HVAR, Cosa chiedere di più da un’isola?
Scelgo così l’isola di HVAR (o Lesina), straconsigliata da molti internauti perché bellissima e viva, di giorno e di notte. Non sono portato per una settimana di solo mare, soprattutto statico. Ho bisogno anche dei miei spazi culturali, di conoscere, osservare, fotografare tutto il possibile, e poi dedicarmi al relax e alla vita notturna. Una vacanza completa, insomma. Quest’anno andiamo in due, con la mia auto, tutto prenotato in agenzia, traghetto Pescara – Starigrad A/R e soggiorno 7 notti B&B vicino a Hvar Città.
Sabato 11 Agosto Ore 3.45. Sveglia. Ho dormito pochissimo per l’impazienza… Ore 4.15. Partenza da casa del mio amico Claudio, con il quale non faccio una vacanza da anni. Sta diluviando… Entriamo in autostrada verso Roma e sembra un incubo… Partenza bagnata, vacanza fortunata… speriamo… Nei pressi di Roma la svolta… La pioggia rallenta, il traffico svanisce ed in quasi 4 ore siamo a Pescara senza intoppi. Porto. Check-in ed imbarco sul traghetto Snav per l’isola di Hvar. Ore 10.30. Splende il sole. Sembra proprio un altro giorno. Alle 14.30 siamo in Croazia. A Starigrad ritroviamo la pioggia. Disdetta. Prendiamo in direzione di Hvar e fuori dal tunnel che attraversa la montagna si rivede un grande sole. Che strana giornata… Dopo 15 Km scorgiamo Grad (città, in croato) Hvar e dall’alto già mi piace. Hotel Sirena un paio di Km fuori dal centro, prendiamo posto alla camera 102 (palazzina denominata Vris, con vista sulla stupenda baia, ma senza aver pagato il supplemento vista mare…). Breve siesta con doccia e alle 19 siamo già in avanscoperta. Ci imbattiamo in affittacamere del loco con tanto di cartelli, come del resto avevamo notato allo sbarco al porto, ma a noi non servono (però si può contrattare e risparmiare molto sull’alloggio nell’isola). Dobbiamo cercare un cambio per un po’ di Kune (la moneta locale, che conviene sempre cambiare sul posto). Lo troviamo nella piazza della Cattedrale. 7 Kune per 1 Euro, senza commissione (in Hotel ne davano 7,2 ma pagando l’1,5%… Cioè lo stesso). Cambiamo 200 euro a testa, ma basteranno per diversi giorni. Giro del porto, il Carpe Diem è pieno per l’Happy Hour a tutta musica house. Abbiamo fame, torniamo in piazza e ci fermiamo a cena dall’Onesto (Djordje Kovacevic, nipote di Jure, detto l’Onesto, tra i primi ristoratori di tutta Hvar). Insalata di polpo, risotto e calamari grigliati più acqua e vino, 420 Kune totali, circa 30 euro a testa. Onesto quanto basta. Il primo giorno però è sempre il più stancante. Non è nemmeno l’una e siamo già a letto.
Domenica 12 Agosto Una bella dormita ci ha rimesso in forze. L’Hotel Sirena è grande, le camere modeste, con telefono ma senza TV, la colazione ok. Serve un po’ di inglese per comunicare meglio, ma l’italiano è compreso. Sunny Hvar finalmente !! Ci fermiamo a Milna, sole e cielo sereno, 25 gradi, non troppa gente. Spiaggia ovviamente di sassi e rocce, come in tutta l’isola. Acqua limpidissima. Un paio d’ore di autentica pace! A pranzo carne alla brace e patatine ottimi, caffè ok e vino dolce della casa offerto dalla signora del ristorante locale. Basta abbronzatura, sono già rosso. E allora risaliamo in auto mentre la spiaggetta si è già riempita, anche troppo… Mega tour della parte ovest dell’isola in auto. Foto agli stupendi scenari marini dal lato di Hvar. Il paesaggio cambia totalmente nel giro di pochi Km, passando per le alture dell’interno, fino alla campagna, ai boschi sopra Starigrad, alle pinete e agli oliveti intorno a Vrboska e Jelsa. Piccoli centri per lo più turistici, molto tranquilli. Italiani ovunque, naturalmente. A Vrboska c’è una grande zona attrezzata solo per nudisti.
Il ritorno al Sirena però è funestato da un imprevisto guasto all’auto* (per fortuna a poche centinaia di metri dall’albergo) che ci rovina la serata, ma ci fa scoprire le vie lungo mare che conducono al centro (una ‘scorciatoia’ di più di un chilometro… a piedi andata e ritorno…) passando attraverso un tunnel scavato nella roccia che parte proprio dal nostro Hotel. Pizza e Birra da Bacchus, accanto all’Onesto, 11 euro a testa.
* La macumba ha funzionato. Avevamo il sospetto che qualche amico (ormai ex) in Toscana ci avesse gufato, ma con il passare dei giorni tutto è diventato più chiaro… Al ritorno faremo i conti… Lunedì 13 Agosto Preferirei da un lato saltare il racconto di questa giornata, anche perché la mattina va via a cercare di risolvere il problema meccanico, poi dopo un fugace pasto (spaghetti lasciamo perdere…) sulla terrazza del Sirena che dà sulla baia privata, aspettiamo che l’unico meccanico in zona apra l’officina (alle 17 !!). Il meccanico è giovane, parla solo croato e inglese ma riesco a farmi capire. La scena davanti all’officina, lungo la strada di Hvar città, di fronte al carico e scarico di un deposito di cassette di acqua e bibite, nel bel mezzo del via vai generale, è da sketch comico alla Mister Bean. Il meccanico è strano ma simpatico e gentile e mi prende solo 50 Kune (7 euro), purtroppo però può solo trovare la causa del guasto. Il problema, al servosterzo, andrà risolto in Italia. L’auto va, ma per non rischiare guai peggiori la lasceremo nel parking dell’Hotel fino a sabato… Ci mettiamo l’anima in pace, faremo i Turisti Per Caso senza auto.
Ore 18.30. Si passa al Piano B. Giro per il porto (incontriamo Beppe Grillo, uno dei più grandi comunicatori!). Cartoline, doccia e cena di carne. Ottimi prosciutto dalmata e formaggio di Pag. Ancora dall’Onesto, che ha qualche posto vuoto… Le serate vanno via a velocità supersonica. Senza fare niente di speciale ci accorgiamo che è quasi l’una.
Negli ultimi due giorni Hvar si è riempita di nuova gente, si vede che è quasi Ferragosto. Pure le stelle cadenti. La giornata non potremo certo scordarcela… Nota. Durante la pausa pranzo, per non perdere il vizio, vinco la bellezza di una bottiglia d’acqua ad un quiz sulla Croazia creato dalle animatrici del Sirena ( carina la bionda…). Davor Suker e l’isola di Palmizana non erano in molti a conoscerli.
Martedì 14 Agosto Nemmeno una nuvola, ormai da due giorni… E’ tempo di primo bagno, nella piccola baia del Sirena, sembra di essere in una piscina comunale, ma con un fondale bellissimo. Acqua fresca ma sole a picco e temperatura mite. Ci rilassiamo al sole. Dobbiamo scegliere cosa fare nei prossimi giorni quindi rinuncio a malincuore alla gita a Spalato. Peccato ! Giornata di mare, puro e semplice… La cena di stasera passa per il tanto pubblicizzato Marinero. Locale caratteristico nella via interna sopra al pub Nautica, carino e stracolmo di gente, clima da festa paesana con i tavoli sulla strada di ciottoli, servizio ottimo, insalata di pesce e tranci di tonno tutto sommato ok. Mercoledì 15 Agosto E’ Ferragosto, ma non si nota. Nelle riviere di casa nostra chiudono persino le condutture dell’acqua per evitare sprechi con i gavettoni e scherzi vari tipicamente italiani ( a proposito, a certi connazionali andrebbe insegnata l’educazione anche nei comportamenti di tutti i giorni… non c’è da lamentarsi se poi non ci possono vedere…).
Sveglia presto. All’Agenzia Atlas ieri sera abbiamo prenotato un’escursione sul boat Vagabundo (pieno di gente) dal porto di Hvar fino all’isola di Brac, alla famosa località balneare di Bol. 220 Kn (30 euro, pranzo compreso, ovvero piatto di pesce spada e vino bianco). Due ore sul battello, decisamente lento, al piano superiore (a tutto sole!), ci convincono a metterci all’ombra una volta a terra. Acquistiamo, finalmente!, un po’ di frutta fresca al mercato locale.
Bol sembra un posto di mare classico, con porticciolo, viale piastrellato con le bancarelle tra i pini, ma la spiaggia di Zlatni Rat è veramente unica (e affollatissima!).
Nota dolente. Nove ore totali di escursione (dalle 9.30 alle 18.30), oltre cinque trascorse per gli spostamenti, visto che dal molo di Bol alla spiaggia c’è da fare molta strada a piedi… Tutto troppo di fretta, insomma… è consigliata l’escursione partendo da Jelsa… per chi ha mezzi per spostarsi.
La camminata andata e ritorno attraverso il tunnel fino al porto è ormai diventata un’abitudine, come alzarsi dai tavoli dei ristoranti sempre tardi. Ogni sera sembra uguale, ma a Hvar stiamo proprio bene! Stasera Marmont (la piazza della cattedrale è la nostra meta preferita, anche perché si mangia benone e si spendono cifre non esagerate…). Attendiamo molto prima di cenare, sono già le 22.30, ma l’insalata di scampi e tonno è proprio speciale e soprattutto sono da urlo le tagliatelle (paglia e fieno) ai frutti di mare (la pasta più buona che abbia mai mangiato fuori dall’Italia!).
Siamo stanchi, il Carpe Diem da fuori sembra carino ma forse è meglio nel pomeriggio… La tanto esaltata (forse perché l’unica…) discoteca Veneranda invece, se continuiamo a rincasare così presto credo che non la vedremo mai. Probabilmente è anche un segno dei tempi, perché a 31 anni di vacanze ‘straviziate e stravissute’ ne ho fatte diverse e di stare troppo tempo nel caos di un locale superaffollato non è più nelle mie corde.
Nota+. Claudio sta imparando qualche sprazzo d’inglese! Sì, proprio lui che all’estero non è mai stato prima d’ora e che di studiare lingue proprio non hai mai pensato lontanamente… Giovedì 16 Agosto L’imprevisto continua. Come programmiamo qualcosa, o solo azzardiamo un pensiero, puntualmente non si realizza. Non siamo dei latin lover ma appena intercettiamo qualche nuova possibile conoscenza femminile, questa sfugge alla nostra vista prima ancora di poter pensare una sola parola. Al Sirena poi le presenze sono in maggioranza coppie o gruppi.
Ore 9.30. Colazione abbondante (buone le paste al cioccolato appena sfornate) più uova strapazzate e prosciutto cotto e formaggio, molto all’inglese. Il primo bus navetta disponibile scende a Hvar verso mezzogiorno e di scooter ( o skuter, in croato) affittabili neanche l’ombra fino a domani. Compriamo acqua, patatine e frutta al supermercato e costeggiamo il porto in cerca di uno scoglio libero. Il sole picchia forte da inizio settimana. Ma non c’è troppa umidità, mentre il cielo non potrebbe essere più limpido.
Troviamo un posticino proprio sotto il Monastero Francescano, tra le barche. I turisti di ogni nazionalità occupano ogni metro quadrato libero possibile. Bagnetto e relax. Ci staremmo tutto il giorno se non fosse che di navette per l’Hotel ce ne sono due: una alle 16.35 e l’altra alle 20 ! Torniamo su a malincuore e finiamo la giornata nella baia sirena. Di positivo che almeno sonno e appetito non ci mancano, purtroppo abbiamo risparmiato i soldi per l’auto e gli scooter… Abbiamo ancora due giorni, faremo il possibile… Per stare bene torniamo alle nostre cose preferite. Cena dall’Onesto, che ormai quasi ci riserva il tavolo (e la carne è buona almeno quanto il pesce!). Buone anche le crepes al cioccolato e il caffè, la grappa invece sembra alcool puro… Caipiroska alla fragola al Nautica e giro intorno al Veneranda, ancora quasi vuoto (non sono nemmeno le 2…). Alle 3 siamo a letto.
Venerdì 17 Agosto Il giorno più bello (nonostante sia venerdì 17…).
Prima delle 10 siamo già in centro per noleggiare i sospirati scooter. 350 Kn al giorno, 50 euro più il pieno (da rifornire al rientro). Con i caschetti con mentoniera che ci danno (obbligatori per legge, ma in città li usano in pochi…) sembriamo fantini, giusto ieri sera nella nostra Siena c’è stato il Palio… Giro panoramico sulla vecchia via per Starigrad, 20 Km mozzafiato, per le vedute e soprattutto per gli strapiombi senza guard-rail!! Ci eravamo chiesti dove andavano a finire i rifiuti dell’isola e la prima cosa che troviamo è proprio una discarica, circondata dai boschi. Proseguiamo ed il verde delle piante lascia ben presto il posto al desolante paesaggio lunare della zona sopra la baia di Stiniva, a causa di un incendio che ha devastato lo scenario credo un anno fa… Passate le poche case, quasi tutte popolate!, di Brusije, la visione cambia ancora fino a Starigrad, con un paesaggio montuoso brullo e pieno di pietre composte in muretti che per certi versi ricordano la Sardegna (ma i nuraghe sono un’altra cosa…). Starigrad, la greca Pharos, è molto carina nei vicoli interni e tranquillissima, affollata dai turisti. Ieri sera c’è stata una festa con fuochi d’artificio, così almeno ho sentito in giro… Compriamo pane, prosciutto dalmata che ha me piace molto e frutta fresca. La fruttivendola pesa ancora la merce con una bilancina con i pesi come trent’anni fa in Italia… bello. Si riparte per Hvar rifacendo la strada al contrario. Tante foto suggestive. Scendiamo alla Fortezza Spagnola. All’interno non c’è molto da vedere, le prigioni fanno un po’ effetto se pensiamo alle ‘comodità’ di quelle d’oggi, ma la parte migliore della fortezza napoleonica è senza dubbio la veduta panoramica della città, essendo proprio sopra il porto. La piazza, il lungomare, le barche di ogni grandezza, e poi le isole Packleni sullo sfondo, con le acque del mare luccicanti dal sole sulla via del tramonto.
Un salto sugli scogli dall’altra parte della città e veloce bagnetto per poi rilassarsi un’oretta… abbiamo preso molto sole oggi, l’ultimo della giornata ormai non può farci male… Però la macumba è in agguato. Fine della gita con brivido, perché lo scooter di Claudio si ferma giusto 100 metri prima del noleggio. Ancora sfortunati con i mezzi, ma per fortuna di nuovo nei pressi dell’arrivo. Se restavamo a piedi in cima alla montagna o in fondo a Stiniva stavamo freschi… Sono già le 20.30. Doccia e cena da Marmont quando sono le 23 passate. Un amico cameriere, originario di Spalato ma con trascorsi lavorativi a Jesolo, ci tratta da signori. Chiudiamo in bellezza la vacanza con insalata di pesce e le fantastiche tagliatelle ai frutti di mare… manca già un quarto all’una!? Allora mojito, non buono, al bar dell’angolo e salto al Carpe Diem, con relativa fila. Ballano tutti, anche fuori… Alle 2.30 in punto stop alla musica e fine della serata. Chi vuole adesso sale al Veneranda. La piazza e il lungomare si svuotano lentamente e anche noi alle 3 e mezzo salutiamo la compagnia. Sabato 18 Agosto Oggi si riparte, ma senza fretta. Il traghetto salpa alle 19. Sveglia solita alle 9. Il cielo non è terso come nei giorni scorsi. La settimana, infausta dal lato meccanico è stata ‘spettacolosa’ meteo-parlando… Dopo colazione però torna a splendere il sole di Hvar. Ci rilassiamo perché il ritorno sarà lungo. L’auto, la mia fiestina nera, anche se provata ci riporta a casa sani e salvi nella mattinata di domenica, dopo una nottata trascorsa a Pescara (alberghi pochi e pieni e relativa dormitina in macchina fino alle 5 e mezzo).
Riassunto. Isola bellissima. Per certi versi ricorda l’Elba, per altri la Sardegna, per il sole però è unica, la più sunny di tutte, se è vero che per fortuna non abbiamo visto nemmeno una nuvola in tutta la settimana. Mare limpido anche nei porti. Carne e pesce ottimi. I prezzi purtroppo in alta stagione sono più alti ed in certe cose molto vicini all’Italia, ma lo immaginavo. Che siate single, in coppia, in gruppo o in famiglia il consiglio non può essere che uno. Andate a Hvar e godetevela! Hvala (Grazie) Hvar, Hvala Croazia. Dobar Dan (Buona giornata) !! (Ho imparato solo questo in croato…).
Cosa abbiamo visto. Mare (tanto), acqua limpidissima, scogli, paesaggi stupendi e incontaminati, la via Panoramica, il Carpe Diem (piccolo..), il Veneranda (troppo tardi…), gli italiani (soprattutto del centro-sud), le bellezze croate, le bellezze italiane, Beppe Grillo.
E poi ancora… auto dismesse abbandonate senza targa, un meccanico incasinato, infinite file ai bancomat, distributori di benzina ( solo uno per ogni cittadina) monopolio INA. Cosa ci siamo persi. (buon motivo per tornarci…). Qualche spiaggetta intorno a Hvar (Zarace e Dubovica su tutte). Le Isole Packleni da vicino (prendete i taxi boat dal porto). Sucurai e tutta la parte est. Bisevo e La Grotta Azzurra. E poi… non abbiamo visto. Poliziotti o forze dell’ordine. Caschi in testa agli scooteristi. Risse o cose del genere, nonostante tanta gente, non sempre sobria. Dubbio amletico. A cena vino della casa, ma le vigne sull’isola dove sono? Al massimo oliveti, anche se poi non sappiamo dove facciano l’olio… Attendo smentite… Note.
Cibo. Ottimi carne e pesce, ma pure la pizza non è male, i prezzi però sono sempre più vicini all’Italia… Bevande. La birra non è un granchè, forse la Karlovacko è la migliore, il vino sia rosso che bianco è bevibile, l’acqua Jana (naturale) è la più buona, quella frizzante invece ha un sapore molto diverso dalle nostre… il caffè espresso è decisamente abbordabile… Vita. A Hvar città c’è movimento (al Porto) a qualsiasi ora, soprattutto la mattina per le escursioni, il tardo pomeriggio e ovviamente la sera. Il centro della vita di tutta l’isola… Starigrad, Jelsa e Vrboska sono più tranquille. Gente1. Tante belle ragazze, italiane e straniere, ma anche tanti ragazzi, per lo più italiani che cercando il sesso e l’avventura finiscono per la maggior parte ad ubriacarsi senza trovare niente… Gente2. Troppe coppie in giro per due single come noi (le donne più belle ovviamente sono sempre già prese…), molti gruppi misti e tante famiglie anche italiane, per la maggior parte del centro-sud.
Pulizia. Poca, in genere. In Hotel (almeno al Sirena), pulizia di scale e camere solo a fine settimana, cambio letti e asciugamani ogni giorno (che comunque può bastare). Il resto ok. Ristoranti ok. Le strade del centro sono pulite. Il mare ancora resiste all’inquinamento portato dai turisti. Lingua Croata. Boh?! Musica Croata. Boh?!
Un saluto speciale alle mie amiche Monica e Silvia dell’agenzia Sempre&Ovunque, ai TPC per eccellenza Susy e Patrizio e soprattutto alla SuperGuidaPerCaso di Hvar, Annarita. lp