Diani al Baobab Beach Resort

Alessandro (mio marito, 32 anni) ed io (Paola, 32 anni) tutti e due di Signa (FI), volevamo fare un bel viaggio da tempo e non vediamo l'ora di arrivare in Kenya, questo sconosciuto! Dopo mille dubbi sulla profilassi anti malaria, poi non fatta, su cosa portare per noi e per gli altri (per favore se andate portate penne, sapone, maglie vecchie,...
Scritto da: skippyviola
diani al baobab beach resort
Partenza il: 03/08/2007
Ritorno il: 18/08/2007
Viaggiatori: in coppia
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Alessandro (mio marito, 32 anni) ed io (Paola, 32 anni) tutti e due di Signa (FI), volevamo fare un bel viaggio da tempo e non vediamo l’ora di arrivare in Kenya, questo sconosciuto! Dopo mille dubbi sulla profilassi anti malaria, poi non fatta, su cosa portare per noi e per gli altri (per favore se andate portate penne, sapone, maglie vecchie, scarpe, quaderni, cioccolata e caramelle), si parte! Il nostro viaggio ha inizio la sera del 3 agosto, quando ci siamo imbarcati da Roma Fiumicino con volo della Livingston diretto a Mombasa. L’aereo è partito con oltre 1 ora di ritardo, ma tant’è! Il viaggio è stato confortevole, bell’aereo nuovo nuovo, con buon servizio a bordo. Siamo sbarcati a Mombasa la mattina del 4 agosto, tempo bello e temperatura mite, anche se il sole picchia sotto l’equatore. Il clima si rivelerà abbastanza umido ma gradevolissimo, con temperature mai oltre i 30 gradi e la sera sempre con la maglina perchè fa freschino. Piove quasi tutti i giorni per massimo 10 minuti e poi torna il sole (oppure piove anche mentre c’è il sole) e poi dopo non stai al sole per più di mezz’ora dal caldo senza bagnarti. Subito all’aeroporto, dopo aver fatto la coda per il visto di entrata (40 euro a testa, se lo fate dall’Italia forse è meglio) ed aver candidamente risposto al funzionario doganale “nulla da dichiarare” siamo stati accompagnati dagli addetti Turisanda al ns. Bus che ci avrebbe poi accompagnato a Diani, presso il Baobab Beach Resort. Benvenuti in Africa, Kenya Yetu, karibu. Il viaggio è durato quasi due ore, per il traffico, ma soprattutto per le strade che sono veramente in pessime condizioni (ma il governo???) e per aver dovuto aspettare il ns. Turno per salire sulla chiatta che porta dall’altra parte del fiume che attraversa la città in quanto il governo (questo sconosciuto) non gli fa il ponte (…). Ok, AKUNA MATATA gente. Arriviamo in hotel all’ora di pranzo e nel frattempo, sul pulmino, abbiamo fatto amicizia con 4 ragazzi della ns. Età (Fausto ed Elena da Reggio Emilia e Germana e Marco da Roma) anche loro diretti al Baobab e con i quali trascorreremo i prossimi 15 giorni. Bellissimo hotel, immerso in un grande giardino di secolari Baobab ed a picco sul mare al quale si accede tramite un vialetto oppure delle scale in pietra. Il personale ci accoglie con asciugamani e cocktail di benvenuto, e dopo una breve spiegazione di orario pasti, dislocamento attività varie ed eventuali, ci accompagnano in camera. Noi e gli amici di Roma siamo sistemati in bongalows mentre gli amici di Reggio Emilia in camera nel corpo dell’hotel. Le camere sono spaziose, pulite e molto ben arredate in puro stile etnico. In hotel abbiamo conosciuto Roberta, una ragazza di origini sarde ma trapiantata a Milano che non perde occasione per tornare nel suo amato Kenya dove ora ha molti amici e tiene pure un blog per consigli e opinioni di ogni genere. Appena sistemato le ns. Cose usciamo dalla camera e la cosa che ci colpisce subito sono le numerose scimmie che gironzolano (perchè abitano!) nell’immenso giardino! E se ti fai vedere con una banana o qualsiasi cosa da mangiare, occhio perchè sono più veloci loro a prendertelo che tu a infilartelo in bocca (ricordate sempre che le scimmie sono parenti)! Bellissimo, siamo in Africa, quella nera e vera, a contatto con la sua flora e fauna! Si mangia benissimo, cucina internazionale con vasta scelta di cibo ed una pasta di tutto rispetto. Anche il caffè non è male, basta specificare che vogliamo un espresso “small”. L’animazione dell’albergo è fantastica, bellissimi ragazzi e bellissime ragazze ci accompagnano con allegria (ma senza sressare chi proprio non ha voglia) durante le giornate con molte attività più o meno sportive (Beach volley, waterpolo, step, acquagym, stretching, boccia ed un giochino tipico africano che noi abbiamo ribattezzato “sassi”), ogni sera poi c’è uno spettacolo diverso, con costumi e coreografie spettacolosi! Per non parlare di tutto lo staff dei camerieri, e poi il cuoco e il centro benessere e tutti, ma proprio tutti, siete nel cuore per la vostra gioia, cordialità e disponibilità. La spiaggia poi, è una spendida distesa di sabbia finissima dura e bianca, dove abbiamo fatto lunghe passeggiate durante la bassa marea, amichevolmente interrotte dai Beach Boys, questi ragazzi più o meno giovani, che parlano tutti inglese ma qualcuno se la cava benone con l’italiano, ragazzi dai quali ci avevano detto di stare attenti, e magari poi è così però noi abbiamo conosciuto persone speciali, che magari non mangiano per giorni ma che hanno un sorriso ed una dignità talmente meravigliosi da farmi esclamare ogni volta che loro hanno già capito tutto dell’armonisità della vita e noi no. Il primo giorno, il ns. Gruppo di 6 si è avventurato sulla spiaggia ed è stato leteralmente circondato da loro che fra strette di mano e saluti con Jambo Jambo ci hanno invitato (perchè loro fanno così) a visitare il loro “negozio” per vedere se c’è qualcosa che ci piace, poi possiamo prendere quello che ci interessa e, quando il prezzo è stato concordato, pagarlo anche dopo, o domani, akuna matata con nessuno. Magari ti chiedono di portargli un sapone, una penna, una maglia o dell’acqua (che in albergo non si paga perchè è all inclusive). Loro non si scordano di te, ma non in senso negativo. Quando ti presenti, gli dai la mano, magari guardi pure il loro negozio, ormai sei un amico. E senza il doppio fine commerciale. Anche se compri, e compri per 1 euro, fa lo stesso, ora siamo amici e se hai bisogno di qualsiasi cosa, faccelo sapere, noi siamo qui, siamo amici. Bello, stupendo. Loro hanno già capito tutto. Un giorno siamo andati a fare una passeggiata lungo mare e siamo stati scortati con discrezione dai ns. Amici che non ci hanno fatto avvicinare da nessun altro, solo perchè così, scherzando, avevamo detto loro: ciao, oggi proviamo a fare un giro sulla spiaggia per vedere quanti passi faremo senza interruzioni. E nessuno poi è venuto a chiedere la mancia per questo. Che bei momenti. Attenzione però, non promettete mai se non potete o non volete mantenere, soprattutto sugli acquisti. Li’ c’è gente che sulla vostra promessa di acquisto si organizza il pranzo a casa o i vestiti da comprare, non prendete in giro nessuno. E poi, loro non accettano le monete perchè hanno difficoltà a cambiarle, per cui il consiglio è di trattare e pagare in scellini perchè con gli euro praticamente si va di cinque in cinque (vogliono solo banconote). In hotel gli euro li cambiano a 80 che è un po’ pochino, mentre fuori potete arrivare anche a 90 ma non li cambiate con i Beach Boys, vi potrebbero capitare banconote talmente vecchie da essere considerate fuori corso e non accettate altrove. Noi li abbiamo sempre cambiati in hotel in quanto fuori saremmo dovuti andare a Mombasa. A Diani praticamente non c’è nulla fuori dai villaggi, spesso collegati tra di loro per permetterti delle passeggiate serali. L’unico posto nei paraggi è il Diani Shopping Centre a circa 10 minuti, ma vuoi mettere con il comprare dai Beach Boys? Con una guida abbiamo fatto un safari di tre giorni e due notti allo Tsavo Est ed Amboseli, bellissimo, organizzato molto bene, dove abbiamo visto elefanti, giraffe, gazzelle, dik dik, bufali, gnu, leoni, ippopotami, zebre, un’esperienza unica. Abbiamo dormito sia nei lodge (Lion Hill, Tsavo) che nei campi tendati (Kibo, Amboseli), ed è stato favoloso, anche perchè alla fine non manca nulla, dalla doccia al letto confortevole, ai buonissimi pranzi a buffet. L’aspetto negativo sono le distanze, in realtà non enormi, ma da coprire con pulmini su strade veramente in pessime condizioni, sballottando su e giù per le buche e tratti di sterrato per un totale di 8 ore tra andata e ritorno! Ma ne vale veramente la pena. Ho volutamente omesso tutti i prezzi da noi pagati sia per oggetti che per escursioni perchè ognuno si deve fare il suo business, o no? Allora forza, fatevi valere, trattate alla morte ma sempre con rispetto ed amicizia ed alla fine otterrete quello che desiderate, akuna matata gente. Un consiglio se posso permettermi: ho visto troppi italiani (specie nel villaggio accanto al nostro) comportarsi da Italiani, spesso purtroppo strafottenti, esigenti e maleducati, trattando talvolta il personale dell’hotel ma anche i Beach Boys quasi come nostri servi, comunque come gente “inferiore” (rabbrividisco mentre lo scrivo). Ricordiamoci sempre che quando andiamo all’estero (E LO SCEGLIAMO NOI), dobbiamo adattarci al posto ed alla gente sia in Africa che da qualsiasi altra parte nel mondo, non sono gli altri che devono adattarsi a noi, sennò è meglio che restiamo a casa. La diversità di aspetto, cultura, vita in genere è la prima cosa da assaporare e conoscere quando si viaggia. Abbiamo sempre rispetto di chi ci sta di fronte, sia esso bianco, nero, nudo o rivestito di tutto punto. Questi bellissimi giorni sono volati, asante sana agli amici Elena, Fausto, Germana, Marco e Roberta con cui abbiamo trascorso giorni indimenticabili. E asante sana al Kenya e posti come il Kenya in Africa di esistere. Un posto così vale la pena di essere visitato ALMENO una volta nella vita, per assaporare l’essenza della vita stessa e tentare di portarne un pizzico dentro di noi per arricchirci dentro. Lala Salama.


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