L’isola delle emozioni
La mattina ci siamo svegliati ancora immersi nel silenzio…E poi via in cammino verso il Parc de Montagne d’Ambre…4 km a piedi fino all’ingresso … abbiamo preso una guida con altri due ragazzi francesi e per cinque ore abbiamo camminato immersi dentro il parco…Abbiamo visto lemuri ..Camaleonti …Troppo buffi…I lemuri ci guardavano incuriositi…Poi ogni tanto una cascata “fady”…Un luogo sacro di quelli dove i malgasci vanno a venerare i loro antenati…Luoghi sacri dove e’ impossibile l’accesso agli stranieri…Mamoot la nostra guida e’ stata bravissima …Ci ha fatto vedere tante cose che i nostri occhi pochi abituati avrebbero perso…Lemuri che dormivano…Camaleonti nascosti…Orchidee…Piante…Alberi…Ora di nuovo a Jeoffreville persi nel silenzio e nel buio…Godendoci le ultime ore di questa pace assoluta…Domani si riparte…Ci aspetta il solito viaggio in taxi brousse Sveglia e attesa…Siamo saliti e dopo vari viaggi in su’e giu’ per il paese con varie consegne… finalmente carichi.. Siamo partiti…Questa volta la caratteristica del nostro mezzo di trasporto era che non entravano le marce…In particolare la prima quindi quando ci fermavamo (evento abbastanza frequente) scendeva l’aiutante che inseriva manualmente la marcia…Poi dopo un po’ eccoci di nuovo nel caos e nel caldo di Diego.Per scappare prima possibile abbiamo preso dopo lunga contrattazione un taxi che ci ha portato in un altro luogo difficile da descrivere…Ramena…Un villaggio di pescatori all’interno del quale sono inseriti alcuni alberghi e qualche ristorante…Ma sono di contorno… La realta’ principale sono le capanne dei pescatori ..Le loro barche… gli stranieri siamo noi…E un mare da togliere il fiato.Abbiamo trovato alloggio in un albergo molto carino Villa Beach e domani mattina partiremo con il fido Richard per scoprire il Mer D’Emeraud…Di cui tanto abbiamo sentito parlare…Organizzano tutto i pescatori del villaggio…Trasporto in piroga…Cibo e rientro…
Dopo una tranquilla nottata e una deliziosa cena consumata in compagnia di due svizzeri (lui italo-svizzero) che hanno deciso di stabilirsi qui e che ci hanno raccontato molte cose sul Mdagascar…Mattina partenza con piroga destinazione il Mare di Smeraldo…Un po’ di attesa alla maniera di The Lost in una spiaggia perche’ la marea era troppo bassa per passare…Poi 15 minuti di camminata per riprendere la barca dall’altra parte della collina…Ed eccoci finalmente nel tanto sospirato Mer…Impossibile descrivere il colore ..Smeraldo si’ come dice il nome…Ma non e’ abbastanza ..Non rende…18 Km di mare o meglio di piscina…Con la piroga a vela…Lo abbiamo attraversato e siamo arrivati alla spiaggia dove ci hanno riccamente cibato …Pesce pescato all’istante…Messo sulla griglia e via…Granchi…Insalata .. Riso ..Tutto accompagnato da una capirina…Fortemente alcolica che ha contribuito con il caldo e il sole a farci entrare in un beato statodi torpore…Rientro in serata…Cena e dormita…Stanotte faceva molto caldo…
Ci siamo svegliati pronti a partire…Giratina per Ramena…Saluti a Richard e a sua nipote che ci hanno regalato due bellissime conchiglie…Poi eccoci di nuovo a Diego…Che abbiamo ritrovato in una veste insolita…Negozi chiusi…Quasi nessuna macchina e quasi nessuno in giro…Stamani c’e’ stata manifestazione contro la mancanza di energia elettrica e tutto si e’ fermato…Parlano anche di scontri con la polizia …Noi non ci siamo accorti di niente…Poi piano piano…Tutto riparte e inizia la solita confusione di sempre…
Partenza per Tana…Dall’aereoporto (si fa per dire) di Diego… arrivo a Tana un caos totale…Dalle macchine che ci sono non si respira…Ha un suo fascino…Cmq…E’ la prima vera citta’che incontriamo…Abbiamo fatto un po’ di shopping al mercatino dopo una contrattazione feroce,abbiamo conquistato la nostra maschera di ebano e poi dopo una nottata di riposo in un letto scomodissimo siamo scappati…E ora si vola di ritorno verso l’Europa si torna a casa piu’ poveri materialmente ma forse piu’ricchi dentro…Ci siamo confrontati con una realta’ che fino a 15 giorni fa era solo “raccontata”…Ora sappiamo che esiste ..Portiamo con noi il sorriso dei malgasci..Il loro modo di affrontare la quotidianita’..Il paese forse piu’ povero che io abbia mai visitato…Portiamo con noi i sorrisi dei bambini…La spensierata ingenuita’ di quelli di Nosy be e di Joffreville..E la disperata ingenuita’ di quelli di Antananarivo…Entrambi capaci ancora di emozionarsi per un bon bon…Saluto il Madagascar portando con me il sorriso di un ragazzo a cui poco prima di entrare in aereoporto Cosimo ha regalato i suoi infradito…Il suo Merci mi ha perforato l’anima…Niente avrebbe potuto renderlo piu’ felice…Veloma!!! Claudia