Un avventura: dakar
Quest’anno, incoraggiata dall’incontro del mio amore e scoraggiata dalla stagione delle pioggie alle porte in Casamance.. Via verso Dakar.Ho prenotato un volo su expedia.It, senza problemi, abbastanza economico rispetto ai voli charter dell’Alpitour (che l… Nn smetterò mai di dirlo), 470 a/r con scalo a madrid di 4 ore (nemmeno molto). Sono cosi partita, sola soletta per la costa senegalese, MA 2IEME MAISON. Lo scalo a Madrid è stato quasi piacevole, l’aeroporto è immenso, nuovo, ben collegato, i bagni puliti e molto belli, ogni tipo di servizio…Insomma soddisfatta di aver visto anche questo nuovo posto (ahahah).L’arrivo a Dakar è stato scioccante, un sacco di persone, le valigie abbandonate a se stesse e fuori centinaia di ragazzi pronti per darti aiuto, taxi, moneta da cambiare e chi ne a più ne metta.
La mia amica dalla quale ho affittato una stanza(nella sua casa) mi ha recuparato subito e portato in salvo…Poco dopo ho finalmente incontrato la mia dolce metà (devo scrivere il nome??). La nostra vacanza è iniziata con giro nei sobborghi di dakar.
Abbiamo visitato il Lago Retba o lago rosa per i toubab…Uno spettacolo naturale, dove la mente trova spazio per raggiungere il cuore, il silenzio, i dolci rumori della natura, le immense montagne di sale. Dal lago rosa abbiamo proseguito verso Saly per una vacanza riposante e marittima,( cosi era stata programmata)…Per arrivare a Mbour abbiamo passato la notte vicino al Monastero di Keur Moussa, un posto suggestivo e dove la pace regna sovrana, la nottata è stata preceduta da avventura in 4×4 nella brouge per raggiungere un anziano mago che attraverso la preghiera ha benedetto l’acqua con la quale ci siamo bagnati, nella notte con il cielo stellato in mezzo al niente (insomma qui uno ci deve credere o comunque è un avventura in più!).
Il nostro viaggio è proseguito il giorno successivo dopo una notte di riposo, abbiamo raggiunto Saly. Attenzione, il nostro soggiorno non si è protratto nella bella Saly Portugal, turistica al 100% ma nella vicina Saly Naghgnahal(!!???) sobborgo dove vivono in pace e tranquillità senegalese e toubab (bianchi in senegalese). Insomma la settimana è stata stupenda, tra passeggiate in riva al mare, serate passate in compagnia a bere il te ataya, chiacchere in wolof, italiano e francese con parentesi djola, sorrisi, gesti, anime che si mischiano oltre il colore, le abitudini e i pregiudizi…Non solo mare, un giorno abbiamo fatto una bella escusione.
Partenza da Saly con proseguimento verso il delta del Sine Soloum, una piroga ci ha portato a spasso per tutto il fiume con visite ai piccoli villaggi e alla loro storia, le piccole isolette, l’isola degli uccelli, tantissimi d’uccelli posati in ogni dove, ideale per chi ha un binocolo e ama il birdwatching. Dalla piroga abbiamo proseguito in macchina fino al GranBAOBAB il secondo Baobab più grande del Senegal dove attraverso un buco incavato nel tronco si può entrare (ovviamente bisogno essere magri, io sono rimasta fuori : ))) a fare compagnia ai pipistrelli..Insomma anche questa da provare!..Il viaggetto è continuato fino a Joal Fadiout un intera cittadina(a misura d’uomo) costruita con conchiglie e con un cimitero interamente fatto di conchiglie raggiungibile da un ponte, insomma questo si che è un paradiso per riposare in tutti i sensi.
Il rientro a casa è stato un pochino lungo e io ne ho approfittato per farmi un pisolino in macchina.
Una bellissima giornata per scoprire un altro piccolo pezzo di questa meravigliosa cultura.
I restanti giorni a Saly N. Siamo andati in giro a salutare amici, vedere negozietti, visitare la Saly per “bene” e turistica, dedicata un pò alla spiaggia in compagnia di amici…Insomma settimana finita, purtroppo si rientra a Dakar..Solo il pensiero mi fa grattare.
A Dakar, siamo stati ancora da Sylvie, abbiamo passato dei giorni per delle commissioni che dovevamo svolgere per il nostro futuro insieme (lo si spera sempre ) e abbiamo visitato le ultime attrattive tra cui l’Ile de Goree famosa per la sua deportazione di schiavi e per l’architettura coloniale che fa davvero respirare un’atmosfera magica ma altrettanto macabra e triste.
La seconda settimana è così finita e sicuramente mi sono dimenticata un sacco di cose da menzionare, situazioni, sensazioni o paure che ho provato durante questo piccolo ma grande viaggio, da sola ma con la persona che amo al mio fianco.
La partenza come l’arrivo porta sempre un pò di dolore…Dolore di lasciare chi ami e sperare che 6 mesi passino alla svelta per poter stare ancora insieme, per non poter condividere sempre quest’amore perchè le frontiere sono dure e le leggi sull’immigrazione altrettanto, dolore per la vita che vorresti fare e per quella che invece ti sei imposta di fare perchè senza soldi non vai da nessuna parte…E poi felicità quella di essere fiera di avere il mal d’africa, quella che il sole le stelle e la luna africane ti danno e ti lasciano nel cuore e nella mente…Lo dico sempre il mal d’africa è come la Malaria, ti punge…Ti passa (se sei fortunato) ma prima o poi ritorna.
Se qualsiasi di voi avesse anche lontanamente voglia di avventurarsi in questo paese (che poi così selvaggio non è) mi contatti, ho numerosi amici che vivono li e che potrebbero aiutarvi a conoscere e a spostarvi, qualsiasi domanda o consiglio ai quali posso rispondere (non esageriamo con l’autostima alla fine non sono mica la Regina del Senegal : ))) e davvero andate andate in questo paese, ha bisogno di turisti per caso che credano in loro così da spronarli a migliorarsi, e poi vedrete sono sicura che non vi deluderà.
Bhe io torno a dicembre, ma in Casamance dal mio solito ed invincibile (nonostante la distanza) AMORE.
Se vi capita, scrivetemi che ci si beve un buon tè insieme.
Bisou bisou Isabella