Alto Adige, canederli, ma non solo
Si fa tardi e decidiamo di cercare una collocazione per la notte. L’Hotel Adlener è al completo ma fortunatamente il secondo albergo che incontriamo sulla nostra strada il “Gruner Baum Hotel è aperto ed ha ancora a disposizione una camera: la Junior Suite. Pare sia l’albergo in cui l’attuale Papa Benedetto XVI soleva passare un’po del suo tempo quando era in quel di Brixen, come direbbe lui. Se l’Hotel nel suo complesso non è dei piu’ lussuosi che abbiamo visitato, la camera è decisamente una sorpresa. 40 mq di stile tirolese, un balcone che si affaccia sul fiume ed una graziosa finestrella con tanto di tendine che si apre sul bagno. Decidiamo all’unanimità che può andar bene, corriamo a prendere l’auto e subito ci dirigiamo al centro benessere. Un atrio d’ingresso con stufa in maiolica, tavolo e sedie tipiche del tirolo accolgono il turista che si accinge ad entrare nella zona Relax. Al posto della solita sauna optiamo per una bagno termale con vapori aromatici per poi passare alla sala relax con musica di sottofondo e l’immancabile tisana. Saliamo in stanza e ci prepariamo per la cena non prima di aver prenotato il nostro solito ristorante “L’Oste Scuro”. In una intima saletta ci viene servito un ottimo antipasto di pesce, una crema di carciofi con salmone e gli immancabili “Canederli”. Usciamo e passeggiamo per le vie del centro come se fosse una qualsiasi giornata di bassa stagione; siamo soli e l’atmosfera è di certo più piacevole.
Secondo giorno: Facciamo una veloce colazione, ultima passeggiata per il centro e ultimi acquisti (ciabatte, canederli ecc…). Sono circa le 10:00 quando lasciamo Bressanone direzione Ortisei. Il borgo, grazioso e ordinato pur senza la spruzzatina di neve che dovrebbe colorarlo di bianco nella stagione invernale, è decisamente all’altezza delle aspettative. Passeggiamo per un’oretta per le vie del centro, visitiamo dei presepi in legno costruiti da artigiani locali, ammiriamo i decori delle case dai colori tipici di queste zone. Verso mezzogiorno decidiamo di andare alla ricerca di un ristorante. Troviamo subito il “Zur Alten Traube” ovvero “l’antica osteria” che si trova proprio di fronte alla piccola chiesa di Ortisei. All’interno una stube centrale, circondata da panche in legno, cuscini in tinta con le graziose tendine, sottopiatti e centrotavola tutto in abbinato. Dettagli che colpiscono e rendono il locale piu’ accogliente di quanto possa essere. Solo 10 tavoli al suo interno, un’intimità che andavamo cercando. Pranziamo all’insegna di un ottimo salmone norvegese affumicato servito con dell’arancia, insalata di polpo, canederli con una crema delicata e gnocchi di patate con tonno, patè d’olive e pesto. Pare non ci sia più spazio per il dolce, considerato anche il pane fatto in casa che era impossibile non gustare ed ordiniamo dunque un caffè. Una tazzina da € 1,50 per avere a disposizione un vassoio di delicatezze alto atesine (14 paste tra cui delle fragole ricoperte di cioccolato!).Lasciamo Ortisei e, percorsa la strada che porta al passo Sella, ci fermiamo a Canazei.
Strade deserte, turisti inesistenti come inesistente il sistema di innevamento artificiale dato che non si vede nulla di aperto, caffè e ristoranti compresi. Andiamo oltre, percorriamo la strada che attraversa la Val di Fassa ci ricongiungiamo con l’autostrada e facciamo una tappa veloce anche a Trento nella speranza di visitare qualche altro mercatino di Natale. Nessuna bancarella in vista ed ecco dunque che dopo una sosta veloce per un caffè ed un cappuccino riprendiamo la strada di casa con nel cuore il ricordo di un Week-end che, vuoi per la cucina tirolese, vuoi per la graziosa camera dell’albergo, per i mercatini e gli alto atesini, resterà per sempre nei nostri ricordi.