Rajasthan, Delhi e Agra a fine aprile 2007

Eccoci qui, appena rientrati da un viaggio entusiasmante: sfiniti, ancora un po’ storditi per l’accavallarsi di tante emozioni… Il nostro itinerario. Italia, Delhi, Mandawa, Fathepur, Bikaner, Jaisalmer, Osyan, Jodhpur, Pushkar, Ajmer, Jaipur, Fathepur Sikri, Agra, Delhi, Italia. Voli. Andata: Venezia-Parigi, Parigi-Delhi, ritorno...
Scritto da: Roby e Pietro
rajasthan, delhi e agra a fine aprile 2007
Partenza il: 21/04/2007
Ritorno il: 01/05/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Eccoci qui, appena rientrati da un viaggio entusiasmante: sfiniti, ancora un po’ storditi per l’accavallarsi di tante emozioni… Il nostro itinerario. Italia, Delhi, Mandawa, Fathepur, Bikaner, Jaisalmer, Osyan, Jodhpur, Pushkar, Ajmer, Jaipur, Fathepur Sikri, Agra, Delhi, Italia. Voli. Andata: Venezia-Parigi, Parigi-Delhi, ritorno Delhi-Malpensa, Malpensa-Venezia. Non so che differenza di prezzo ci sia, ma consiglio vivamente di fare scalo a Parigi e volare con Air France: volo molto confortevole rispetto ad Alitalia che invece propone un velivolo fatiscente e in deprecabile stato, un incubo durato otto ore e mezza! Non ci siamo lamentati solo per lo sfinimento… Organizzazione e viaggio. Tutto con un’agenzia locale, che ci ha proposto un itinerario su misura per gli 11 giorni a nostra disposizione, comprendente spostamenti a bordo della mitica Ambassador Tata, con irrinunciabile aria condizionata, guidata dal nostro autista Shankar, e alberghi di medio-alta categoria, belli, quasi tutti con piscina. Non abbiamo voluto andare troppo al risparmio perchè gli spostamenti sono piuttosto impegnativi e stancanti anche a causa del gran caldo di quel periodo (45 gradi, ed è pure un po’ umido), per cui un tuffo in piscina al termine di una giornata di “cottura” ci voleva davvero prima della cena. Inoltre, l’India non ci è sembrato certo il posto dove pernottare in sistemazioni economiche! Sconsigliamo comunque di viaggiare nei mesi di aprile e maggio a chi soffre molto il caldo, anche se noi abbiamo molto apprezzato la scarsa presenza turistica in alcune località, che regala al viaggio momenti genuini e piacevoli di contatto con la popolazione locale, talvolta timida ma incuriosita dalla nostra presenza, affabile e sorridente (un consiglio: se volete fotografare delle persone, chiedete prima, vedrete che con un sorriso si conquistano anche i più diffidenti! ma ricordate che se siete uomini le donne si copriranno il volto davanti a voi: meglio che in questi casi sia una donna a maneggiare l’obiettivo!). Preparatevi anche ad imbattervi in chiassosi e travolgenti cortei matrimoniali: noi siamo stati pure invitati al matrimonio dagli amici di uno sposo a Jaipur, peccato che non ne avessimo il tempo… La zona del cd triangolo d’oro (Delhi, Jaipur, Agra), che è un più turistica e quindi talvolta meno genuina, oltretutto un po’ più cara, ma anch’essa ci ha emotivamente dato molto: divertenti e sfinenti contrattazioni nei bazar di Jaipur e Delhi, e un meraviglioso tramonto al Taj Mahal. Inutile poi citare tutte le altre cose belle che abbiamo visto tra templi, forti, haveli… . Le distanze da percorrere sono significative, dimenticatevi i tempi di percorrenza cui siamo abituati: si viaggia a una media di circa 60 km orari, impossibile fare di meglio nel traffico più folkloristico del mondo e su strade a volte in precario stato, ma è un viaggiare davvero divertente, tra cammelli, motorini, autorscio’, camion, trattori, jeep e pullman, tutti indescrivibilmente sovraccarichi e a volte pure contromano! Inconvenienti. Nessuno in particolare, per fortuna è andato tutto liscio. Imparate però a fare i conti con l’attitudine truffaldina di alcune persone che incontrerete: in particolare le guide locali, che chiedono mance ingiustificate (il loro servizio è spesso già pagato dall’agenzia, informatevi sul punto), vi portano nei negozi che gli pagano la commissione, magari dicendovi che l’emporio che volete visitare è chiuso, o vi portano nel deserto per la cammellata inclusa nel pacchetto di viaggio e poi vi propongono una cena per due a 1.400 rupie (al ristorante non abbiamo mai speso più di 300-400 rupie, 6-8 euro, mangiando abbondantemente in due!). Mettete subito in chiaro le cose che non vi stanno bene ed eventualmente contrattate. Occhio anche al resto quando comprate qualcosa, da turisti siete più soggetti ai piccoli imbrogli. Un consiglio: contrattare e pagare in rupie vi farà risparmiare e allo stesso tempo non abitua le persone locali a praticare ai turisti prezzi eccessivi.

Che altro dire, viaggio dall’atmosfera unica, pensateci. Buona India a tutti! Roby e Pietro



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