Dubai più Thailandia
Siamo partiti la sera del 7 agosto dopo interminabili mesi di lavoro per una delle destinazioni più in voga ultimamente tra gli europei: Dubai, il volo AZ748 Alitalia era in perfetto orario, la prima volta dei Bergo's in magnifica class avuta con le mille miglia ci aspetta. Servizio a bordo buono, speravamo in qualcosa di più. Dopo circa 6 ore...
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Siamo partiti la sera del 7 agosto dopo interminabili mesi di lavoro per una delle destinazioni più in voga ultimamente tra gli europei: Dubai, il volo AZ748 Alitalia era in perfetto orario, la prima volta dei Bergo’s in magnifica class avuta con le mille miglia ci aspetta. Servizio a bordo buono, speravamo in qualcosa di più. Dopo circa 6 ore atterriamo nella torrida Dubai, 35 gradi alle 6.10 del mattino. Abbiamo prenotato 1 notte al Mina A’Salam della catena Jumeirah, proprietaria anche del Burj al arab (la vela).Già all’aeroporto prima del ctrl passaporti inizia la ns vacanza all’insegna del lusso:un’incaricato dell’hotel ci attende, ci prende i bagagli a mano e ci accompagna al ctrl passaporti, viene aperta solo per noi una corsia con ns stupore e prendiamo i bagagli. Fuori nel frattempo la tempratura ha raggiunto gli oltre 40°e prima di salire sulla limousine che ci attende ci sembra che i vestiti prendano fuoco. In macchina l’autista ci porge 2 bottiglie di acqua fresca e salviette ghiacciate. Arrivati all’hotel attendiamo nella executive lounge per la quale in fase di prenotazione avevamo pagato un leggero supplemento (compreso il servizio limousine) circa 2 ore affinchè sia pronta la camera, leonardo (mio figlio di 1 anno e 10 mesi) gioca nell’area dedicata ai piccoli. Facciamo colazione fuori (da pazzi, un caldo…) e andiamo in camera dove decidiamo di dormire un po’ tutti e 3. Ci svegliamo con la fame ed andiamo al beach bar x un paio di panini 12 euro), giretto verso la spiaggia ma la temperatura è troppo alta torniamo in albergo, in camera aguardare un film, poi bagno e via in barchetta nella laguna artificiale che circonda l’hotel per un’escursione del resort: è favoloso e perfetto. A cena al ristorante Al Muna spendiamo 26 euro (in 3).. Il giorno successivo andiamo al Simbad club zona dedicata ai bimbi, ci sono giochi d’acqua, piscine, scivoli, ping pong e animazione. All’ora di pranzo torniamo al Club Executive, dopo di che verso le 16 ci avviamo con la limousine verso l’ufficio della Etihad Airways, in centro Dubai, dove ci attende il bus per il trasferimento ad Abu Dhabi. Ore 21.55 il 777 della Etihad (viaggio favoloso in economy) spicca il volo, destinazione Bangkok. L’arrivo alle 7.10 perfettamente in orario, la temperatura molto più sopportabile, ci dirigiamo al ctrl passaporti dove una coda di quasi un’ora fa innervosire Leonardo. Finalmente andiamo al check in dell’Air Asia dove per imbarcare i bagagli dobbiamo pagare 64 euro in più…Ore 12 siamo a Phuket! La Marriot hotel decide di offrirci il transfer al Kata Beach Resort dove abbiamo prenotato 3 notti in cambio di una visita nel loro hotel che vende multiproprietà. Il tempo è perfetto, la camera assegnataci è spaziosa e accogliente (per 70 euro camera e colazione), l’hotel è direttamente sulla spiaggia di Kata, ampia e con mare da sufer. La piscina di acqua dolce (e calda) aspetta solo che Leonardo si butti, il ristorante lascia un po’ a desiderare, ma dei Siciliani ci consigliano il ristorante italiano la Capannina fuori dall’hotel molto buono e veramente a buon mercato (circa 21 euro in 3), nei negozietti adiacenti vendono di tutto. Ci guardiamo un po’ in giro per decidere dove trascorreremo il resto della ns permanenza in Phuket ed optiamo per il Cape Panwa Hotel, che si trova nell’omonima località,una spiaggia bianca e un reef stupendo; prezzo (prenotato tramite columbus-ventaglio in Italia) 32 euro a notte+colazione, 4 stelle, confortevole e rilassante. Dopo 4 giorni comincia a farsi vedere il monsone e godiamo di 5 giorni di pioggia incessante: ne approfittiamo per girare un po’: zoo, acquario, centro commerciale Central Festival a Phuket town e Patong Beach la sera dove scopriamo un ottimo ristorante italiano , Napoli in una viuzza ad angolo con il Post Office. Le giornate successive trascorrono all’insegna del sole e del mare, io faccio 2 immersioni a Racha Yai, isola a 20 km a sud di Phuket, il 24 ci raggiungono Pablo e Leila 2 amici italiani che hanno fatto un giro nel nord della Thailandia, andiamo a Coral Island per un’escursione deludente: infestata da giapponesi che non hanno nessun rispetto della spiaggia, sporca e chiassosa, per fortuna il reef che la circonda ci ripaga in parte della spesa (500 bath) della barca: tanto pesce, bel corallo ed una murena stupenda, il tutto in 2m d’acqua. Pablo e Leila si trasferiscono a Patong, li raggiungiamo l’ultima sera per una cena insieme ed il 29 siamo pronti a ripartire:taxi verso l’aeroporto alle ore 13 (800 bath), volo per Bangkok con Air Asia (altri 61 euro di eccesso bagaglio pur avendo caricato 1 trolley in meno),1 ora di ritardo. Partenda da Bangkok (duty free bellissimo) per Abu Dhabi alle 20.55. Arrivo in anticipo di mezz’ora, le hostess ci hanno concesso 3 posti pur avendone pagati solo 2, Leo dorme 3 ore su 6 e mezza. Trasferimento in bus a Dubai presso la sede della Etihad con arrivo alle 2.40 e trasferimento in taxi all’aeroporto. Il volo AZ749 ci aspetta alle 8.00, alle 5.00 aprono il check in ed andiamo a fare gli ultimi acquisti al duty free. Volo in ritardo di circa 40 min, ci concedono nuovamente 3 posti e Leo dorme 4 ore su 5 e 40 min. Nonna Rita ci aspetta mezz’ora in più perchè nonostante le valigie siano arrivate (tutte!), non ci son carrelli per portarle fuori…Malpensa ci ricorda che siamo tornati.