Vienna e Budapest a piedi d’estate
Il viaggio si è svolto in 9 giorni con 8 pernottamenti, 3 a Vienna e 5 a Budapest, secondo la sequenza Cagliari-Vienna (aereo di linea)-Vienna-Budapest (treno a/r)-Vienna-Cagliari (aereo di linea).
VIENNA. La città è tirata a lucido, probabilmente una delle più pulite ed ordinate che abbiamo mai visitato in Europa. La rete dei trasporti è completa ed i mezzi sono puntualissimi. I viennesi sembrano schivi e riservati, almeno rispetto al carattere “più aperto” di noi italiani. Circa la discussa disponibilità e cordialità di cui si hanno accenni, tutto il mondo è paese: si va dalla signora anziana che, ad una nostra richiesta di informazioni, ti accompagna all’uscita della stazione metro dove ci trovavamo per poterci così perfettamente indicare dove andare, a quella (più o meno coetanea della precedente) la quale, quando ci siamo seduti accanto a lei su una ampia panchina in un parco ed abbiamo scambiato qualche parola fra noi, ha chiuso stizzosamente il libro che stava leggendo, mi ha fulminato con uno sguardo assassino, si è alzata ed è andata a sedersi su un’altra panchina.
Circa l’affidabilità dei costi dei servizi, (al di là del loro valore assoluto, Vienna è certamente una città cara) ovvero dal taxi al ristorante, dall’hotel all’uso del telefono, tutto è chiaro e non avrete sorprese indesiderate.
Circa i principali luoghi visitati in ordine cronologico, ecco le nostre opinioni: • Karlskirche: bella chiesa barocca, il monumentale esterno si presta ad ottime foto/riprese; Kaisergruft: la cripta imperiale con le tombe degli Asburgo e quella di Sisi (che in tutta la città è presente in ogni oggetto di souvenir e non, dai portacenere agli ombrelli, dalle penne alla carta igienica), è certamente oscura ma rappresenta una fondamentale testimonianza della storia austriaca ed europea. E’ possibile fotografare/filmare.
• Michaelerkirche: tardoromanica, nella cui cripta si trovano diverse tombe scoperte di cadaveri mummificati di componenti di famiglie viennesi, suntuosamente vestiti. A meno che non siate amanti del genere (noi ci siamo capitati per caso, proprio quando una guida a pagamento apriva la porta per accompagnare un piccolo gruppo di persone e ci ha quindi caldamente invitato ad aggregarci), non vi consigliamo di utilizzare quasi un’ora in un ambiente tanto particolare e gelido (aria condizionata al massimo, una botta, rispetto ai 30° esterni) con spiegazioni eccessivamente dettagliate prima in tedesco e poi in inglese. Non si può fotografare.
• Complesso del Hofburg: imprescindibile. Fra le diverse possibilità di visita, tutte a pagamento e con costi alti (ad. Esempio 10€/persona per la sola visita al tesoro imperiale), abbiamo scelto il Sisi ticket (attenzione! Non è un errore di ortografia. In Austria Sissi è Sisi!), che permette la visita agli appartamenti imperiali ed ai suoi arredi e servizi (ceramiche, argenti, etc) con autoguida in italiano molto dettagliata, nonché l’ingresso al complesso di Schonbrunn, anche nei giorni successivi. Il biglietto permette inoltre l’ingresso al museo del mobile, ma poiché è situato un po’ fuori mano, non lo abbiamo visitato. Il costo è di 22,5 €/persona, ma a conti fatti è il più conveniente. Oltre al complesso immobiliare, non perdete i magnifici parchi adiacenti (Volksgarten, Burggarten) ed i monumentali palazzi del museo di storia naturale e del Kunsthistorisches Museum. Una mecca per i videoamatori ! • Il quartiere del Hofburg: una bella passeggiata vi porterà dalla Pestsaule al Graben, dal cafè Demel al Kolmarkt. Seguite le indicazioni di una buona guida e fatevi trasportare da questa.
• Stephandom: il duomo, uno dei simboli di Vienna, è ricco di monumenti medioevali e rinascimentali. La famosa vista dalla torre nord è si bella, ma non eccezionale: le riprese di effetto sono sostanzialmente quelle sul tetto maiolicato e su alcune guglie. Niente a che vedere, ad esempio, con quella dal municipio di Praga ! • Il quartiere di Stephandom: come quello del Hofburg è molto piacevole camminare nelle stradine attorno al duomo e visitarne diverse belle chiese (soprattutto la Dominicanerkirche e la Ruprechtskirche, dall’altare spoglio ma con una facciata particolare).
• Votivkirche: interessante chiesa che si presta anche a scenografiche foto/riprese esterne; • Leopold Museum: imprescindibile per chi voglia approfondire, come noi, l’espressionismo austriaco del primo 900. Molte opere di Egon Schiele e purtroppo poche di Gustav Klimt. Entusiasmante una transitoria di Kolo Moser. Il Leopold si trova nel cosiddetto quartiere dei musei, con altro da vedere (lo Zoom, il Mumok, ad esempio) ma occorre limitare le visite dato che l’ingresso ad ognuno di essi ha un costo non trascurabile (8€/persona per il Leopold).
• La Neues Rathaus ed il relativo parco: scenograficamente molto validi; • Zona pedonale Spittlberg: una delusione! Sarà stata l’ora ma in queste poche strade, tanto decantate nella nostra guida, non vi era proprio nessuno, se non camerieri che apparecchiavano i tavoli all’aperto di numerosi ristoranti.
• Schonbrunn: la visita al palazzo ed ai giardini porta via mezza giornata, molto ben spesa. Importante: il Sisi Ticket permette l’accesso diretto senza dover fare la fila per i biglietti. Non è cosa da poco perché, come da noi riscontrato, la fila per questi, alle 10 del mattino, era non inferiore a 150 m! Arrivate a piedi sino alla Gloriette ed avrete spettacolari viste sul palazzo ed i suoi giardini. Per alcune visite supplementari (Zoo, Museo delle carrozze, Serra delle palme, giardino giapponese) vi sono come al solito biglietti a parte. All’interno, da visitare con audioguida in italiano, vedrete diversi ambienti interessanti, come il gabinetto cinese e la stanza Vieux-Lacque.
• Prater: non è altro che un luna park. La ruota non è poi così alta come la si immagina ed un giro sulla stessa non è affatto un’esperienza indimenticabile. In poche parole ci siamo pentiti di essere venuti qui e di aver trascurato altro (il Belvedere, l’Opera, il Burgtheater, ad esempio).
• Giro circolare sul tram n° 2: non particolarmente entusiasmante. Se ne può fare a meno.
Circa l’hotel ed i pasti ecco le nostre esperienze: Suite Hotel Opera: scelto dal portale booking è un hotel centrale e curato (a Hofburg e Stephandome si arriva a piedi in 15 minuti). Presenta 2 problemi: non ha l’aria condizionata (a Vienna d’estate è necessaria!!) ed assicuratevi con largo anticipo che vi diano una camera interna, altrimenti non potrete neanche aprire la finestra per i rumori che l’arteria in cui si trova vi trasmetterà quasi costantemente. Per il resto tutto ok (ottima 1° colazione). Noi abbiamo “beccato” un’offerta speciale (82 €/notte) ma normalmente i prezzi sono più alti (è un 4 stelle).
Per i ristoranti, premesso che il nostro non era un viaggio votato alla gastronomia, abbiamo seguito il consiglio della guida e possiamo consigliarvi, in termini di rapporto qualità/prezzo soltanto lo Sperl in Karolinengasse, 13, nella zona vicino al nostro hotel, dalle parti del Belvedere. Gli altri non meritano una particolare citazione, o perché di qualità normale o perché eccessivamente cari.
Qualche altro consiglio: Hofburg e Stephandom si girano a piedi in un giorno (allenatevi prima, abbiamo fatto non meno di 18 km), mentre per i punti non proprio centrali (dalla Votivkirche a Schonbrunn, etc) conviene acquistare un comodo e relativamente economico biglietto 24 ore che ha validità su tutti i mezzi. All’ingresso della metropolitana non vi sono tornelli, ma non azzardatevi ad entrare senza biglietto o non vidimato, altrimenti si incorre non solo in una salata multa, ma soprattutto in una clamorosa figuraccia, come abbiamo purtroppo visto per 2 ragazzi nostri connazionali. Una delle opzioni per/da l’aeroporto è costituita da un comodo autobus che per 6€ parte/arriva alla stazione Westbahnhof, neanche dirlo, collegata con una rampa di scala mobile alla stazione del metro e quindi a tutta la città.
BUDAPEST Premesso che il viaggio in treno Vienna-Budapest non ha proprio niente di affascinante da un punto di vista paesaggistico, la distanza fra le 2 città è talmente ridotta che si possono visitare in uno stesso viaggio. Per sapere quando si passa dall’Austria all’Ungheria non è peraltro necessario cercare il confine dal treno: si riscontra facilmente la differenza fra una campagna ricca e curata con un’altra più povera e da sviluppare. A proposito del viaggio in treno a/r fra queste città non ho trovato il modo di fare i biglietti in Italia ma, se all’inizio del viaggio e con qualche giorno di anticipo, come da noi fatto a Vienna, andate presso una stazione ferroviaria, potete scegliere alcuni treni con tariffe molto vantaggiose. Risultato: i posti per 2 biglietti Vienna-Budapest alle 15.52 e viceversa alle 11.10 ci sono costati 76 € in tutto (19€ a tratta a persona).
Budapest non è Vienna in quanto a pulizia, servizi e infrastrutture, ma la città è molto bella e personalmente siamo sicuri che entro il prossimo quinquennio saranno stati risolti diversi aspetti che la renderanno una delle mete più attraenti fra le città in Europa.
Oggi vi è la difficoltà della lingua (l’inglese è parlato da pochi, sostanzialmente nelle strutture turistiche e da qualche giovane), la rete dei trasporti è limitata (3 sole linee metro) ma sufficientemente efficiente, gli abitanti cordiali e pronti ad aiutarti, superato che sia lo scoglio della lingua. Di Budapest rimane impresso il Danubio nelle sue diverse viste e con i suoi magnifici ponti, viceversa totalmente assente a Vienna, ridotto com’è a canali.
Circa i costi, Budapest è assai meno costosa di Vienna, (a meno degli hotel più pregiati e centrali), e la differenza si nota soprattutto nel costo dei pasti, nei trasporti, nelle escursioni e negli ingressi ai musei. A proposito di questi ultimi, per molti di essi l’ingresso è gratuito per i cittadini CEE e pertanto non ci è sembrato conveniente dotarsi della Budapest Card come reclamizzato.
Circa i principali luoghi visitati in ordine cronologico, ecco le nostre opinioni: • Buda: dedicategli una giornata e, cominciando ad esempio da nord, visitate il Bastione dei Pescatori (non ha interesse storico ma l’architettura è originale e le viste sulla città sono entusiasmanti), la chiesa di Mattia (una meraviglia assoluta !!) il Castello, il Palazzo Reale con la Galleria Nazionale Ungherese, per poi, dopo una sosta, andare ai bagni Gellert (impedibili !) e salire, meglio non a piedi come invece abbiamo fatto noi, alla Cittadella (panorami unici sulla città). Tornerete in hotel stremati ma felici.
• Pest: una giornata da dedicare alla città moderna dove visitare innanzi tutto il Parlamento. Le visite con guida in italiano sono gratuite ma occorre presentarsi li attorno alle 8-8.30 e prenotarsi per la visita delle 11.30 o delle 16. Si visitano ampi saloni e scalinate e si vede la corona imperiale. Per di più si può fotografare/filmare. Dalle 8.30 alle 11.30 non vi annoierete. Potreste, come abbiamo fatto noi, scendere al palazzo Vigadò sul Danubio per prenotare una piccola crociera notturna sul Danubio (vedi dettagli più avanti) e, ancora più a sud, passare lungo la movimentata Vaci utca sino ad arrivare al mercato centrale di Fovam Ter. Qui, oltre a variopinte esposizioni di frutta e paprika, si trovano oggetti di souvenir (noi abbiamo comprato caratteristici cestelli portapane in stoffa colorata, tovaglie più o meno artigianali, bicchierini originali), si può mangiare un piatto di gulasch (ma forse alle 10.30 è troppo presto!) ed acquistare, per i non animalisti, l’eccellente fois-gras ungherese a prezzi nettamente più bassi non solo di quello francese ma anche di tutti gli altri negozi in città. Dopo la visita al parlamento altri punti da noi visitati sono stati la Piazza della Libertà, circondata da bellissimi palazzi, la Sinagoga (molto interessante, la più grande in Europa), la Istvan Basilica con la reliquia più importante della nazione, la mano destra mummificata del primo re d’Ungheria, la sua torre panoramica (niente di eccezionale rispetto alle viste della città da Buda) e la possibilità di fare belle riprese delle sue monumentali viste esterne da un’ampia piazza, dato che la cupola della chiesa è alta quasi 100 metri.
• Piazza degli Eroi: un po’ fuori dal centro, passate 7 fermate da Derek Ter con la linea 1 della metro, attraverso stazioni che ricordano nello stile quelle della metropolitana parigina. L’amplissima piazza, in cui svetta la colonna centrale del Monumento del Millennio, è circondata da imponenti edifici storici, come la Galleria d’Arte ed il Museo delle Belle Arti; • Il castello di Vajdahunyad, del XIV secolo, vicino a Piazza degli Eroi, immerso nel bosco ed oggetto di bellissime riprese; • I bagni Szechenyi, con un ampio edificio neobarocco circondato da aiuole fiorite.
• Un’ escursione notturna sul Danubio con cena (a buffet) e musica dal vivo. Tutto sommato ne vale la pena per la possibilità, sia per fare belle riprese notturne (tutti i principali edifici di Budapest sono illuminati) che come diversivo, mentre il buffet, bevande incluse, non è certo di gran livello. Tuttavia 24€ a persona valgono le 2 ore di questa escursione.
• Un’escursione a Szentendre utilizzando un trenino che dal centro di Budapest tocca le località limitrofe con una spesa risibile. Tenere presente che la durata del percorso è indicata in 30’ mentre invece ne occorrono 50. Il villaggio poi, seppure ha un certo fascino ed offre alcuni angoli pittoreschi, (è sede di numerosi studi artistici), è occupato da una serie interminabile di negozi e negozietti (Szentendre è tappa delle escursioni sul Danubio fuori Budapest e vi si riversano pertanto diverse centinaia di turisti al giorno), che alla fine sviliscono quello che poteva essere un angolo bucolico. All’ufficio del turismo locale vi proporranno inoltre di recarvi a Skanzen presso un museo etnografico all’aria aperta che si trova “lì vicino” dove sono installate le diverse case tipiche di tutte le regioni ungheresi. Ci siamo andati con grande difficoltà, dato il tempo di attesa del bus (ogni ora) ed il lungo percorso (alla faccia del “vicino”) per poi, quando arrivati, rinunciare ad entrare dato che il cielo si era fatto tutto nero e l’eventuale pioggia minacciava di inzuppare 2 sprovveduti turisti italiani vestiti di sola maglietta, pantaloni corti e zoccoli. Consigliamo pertanto di valutare bene nei tempi questa escursione prima di farla.
• Un’escursione a Visegrad, lungo il Danubio in aliscafo.Questa località storica è sede di un castello che si raggiunge attraverso una non facile salita nel mezzo di un bosco, il cui sentiero è peraltro spesso sdrucciolevole data l’umidità dell’ambiente. Il castello è visitabile e dalle sue mura si gode di una splendida vista su un’ansa del Danubio che viceversa, durante il tragitto da Budapest, non offre niente di particolare se non l’ampiezza rilevante. Questa escursione è interessante e relativamente a buon prezzo (16€/persona a/r), ma presenta il problema che l’aliscafo ti lascia lì verso le 10.30 per poi riprenderti alle 17, ovvero si perde una giornata che forse si potrebbe sfruttare diversamente.
Circa l’hotel ed i pasti ecco le nostre esperienze: Hotel Star. E’ un 3 stelle situato molto vicino alla stazione Kelety, anch’esso scelto con il portale booking e molto comodo per l’arrivo e partenza in treno da Vienna. Ha il suo punto di forza nella presenza dell’aria condizionata e nelle camere ampie. I punti di debolezza sono rappresentati dalla zona in cui si trova (oltretutto per il centro è necessario utilizzare i mezzi pubblici) e dalla colazione di limitata qualità. A noi tutto sommato è sembrato valesse i 65€/notte pagati; ci saremmo trovati assai più a disagio se avessimo scelto un hotel centrale e con una colazione migliore ma privo di aria condizionata, come la grandissima parte dei 3 stelle a Budapest e Vienna e di circa il 50% dei 4 stelle. Se andate in queste città d’estate, non dubitate sulla necessità di un hotel con aria condizionata.
Circa i ristoranti ci sentiamo di consigliarvi il Kiskakukk in Pozsonyi ut,12 che vanta quasi 100 anni di storia ed il ristorante dell’Hotel Hungaria in Racoczi utca. Entrambi praticano una cucina di buon livello a prezzi contenuti per i nostri standard. Simpatici i ristoranti di Szentendre e Visegrad, entrambi addobbati in stile medioevale. Nella prima località cercate il Rab Raby, con cascate di paprika rossa in ogni angolo e grossi tavoli in legno massiccio, per mangiare, senza particolari pretese, un piatto ed un dolce tipico innaffiato da un boccale di birra ad un costo inferiore a quello di una nostra pizza. A Visegrad, al Reinassance, i camerieri sono vestiti in costume, l’edificio è in pietra con vetrate colorate, i tavoli ed i candelabri sono massicci. Mentre pranzate, se siete estroversi, vi potete mettere sul capo una corona colorata di cartone a disposizione di ogni commensale ed ascoltare un menestrello che, accompagnato da un liuto, canta canzoni medioevali. Qui spenderete di più (quasi 20€/testa) ma passerete 1 simpatica oretta o forse più.
Qualche altro consiglio: per i mezzi pubblici è conveniente un biglietto 72 ore. Per il cambio è più conveniente ritirare dal bancomat piuttosto che cambiare in Italia o in loco. Trovate il tempo per una passeggiata serale sul lungodanubio.
CONCLUSIONI E’ stato un bel viaggio, senza sorprese negative, assolutamente consigliato, non dispendioso (i costi a Budapest hanno compensato quelli più alti di Vienna). Certo abbiamo tralasciato alcuni luoghi di interesse, ma non è possibile vedere tutto ed occorre pur mantenere qualcosa per la prossima volta !! Un saluto a tutti i “colleghi” turistipercaso !