1 spiaggia al giorno, toglie lo stress di torno

Marzo e Aprile ... X noi sono mesi che profumano di vacanza xche' di solito in questo periodo ci concediamo un break dal lavoro e andiamo a rilassarci in qualche posto esotico. Quest anno, per motivi famigliari, abbiamo dovuto posticipare un po' e ci siamo uniti alla massa di vacanzieri che ha sfruttato il mega-ponte del 25 aprile e 1°...
Scritto da: littlehonesty
1 spiaggia al giorno, toglie lo stress di torno
Partenza il: 28/04/2007
Ritorno il: 06/05/2007
Viaggiatori: in coppia
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Marzo e Aprile … X noi sono mesi che profumano di vacanza xche’ di solito in questo periodo ci concediamo un break dal lavoro e andiamo a rilassarci in qualche posto esotico.

Quest anno, per motivi famigliari, abbiamo dovuto posticipare un po’ e ci siamo uniti alla massa di vacanzieri che ha sfruttato il mega-ponte del 25 aprile e 1° maggio.

Non abbiamo nemmeno avuto il tempo per organizzare un bel viaggio come di solito siamo abituati a fare, cosa che oltretutto ci permette allo stesso tempo di risparmiare e visitare luoghi fuori dai circuiti turistici, ma a volte decidere all’ultimo minuto quale sara’ la meta dove mettere le nostre chiappe al sole ha il suo fascino.

Il problema e’ che fino ad ora ci siamo sbizzarriti parecchio con le destinazioni e quindi la scelta non e’ affatto facile.

Dobbiamo considerare diversi fattori come quello che staremo via solo una settimana, non vogliamo volare dall’altra parte del mondo per cosi’ poco tempo, non vogliamo pagare le esagerate quote da catalogo (e le mete che di solito escono in offerta le abbiamo gia’ fatte tutte) e non torniamo mai se possibile dove siamo gia’ stati … Beh, mettendo assieme tutti questi punti e eliminando dalla lista luoghi che ci piacerebbe visitare in futuro ma con piu’ calma, x farla breve alla fine abbiamo puntato su Antigua.

Dovevamo scegliere tra un pacchetto tutto compreso oppure un volo in offerta e prenotazione dell’hotel a parte.

Il prezzo era uguale per entrambe le soluzioni e visto che non avevamo il tempo per fare le cose “a modo” (come direbbero i nostri amici di Modena) abbiamo optato per il pacchetto e il 28 aprile siamo saliti sul volo charter che dopo 14 ore e’ atterrato ad Antigua.

(una nota sul volo per i turisti piu’ esigenti: aeromobile Livingston un po’ datato e sprovvisto di monitor personale nel sedile anteriore, intrattenimento con due film non proprio nuovissimi e cibo scarso in termini di quantita’) Dopo lo sbarco siamo saliti sul pulmino che ci ha portati al Jolly Beach Resort. Avevo cercato un po’ di info in rete su questo posto prima di partire e i pareri erano tutti abbastanza positivi e anche concordi sul fatto che la struttura e’ leggermente vecchiotta.

Noi non cercavamo lusso sfrenato ma solo un posto dove poter far rilassare i nostri neuroni e quindi per noi andava benissimo.

L’hotel e’ davvero grande, ed altrettanto grande e’ la spiaggia su cui si affaccia. E’ immerso in un rigoglioso giardino molto curato e tutte le camere hanno piu’ o meno la vista sul mare che ha dei colori incredibili. La tipologia delle camere varia dalla piu’ semplice, la Standard, a quelle piu’ curate ed eleganti, ma noi abbiamo scelto quella piu’ economica che e’ la Supersaver.

Mi avevano detto che era piccolissima e difatti …

L’impatto iniziale e’ stato di leggero sconforto xche’ non sapevamo dove piazzare la roba ma poi il nostro spirito di adattamento e soprattutto la mia grande dote organizzativa ha preso il sopravvento e siamo riusciti a piazzarci senza nemmeno piu’ accorgerci che lo spazio era veramente ridotto al minimo.

(Certo, x chi ha intenzione di portarsi dietro tanta roba, forse avra’ un po’ di problemi a sistemarla xche’ l’armadio e’ piccolo e con pochissimi ripiani e a parte questo non c’e’ altro posto dove mettere le cose a parte un piccolo tavolino d’appoggio ma in alternativa puo’ sempre scegliere una stanza piu’ confortevole) Il servizio offerto dall’hotel e’ All Inclusive ed effettivamente direi che l’unica cosa di cui ci si deve preoccupare e’ di non esagerare con le ore di sole xche’ qui non scherza affatto.

Bere e mangiare ce ne sono a volonta’. Non possiamo esprimere pareri sui diversi ristoranti xche’ abbiamo provato solo quello principale a buffet ma direi che la fame non si fa (anche se forse il cibo non e’ poi cosi’ vario …).

La cosa che da’ piu’ soddisfazione al palato e’ sicuramente il grill sulla spiaggia che permette, agli amanti del genere, di straffogarsi di hot-dog, hamburger e patatine per tutto il giorno (dalle 12 alle 16:30) senza nemmeno dover rinunciare a qualche minuto di sole, visto che si puo’ comodamente mangiare in spiaggia e senza nemmeno far lo sforzo di mettersi un copricostume !!! E se il caldo inizia ad essere insopportabile e l’ombra degli ombrelloni o delle palme non vi allieta abbastanza, potete sempre gustarvi un fruit punch seduti nei tavolini immersi nell’acqua della piscina.

Se dopo aver riempito lo stomaco volete concedervi un riposino e siete amanti della tintarella, il chioschetto delle attrezzature sportive vi mettera’ gratuitamente a disposizione un bel materassino e potrete adagiarvi sulle calmissime acque caraibiche godendo della brezza di mare che rendera’ il tutto davvero molto piacevole. Occhio alle scottature xo’ xche’ questo e’ il modo piu’ facile per prendersele ! Insomma, diciamo che … Probabilmente non sara’ un 5 stelle, il cibo non sara’ da ristorante del Gambero Rosso ma ce la mettono tutta per non far mancare nulla agli ospiti.

Se proprio, proprio, dobbiamo trovare un difetto e’ che l’acqua non e’ perfettamente cristallina ma assume quel colore leggermente lattiginoso dovuto al muoversi della sabbia (peraltro bianchissima). Come sia possibile non lo so visto che il mare e’ piatto ma dicono che sia dovuto al periodo e che durante la nostra estate invece sia trasparente … Sara’, comunque sia i colori sono davvero da copertina ! Superata la fase di scottatura dei primi giorni, abbiamo affittato una macchina (attenzione, occorre fare una patente locale e la guida e’ a sinistra) e con cartina alla mano siamo andati alla scoperta dell’isola.

Antigua e’ conosciuta come l’isola dalle 365 spiagge … Una per ogni giorno dell’anno … Certo, noi non abbiamo tutto sto tempo a disposizione ma decidiamo comunque di vederne una parte.

Partiamo dal Jolly e andiamo in direzione est facendo sosta in tutti i punti consigliati dalle varie guide. Per citarne alcuni: Ffreyes Beach, Darkwood Beach, Johnson’s Point, passando per il Fig Tree Drive fino a raggiungere English Harbour dove assolutamente non manchiamo di vistare il Nelson Dockyard e dove in un piccolo market compriamo qualcosa per il pranzo.

Si prosegue per Shirley Heights per una vista dall’alto e poi di nuovo alla ricerca di spiagge fino ad arrivare ad Half moon Bay considerata la piu’ bella spiaggia di Antigua.

Dobbiamo ammettere che ci aspettavamo qualcosa di piu’ e che questa spiaggia non ci ha affascinato come pensavamo … Forse xche’ siamo amanti del mare piatto come una tavola e invece abbiamo trovato un mare increspato dalle onde … O forse avevamo semplicemente delle aspettative piuttosto alte, comunque non ci ha entusiasmato molto e per questo motivo non ci siamo fermati piu’ di tanto e abbiamo continuato il nostro giro.

A sorpresa invece abbiamo trovato Log Bay fantastica. Una baietta tranquilla protetta da un banco corallino e con un mare davvero cristallino. Si trova vicino al Devil’s Bridge che non e’ poi cosi’ facile da raggiungere ma che alla fine abbiamo immortalato.

Abbiamo poi tirato dritto per arrivare a Betty’s Hope ma purtroppo avevano appena chiuso cosi’ ci siamo dovuti limitare a vedere i vecchi mulini a vento da fuori … Ed infine siamo arrivati a Dickenson e Runaway Bay per concludere il nostro tour delle spiagge.

A St. John non ci siamo fermati xche’ abbiamo deciso di tornarci successivamente con piu’ calma usufruendo della navetta dell’hotel (12$ a/r) e xche’ comunque si era gia’ fatta una certa ora ed eravamo stanchi.

L’isola di per se’ e’ piccolina e le cose da vedere alla fin fine non sono moltissime ma se ci si ferma in tutti i posti il tempo vola (per la cronaca, St. John ce l’aspettavamo piu’ carina da alcune foto che avevamo visto, invece, a parte i due centri commerciali nella zona di arrivo delle navi da crociera, x il resto ci e’ sembrata una normalissima cittadina da isoletta caraibica, niente di speciale) Dopo questo tour dell’isola alla scoperta delle famose spiagge di Antigua, ed esserci presi un’altra dose di sole scottante al Jolly Beach Resort, abbiamo pensato che non potevamo tornare a casa senza aver fatto tappa alla vicina isola di Barbuda … Cosi’ abbiamo prenotato un volo interno (70$ a/r) per raggiungerla.

Se fossi riuscita ad organizzare questo viaggio per tempo avrei sicuramente cercato una sistemazione per poter trascorrere qui un paio di notti ma dal momento che cosi’ non e’ stato, ci siamo dovuti accontentare di un’escursione in giornata.

Una volta atterrati al piccolissimo aeroporto (il cui ufficio e’ davvero il piu’ minuscolo che abbiamo mai trovato … Persino piu’ piccolo di Aitutaki o Tikehau … E chi c’e’ stato puo’ capire !) ci siamo fatti chiamare un taxi dalla ragazza dell’ufficio informazioni.

A dir la verita’ ad attendere i turisti ci sono diversi “procacciatori d’affari” ma quello che si e’ proposto di accompagnarci in giro non ci e’ sembrato troppo affidabile e soprattutto ha fatto l’errore di giocarsi un prezzo troppo alto cosa che ci ha fatto dubitare sulla sua serieta’.

Concordiamo col taxi una specie di pacchetto per tutta la giornata: ci avrebbe accompagnato all’imbarco per il giro in laguna (che si trova a 5 minuti dall’aeroporto) e li’ un altro tizio ci avrebbe portato a fare il tour per vedere le fregate, dopodiche’ ci avrebbe mollato sulla spiaggia del Palm Beach e alle 14:30 sarebbe tornato a prenderci. A quel punto sarebbe tornato in gioco il nostro taxista che ci avrebbe portato a Palmetto Point per poi tornare a riprenderci prima di ricondurci in aeroporto.

Il tutto per la cifra di 40$ (tour delle fregate) + 30$ (taxi all day).

Iniziamo quindi il nostro tour con il giro in barca nella laguna per andare a vedere le fregate. Siamo solo noi e il “barcarolo” cerca di avvicinarsi piu’ che puo’ per permetterci di fare delle belle foto. Ci racconta un po’ le caratteristiche di questi uccelli e come funziona l’accoppiamento, ovvero che al maschio in quel periodo viene la pancia rossa per “mettersi in mostra” ed essere scelto dalle femmine. Peccato che non fossimo nel periodo giusto xche’ dev’essere stato uno spettacolo.

Al termine della spiegazione ce ne andiamo e come da accordi ci scarica sulla spiaggia del Palm Beach.

Come mi avevano detto questo posto e’ davvero un incanto: 17 miglia di spiaggia rosa a nostra disposizione e un’acqua talmente cristallina che invita immediatamente al tuffo.

Fortuna che ci sono un po’ di nuvole che vanno e vengono xche’ non ci sono palme e una giornata intera qua ci avrebbe rovinato.

Facciamo una lunga passeggiata e andiamo a vedere l’hotel che stanno costruendo e che a quanto dicono sara’ molto costoso.

La posizione e’ invidiabile, probabilmente sara’ molto gettonato tra le coppie in viaggio di nozze che di solito si concedono qualche lusso in piu’ senza badare troppo alle spese (non tutti naturalmente !).

Il nostro tempo scorre cosi’ lentamente … Tra un bagno e l’altro e qualche autoscatto. C’e’ silenzio e pace e ci sentiamo davvero in sintonia con la natura, godendoci la solitudine e l’intimita’ che questo posto offre.

Peccato, e’ giunta l’ora di rientrare e il nostro taxi-boat e’ arrivato.

Giunti al porticciolo ci aspetta una sorpresa, il nostro taxista ci tira pacco e il suo sostituto vuole 50$ per portarci al Palmetto e ritorno.

Discutiamo e gli facciamo presente che avevamo un accordo e che la sua richiesta ci sembra eccessiva, ma a lui non importa quanto avevamo pattuito e alla fine ci mostra il tariffario ufficiale che indica 20$ a tratta per dove dobbiamo andare noi x un totale quindi di 40$. Siamo ancora piu’ arrabbiati per il tentativo di spillarci piu’ soldi del dovuto ma il taxista e’ offeso e se ne va lasciandoci li’.

Ci incamminiamo e troviamo una casetta con due ragazze che gentilmente ci chiamano un altro taxi. Anche questo ci chiede 45$ ma quando noi gli diciamo che il tariffario e’ di 40$ accetta e ci porta a Palmetto Point.

Siamo un po’ delusi dal modo di fare di queste persone ma non ci facciamo rovinare la giornata. Tra l’altro il tratto che abbiamo fatto per arrivare qui non e’ poi cosi’ lungo come dicevano (15 minuti contro la mezz’ora da loro indicata per motivare la cifra elevata) e il prezzo della corsa non e’ affatto giustificato.

Al contrario di Palm Beach qui non siamo soli ma non si puo’ di certo dire che la spiaggia sia affollata (anche se dove eravamo prima era nettamente piu’ bello). Ci sono alcuni ospiti del Beach House che pero’ dopo poco spariscono rifugiandosi in hotel.

E’ strano vedere che i pochi ombrelloni e lettini che ci sono non rimangno esattamente di fronte all’hotel come e’ solito trovare, ma sono un po’ in disparte e distano una breve camminata.

Forse e’ per quello che non c’e’ nessuno, quei pochi ospiti che abbiamo visto se ne stavano sulla terrazza della piscina piu’ vicino alle comodita’ del lussuoso hotel.

Noi ce ne stiamo in pace a rilassarci sulla lunga spiaggia, nuovamente soli.

E’ incredibile come il tempo scorra anche se non si fa nulla … E’ gia’ ora di recarsi in aeroporto e raggiungiamo il nostro taxista che puntuale ci aspetta.

Dopo pochi minuti di volo siamo di nuovo nell’affollata Antigua dove trascorriamo gli ultimi due giorni prima di rientrare definitivamente in Italia.

Tirando le somme, se cercate un mare dalle tante sfumature in un’isola relativamente piccola da poter essere girata tranquillamente ma che allo stesso tempo offra qualche piccolo svago … Andate ad Antigua. Se invece cercate la solitudine … Volate a Barbuda.

Ovunque andiate … Tornerete sempre con quel qualcosa in piu’ di quando siete partiti e con tantissimi ricordi.

Pamela e Marco



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