Tecnologia e tradizione, fascino del Giappone

Mi chiamo anna e voglio raccontare la mia esperienza in giappone perchè possa servire ad altri viaggiatori, dato che ogni volta che intraprendo un viaggio leggo gli ultimi racconti su questo sito. Non voglio fare una cronistoria giorno per giorno, ma cercherò di dare delle informazioni spero utili per far conoscere e apprezzare il giappone. Il...
Scritto da: barba
tecnologia e tradizione, fascino del giappone
Partenza il: 13/08/2006
Ritorno il: 26/08/2006
Viaggiatori: in coppia
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Mi chiamo anna e voglio raccontare la mia esperienza in giappone perchè possa servire ad altri viaggiatori, dato che ogni volta che intraprendo un viaggio leggo gli ultimi racconti su questo sito. Non voglio fare una cronistoria giorno per giorno, ma cercherò di dare delle informazioni spero utili per far conoscere e apprezzare il giappone. Il viaggio è stato fatto da me e mio marito con un tour di gruppo ed un itinerario “panorama giapponese” con un operator molto valido, visitando le maggiori attrattive. Partenza da malpensa e dopo un volo di 11,5h con scalo a monaco, arrivo a tokyo aeroporto narita. Tokyo è una metropoli modernissima, poche zone antiche perchè bruciate o bombardate. Consiglio la metropolitana, abbastanza semplice per chi è pratico di metrò. Tutte le fermate sono scritte anche in inglese e vengono visualizzate all’interno delle vetture su un monitor e ripetute al microfono. Si compra il biglietto da macchine distributrici, con indicazioni anche in inglese. Ci sono enormi mappe con le linee e vicino ad ogni fermata è riportato il costo in yen. Basta pagare il corrispettivo di dove volete andare. Molto semplice la linea Yamanote ad anello che tocca diversi quartieri. Da vedere consiglio il quartiere Harajuko x i giovani vestiti alla moda e stravaganti. Omotesando la via della moda. Quartiere dell’elettronica Akihabara, da vedere, bellissimi grattacieli pieni d’insegne, fumetti giapponesi, monitor a cristalli liquidi alle pareti degli edifici e piani interi di apparecchi elettronici. 2° giorno abbiamo visto il giardino del palazzo imperiale, che si vede solo da fuori perchè non si può entrare. Da vedere Santuario Meiji il più importante santuario scintoista di Tokyo. Riconoscerete i santuari scintoisti dai grossi torii (porte d’ingresso) in legno che conducono ai santuari. Quartiere Shinjuku ovest zona di uffici con bellissimi grattacieli. Visitate il 48° piano dell.Uff. Governativo che gode di ottima vista su tutta la città. Tempio senso-ji con grande braciere con tanto fumo che per i giapponesi mantiene in salute. Da vedere lì vicino la strada nakamise-dori piena di negozietti con amuleti portafortuna. Quartiere ginza x shopping di lusso.Curiosate nel magazzino Mitsukoshi al piano alimentare, sarà una mia deformazione professionale ma ci sono confezioni bellissime. Ogni prodotto in giappone perfino il pesce, viene incartato e confezionato con la tecnica degli origami, inventata da loro. Per mangiare sopratutto giapponese vicino alle metropolitane ci sono tanti ristorantini dove si mangia anche con 15-20 euro a testa. Sono molto puliti, si riconoscono fuori, dalle rappresentazioni dei piatti fatti in plastica così bene da sembrare veri, con vicino relativo prezzo.L a cucina giapponese è buona, sana e leggera, da provare anche i gelati al sesamo nero, tè verde. La bevanda tè verde la trovate d’appertutto, è un pò amara ma particolare. Vi consiglio pesce crudo (sushi o sashimi) è freschissimo, anche perchè la carne per loro è un piatto invernale ed è carissima. Tokyo mi ha affascinata, così grande con circa 12 milioni di abitanti ed una pulizia e rispetto verso il prossimo fuori dalla nostra portata. I giapponesi sono molto gentili e disponibili. Colpisce molto anche la silenziosità della città, non si sente uno squillo del telefonino, non suonano neanche il clacson e parlano a bassa voce anche sui treni, proprio come qui da noi. 3° giorno visita al monte Fuji la vetta più alta del giappone. Noi siamo arrivati a 2300m. 5° stazione praticamente sotto la cima. Ma da lì sotto non sembra così immenso. E’ ormai un simbolo del giappone, apprezzato in tutte le stampe di famosi artisti giapponesi e forse crea più fascino vederlo innevato in inverno. Sconsiglio la minicrociera sul lago Ashi, piacevole ma lo scopo era di vedere ancora il Fuji dal monte Komagatake da un’altra angolazione, ma saliti in alto con la funivia abbiamo trovato solo nebbia. Da Tokyo con treno superproiettile Skinkasen siamo andati verso takayama. Bellissimo e futuristico il treno, puntualissimo e pulitissimo (parola di una pendolare). Indicazioni anche in inglese e praticissima l’idea di aver segnato x terra sulla banchina dei segni relativi all’apertura porte dei treni e numeri corrispondenti alla carrozza. Takayama è una piccola cittadina tra le montagne da vedere. Ricca di legno con tante fabbriche di sakè. Interessante il takayama Jinya una casa del 1615 diventata uff. Governativo dello shogunato. Stanze interessanti con tatami, pitture alle pareti, bellissimo giardino zen. In questa essenzialità delle case bisogna cogliere l’anima del giappone. Tutto è in armonia con la natura. Vi consiglio un ottimo ristorante tipico giapponese (dove si mangia seduti per terra) vicino ad un ponte arancione. Abbiamo mangiato ottima carne Hida (da mucche che sono state massaggiate) che abbiamo cucinato ognuno alla piastra insieme a delle verdure. Abbiamo visitato la valle di Shokawa, con caratteristiche case di campagna antiche con il tetto a spiovente. Un intero villaggio patrimonio mondiale. Altro trasferimento a Kanazawa , da visitare il mercato del pesce, pulitissimo e con grandi granchi. Qui abbiamo visto il 1 giardino Kenzokuen uno dei 3 grandi giardini del giappone. Bellissimi alberi, ciliegio enorme, devono essere uno spettacolo in primavera con tutti gli alberi in fiore. Quartiere dei samurai con visita della casa del samurai Nomura per dare un’idea della loro vita. Trasferimento ad hiroshima sempre tutto in treno. Città molto toccante con il suo parco della pace. Abbiamo visto l’edificio rimasto dopo la bomba atomica, monumento ai bambini con tantissime gru colorate di carta, l’albero sopravissuto alla bomba e per finire il museo. Pieno di oggetti, brandelli di pelle e unghie, documenti, immagini toccanti. Amplificato da delle cuffie che ho acquistato (anche in italiano)per seguire tutto il percorso del museo. Abbiamo preso un traghetto per visitare l’isola di Miyajima sulle cui rive sorge il santuario scintoista. Bellissimo il Torji rosso, ancora più d’effetto quando viene sommerso dall’alta marea. Anche il santuario Itsukushima è bellissimo tutto rosso vermiglio. Trasferimento ad Okayama, visita del giardino Korakuen uno dei più belli. Fiori di loto bianchi giganteschi, infiniti cespugli di tè, e bellissima foresta di bambù. Hineji visita del castello degli ultimi samurai. E’ una fortezza militare con torre a 6 piani e domina la città. Arrivo a Kyoto. Intero giorno dedicato a templi e santuari. Qui regna ancora la tradizione, con le geishe immortalate furtivamente. Da vedere tempio Kinkakyi (padiglione d’oro) interamente ricoperto d’oro. Tempio Ryoan-ji famoso giardino zen roccioso. Dove racchiude la filosofia zen. Tempio sanjusangen-do (all’interno ci sono 1001 effigi della dea kannon tutte uguali). Belle anche le statue dei guardiani. Da vedere anche la vicina Nara, il tempio Todai-ji con immensa staatua del budda. Santuario scintoista kasuge con 3000 lanterne di pietra. Consiglio di provare l’esperienza di dormire in un Ryokan (alberghi giapponesi) noi l’abbiamo fatto nel quartiere delle geishe a Gion. Si dormirà sul futon e non è così scomodo come si pensa. Di sera si può fare un giro a Pontocho quartieri di locali e divertimenti ed è lì che si possono intravedere le geishe. La particolarità del giappone è il coesistere di modernità e tradizioni, vedere geishe vestite e truccate come in tempi passati, uomini e donne vestiti occidentale insieme ad altri in kimono e zoccoli, questo anche nel lavoro. Kyoto è molto vasta ci vogliono almeno 3 giorni. Da vedere anche la stazione di Kyoto, bellissimo progetto architettonico con grandi magazzini. Ultima tappa Osaka, città modernissima, piena di grattacieli meno interessante di Tokyo. Qui finisce il nostro viaggio. Il giappone mi ha lasciato tanto dentro, una cultura uno stile di vita, un rispetto verso il prossimo completamente diverso da noi. E assolutamente non è caro come si pensa, almeno per il mangiare è come una grande città, tipo Milano, c’è nè per tutte le tasche. Buon viaggio!!


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