Dalmazia senza meta

“La Dalmazia, miei cari signori, è la meglio costa dell’umanità. E questo ho sempre dito e ripeto a dir, no perchè io sono Dalmato, ma perchè e la pura verità. Io, come comandante maritimo, ho navigato per tuto il mondo e anche la California e San Diego, che dicono tanto, in confronto della Dalmazia può andarsi a scòndere. Solo la costa...
Scritto da: raf999
dalmazia senza meta
Partenza il: 14/07/2007
Ritorno il: 27/07/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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“La Dalmazia, miei cari signori, è la meglio costa dell’umanità. E questo ho sempre dito e ripeto a dir, no perchè io sono Dalmato, ma perchè e la pura verità. Io, come comandante maritimo, ho navigato per tuto il mondo e anche la California e San Diego, che dicono tanto, in confronto della Dalmazia può andarsi a scòndere. Solo la costa dele Filipine, rente Manila, si potrebe parlare. Ma, primo: è massa lontano; secondo: è abitata da popolazioni feroci…” Queste le parole che gli inarrivabili Carpinteri e Faraguna mettevano in bocca al capitano Bolmàrcich in una delle loro gustosissime “Maldobrie” (brevi racconti in dialetto istriano-dalmato) per descrivere, appunto, la Dalmazia. Ed è vero! Anche se oggi il turismo di massa ha scovato nuove mete che, al tempo di Bolmàrcich, non erano nemmeno conosciute, e anche se si possono raggiungere comodamente le Filippine con un volo di poche ore (e non ci sono più “popolazioni feroci”…), la costa e le isole dalmate rimangono un paradiso in terra che non sfigurano assolutamente in confronto a tutte le destinazioni esotiche dove ho fatto vacanze al mare.

Pur vivendo in Friuli-Venezia Giulia non ero mai stato più a sud di Lussino o di Arbe (in croato: Rab). Quest’anno ho deciso, con mia moglie, di passare le nostre ferie estive sulla costa croata, senza mete prefissate, decidendo durante il viaggio dove andare e dove fermarsi.

Ne sono usciti 14 giorni di vacanza piacevoli. La Croazia è oramai una meta turistica internazionale: moltissimi stranieri un po’ da tutta Europa, ma, perlomeno in luglio, anche tanti turisti locali. L’inglese è oramai utilizzato un po’ ovunque; potrete parlarlo tranquillamente con tutti, forse solo le persone un po’ più attempate non lo conoscono e preferiscono ancora esprimersi in tedesco (raramente in Italiano, se non ai ristoranti).

Per il turista, servizi non sempre al top come qualità, ma, almeno per come la vedo io, questo è ripagato da un mare stupendo e poi… Finalmente un paese in Europa dove il pane sa ancora di pane, i pomodori sanno di pomodoro e le pesche sanno di pesca! Cercherò di non tediarvi con lunghi resoconti; alla fine il bello dei viaggi fai-da-te è quello di mettere in conto anche qualche imprevisto. Cercherò di dare solo qualche info pratica da considerare prima di partire e poi durante il viaggio, nonchè la “traccia” del nostro itinerario, e qualche consiglio sui ristoranti.

ALCUNE INFO PRATICHE PRIMA DI PARTIRE GUIDA: sono rimasto molto deluso dalla guida che ho acquistato (appena edita – giugno ’07); l’ho trovata molto imprecisa e mancante di diverse informazioni pratiche importanti. Praticamente € 18,00 buttati. Siccome non mi va di fare pubblicità esplicita, la chiamerò la guida “australiana” e sono sicuro che capirete. Se volete un consiglio, per un viaggio fai-da-te, provate a comprare l’altra (per intenderci, la “francese”): anche se è del 2005, mi pareva molto più pratica.

CARTA GEOGRAFICA: ottima la nuovissima De Agostini “Costa Croata – Croazia”. La carta della costa è 1:200.000 (dettagliatissima), il resto della Croazia 1:800.000. Prezzo € 6,90.

VALUTA: Il cambio per le Kune (KN) nella vostra banca italiana sarà di 7,10/7,15 (verificate se ci sono commissioni). In posta in Croazia cambiate a 7,10 circa. Alcuni cambiavalute cambiano a 7,20 senza commissioni. Il cambio più favorevole (7,28/7,30) sarebbe quello dei bancomat, ma non erogano più di KN 1.400 a prelievo e ogni transazione costa € 4,00 di commissioni, quindi si ritorna ad un cambio pressochè pari a quello delle banche italiane. AUTO: fari sempre accesi (obbligatori). Sarebbero obbligatori anche l’adesivo con la “I” di Italia e la cassetta di pronto soccorso in bagagliaio. Io non avevo né l’uno né l’altra e non ho avuto problemi. State attenti al volante; non ho visto tantissima polizia ad essere sincero, ma mi riferiscono siano piuttosto tignosi se vi fermano in contravvenzione.

IL NOSTRO ITINERARIO IN BREVE – Sabato 14/7. Da casa a Zara, in statale lungo la costa; partito alle 14.45, arrivato alle 20.30. Pernottamento in una pensione nella zona turistica di Borik.

– Domenica 15/7. Visita di Zara, Sebenico (Sibenik), Traù (Trogir). Arrivo in serata nella zona di Spalato. Ci siamo accomodati nel paese immediatamente a sud-est della città: Stobreč.

– Lunedì 16/7. In mattinata visita di Spalato. Pomeriggio al mare (scogli) a Stobreč.

– Martedì 17/7. Partenza in traghetto di prima mattino da Spalato, destinazione Supetar, sull’isola di Brazza (Brač). Arriviamo a Bol verso ora di pranzo. Troviamo un appartamento e il pomeriggio lo passiamo sulla famosissima spiaggia di Zlatni Rat.

– Mercoledì 18/7. Siamo andati al mare nella parte nord dell’isola di Brazza, a Pučišća, dove abbiamo anche (ottimamente) cenato (v. Sotto).

– Giovedì 19/7. Oggi invece siamo andati al mare ad ovest dell’isola, nei dintorni di Milna.

– Venerdì 20/7. Partiti di prima mattina, abbiamo raggiunto Sumartin, dove ci siamo imbarcati in traghetto per Macarsca (Makarska). Siamo sbarcati sulla terraferma verso le 10.00 e siamo arrivati a Ragusavecchia (Cavtat) – circa 15 km. A sud di Ragusa (Dubrovnik) – alle 13.00. Ci siamo accomodati e nel pomeriggio abbiamo visitato Ragusa. La “perla dell’Adriatico” è molto, molto bella, ma anche molto, molto turistica. Mia moglie, che c’era stata 20 anni fa quando non c’era praticamente nessuno, si è quasi messa a piangere. Comunque, andateci, e fate in modo di esserci all’imbrunire: gli stormi di rondini che volano chiassose sopra il centro storico al tramonto sono forse il ricordo più bello che serbo della città.

– Sabato 21/7. Intera giornata al mare nel porticciolo di Cavtat.

– Domenica 22/7. Da Ragusavecchia siamo risaliti lungo la penisola del Sabbioncello (Pelješac). Ad Orebic abbiamo preso il traghetto per Curzola (Korčula). Ci siamo accomodati a Curzola paese. Il pomeriggio siamo stati al mare, sempre nelle immediate vicinanze del paese.

– Lunedì 23/7. Da Curzola abbiamo fatto un’escursione in giornata a Lésina (Hvar) con l’aliscafo “Krilo”. Partenza alle 6.00, rientro alle 20.00. Caldo infernale. La mattina, finchè il caldo lo consentiva, abbiamo visitato il paese di Lésina; il pomeriggio siamo stati al mare nei dintorni.

– Martedì 24/7. Siamo stati tutto il giorno al mare a Lombarda (Lumbarda) sull’isola di Curzola; abbiamo trovato una splendida discesa sugli scogli con pochissima gente. Dopo aver cenato abbiamo ripreso il traghetto per Orebic, dove abbiamo dormito.

– Mercoledì 25/7. Da Orebic siamo andati in auto a Trpanj e da lì in traghetto sulla costa (Ploče). Siamo ritornati a Spalato (110 km – calcolate almeno due ore e mezza di strada). Lasciata l’auto in un parcheggio, ci siamo imbarcati in traghetto per Lissa (Vis). Abbiamo trovato accomodamento in un bell’appartamentino appena sopra al centro di Luka (che in italiano sarebbe Porto San Giorgio), uno dei due nuclei abitati che formano il paese di Lissa, appunto.

– Giovedì 26/7. Giornata al mare a Lissa. Un po’ di shopping “gastronomico” la sera (formaggio locale e il vino di Lissa: piuttosto famoso… E forte!). Ultima cena del viaggio in un ristorante elegante (vi riferisco sotto).

– Venerdì 27/7. Siamo ritornati a Spalato in aliscafo. Veloce ed economico. Alle 8.15 eravamo in parcheggio dove avevamo lasciato l’auto e verso le 15.00 a casa nostra, vicino a Gorizia (abbiamo viaggiato in autostrada, contrariamente all’andata).

Come forse avrete capito abbiamo “trottato”. Oltre 1.900 km in auto, più i viaggi in traghetto. Questo perchè volevamo comunque vedere diverse isole, anche un po’ a scapito del tempo da dedicare ad ognuna.

Se preferite una vacanza più stanziale, potete tranquillamente selezionare solo una o due isole dove fermarvi più a lungo e poi, se lo desiderate, visitare le città della costa. Tenete presente che anche sulla terraferma, da Macarsca in giù, ci sono posti bellissimi per fare il bagno e le camere da affittare si trovano dappertutto (almeno a luglio, ripeto, non c’è nessun problema di disponibilità di posti letto).

Fra le isole, la mia preferita è risultata senz’altro Curzola: un perfetto mix di cultura (con un bellissimo centro storico), paesaggi e mare (a Lombarda, soprattutto, ma se attraversate l’isola troverete bellissimi paesini nella costa a sud). Se volete una seconda scelta, potete optare fra Brazza (Bol, se vi piace un posto turistico, oppure qualche altro piccolo paesino se volete privilegiare la tranquillità) e Lissa. Lésina (Hvar), la più “modaiola” fra le quattro, mi ha un po’ deluso. Il centro storico del paese è senz’altro molto carino, ma tutto intorno è una colata di cemento che obiettivamente si poteva anche evitare. Abbiamo speso in totale poco meno di Euro 1.700 in due, mangiando sempre al ristorante la sera e pranzando perlopiù con frutta quando eravamo al mare. Per dormire, i prezzi delle camere vanno dalle KN 200 a notte (Stobreč) alle KN 300 di Bol (camera con bagno proprio) e KN 350 di Lissa (appartamento con uso cucina).

RISTORANTI DA EVITARE.

Lo “Jadran” a Ragusa (trappola per turisti, state alla larga) e lo “Šperun” a Spalato, dove mia moglie ha ordinato cozze alla buzara e le sono arrivate le cozze… Senza buzara (complimenti!).

RISTORANTI DA PROVARE.

– “Konoba Hajduk” a Curzola (fra Curzola paese e Lombarda): ha anche una pensione con camere. Molto buona la carne, a prezzi piuttosto economici. Fanno anche la tipica “peka” (carne cucinata sotto la cenere in una specie di campana), ma credo che per provarla dobbiate prenotare almeno un giorno prima.

– “Lučica”, a Pučišća, sull’isola di Brazza. Arrivati sul porticciolo nel centro del paese, seguite la riva a sinistra, continuando a costeggiare il mare anche quando vi sembrerà che la strada non sia percorribile in auto. Arriverete a questo ristorantino, che ha una splendida terrazza, dove abbiamo mangiato divinamente (abbiamo optato per una cena di carne) a prezzi onestissimi. Simpaticissimo il titolare. La prova provata di come basti stare alla larga dai posti più frequentati per avere spesso delle belle sorprese.

– “Villa Kaliopa” a Lissa. Intendiamoci: pagherete prezzi “italiani”. Però l’ambientazione stupenda (si mangia sotto le palme del giardino di una vecchia villa) ed il pesce freschissimo lo meritano. Mia moglie ed io abbiamo mangiato una scarpena da urlo, più due ottimi antipasti, per KN 558 in due. Occhio al vino, che fanno pagare decisamente caro (KN 40 al calice mi pare un po’ esagerato…).

TRAGHETTI – DA TENERE BEN PRESENTE Diverse linee sono servite da navi piuttosto piccole, particolare non citato dalla nostra “fantastica” guida. Portano 22 autovetture, 24 al massimo. Cito la Sumartin (isola di Brazza)-Macarsca e la Trpanj-Ploče. In entrambi i casi siamo arrivati all’imbarco 45 minuti prima della partenza e siamo riusciti a salire con una buona dose di fortuna come ultima o penultima macchina. Calcolate che, su queste tratte, è meglio arrivare almeno un’ora/un’ora e mezza prima della partenza per essere sicuri di trovar posto. Anche perchè in una giornata ci sono 5/6 viaggi al massimo. Questo a luglio; ad agosto, credo, sarà meglio arrivare ancora prima.

Da Vela Luka (isola di Curzola) a Spalato, il traghetto delle 6.15 di mattina è invece grande, ma arriva da Lastovo e quindi non si sa quanti posti disponibili abbia nel momento in cui attracca. Per questo motivo è richiesto di essere sul molo alle 4.45 (!), orario che, almeno nel nostro caso, ci ha invogliato a trovare soluzioni alternative.

AGENZIE TURISTICHE A CURZOLA Evitate la “Marco Polo Tours”: sono imprecisi e antipatici. Il tutto probabilmente dovuto al fatto che è l’agenzia più vecchia, più nota e con la miglior visibilità della città (arrivando in auto ve la trovate in faccia) e quindi la clientela occasionale comunque non manca.

A 20 mt. Di distanza c’è la “Kantun Tours”, gestita da alcune ragazze ed un ragazzo dove, personalmente, ci siamo trovati bene.

Se volete qualche altra info o togliervi qualche curiosità, contattatami pure via e-mail!



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