Romantica Parigi
Il volo parte puntuale all 12 e dopo circa 2 ore e mezza arriviamo all’ CDG, raggiungiamo tranquillamente il treno della RER e partiamo per la nostra destinazione, circa 45 minuti di viaggio attraversando vari paesaggi di Parigi, scendiamo cambiamo un alinea di metro e ci troviamo praticamente di fronte al ns. Albergo, sono le 15 e 30. La stanza è piccola ma confortevole e poi il prezzo è davvero un affare considerato la posizione…Molliamo gli zaini ed usciamo…Dopo poche centinaia di metri ci troviamo difronte a Les Invalides, li attraversiamo all’interno senza però poter vedere la tomba di Napoleone perchè già orario di chiusura, proseguiamo ed attraversiamo il bellissimo ponte Alexander sulla Senna che sta iniziando ad imbrunire, purtroppo siamo in Inverno e le giornate sono più corte, ma siamo anche a Parigi sotto Natale e le luminarie sono fantastiche, vedere poi scintillare la Torre è veramente spettacolare…Giungiamo al tunnel de l’Almà di fronte al monumento che simbolicamente oggi ricorda la bellissima principessa Diana ed il panorama è veramente romantico, nel fondo la Torre che brilla ed il cielo che passa da un lilla ad un violetto, veramente un bel tramonto, fa freddo si però non lo senti proprio…
Cammina cammina arriviamo all’arco di tronfo, maestoso non c’è che dire e dopo aver capito come fare a raggiungerlo, essendo al centro di uno spartitraffico da dove partono ben 12 strade,( si passa da un galleria sotterranea e si sbuca proprio sotto) facciamo tutti i suoi 215 gradini e raggiungiamo la terrazza per ammirare gli Champ Elisee addobbatissimi per le festività…Proseguiamo poi per tutto il viale, dopo esserci un attimo ripresi, e curiosando tra le varie vetrine arriviamo a Place de la Concorde, sono quasi le 21 e ci incamminiamo verso casa, per essere arrivati da circa 5 ore ci reputiamo soddisfatti di quello che siamo riusciti a vedere, del resto sono solo 3 giorni scarsi…
L’indomani ci aspetta un tour de force, le cose da vedere sono tante, decidiamo di fare il blocchetto da 10 corse per la metro e ci dirigiamo verso Notre Dame che pioviggina un pò, ci compare maestosa e tetra allo stesso tempo data la giornata un pò brutta, la visitiamo ma non saliamo sulla torre, mi è bastata la scalinata della sera prima, proseguiamo poi sempre nell’Ile de la Citè e visitiamo nell’ordine la Conciergeriè (che mi ha colpito molto…Sopratutto la cella della Regina Maria Antonietta), La Sante Chapelle, la cappella più antica di Parigi con spettacolari vetrate a mosaio alte 15 metri e due rosoni bellissimi, la fila è stata un pò lunga, perchè l’ingresso di quest’ultima è all’interno di un edificio giudiziario e quindi abbiamo ache dovuto passare il controllo al metal detector ma ne è valsa veramente la pesa.
Continuiamo la nostra passeggiata verso il quartiere latino e vediamo nell’ordine la Sorbonna con il suo orologio , ci concediamo una baghette (ottime, di cui poi io sono ghiotta) che sarà principlamente il ns. Pasto in questa vacanza dal momento che la sera prima per due misere fettine e quattro patatine accompagnate da una spina media e una piccola abbiamo speso la bellezza di € 37,00.
Arriviamo al Pantheon e ci ripariamo all’interno per quasi un’oretta, ci riposiamo e lo giriamo, non c’è tanta gente, in effetti è l’ora di pranzo, quindi con tutta tranqullitò ammiriamo affreschi e statue, la simulazione del pendolo di Fucolt,putroppo i sotterranei sono chiusi per lavori e finita la visita , sono circa le 14,30ci dirigiamo a lla chisa di Sant Sulpice, famosa per il Codice Da Vinci, piove e quindi sostiamo per un pò al suo interno dove in mezzo a qualche turista c’erano prevalentemente giovani studenti che disegnavano…Parigi è proprio piena di artisti! Usciamo e ci dirigamo con un paio di fermate di metro a Piazza della Bastiglia, giusto un occhiata alla chiesa di Sant’Eustacchio, bellissima la facciata ed i giardini..In quel momento il cielo si è aperto la giornata si riprende…Esce il sole..Una mezzora a Piazza della Bastiglia, giusto il tempo di incontrare un cugino di mio marito che guarda caso ha iniziato a lavorare a Parigi da qualche mese, ci beviamo una cioccolata io e due birre loro,e da “padrone di casa” paga il conto, riesco a vedere che su 50 euro gli rendono meno di 20 come resto…Mamma mia!! Putroppo scappiamo da lì per cercare di raggiungere l’Operà, che si presenta maestosa ai ns. Occhi mentre saliamo la scalinata della metro, ma putroppo sono le 17 e a parte l’ingresso oramai è già chiusa per le utlime visite, ci giriamo attorno e sgomitando ci facciamo largo tra le milioni di persone che passeggiano davanti ai magazzini La Fayette e Printemps, le luminarie quindi sono veramente particolari, non ne avevo mai viste di così belle. Facciamo un giretto all’interno ed usicamo gisuti giusti per dirigerci al Louvre.
Il venerdì chiude alle 22.00 e dopo le 18.00 il biglietto costa meno, pertanto avevamo già pianificato di trascorrerci la fine della giornata, dopo una breve fila di 15 minuti riusciamo ad entrare. Si è immenso e ci vogliono giorni per girarlo, ma a noi è bastato starci un paio d’ore, giusto per vedere la Gioconda, La venere di Milo e le cose in quelle vicinanze, del resto eravamo a Parigi per un weck-end non per 1 mese.
Ceniamo con un’altra baghette e la mitica creps alla nutella acquistate al bar vicino all’albergo e con i piedi gonfi andiamo a dormire, la giornata è stata carica, non avrei immaginato di riuscire a vedere tanto, tant’è vero che Versaille l’avevamo eliminata dal ns. Programma ed invece la mattina dopo partiamo di buon ora e ci dirigiamo proprio lì.
Non poteva fare gionata più bella il sole splendeva e ci riscaldava, certo d’inverno i giardini non sono spettacolari come in primavera o in estate, ma per me, patita di principesse e regine, andare a Versaille è sempre stato un sogno, a malincuore avevo deciso di non andare ma solo perchè era poco il tempo a disposizione ed immaginavo di perderne parecchio andandoci, invece il periodo tutto sommato è stato azzeccato, si i turisti sono tanti ma non è come andarci durante feste comandate o ferie abituali, le file sono state abbastanza scorrevoli e non abbiamo sgomitato. E’ stata una bellissima esperienza, vedere e rivivere quei luoghi a mefaceva venire la pelle d’oca, meno preso mio marito che sì ammirava ma con meno enfasi. Acquistiamo il biglietto per visitare tutto Grand e Petit trianon compresi che raggiungiamo con il trenino, diversamente almeno un paio d’ore a piedi ci hanno detto…Ma il tempo bisognava sfruttarlo el meglio, quindi mano al portafoglio.Verso le 13.30 andiamo via, RER, metro e ci troviamo a Pigalle, dalla parte opposta, classica foto davanti al Molin Rouge, altra baghette ai quattro formaggi ed iniziamo la salita per Montmartre, l agiornata come bella era iniziata, altrettanto si stava concludendo, il bianco della facciata del Sacro Cuore abbagliava, non entriamo ci giriamo attorno, dopo essermi ripresa dalla scalinata che mi ha ucciso, putroppo io ho poca resistenza…E per riprendermi mi mangio una creps alla nutella buonissima…Giriamo per la mitica piazzatte degli artisti, che sinceramente immaginavo più grande, ma davvero tipica, solo cavalletti e tele ovunque, estro a volontà. Al tramonto iniziamo la discesa, cosa ci manca da vedere? La tour Eiffel!!! Alloggiavamo vicino e l’abbiamo pertanto lasciata per ultima, ebbene giusto per finire la giornata in bellezza, più piena anche oggi non poteva essere, dopo un oretta di fila riusciamo verso le 21,30 a salire, con l’ascensore naturalmente…La vista è veramente bella, il vento però da lassù era tremendo, peccato che Parigi dall’alto la si sia vista solamente di notte, ma anche vederla illuminata valeva la pena…Alle 22,30 eravamo già a letto.
Domenica mattina raccogliamo i ns. Zaini, putroppo si parte, il volo però è alle 15 e quindi fino a mezzogiorno riusciamo a girare un altro pò, torniamo alla tourEifelle passando dal trocadero, percorriamo tutti gli Champ de Mars, e nuovamente al louvre e Place de la Concorde, servivano anche le foto diurne!! Cammina cammina per raggiungere la linea metro che ci avrebbe portato a prendere la RER, riusciamo anche a vedere, solo esternamente ovvio il Museo D’Orseè, la fila fuori era impressionante, forse la più lunga vista in questi giorni, dopo Versaille, a Parigi, ma pare meriti veramente, non tanto per le opere quanto proprio per l’immobile, diventato un famoso museo dopo essere stata una stazione piuttosto antica.
Arriviamo giusto in tempo per partire e rientriamo in Italia…Parigi è sicuramente una città carissima, dove tutto costa, ma è anche vero che riempe il cuore, sono stati solo pochi giorni e c’è tanto che abbiamo eliminato dal ns. Programma e che non siamo riusciti a vedere…Quindi c’è la scusa per tornare!! CIAO