Da Città del Messico al Pacifico fino ai Caraibi
Premesso che sono un turista fai da te e che ho rifiutato tutti i tour turistici e le escursioni già pronte (escluso quello necessarie) ma mi sono arrangiato con la mitica Lonely Planet senza la quale non si può partire e ho fatto uso di tutti i mezzi di trasporto con cui si muovono i messicani, l’importante è non mostrare ricchezza tipo l’anello che si è portata la mia ragazza che subito ha messo nel portafogli e rimesso al dito solo nel Caribe e sapersi muoversi senza dare nell’occhio evitando ad esempio la metro dopo le 10 di sera a Città del Messico che noi abbiamo preso + di una volta ma sempre con molta discrezione.
Per quanto riguarda la moneta mi era stato consigliato di portare gli euro, cosa errata che fortunatamente non ho ascoltato, il cambio effettivo era di 1 dollaro 10,8 pesos e un euro circa 14,5 pesos, il dollaro ovunque ha un cambio che oscilla tra i 10 pesos e i 10,7 pesos mentre l’euro spesso è cambiato a solo 12 pesos ma anche meno, cioè vi fregano almeno il 15%, portate dollari o partite con i bancomat che li potete usare per prelevare ovunque, (escluso Zipolite).
Consiglio a tutti di contrattare su qualunque cosa, sia sul prezzo della camera in albergo che sul taxi, ho contrattato anche al ristorante per farvi capire come funziona con i messicani. 25 Maggio 2007 Prendiamo il volo della Mexicana Air dal Jfk di New York in direzione Città del Messico, ci aspettiamo un mega aereo viste le 5 ore piene di volo mentre in lontananza vediamo un piccolo Airbus di circa 130 posti, con il cuore in gola decolliamo è tutto tranquillo fino al superamento del confine americano, da lì in poi sarà tutto una turbolenza fino all’atterraggio sotto una pioggia battente.
Arriviamo all’aeroporto intorno alle 10 di sera, l’altimetro del mio orologio segna 2200 metri, subito ci avventuriamo con gli zaini in spalla alla ricerca della metro che è appena subito fuori il terminal ma trovarla è un’impresa perché non ci sono indicazioni, troviamo un cambio dove con 1 dollaro ti danno 10,75 pesos, sarà il migliore di tutto il messico ma cambiamo solo pochi dollari, quindi al costo di 2 pesos compriamo il biglietto singolo che vale anche x i cambi di linea, sono circa 15 centesimi di euro. Scendiamo allo Zocalo dove in una traversina ho prenotato via internet l’Hotel Principal 23 dollari a notte con bagno in camera, molto spartano e assomigliante a un manicomio ma alla fine ci troviamo bene. Stanchi morti mangiamo 2 merendine ed a letto.
Il giorno dopo ecco finalmente la capitale, subito andiamo nello Zocalo, una delle + belle e grandi piazze del mondo, veramente bellissima con la cattedrale Spagnola e il palazzo nazionale dove abbiamo visto i murales di Rivera, alle spalle della cattedrale ci sono i resti dell’antica città azteca ma sono solo 4 pietre e x visitarle si deve pagare l’ingresso, desistiamo e ci tuffiamo nell’immenso mercato adiacente dove si trova di tutto quindi a piedi arriviamo fino alla zona rosa che è la + movimentata e giovanile ricca di ristorantini e discoteche dove ci torneremo la sera per cenare.
27 Maggio Domenica Svegli prestissimo prendiamo la metro per la stazione degli autobus dove un bus ci porterà a Tehotihuacan a vedere quello che x me forse è il + bel sito archeologico del Messico, in un’ora siamo sul posto, è domenica e la guida dice che l’ingresso è gratuito ma lo è solo x i Messicani, paghiamo 45 pesos a testa ed eccoci dentro, appena entrati subito c’è una bellissima piramide e io penso cavolo sono veramente grandi come avevo letto ma mi devo subito ricredere perché fatti altri 10 metri e girato l’angolo mi trovo nella Via dei morti e in fondo troneggiano le 2 immensi piramidi del sole e della luna, sono ENORMI, in quella del sole si può salire fino in cima per un dislivello di quasi 80 metri, le scale sono ripide ma ci si può aiutare tramite una corda, come prova della pericolosità durante la discesa sentiamo un’ambulanza correre per medicare un povero bambino sanguinante che avrà messo male il piede. Prendiamo il bus di ritorno e arriviamo a Città del Messico nel pomeriggio e notiamo che nelle vicinanze dello Zocale c’è del fermento, file chilometriche per accedere alla piazza, chiediamo info alla polizia di cosa stesse succedendo e ci dicono che sono le file per i controlli per accedere allo Zocalo dove in serate ci sarebbe stato il concerto gratutito di Shakira, non crediamo alle nostre orecchie e subito in albergo per la doccia e per prepararci per la serata, alle 8 siamo nello Zocalo e la piazza è pienissima, alle 9 arriva Shaki e per circa un’ora e mezza assistiamo ad uno spettacolo fantastico, la mia girl balla e canta mentre io mi concentro su quel corpo che regala uno spettacolo difficilmente dimenticabile da qualsiasi uomo sulla faccia della terra.
Il giorno dopo siamo già alla stazione degli autobus in attesa del nostro ADO direzione Oaxaca, sono circa 6 ore di tragitto durante il quale l’autostrada arriva fino a 3200 metri di altitudine. Arrivati ad Oaxaca dividiamo un taxi con 2 israeliani e ci facciamo lasciare allo Zocalo e ci mettiamo alla ricerca di un hotel, troviamo il Pasaje consigliato dalla Lonely per 250 pesos, veramente carino e subito ci tuffiamo in quella che a nostro parere sarà la + carina delle città messicane, ceniamo nella piazza sotto uno splendido classico porticato messicano e finalmente proviamo il Mezcal, tipico liquore con il verme, lasciata una miseria di mancia andiamo a dormire, qui apro una piccola parentesi (x i messicani le mance “propina” sono sacre, al termine di qualunque cosa fanno vi verrà chiesta e se non la date o è troppo scarsa non vi salutano quando ve ne andate dal risto, alcuni addirittura ve la inseriscono nel conto, io la lasciavo solo se ero trattato veramente bene altrimenti mi godevo le scenate di disprezzo quando mi alzavo dalla sedia dopo aver saldato il conto), un altro consiglio, il messicano commerciante abituato a trattare con i turisti è di una falsità incredibile, avrei un milione di aneddoti da raccontare, escursioni in cui mancava sempre qualcosa, o promesse mai mantenute, attendetevi qualunque cosa perché sono di una sfacciataggine mai vista, vi fregano con il sorriso in faccia, detto questo per una parte di loro la maggioranza sono gentilissimi ospitali e aperti verso lo straniero specialmente se italiano.
Ad Oxaca prendiamo un bus di seconda classe veramente terremotato che x soli 80 pesos contro i 230 di OCC ci porta in 9 ore a Puerto Escondido, sarà un tragitto terribile, sali-scendi vertiginosi ed in vetta oltre alla pioggia troviamo anche la nebbia a farci compagnia, mentre guardo la mia girl che beatamente dorme penso ma siamo sulle alpi o siamo ai tropici, finalmente iniziamo a scendere e la vegetazione cambia nettamente, iniziamo a vedere i primi alberi di banane e finalmente le tipiche palme tropicali con gli alberi da cocco, il pacifico è vicino, scendiamo alla fermata e girato l’angolo pur non vedendo il mare ne sentiamo il rumore, le famose onde tanto amate dai surfisti sono vicine, ci scegliamo un bellissimo hotel direttamente sulla spiaggia e andiamo a cenare in un ristorantino troppo romantico, direttamente sulla spiaggia dove prendiamo 2 pesci alla griglia veramente gustosi rovinati da un poltiglia di tonno caldo portataci come antipasto insieme ala tortillas che costerà alla mia girl 24 ore di mal di pancia. Puerto Escondido è una baia molto carina con la via principale ricca di ristorantini ma non lo consiglierei come tappa obbligata in cui invece non può mancare Zipolite dove andremo il giorno dopo, preso una bus che in un’ora ci porta a Pochutla, qui prendiamo il taxi che ci porta a Zipolite, prendiamo una camera sulla spiaggia x 150 pesos alla Brisa Marina (andate qui) e facciamo conoscenza con il pacifico, l’acqua è caldissima e le onde sono magnifiche, Zipolite come dice la Lonely è uno degli ultimi paradisi in messico dove trascorrere il tempo facendo il meno possibile e spendendo il meno possibile, se cercate discoteche e aria condizionata lasciate stare questo posto, alle spalle della spiaggia c’è una stradina dove trovate qualche negozio alimentare e qualche internet point, per mangiare ogni posada sulla spiaggia ha il proprio ristorante a prezzi bassissimi dove abbiamo mangiato il miglior pollo grigliato del messico, i piatti si presentano con delle guarnizioni di insalata riso e avocado da mettere l’acquolina in bocca, immancabili le birre ghiacciate, vi verranno sempre consigliate le SOL ma noi abbiamo adottato come birra ufficiale della vacanza messicana la Dos XX. Il giorno dopo l’effetto del tonno killer anche la mia girl fa conoscenza dell’oceano pacifico, non vorremmo mai andarcene da questo paradiso ma la notte ci aspetta il trasferimento x Tuxta Gutierrez, 10 ore di bus di prima classe con aria condizionata a temperatura polo-nord e film americani terrificani, eccoci a Tuxtla, la capitale del Chapas, veramente brutta ma tappa obbligatoria visto che dal paesino vicino di Chapa de Corzo partono le barche per il Canon del Sumidero, prendiamo un collectivo (minibus usati dai messicani per gli spostamenti tra i vari paesini) e arriviamo a Chapa de Corzo quindi facciamo il biglietto per il Canon e inizia lo spettacolo, circa 2 ore di traversata in mezzo a gole profonde scimmie avvoltoi e qualche coccodrillo che appena sente il motore si inabissa, torniamo a Tuxtla in tempo per visitare quello che era annunciato come lo zoo + bello del Chapas (bruttissimo), quindi hotel e cena a base di carne alla griglia in un risto di una famosa catena di cui non ricordo il nome, per completare la serata una bella pannocchia dai venditori ambulanti (per i messicani la pannocchia dopo cena è un rito, bollita o arrostita con tutta una serie di salse). La mattina svegli presto eccoci alla stazione dei bus con destinazione San Cristobal di cui avevo sentito parlare benissimo, in 2 ore siamo arrivati, il mio orologio segna 2150 metri, veniamo assaliti da venditori di camere con tanto di immagini delle proprie locande, scegliamo la + carina x 170 pesos con taxi e colazione inclusa, la scelta sarà felice, posiamo i bagagli e andiamo subito alla scoperta della cittadina, se avete pesos da spendere questo è il posto giusto, nel mercato troverete di tutto dalla amache ai tappeti ai souvenir in pelle e i prezzi sono ottimi, faremo qui tutti i regalini, per il resto la cittadina è carina ma niente di +, la mattina dopo prendiamo un collectivo per San Juan Chamula, esperienza unica, sia il collectivo in cui siamo gli unici 2 bianchi stretti tra una decina di indios che vanno per vendere le proprie mercanzie al mercato, sia perché è domenica ed oltre al mercato c’è anche la processione in cui è vietato riprendere e mi prendo un cazziatone, questo mercato è veramente rurale, vedete tutte le donne del Chapas scese dalle montagne con i frutti delle proprie terre, ci sono facce e colori mai viste. Ritorniamo a San Cristobal dove pranziamo e prendiamo il bus per Palenque dove arriviamo in serata e subiamo uno shock appena scesi dal bus per via della temperatura, un caldo che ci fa correre alla ricerca di un hotel con aria condizionata, ne troviamo subito uno a 200 pesos, mega doccia rinfrescante e si esce, troviamo un paesino turistico e poco messicano, infatti ceneremo al Burger King, stanchi morti andiamo a letto anche perché la giornata successiva sarà pienissima, sveglia all’alba, prendiamo un collectivo per le rovine ed eccoci, pagato l’ingresso alle 9 siamo già dentro, l’atmosfera è da film di Indiana Jones, la foresta ed in mezzo queste rovine fantastiche, non facciamo in tempo ad avventurarci che ci viene la pelle d’oca per le grida che vengono da lontano, ci diranno che sono scimmie urlatrici e giaguari, proseguiamo per tutto il sito facendo miliardi di foto, sicuramente è il sito Maya + bello del Messico, portatevi l’acqua ghiacciata perché dentro potete bere solo al fiume, fortunatamente per rinfrescarsi ci sono una serie di lavandini fuori dei bagni in cui poter annegarsi perché il caldo è insopportabile, finita Palenque torniamo in città dove facciamo appena in tempo per prendere l’escursione che va a Misol-ha e Agua Azul, 100 pesos a testa, eccoci dentro un pulmino della Mercedes con il condizionatore e dopo circa 20 minuti siamo a Misol-ha, è una cascata tipo film King Kong che termina in un grazioso laghetto in mezzo alla foresta, non possiamo non farci il bagno, l’acqua è fresca e il refrigerio è tanto, quindi si parte alla volta di Agua Azul, ci vuole circa un’ora per arrivare, l’acqua è veramente azzurra e le cascate sono imponenti, facciamo anche qui il bagno, compriamo qualche casco di banane nane dalle bambine che cercheranno di vendervele da quando arrivate a quando ve ne andate, con 10 pesos (circa 70 centesimi di euro) vi comprate un casco con una ventina di piccole banane che sono veramente una squisitezza. Torniamo a Palenque, cena con pollo alla brace e prendiamo il bus notturno per Merida, 8 ore di trasferimento durante le quali avremo il nostro unico e spiacente episodio in Messico, il bus è un Ado di prima classe, stanchi morti ci addormentiamo dopo la giornata faticosa e al risveglio ci troviamo senza videocamera e fotocamera, e il portafoglio + leggero di 100 dollari, fortunatamente nella fotocamera avevamo cambiato la scheda nella mattina quindi abbiamo perso solo le foto della giornata, lo stesso per la videocamera, restiamo male perché era la prima volta che ci addormentavamo e puntualmente siamo stati fregati, fortunatamente tutti i contanti e le carte di credito le avevo addosso nascoste bene mentre ciò che è stato rubato si trovava negli zaini, diciamo pazienza e proseguiamo, questo non intaccherà minimamente il nostro entusiasmo, per le foto continuiamo con il telefonino, l’unica perdita è stata la videocamera, l’avrei dovuta comprare prima di partire perché aveva il monitor rotto, avrei pianto 2 volte, meglio così. Arriviamo a Merida e ci fermiamo in un albergo un po’ bruttino per 180 pesos, iniziamo a scoprire questa cittadina, ci aspettavamo qualcosa in + ma forse è il caldo che ci abbatte, si suda al fresco, giriamo per il centro dove finalmente compro un bel sombrero che mi proteggerà da questo sole pazzo, la sera cenetta in una piazza dove c’è il festival danzante degli over 60 e a letto, l’indomani bus per Chichen Itza, abbiamo subito l’impressione che il Messico che abbiamo visto finora sia finito, infatti i numerosi bus turistici fuori del sito lo confermano, presi i ticket entriamo e subito spicca davanti ad ogni cosa il Castillo, veramente spettacolare, intatto in quasi tutte le angolazioni, ci dirigiamo verso il Cenote dove una simpatica Iguana attira la mia attenzione quindi visitiamo il resto del sito, da qualche giorno Il sito di Chichen Itza è stato nominato come una delle 7 meraviglie del mondo moderno, ma sinceramente penso sia un’operazione turistica legata allo Yucatan e alle sue spiagge, il sito di Palenque per bellezza non è paragonabile a Chichen Itza. Dal sito prendiamo il bus che ci porta a Tulum, arriviamo in tardo pomeriggio, ci facciamo lasciare da un taxi nella riviera e finalmente abbiamo il primo incontro con il Caribe, mare azzurro e cristallino ma gli alloggi non sono di nostro gusto, l’atmosfera era troppo selvaggia per i nostri gusti e poi i prezzi erano molto alti, ormai Tulum è diventata troppo famosa e i prezzi sono saliti, abbiamo trovato una capanna schifosa tutta apera, chiusa solo da zanzariere per 250 pesos con pavimento in sabbia e bagni in comune, spinto anche dalle zanzare che mi stanno divorando dopo 10 minuti abbiamo preso un collectivo e siamo andati a Playa del Carmen dove nella parallela della famosissima quinta strada abbiamo trovato un bellissimo albergo convenzionato con un club in spiaggia con piscina per soli 350 pesos a notte, qui ci siamo fermati 3 giorni per un meritato riposo dopo 2 settimane sempre in movimento, la città è tutta nella via principale che per chi ha attraversato il Messico come noi è un ritorno alla civiltà, è ricca di ristornantini e locali uno più carino dell’altro, ovviamente i prezzi sono da località turistica ma sempre inferiori all’Italia, qui abbiamo trascorso 3 giorni sguazzando nel blu delle acque caraibiche e mangiando dell’ottimo pesce, aragosta compresa, la mattina del quarto giorno prendiamo il bus per Cancun da dove prenderemo l’aliscafo per Isla Mujeres, abbiamo preferito questa a Cozumel perché vi sono meno americani quindi prezzi inferiori e meno casino, infatti il ticket per l’isola costa meno della metà di quello per Cozumel, la guida era stata chiara descrivendola come preferita dai viaggiatori zaino in spalla, troviamo subito un hotel per 225 pesos, ci fermeremo 2 notti, le spiagge qui ancora + belle di Playa del Carmen e il pesce costa anch’esso molto meno, prenderemo anche un’escursione di mezza giornata per fare snorkelling sulla barriera corallina e per toccare uno squalo simile al gattuccio. La mattina del terzo giorno ritorniamo a Cancun dove prendiamo l’aereo per Miami e quindi Italia.
Qui finisce il racconto dello stupendo Messico, per me è stato un sogno che si avverato, ogni volta che ci penso cado in depressione pensando a quanto si stava bene lì, dovrei dire che sicuramente ci tornerò ma penso che il mondo sia così grande e variopinto che è un peccato tornare 2 volte nello stesso posto, ma chi lo può dire… In 2 esclusi gli aerei abbiamo speso in totale 1300 euro x tutte le spese possibili e immaginabili, 650 euro a testa x 18 giorni di vacanza in Messico senza farci mancare nulla, mi sembra un’ottima spesa, lasciate stare le agenzie e partite con la Lonely in mano!!!! contattami se avete bisogno di qualunque informazione, la mia mail è sgrullit@libero.It