MAROCCO DEL SUD: il regno della luce
LUN. Partenza per l’alto Atlante dopo una passeggiata mattutina ai giardini della Menara , in assoluta tranquillità. Sosta a un mercato del bestiame molto caratteristico e poi su per i tornanti del passo del Tizi’n Tichka. Il panorama è superiore alle nostre aspettative : vallate fiorite di migliaia di oleandri, mille piccoli orti coltivati a riso e grano, paesini arroccati alle montagne , ruscelli e cascate . Saliamo fino a 2260 m. E poi scendiamo verso il sud: qui le montagne sono più brulle ma più colorate , a seconda dei minerali che contengono: si va dal verde all’arancio , al bordeaux all’ocra : una meraviglia! Ouarzazate ci accoglie con i suoi studios cinematografici in mezzo al deserto e co n le sue case rigorosamen te color ocra. Soggiorniamo nell’hotel Le Fint , con una vista spettacolare sulla Kasbah della città.
Nel pomeriggio partenza in jeep per la regione di Fint: dopo un’ora ci appare l’oasi, incantevole in una stretta gola rocciosa , con un torrente che scorre al centro e migliaia di palme e oleandri in fiore. Facciamo una piacevolissima passeggiata tra orticelli fino al vecchissimo paesino che solo da un anno ha la luce elettrica: qui incontriamo gente ospitale che ci offre il tè alla menta senza chiederci niente in cambio! Dopo cena passeggiamo per Ouarzazate tranquillamente e scopriamo la pulizia e il decoro della città.
MAR.Partenza per la valle delle rose : è curioso come qui usino i rosai per delimitare i campi di grano : nell’aria c’è profumo di rose , peccato che siamo ormai alla fine della grande fioritura, ma il colpo d’occhio è splendido. Boulmane è tutta ocra , costruita sulle due rive di un torrente, incantevole! Proseguiamo per Tinerith, lungo la valle del Todra ; il paesaggio è da film: oasi verde scuro in contrasto con l’ocra dei villaggi e delle montagne ; le gole del Todra sono impressionanti : le pareti di roccia sono alte 300m. E la gola è strettissima: passeggiamo per questo luogo incredibile e mettiamo i piedi a bagno nel Todra : l’acqua è freddissima , mentre la temperatura esterna tocca i 35°. Pranziamo al ristorante Jasmine , incassato nella gola e ripartiamo per Erfoud.
Scendiamo verso il Piccolo Atlante : qui le montagne sono più basse , il paesaggio è più desertico , c’ è una luminosità fantastica : capiamo perché il sud è chiamato “regno della luce”.
Il vento comincia a soffiare e porta sabbia impalpabile .Arriviamo all’hotel Belère, bellissimo, mentre il vento intensifica e dobbiamo rimandare a domani l’escursione alle dune di Merzouga.
MER. All’alba partiamo con le jeep per le altissime dune rosa di Merzouga: c’è una tempesta di ghibli e il panorama è grandioso , freddo a parte : il vento modella in continuazione le dune alte anche 100m e cambia in un attimo l’ambiente circostante : il Sahara sembra vivo! Ci dicono che siamo in pochi ad avere la fortuna di vedere uno spettacolo di questa portata ed in effetti non lo dimenticheremo più. Nella tarda mattinata scendiamo ad Alnif, regno dei minerali fossili : non c’è turismo , la gente è ospitale ma mai invadente e visitiamo un caratteristico mercatino , nel pomeriggio arriviamo a Zagora , città di confine da cui partivano le carovane per la traversata sahariana :c’è anche la famosa iscrizione “ Timbouctou: 52 giorni di cammello”! Pernottiamo all’hotel Reda, tutto decorato in mosaici moreschi, in assoluto il più bell’hotel di tutto il tour.
GIO.Partenza per la valle della Draa: ancora una volta il paesaggio è diverso ma grandioso.
Arriviamo a Ouarzazate e visitiamo la Casbah di Taourirt e di Tiffoultout:non ci sono turisti e ti lasciano senza fiato per la bellezza : passeggiamo sui tetti delle Kasbah fra decine di nidi di cicogne. Ma la Casbah più indimenticabile la visitiamo nel pomeriggio : siamo a Ait Ben Haddou, patrimonio universale dell’umanità, costruita su di un cocuzzolo, percorsa da scalinate e sentieri che salgono tra case color ocra fin sulla sommità della collina dalla quale si gode una vista che non si può più scordare. Passeggiamo in questo luogo incantato senza fretta , mentre decine di cicogne volteggiano nel cielo azzurrissimo e ci dispiace venir via , ma è ora di tornare a Marrakech.
VEN. Nella mattinata visita delle tombe Saadiane (non un gran chè), della madrassa Ben Jussef, molto bella e del palazzo reale Bahia , interessantissimo . A sera attraversiamo la piazza Jem el Fnaa per raggiungere una rias nella medina per una cena tipica con immancabile danza del ventre.
SAB. Visita del minareto della Koutoubia , del quartiere ebraico e soprattutto la zona dei conciatori di pelle, da non perderla se avete lo stomaco buono: centinaia di vasche al sole piene di orina di capra e sterco di uccelli per ammorbidire e macerare la pelle ,uomini che lavorano in questo inferno anche 9 ore al giorno ad una temperatura media di 40 gradi , è un’esperienza difficile da dimenticare.Alla sera abbiamo partecipato alla Fantasia , un antico spettacolo di fucilieri beduini a cavallo, ma sono stati tempo e soldi sprecati , è una presa in giro per turisti totalmente deludente da evitare con cura.
DOM Al mattino ci siamo concessi una lunga passeggiata nella Marrakech moderna , con sosta nei bellissimi e pulitissimi parchi pubblici fioriti e abbiamo scoperto che questa è una città indimenticabile non solo per la famosa piazza Jem el Fna, ma anche per quest zone meno famosi ma altrettanto i ncantevoli. Purtroppo , la sera stessa siamo tornati a casa con molta tristezza nel cuore.
Un tour nel sud , secondo noi è assolutamente più bello di quello che tocca le città imperiali , perché riserva delle sorprese naturali , storiche e culturali assolutamente imperdibili e indimenticabili. Andateci e vedrete!!