città ricca di attrazioni di ogni genere,; non si può visitare tutto!